ATTERRAGGIO U.F.O. IN ZONA ANTOGNANA-LA SPEZIA.-5 LUGLIO 1977
Fra le ore 22.00 e le ore 23.00 del 5 Luglio 1977 in località ANTOGNANA (La Spezia),nelle immediate vicinanze della Raffineria SHELL in una zona collinare (circa 200 m slm.),dove sorgono due case di abitazione, una villetta ed una casa colonica nonché una costruzione in muratura adibita a magazzino e ripostiglio attrezzi, è avvenuto l'atterraggio di un veicolo "non terrestre". L'atterraggio è avvenuto sulla strada privata, che congiunge la zona di terreno (coltivata a frutteto, vigna, bosco e giardino, di proprietà dei Sign. Antonio e Silvano MOGGIA ) con la strada principale che porta alla sommità della collina dell'ANTOGNANA.
Nella zona esistono alcune abitazioni, distanti fra di loro dai 500 ai 1000 metri, sparse sui versanti della collina.
Come già detto si tratta di una zona situata nelle immediate vicinanze della raffineria ,molto boscosa e variamente coltivata.
La strada che interessa e dove è avvenuto l'atterraggjo è in salita,
con una pendenza del 30-35%. Proprio al termine di questa strada, a circa due metri dalla casa colonica, ancora in salita e a circa 10 metri dallo spiazzo in cui è edificata la villetta, l'UFO ha preso terra.
Il Signor Antonio MOGGIA, un arzillo e robusto vecchietto di 90 anni che abita nella casa colonica, era già a letto la sera del 5 Luglio, in quanto, malgrado l'età, lavora ancora la terra e al mattino è solito levarsi molto presto: ha avvertito verso le ore 22-22.30 una forte vibrazione del terreno.
"Come una leggera scossa di terremoto", ci ha detto, "O come se un carico molto pesante fosse caduto sulla strada". Immediatamente ho sentito "Bessie", una cagnetta di circa anno, abbaiare, ringhiare, ululare come fosse spaventata da qualcosa a cui non era abituata. Non ha dato eccessivo peso al fatto e si tranquillamente addormentato.
Contemporaneamente, nella villetta sullo spiazzo, a circa 10 metri, il figlio Silvano MOGGIA, con i familiari era intento a seguire una trasmissione televisiva ;sul terrazzo della villetta si trovava appunto "Bessie".
Il signor Silvano Moggia ci ha dichiarato che improvvisamente ha sentito e con lui i familiari, l'abbaiare e quindi l'ululare della cagnetta, si è alzato per vedere cosa avesse l'animale, ma contemporaneamente "Bessie" si è precipitata nell'interno dell'abitazione, terrorizzata e col pelo irto, nascondendosi dietro una poltrona. Anche il Signor Silvano, inspiegabilmente, non ha dato peso alla cosa; si è limitato a chiudere la porta-finestra ed è ritornato tranquillamente a vedere la televisione.
"Se avessi solamente immaginato un fatto del genere" ci ha detto, avrei almeno dato un'occhiata fuori per vedere cosa succedeva, d'altra parte all'infuori della televisione, non abbiamo udito alcun rumore che ci impensierisse o ci facesse pensare a qualcosa di strano; fuori era buio in quanto non esistono luci esterne. Proprio non mi è venuta l'idea di guardare fuori né a me né agli altri." Figurarsi lo stupore di tutti quando alla mattina si accorsero di ciò che era successo e per loro inspiegabile. Il signor Silvario ci ha detto testualmente e sinceramente:
"Io non credo agli UFO, non ci ho mai creduto benché ne sentissi parlare in giro, ma chi è che mi ha combinato quel bel guaio sull'asfalto della strada? Proprio non lo capisco li c'è stato posato qualcosa di tremendamente pesante. uno scherzo non può essere...chi si prenderebbe la briga di fare un lavoro del genere, occorre tempo, fatica e soprattutto avrebbero fatto un rumore del diavolo a due passi dalla casa, si sarebbe sentito tutto. Io lo ripeto, non credo agli UFO....ma allora quelle cose sulla strada ? Effettivamente, il signor Moggia ha perfettamente ragione.
Le impronte rimaste sull'asfalto, in numero di otto, denotano la pressione sull'asfalto di un peso di molte e molte tonnellate provate con un cricco a sollevare una macchina o anche un autocarro esso non lascerebbe nessun segno; esiste poi oltre la compressione, lo sgretolamento dell'asfalto, il sollevamento di esso lateralmente e posteriormente ad alcune impronte, in particolare le quattro centrali e le due (in particolare una) che sono poste verso la pendenza in discesa della strada, c'è da notare che l'UFO nella sua manovra ha fatto in modo dl. non provocare danni agli alberi vicini i cui rami sporgono sulla strada ;si è tenuto insomma sul punto già libero, sulla sinistra e dobbiamo dire che era, malgrado , la strada in forte salita, l'unico punto giusto per posarsi al suolo. Esiste infatti uno spiazzo laterale ma è attraversato da cavi della corrente e dai fili stesi attraverso esso e che servono per i panni; esiste lo spiazzo dinanzi alla villetta, ma anche qui c'è l'attraversamento dei cavi telefonici e di quelli della corrente, quindi, il punto in cui ha preso terra era l'unico possibile, e dobbiamo riconoscere essersi trattato di un atterraggio di estrema precisione. Dalla mancanza assoluta di disturbi o interferenze (luce, radio, TV ) è pensabile che l'atterraggio sia avvenuto a propulsori spenti. Dalla disposizione e dal numero delle impronte siamo giunti alla conclusione si sia trattato di un veicolo di forma fusiforme, oppure conica o cilindrica a decollo e atterraggio verticale, di non più di 3 metri di altezza e circa 2 metri di diametro, provvisto di quattro normali sostegni retrattili e di altri quattro supplementari per il bilanciamento in caso di atterraggio in zone non pianeggianti o comunque su terreno sconnesso.
