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Questi canarini,vengono comunemente chiamati "CANARINI ROSSI O
SASSONI DI COLORE". Non è giusto definirli "rossi " perché tale
colorazione,oltre a non essere l'unica presente nel mantello ,di fatto non è
stata ancora ottenuta (nei canarini non esiste il rosso puro ma solo una
gradazione più o meno intensa d'arancione),ed è parimenti inesatta la
denominazione di "Sassoni di colore" in quanto,anche considerando questi
canarini dei veri è propri sassoni non è logico definirli "di colore" perché
anche le varietà in cui non è presente il fattore rosso presentano il piumaggio
colorato. Il colore rosso non esiste nel canarini selvatico e non è esistito per
vari secoli nei canarini domestici. per cercare d'introdurvelo se fatto ricorso
a vari ibridazioni con specie d'altri generi più o meno affini;l'unica che ha
avuto successo è stata quella con il cardinalino del Venezuela,un piccolo
esotico americano. I primi ibridi di queste due specie furono ottenuti intorno
al 1920 da un allevatore tedesco e,sempre in Germania,nel 1930 un altro
allevatore teutonico constatò la fertilità di tali ibridi dando praticamente
inizio all'allevamento del canarino a fattore rosso,che godette subito di una
larga popolarità tuttora in crescente aumento. In Italia, il canarino a fattore
rosso,nelle sue molteplici varietà di colore, è la razza di maggior diffusione
fra gli allevatori sportivi mentre a livello popolare la sua notorietà è
avvicinata solo dal sassone.
LIPOCROMICI :
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| Giallo Intenso |
Giallo Brinato |
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Un canarino
giallo deve mostrare il suo colore nella sua massima espressione di purezza
e di intensità, uniformemente distribuito su tutto il mantello. Il giallo si
esprime quantitativamente diversificato, forse a causa di fattori
quantitativi, nonché in diverse tonalità; in linea di massima si
distinguono:
Giallo
, il colore naturale del Canarino dalla calda tonalità;
Giallo
limone, dovuto alla struttura delle
penne e all’effetto rifrangente per il blu;
Giallo
dorato, di tonalità molto caldo,
tipico colore dell’oro;
Giallo
arancio, tonalità tipica
dell’interferenza dei due colori di base: il giallo e il |
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Il Canarino rosso, è
stato ottenuto attraverso l’ibridazione con il Cardinalino del Venezuela.
Questa
varietà, pertanto, non è il frutto di una mutazione che ha trasformato il
giallo in rosso, ma è dovuto alla diversa capacità del Canarino, acquisita
dal Cardinalino, di sintetizzare i caroteni in rosso anziché in giallo. I
due colori pertanto, a livello genetico, sono da considerarsi paritetici e
nello stesso tempo alternativi. L’estrinsecazione del rosso comunque è
subordinata, per ottenere al meglio la tonalità, alla somministrazione di
colo- ranti sintetici durante la muta, mescolati negli alimenti o nell’acqua
da bere. I coloranti più usati sono : il betacarotene, il carofil rosso e
cantaxantina, che ogni allevatore impiega con dosaggi e rap- porti diversi
secondo le proprie espe- rienze e abitudini ed anche a seconda della varietà
del canarino da colorare. Un buon canarino rosso deve presen- tare una
purezza di colore senza tendere all’arancio o al violaceo. Importante
ovviamente è l’uniformità del colore senza pezzature ipo o iper colorate,
unitamente ad una brillantezza del colore stesso.
