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La storia del GORU

Correva l’anno 1971 e nasceva il Gruppo GORU (Gruppo Osservazioni Ricerche Ufologiche) con sede a La Spezia. Degli appassionati cb con i loro cosiddetti baracchini passavano il tempo libero a scambiarsi opinioni e cose del genere. In una di queste si trovarono ad affrontare l’argomento UFO e scoprendo di essere accomunati dallo stesso interesse, decisero di riunirsi e costituire un Gruppo di Ricerca.Collaborava col gruppo GORU il gruppo CRU in seguito fusosi col GORU. Iniziarono così la ricerca sul campo fatta di osservazioni e indagini. Punto di osservazione fu il monte Verrugoli a circa trenta minuti di macchina e 15km di distanza con una altezza di 745mt s.l.m. Posto a ovest della città, nelle notti estive e stellate era un punto di osservazione ideale. Molte infatti erano le serate di osservazione che i ricercatori del GORU effettuavano, muniti di strumenti atti, per le proprie possibilità, allo scopo. Nei periodi estivi le serate (a volte le nottate) di osservazione erano praticamente costanti mentre nei periodi invernali la frequenza era di 3/4 giorni la settimana.Successivamente ,dopo aver avuto la concessione demaniale dello spiazzo del sopranominato monte Verrugoli, gli iscritti iniziarono a costruire una vera postazione di ricerca con Radar,antenne per la ricezione di microonde ,diversi sensori dagli infrarossi ai raggi alfa,beta e gamma (contatori geiger)e del campo magnetico che erano tutti sempre in funzione coordinati tramite un computer.I dati erano memorizzati in floppy e da un'hardisk (allora di 10 mega massimo disponibile per utenti normali) .Una telecamera (visibile-infrarossi) rotante completava il set.Il tutto poteva essere controllato a distanza e disponibile per sia dalla sede che da altri componenti del gruppo tramite radiocomando.Se i valori prefissati di intensita' di campo magnetico o radiazioni superavano la soglia prestabilita davano origine a una chiamata alle postazioni situate in citta' permettendo il controllo ,compreso quello visivo ,dello spiazzo di fronte alla postazione tramite rotazione della telecamera.In seguito fu costruita anche una specola con cupola rotante per fare osservazioni astronomiche ma sopratutto per visionare al meglio gli strani oggetti che solcavano spesso il cielo dopo il calar della sera. Spesso il Giornale dei Misteri, pubblicava con buona celerità i lavori del gruppo e questo porto' a avere una certa notorietà. Il GORU svolgeva il suo lavoro di ricerca nel rispetto di tutto e di tutti, senza scopo di lucro.Questo gli si ritorse contro in quanto evitando qualsiasi contatto con chi dell’Ufologia ne faceva uno strumento di guadagno, inevitabilmente, e direi per logica conseguenza, la cosa soffocò tutto il suo lavoro. Sia chiaro che il gruppo spezzino era disponibilissimo con tutti, la ritrosia nasceva al cospetto di chi voleva avere le redini, e quindi gestire tutto il palcoscenico Ufologico italiano. Era disponibilissimo, dicevamo, e prova ne è la folta corrispondenza che teneva. Per lo più si trattava di scambi di informazioni sulla situazione Ufologica delle varie zone, e scambi di opinioni sull'Ufologia in generale. Il GORU era al primo posto nell’Albo d’Onore dei Gruppi di Ricerca ed era questo che incideva non poco alla sua, seppur limitata, notorietà. La corrispondenza s’infoltiva, appunto, non solo in Italia ma anche con l’estero e questo era dovuto ai risultati ottenuti. La cosa fu inevitabilmente notata da vari organismi. Iniziò una collaborazione che ebbe breve durata per il metodo che non era gradito dal gruppo spezzino. Inoltre era consuetudine da parte di ricercatori sparsi per l’Italia (non tutti per la verità) di screditare in modo a volte poco signorile (per non usare altri termini più volgari ma purtroppo veri n.d.a.) il gruppo spezzino. Negli anni a venire ufficialmente il GORU non fu più operativo e, anche dopo la scomparsa di Asso (1991) altri componenti continuarono a seguire la fenomenologia UFO e tutto ciò che la circonda. Questo evidentemente sfuggi a “certi addetti ai lavori” che continuarono a sbizzarrirsi e inveire contro il GORU con opinioni personali e gratuite (perché tali sono), senza contare che suddette invettive si basavano (e si basano) su dati privi di fondamento. STELIO ASSO (1921-1991) nato a La Spezia, presidente e principale fondatore del gruppo spezzino, iniziò ad interessarsi della materia in quel lontano 13 settembre 1946 a seguito di un avvistamento di un oggetto sigariforme. Era a pesca con il figlio a Sampierdarena (Genova) quando un oggetto sigariforme color bianco latteo destò la sua curiosità. Iniziò così a documentarsi con tutte le difficoltà del caso, infatti in quei periodi le informazioni erano scarsissime. Gli anni ‘70 diedero una svolta alle sue ricerche, ed assieme a dei suoi amici che condividevano lo stesso interesse fondò il Gruppo di Ricerca GORU (Gruppo Osservazioni Ricerche Ufologiche), con sede a La Spezia.

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