Ripeto che la disposizione delle impronte, la loro maggiore o minore compressione sull'asfalto, avvalora questa nostra conclusione, che fra l'altro è condivisa fra tutti coloro, giornalisti, radiocronisti o curiosi che si sono recati sul posto.
Resta da dire una cosa che ritengo sia molto importante e che ho detto anche in trasmissione radiofonica.
Siamo venuti a conoscenza dell'avvenuto atterraggio solamente venerdi' sera 8 Luglio, circa 72 ore dopo e questo non per causa del sig. Moggia, ma di un giornalista locale che venuto a conoscenza del fatto il mattino o comunque durante la giornata del 6 Luglio, ha consigliato ai Moggia e altre persone il silenzio, finché non fosse uscita la notizia in quanto essa era di sua esclusività.
Ad un certo punto, in certe situazioni, dovrebbe prevalere il buon senso perché circa 72 ore dopo nella zona delle impronte abbiamo rilevato ancora della residua radioattività.
Ciò fa pensare che il mattino del 6 luglio fosse molto più attiva e quindi pericolosa.
Fortunatamente, almeno a tutt'oggi, nessun disturbo è stato accusato dagli abitanti le case, anche perché hanno fatto, forse inconsciamente, in modo da tenersi ad una certa distanza prudenziale dalle impronte. Sarebbe quindi più che opportuno, se qualcuno si trovasse in analoghe situazioni, avvertisse immediatamente la Polizia che provvederebbe a prendere lo misure necessarie per cautelare la sicurezza e l'integrità fisica delle persone.
Quindi certi giornalisti, lascino da parte in casi del genere l'esclusiva che poi, nel caso dell'Antognana non c'è stata perche' tutti i giornali locali sono usciti con la notizia. E' stata un po' una "punizione professionale" per questo signore.
Da un altro abitante della zona, il signor G.C. che si trova a circa un chilometro di distanza dai Moggia, per la prima volta gli è capitato di sentire gli animali, in particolari i cani, così agitati fra le 24 e l'una della notte dal 5 al 6 luglio.
Anziche' trattarsi di cani, pareva di udire un coro di abbaiamenti, ringhii e ululati di lupo.
Pensiamo che a quell'ora i cani abbiano sentito o veduto qualcosa di strano; potrebbe addirittura trattarsi del decollo da terra dell'UFO atterrato fra le ore 22 e le ore 23,cioè un paio d'ore prima. Un'ultima cosa, nessun attrezzo, nessun animale domestico o da cortile, insomma assolutamente nulla è mancato ai Moggia.
RAPPORTO FINALE
Per quanto riguarda il caso dell'ANTOGNANA, dopo il sopraluogo ed i rilevamenti da noi eseguiti ,dalle impronte e dai risultati raggiunti, si suppone sia avvenuto in detta zona l'atterraggio di un veicolo "non terrestre", meglio conosciuto con la sigla UFO.
Diciamo si suppone in quanto oltre le tracce delle impronte ed un residuo di radioattività, non esistono altre prove concrete sulla presenza a terra dell'UFO.
Abbiamo esaminato anche il caso si fosse trattato di uno scherzo fatto ai Moggia da parte di buontemponi ma siamo venuti alla conclusione che per uno scherzo del genere occorreva troppo tempo e sopratutto molto rumore; quindi, gli inquilini delle abitazioni vicine se ne sarebbero accorti. D'altra parte, le dichiarazioni dei sigg. MOGGIA a noi sembrano degne di fede e sopratutto c'è il fattore della residua radioattività . Non penso che i MOGGIA o qualche altra persona abbiano spruzzato il terreno con sostanze radioattive, introvabili , con gravissimo pericolo per l'incolumità e l'integrità fisica anche di se stessi.
Dalla disposizione e dal numero delle impronte (8) trovate a terra si puo' dedurre essersi trattato di un veicolo fusiforme, oppure cilindrico o conico o tronco conico, comunque ad atterraggio e decollo verticale, munito di quattro normali sostegni retrattili e regolabili di appoggio al suolo, piu' altri quattro supplementari necessari per l'equilibrio e il bilanciamento del veicolo stesso in caso di atterraggio su terreno non pianeggiante o comunque scosceso e disconnesso. Sarebbe avvenuto su terreno non piano o cioè con una strada in salita a forte pendenza.Si puo' dire inoltre che l'agitazione degli animali della zona, in particolare cani, dalle ore 24 alle ore una , possa segnare il momento del decollo dell'UFO atterrato un paio d'ore prima e cioè fra le ore 22 e le 23 .
fto STELIO ASSO
| Sotto la presunta forma dell'Oggetto...e due foto delle orme lasciate.
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