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Particolare di Rosso Brinato |
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Cardinalino del Venezuela |
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Bisogna prestare attenzione alle
timoniere ed alle remiganti (coda ed ali ) , che non siano di diverso colore:
alcune bianche, perché tali dalla nascita, altre rosse perché cadute
accidentalmente e coloratesi per effetto del colorante somministrato durante la
muta. Ogni allevatore deve decidere se colorare dalla nascita, evitando
l’increscioso problema della colorazione delle timoniere e delle remiganti,
oppure iniziare la colorazione 35/40 giorni e permettere che esse rimangono
chiare, facendo però attenzione che nessuna di esse cada; da tenere presente che
i canarini a timoniere e remiganti bianche, a parità di punteggio, sono da
preferirsi a quelli con le medesime colorate. L’ultima tendenza comunque è
quella di colorare i piccoli già dal nido. Naturalmente la colorazione dalla
nascita è possibile solo per le categorie dei brinati e degli intensi e non per
i mosaici dai quali si pretende che le timoniere e le remiganti siano chiare,
altrimenti incorrono in forti penalizzazioni
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| Rosso Intenso |
Rosso Brinato |
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| Rosso Mosaico Maschio |
Rosso Mosaico Femmina |
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Giallo Avorio Brinato |
Giallo Brinato intenso |
| La mutazione
avorio è apparsa in Germania nel 1950 in un ceppo di Canarini a fattore
rosso. In principio fu chiamata “Pastello Lipocromico”; quando in seguito fu
trasferita sui Canarini a fattore giallo, l’effetto fu proprio quello di far
apparire il giallo, a tonalità avorio e assunse, pertanto, questa
definizione definitiva. Questa mutazione oltre ad agire sui lipocromi,
riducendoli notevolmente, produce una modifica strutturale delle piume,
dando luogo ad un effetto di appastellamento del colore; esso crea i “Giallo
Avorio” quando agisce sul fattore giallo e i “Rosso Avorio” quando agisce
sul fattore rosso. Bisogna prestare molta attenzione ai falsi avorio, a quei
canarini che esprimono un lipocromi spento e molto attenuato, non per
effetto della mutazione ma per un patrimonio genetico non ottimale, sia per
la sintesi sia per il fissaggio dei caroteni. In casi dubbi, è bene
osservare il codione. Un ottimo avorio deve essere in possesso di un colore
che esprima tutta la sua purezza gialla o rossa senza la minima interferenza
reciproca. Sarà poi evidente una massima riduzione per effetto dell’appastellamento
e non per la spenta espressività, oltre ad una uniformità di distribuzione
del lipocromi su tutte le zone interessate, sia dal punto di vista
qualitativo che quantitativo. |
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Naturalmente
valgono le medesime regole gia espresse nella mutazione giallo avorio- vedi
- .
L’unica
differenza ovviamente sta nel fato che questa mutazione ha interessato
Canarini con patrimonio genetico rosso.
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Avorio Rosso Intenso |
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| C’è da dire che
fino a poco tempo fa venivano chiamati avorio rosa e non rosso avorio,
proprio per l’effetto di appastellamento che questo fattore conferisce al
lipocromi rosso, spegnendolo e avvicinandolo molto al colore rosa. Questo
effetto è naturalmente più evidente nei brinati.
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Rosso Avorio Mosaico Maschio |
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Bianco Dominante |
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| Tali Canarini
sono apparsi per la prima volta in Germania nel 1677, tanto è vero che, i
primi Bianchi dominanti, furono chiamati bianchi tedeschi. Questo fattore ha
inibito quasi totalmente la formazione dei lipocromi, il mantello appare
bianco con leggere soffusioni lipocromiche sul vessillo esterno delle
remiganti. Naturalmente i Canarini Bianco dominante, oltre a giallo, possono
essere ad ereditarietà rosso; questi ultimi sono molto rari poiché le loro
soffusioni alari risultano molto più evidenti di quelle dei soggetti ad
ereditarietà “giallo”, perciò non sono allevati o meglio ancora non conviene
allevarli dal momento che alle mostre sono più penalizzati. I Bianco
Dominante ad ereditarietà avorio invece, per effetto della riduzione del
lipocromo, sono considerati nei concorsi come Bianchi Recessivi. Un buon
Bianco dominante deve presentare leggere soffusioni lipocromiche sul bordo
esterno del vessillo delle remiganti. Il colore deve essere luminoso,
brillante, non spento o grigiastro. Il piumaggio perfetto senza alcuna
sbavatura. |
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Tale mutazione è apparsa per la prima volta in Inghilterra nel 1759 e
all’inizio, questi Canarini, furono chiamati bianchi inglesi. Il Bianco
recessivo ha un colore puro, senza alcuna traccia di lipocromi sul mantello. |
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Bianco recessivo |
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La mutazione inibisce
completamente la formazione dei lipocromi; per questo anche la pelle di
questi Canarini è violacea, proprio per la difficoltà che essi hanno di
trasformare e fissare i caroteni. Differiscono dal bianco dominante per
l’assenza di bande alari colorate per via di una inibizione totale dei
lipocromi. Inoltre, come già detto, hanno pelle violacea per effetto della
mancanza di ogni traccia di lipocromi anche dai grassi del sottocute. Il
bianco recessivo può essere ad ereditarietà giallo o rosso e come tutti gli
altri Canarini, pur avendo i lipocromi, ha una propria categoria di
appartenenza: intenso, brinato e mosaico. |
Attualmente altre
due mutazioni interessano i Canarini lipocromici, sono quelle che determinano la
categoria OCCHI ROSSI ( OO. RR. ) . Sono la satinè, mutazione a carattere
recessivo e legato al sesso, e la phaeo-ino, mutazione autosomica e recessiva.
Poiché queste, oltre ad agire sulle melanine della retina, agiscono anche sulle
melanine del mantello, avremo modo di approfondirle trattando i melaninici,
tenendo presente , ad ogni modo, che la satinè, essendo recessiva legata al
sesso, si comporta come la mutazione avorio – vedi -, la phaeo-ino invece,
essendo recessiva autosomica, si comporta come la mutazione bianco recessiva
MELANINICI TIPI :
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Chiamati fino a poco fa Nero-Bruni, questi Canarini sono i più prossimi a
quelli ancestrali, ma dalla selezione, operati in questi anni, sono sortiti
tanti cambiamenti che, per i “non addetti” rimane molto difficile ritenerli
appartenenti ad un’unica specie. |
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Nero Giallo Intenso |
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I Canarini di tipo nero
devono esprimere al massimo l’ossidazione delle melanine, le quali sono
presenti, oltre che sul piumaggio, anche sul becco, sulle zampe e sulle
unghie. Il disegno sulla rachide, formato da eumelanina nera e tracce d’eumelanina
bruna, deve essere netto e simmetrico e assume, a seconda la parte del
mantello che coinvolge, denominazioni differenti.
Avremo quindi: le
striature che rappresentano il disegno della testa, del dorso, dei
fianchi e del petto. Esse devono essere lunghe e larghe, senza alcuna
interruzione, che partendo dalla fronte, devono estendersi per tutto il
dorso, interessando i fianchi e, nelle femmine, anche il petto: le
vergature che riguardano il disegno delle penne medie copritrici,
sembrano delle grosse virgole con le punte rivolte leggermente verso il
centro dorso; le marcature interessano la parte centrale, lungo la
rachide, delle remiganti (ali) e delle timoniere (coda) oltre che delle
grandi copritrici; i mustacchi sono i marchi particolari di tutti i
serinus, essi configurano i segni ai lati delle mandibole e appaiono in modo
molto evidente e marcato più nei maschi che non nelle femmine.
I migliori soggetti sono
quelli che presentano le striature, le vergature e le marcature fortemente
interessate dalla eumelanina nera che si evidenziano nettamente su un
mantello con assenza di bruno. Per questo, il lipocromo di base, pur
apparendo abbastanza cupo, evidenzia tutta la sua purezza e luminosità. I
principali difetti sono: il disegno spezzato, l’ossidazione non ottimale, il
colore opaco e le orlature sul piumaggio specie sulla testa e sul dorso. |
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La caratteristica principale di questi Canarini è la grande quantità di
feomelanina bruna presente sul loro mantello. Il disegno eumelaninico deve
essere simile a quello del nero, con la variante che invece di essere nero è
di colore bruno ossidato. |
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Bruno Rosso Mosaico Femmina |
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Le striature
devono essere nette, simmetriche, lunghe e larghe, esse partendo dalla testa
devono interessare il dorso e raggiungere le grandi copritrici. I fianchi
devono essere larghi e simmetrici, ben marcati e senza interruzioni, nonché
presentare la stessa ossidazione del disegno della testa e del dorso.
Le
zampe
brunite.
Le parti cornee,
becco e unghie, devono essere alquanto brunite. Nel Bruno Bianco
Dominante o Recessivo la feomelanina, per la mancanza del lipocromo di
base, si evidenzia ancor di più, apparendo più scura rispetto alla varietà
“giallo” e a quella “rossa”. I Bruno Brinato, a prima vista , non
mostrano in modo evidente la varietà d’appartenenza, poiché, la forte
presenza di feomelanina, combinata con la struttura delle piume, impedisce
ai lipocromi di esprimersi al meglio. I Bruno Intenso al contrario
dei brinati, sembrano mostrare poca feomelanina, la quale però, se presente
in dosi ottimali, influenza l’espressività del lipocromo che, in questo
caso, appare di una tonalità molto cupa e calda. I principali difetti sono:
il disegno eumelaninico oltre che spezzato e confuso, anche dalla tonalità
scadente, creando di fatto poco contrasto con la feomelanina bruna di
contorno, La feomelanina insufficiente, con schiarite in alcune parti del
mantello, principalmente sui fianchi, sul petto e sulla fronte, Becco, zampe
ed unghie poco brunite o, ancor peggio, di colore carnicino, orlature sul
mantello, le quali determinano, come nel “Nero”, la squalifica del soggetto. |
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Agata Bianco Recessivo |
Agata Rosso Mosaico Maschio |
| I
Canarini appartenenti a questo tipo, hanno subito l’effetto del 1° fattore
di riduzione, il quale riduce l’eumelanina nera e provoca, nei soggetti più
tipici, la quasi inibizione della melanina bruna, sia la eu che la feo. I
Canarini Agata devono mostrare nettamente il nero e contemporaneamente la
più assoluta assenza di feomelanina bruna.Per tale effetto, il lipocromo,
nei brinati e negli intensi, si esprime brillantemente ed il disegno
eumelaninico appare in modo molto marcato e netto, ancorché spezzettato ( a
chicchi d’avena ); invece, negli “Agata” a varietà “ bianco” e negli “Agata
mosaici”, il disegno si esprime su un fondo argentato privo di feomelanina.
Un buon agata deve avere: le timoniere e remiganti devono essere
contornate da un’ampia bordatura grigio perla; le striature,
spezzate, sottili e simmetriche, devono interessare la testa, il dorso e i
fianchi; le femmine sono anche striate sul petto; le sopracciglia,
prive di melanina, devono lasciare apparire nettamente il lipocromo di base
posseduto, se a varietà “giallo” o “rosso”, invece se pigmentato, la varietà
“bianco” ; i mustacchi, molto marcati e neri, devono apparire in modo
evidente, specialmente nei maschi; zampe , becco e unghie decisamente
colore carnicino. I principali sono. le striature non spezzate, con disegno
largo e lungo sul dorso, o anche scarsamente segnate con tonalità opache e
quindi con poco nero; feomelanina presente su tutto o in parte del mantello,
con tonalità complessivamente tendente al nocciola; fianchi poco evidenti o
addirittura marcati; becco e unghie influenzati da evidenti tratti
melaninici (segni di matita). |
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Il fenotipo del Canarino Isabella raffigura l’espressione combinata delle
mutazioni Bruno e Agata. L’ indirizzo selettivo di questi Canarini deve
essere rivolto verso quei soggetti che mostrano un mantello interessato da
una scar- sissima presenza di feomelanina bruna sulla quale si evidenzia un
disegno, molto tenue, formato da striature sottili e corte, identiche a
quelle dei Canarini di tipo Agata, di colore bruno chiaro. |
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Isabella Rosso Mosaico |
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| I caratteri
tipici dell’isabella sono; striature, formate da eumelanina bruna
ridotta, sottili e spezzate (forma di chicchi d’avena), che partendo dalla
testa si estendono lungo il dorso, interessando i fianchi, i quali devono
essere della stessa tonalità del disegno del dorso; occhi tendenti al
rosso, evidenti se intravisti contro luce; becco, zampe ed unghie di
colore carnicino. I principali difetti sono: disegno un po’ largo o , al
contrario, poco evidente e mancante in alcune zone del dorso o della testa;
fianchi appena percettibili o addirittura mancanti; feomelanina molto
evidente sul mantello con soggetti che si confondono con i Canarini di tipo
“Bruno”; marcature delle timoniere e delle remiganti molto dure, con
evidente mancanza di riduzione delle loro bordature. |
MELANINICI TIPI AGGIUNTI :
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I Canarini pastello hanno subito l’influenza del 2° fattore di riduzione,
che agisce da freno alla melanizzazione, schiarendo complessivamente tutto
il loro mantello. Questa mutazione ha un’azione diversificata sulle
melanine: agisce maggiormente sulle eumelanina brune, riducendo la loro
tonalità, un po’ meno sulle eumelanina nere, che le modifica in grigio
ferro; agisce ancor meno sulle feomelanina brune. |
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Nero Pastello Giallo Intenso |
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| Per cui non è
affatto vero che le melanine si appastellano (mescolano) tra loro, ma è solo
diversa la modalità d’azione nei confronti di ognuna di esse, tanto che il
loro mantello evidenzia un apparente effetto di un loro illusorio
appastellamento. |
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I canarini nero
pastello mostrano, nel complesso, un mantello ossidato un po’ meno rispetto
ai normali, con la variante che il disegno eumelaninico, invece di essere
nero, è di colore grigio ferro. Sono da considerarsi ottimi quei soggetti
che presentano: le striature di colore grigio ferro, esse devono
essere lunghe, larghe e simmetriche, che partendo dalla testa si estendono
lungo il dorso fino alle grandi copritrici: |
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Nero Pastello Rosso Mosaico |
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i fianchi,
ben evidenti e simmetrici, devono avere la stessa tonalità del dorso;
il becco, le zampe e le unghie devono essere il più possibile
ossidate. I principali difetti
sono: ossidazione complessivamente non al
massimo della espressività; disegno eumelaninico spezzato e confuso con
tonalità tendente al bruno o poco ridotto e tendente al nero; tipi intermedi
con i pastello ala grigia, mutazione da approfondire in seguito, con
schiarite accennate o evidenti nella parte mediana delle timoniere e delle
remiganti. |
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I Canarini Agata
Pastello si differenziano dai normali per il colore delle melanine, le
quali, per effetto della riduzione pastello assumono complessivamente una
tonalità di colore grigio. Il mantello degli Intensi e dei Brinati,
assolutamente privo di feomelanina, evidenzia un lipocromo molto luminoso; |
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Agata Pastello Bianco Recessiv |
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nei mosaici,
invece, il fondo del mantello appare di colore grigio perla su cui si
evidenziano nettamente: le striature spezzate e sottili di colore
grigio ferro, che interessa la testa, il dorso ed i fianchi; i mustacchi,
ai lati delle mandibole, sono molto marcati e della stessa tonalità del
dorso; le marcature interessano solo la parte centrale, lungo la
rachide, delle remiganti e timoniere, le quali evidenziano un bordo perlaceo
il più ampio possibile. I principali difetti sono: colore
eumelaninico brunastro sia sul mantello sia sulle remiganti e timoniere,
tendente a confondersi facilmente con quello del tipo Isabella, oppure poco
ridotto quantitativamente, tendente al nero come quello del tipo Agata
normale; feomelanina presente su tutto il mantello. |
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Questi Canarini
si presentano con una tonalità complessiva “Bruno ossidato”, ridotto
rispetto ai normali non pastello, con assenza di ogni traccia di disegno. Il
fattore pastello ha esercitato, sulle due melanine brune, eu e feo,
un’azione diversificata: la feomelanina è stata ridotta, ma ancor più
ridotta è stata le eumelanina bruna, tanto da presentarsi con la stessa
tonalità della feo. |
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Bruno Pastello Rosso Mosaico |
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Pertanto, il fenotipo di questi Canarini si
presenta con un colore complessivo beige molto scuro, uniformemente
distribuito su tutto il mantello, dando la sensazione di un illusorio
appastellamento delle due melanine. Le zampe, le unghie ed il becco devono
essere leggermente brunite intonandosi con la tonalità del mantello. I
principali difetti sono: ossidazione melaninica non uniformemente
distribuita su tutto il mantello o con tonalità complessiva non al massimo,
intermedia con il tipo Isabella Pastello; tracce di disegno presente sul
mantello, tollerate solo se lievemente presenti sugli intensivi; remiganti e
timoniere decisamente di tonalità diversa da quella del mantello.
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Questi Canarini
si ritrovano ad avere un fenotipo che è l’espressione dell’interazione di
tre distinte mutazioni:
Bruno
Agata
Pastello |
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Isabella Pastello Bianco Recessivo |
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bruno, che mostra melanina bruna anziché quella nera;
-
agata, che riduce sia il disegno eumelaninico sia feomelanina di
contorno;
-
pastello, che accentua ancora di più la riduzione sia della
eumelanina sia della feomelanina.
L’interazione di queste tre mutazioni sortisce di fatto
un fenotipo che mostra un mantello interessato da una leggera patina di
bruno, uniformemente distribuita su tutto il mantello, con assoluta assenza
di disegno. I principali difetti sono: patina bruna poco ridotta che
si confonde con il tipo Bruno Pastello o, fortemente ridotta per
l’interazione di altri fattori aggiunti, che si confonde con il tipo
Isabella Opale; disegno eumelaninico visibile sul dorso o anche sui fianchi;
marcature molto evidenti tendenti a confondersi con il tipo Isabella
classico.
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Nero Pastello Ala Grigia Giallo Intenso |
Nero Pastello Ala Grigia Bianco
Recessivo |
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Questa mutazione è
oggetto di considerazioni divergenti da parte di tecnici e di allevatori
qualificati, dovuto al fatto che, attualmente, nessuna ricerca scientifica è
stata fatta, né a livello nazionale né tantomeno a livello COM, per
inquadrarla perfettamente nel suo contesto genetico. Alcuni ritengono che
trattasi di una mutazione libera autosomica interagente con quella
pastello, che crea quel particolare fenotipo. Altri ritengono che trattasi
non di mutazione, bensì di una diversificazione fenotipica dello stesso
fattore pastello che ha un’espressività variabile in funzione della
selezione operata. Altri ancora invece ritengono che trattasi di una
mutazione all’elica a quella pastello, a penetranza incompleta e ad
espressività variabile. Queste teorie sono tutte valide e degne della
massima considerazione, sicuramente però, una ricerca scientifica mirata,
permetterebbe una visione unanime e apporterebbe benefici notevoli
all’intera canaricoltura. La mutazione Pastello Ala Grigia è standardizzata
ed ammessa nei concorsi solo nel tipo nero, ma è possibile ottenere sia dei
Bruno Pastello Ala Grigia sia degli Agata Pastello Ala Grigia.
Gli ala grigia in
generale si differenziano nettamente dai pastello per la super riduzione
della eumelanina nera nella parte mediana delle penne. Mancano di disegno
eumelaninico a strisce parallele, essi presentano un disegno dorsale, con
piccoli occhielli simmetrici, privo di melanina visibile, che è localizzata,
invece, lungo il bordo di queste zone chiare e nella parte apicale delle
penne, in cui si concentra ancor più, accentuando un tipico disegno a forma
di scagliette dal colore grigio ferro alluminio. Le caratteristiche
principali sono: mantello caratterizzato da una tonalità complessiva
di colore grigio alluminio; dorso picchiettato caratterizzato da una
serie simmetrica di zone chiare tondeggianti (occhi di pernice); becco,
zampe ed unghie ossidati il più possibile, come nei normali pastello. I
difetti principali sono: disegno tendente ad esprimersi a strisce come nei
normali, ancorché spezzato, oppure completamente assente e quindi della
tonalità complessiva alquanto slavata; marcature, a orma di mezze lune,
molto estese di tonalità nera; becco, zampe ed unghie poco ossidate;
soggetti intermedi con quelli di tipo pastello nei quali l’effetto
caratteristico dell’Ala Grigia si esprime in modo non del tutto ottimale.
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Questa mutazione oltre che a ridurre fortemente la feomelanina bruna, riduce
l’eumelanina sia nera che bruna, nonché modifica queste ultime, invertendo
la loro collocazione sulle penne, localizzandosi nella parte inferiore,
invece che in quella abituale superiore; |
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Isabella Opale Argento |
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| per tale motivo,
i Canarini interessati da questa mutazione, evidenziano un evidente riflesso
azzurro, colore fisico, dovuto all’effetto “ Tyndall”. Non produce nessuna
modifica alle parti cornee, becco e unghie, ne alle zampe. La mutazione
opale si può affiancarla o combinarla con ognuno dei quattro tipi classici,
per poi diversificarla nella gamma completa delle diverse varietà e
categorie. Per queste ragioni , come per il pastello, vi invitiamo alla
visione delle schede singole dei vari Canarini opale. Pregi e difetti
verranno trattati nelle schede di pertinenza. |
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Phaeo Giallo Intenso |
Phaeo Bianco Recessivo |
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La mutazione
Phaeo provoca la inibizione della eumelanina sia nera sia bruna e permette
alla feomelanina di esprimersi al massimo lungo i bordi delle penne,
caratterizzando, nei Canarini di “tipo ossidato”, un tipico disegno ad
orlature privo di eumelanina nella parte centrale esse, dove normalmente si
localizza per formare il disegno eumelaninico. Provoca la depigmentazione
melaninica delle zampe, del becco, delle unghie ed inoltre degli occhi,
questi ultimi appaiono di un colore rosso rubino, da cui il nome: Canarini
Ino (ex rubino ossidati). Questi Canarini si suddividono in due gruppi:
1- I Phaeo, comprendente i tipi “Nero Phaeo” e “ Bruno Phaeo”, essi sono
stati raggruppati poiché il loro fenotipo si presenta in modo pressoché
identico; 2- I Melaninici OO. RR. , che comprende i tipi “Agata Phaeo”
e “Isabella Phaeo”, raggruppati, poiché, come i precedenti, mostrano
fenotipo uguale. Occupandoci ora dei primi, abbiamo visto che appartengono a
questo gruppo i Canarini di tipo nero e bruno. Hanno un fenotipo quasi
identico, si differenziano solo in piccoli particolari come la melanina
centrale e soprattutto nel sottopiuma che è grigio antracite nei neri e
caffè latte nei bruni. Essi permettono di individuare senza errori il tipo
di appartenenza. |
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Paheo Giallo Avorio Intenso |
Phaeo Giallo Avorio Brinato |
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Le
caratteristiche principali sono: disegno a scaglie, dovuto al fatto
che la feomelanina, localizzata lungo il bordo delle penne, crea un
contrasto netto con la parte centrale priva di melanina inibita dalla
mutazione, in questa zona si evidenzia il lipocromo di fondo, mentre rimane
bianca se i soggetti sono a varietà bianco dominante o recessivo e anche se
appartenenti alla categoria mosaico; occhi rossi, più evidenti nei
bruno, un tantino più cupi nei nero-bruno; zampe, unghie, e becco chiari,
indipendentemente dal tipo di appartenenza; timoniere e remiganti
ampiamente bordate di feomelanina bruna. Il disegno a scaglie di questi
Canarini deve interessare tutto il mantello a partire dalla testa ed
interessare sia il dorso sia i fianchi. Le bordature delle timoniere e delle
remiganti non mutate dei soggetti giovani, sono più ampie e più marcate di
quelle degli adulti, quindi bisogna fare attenzione a che esse non cadano
durante la muta, poiché nel ricrescere sono meno nette, anzi, la maggior
parte delle volte, nascono senza bordatura feomelaninica, determinando di
conseguenza dei punti di penalizzazione nella voce “Tipo”. I principali
difetti sono: poco contrasto tra il centro delle penne, prive di melanina e
la periferia interessata dalla presenza di feomelanina non ossidata al
massimo; disegno molto confuso e appastellato, con zone del mantello prive
di feomelanina; melanina centrale, presente in modo marcato, sulle timoniere
e/o remiganti, in special modo sui soggetti di tipo nero. |
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Satinè Rosso Mosaico Maschio |
Satinè Bianco Recessivo |
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La mutazione
satinè inibisce l’eumelanina nera e riduce quella bruna, agisce
energicamente contro la feomelanina bruna, riducendola fino alla quasi
inibizione. Gli occhi dei Canarini satinè sono rossi, le parti cornee e
le zampe di colore carnicino. I canarini interessati dalla mutazione
satinè sono differenziati in due tipi distinti: 1- Melaninico OO. RR.
( soggetti completamente privi di disegno ) ; 2- Satinè (
soggetti con disegno ). Anche qui i due tipi si combinano con le diverse
varietà e categorie. Per quanto riguarda i primi, come detto in
precedenza, insieme ai Phaeo diluiti, anche se geneticamente differenti,
presentano lo stesso fenotipo, per cui fanno parte del gruppo dei
Canarini che concorrono nella categoria dei Melaninici OO. RR. Essi
devono sembrare dei lipocromici, quindi non presentare traccia di
melanina sul mantello, gli occhi sono rossi e le zampe, le unghie ed
il becco chiari; solo il sottopiuma presenta tracce di melanina di
colore grigio molto chiaro. Il difetto principale, al solito, sono le
tracce di disegno sul mantello, anche in forma lieve. I secondi
sono quei Canarini che generalmente vengono indicati con il termine
satinè, sono cioè quei soggetti il cui fenotipo è il risultato dell'
effetto combinato di due distinte mutazioni: Bruno e Satinè. |
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Satinè Giallo Mosaico Maschio |
Melaninico Rubino Intenso |
| I soggetti
più tipici evidenziano un disegno centrale, lungo la rachide, sottile e
spezzato, costituito da sola eumelanina bruna, che contrasta nettamente
con il contorno, privo di qualsiasi traccia di feomelanina; esso deve
interessare simmetricamente oltre al dorso anche i fianchi e la testa. I
Canarini satinè hanno gli occhi rossi e le zampe, il becco e le unghie
di colore carnicino. I principali difetti sono riscontrabili nel disegno
duro e/o lungo e/o largo oppure carente e sbiadito. La feomelanina
,ancorché ridotta, evidente sul mantello, creando di fatto poco
contrasto con il disegno centrale lungo la rachide è altro difetto. Lo
stesso dicasi per i fianchi mancanti in uno o entrambi i lati.
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Nero Topazio Giallo Avorio Mosaico Femmina |
Agata Topazio Rosso Mosaico Maschio |
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Questa mutazione
riduce la eumelanina nera che assume una tonalità di colore testa di moro,
provoca inoltre la riduzione sia della eumelanina bruna sia della
feomelanina. Esercita la sua azione anche sulle zampe e sulle parti cornee,
becco ed unghie, rendendoli bruniti negli ossidati Nero e carnicini negli
Agata. Gli occhi assumono una colorazione rossiccia , molto evidente alla
nascita che, con il passare dei giorni, si inscurisce sempre di più fino a
diventare meno evidente negli adulti. Ovviamente anche la mutazione Topazio
si inserisce nei tipi di base che vedremo meglio in dettaglio nelle
relative pagine. C’è da dire ancora che la mutazione Topazio è stata da
qualche anno riconosciuta sia a livello FOI sia a livello COM, ed è stata
standardizzata solo nei tipi Nero e Agata. |
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Questi canarini
per effetto della riduzione Topazio, presentano un disegno eumelaninico di
colore testa di moro, contornato da discreta presenza di feomelanina.
Le striature, lunghe, larghe e simmetriche, devono interessare la
testa, il dorso ed i fianchi. Le marcature delle
remiganti e timoniere sono ampiamente bordate di bruno degradante. |
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Nero Topazio Giallo Avorio Mosaico Femmina |
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La rachide chiara è contornata da
eumelanina concentrata di colore testa di moro. Il becco, le zampe e le
unghie devono apparire brunastre il più possibile. I principali
difetti sono: disegno sottile e/o irregolare e/o spezzato o carente in
alcune parti del mantello; rachide ossidato come nei normali non interessati
dalla mutazione; feomelanina sul mantello presente in modo eccessivo;
marcature poco bordate di bruno degradante. |
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Questi soggetti
presentano un disegno eumelaninico simile a quello dei classici Canarini
Agata, un po’ più ridotto, dalla tonalità testa di moro, su un mantello
gessato privo di feomelanina. La rachide chiara deve essere
contornata da melanina concentrata.. Remiganti e timoniere presentano
un’ampia bordatura perlacea degradante. |
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Agata Topazio Rosso Mosaico |
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Il becco, le zampe e le unghie sono di
colore carnicino. I principali difetti sono: feomelanina diffusa su
tutto il mantello: rachide scuro anziché chiaro; remiganti e timoniere poco
bordate di melanina degradante |
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La mutazione Eumo esercita la sua azione riducendo parzialmente le
eumelanina e contrastando energicamente l’apparizione della feomelanina; la
sua azione si estende alle melanine della retina e pertanto gli occhi dei
Canarini, interessati da questa mutazione, si presentano di colore rosso, a
gradazione variabile a partire da un rosso prugna dei Nero-bruno e finire ad
un rosso vivo degli Isabella. Anche l’Eumo si com- bina con tutte le varietà
e categorie. |
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Nero Eumo Bianco Recessivo |
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Questi canarini,
a prima vista, per la scarsa presenza della feomelanina, sembrano dei
Canarini Isabella. Un attento esame, effettuato sui soggetti tipici, ci
permette però di apprezzare: un disegno eumelaninico abbastanza largo
e lungo e dalla tonalità bruno carico, che poggia su un lipocromo di fondo
molto puro e abbastanza luminoso; gli occhi di questi soggetti sono
di un colore rosso scuro, decisamente molto più evidenti dei Canarini Bruni
classici; le striature distribuite simmetricamente, partono dalla
testa ed interessano tutto il dorso e i fianchi. |
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Bruno Eumo Giallo Brinato |
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. I principali difetti sono: disegno
eumelaninico sottile e/o spezzato e/o confuso dalla tonalità di un colore
bruno tendente al beige; feomelanina diffusa in tutto o in parte del
mantello; occhi in cui è poco apprezzabile il colore rosso o addirittura
decisamente di colore scuro come nei Bruni normali; fianchi mancanti di
disegno in una o entrambi le parti. |
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Gli Agata Eumo
sono, forse, i più appariscenti di tutta la gamma dei Canarini Eumo:
l’assenza assoluta della feomelanina permette a questi soggetti di
evidenziare un mantello in cui i lipocromi di fondo , nelle diverse varietà,
si esprimono con tutta la loro straordinaria purezza e luminosità. Il
disegno, ridotto di colore grigio scuro, si presenta in modo simile a
quello dell’Agata tradizionale. |
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Agata Eumo Giallo intenso |
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Gli occhi rossi sono decisamente
visibili a debita distanza. Il mantello si presente privo di ogni
minima traccia di feomelanina. I principali difetti sono: disegno
eumelaninico marcato e/o lungo e/o irregolare, che tende al colore beige;
occhi poco depigmentati e quindi non decisamente rossi; fianchi mancanti di
disegno in uno o entrambi i lati. |
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Nero Onice Rosso Mosaico |
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E’ l’ultima mutazione dei
Canarini di Color, non ancora standardizzata, apparsa recentemente in
Spagna; al contrario delle altre mutazioni precedenti, che indistintamente
provocano una riduzione delle melanine, quest’ultima pare che provochi una
maggiore produzione di eumelanina ed una riduzione della feomelanina.
Geneticamente si presenta come un fattore recessivo autosomica. Allelico
alla mutazione Opale. |
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