Toneri invece è diviso in 13 vicinati i quali sino a circa 35-40 anni fa erano tutti popolati. Attualmente invece, uno di essi, Cartuzzè, è completamente disabitato e le sue costruzioni ormai in rovina sono lentamente assorbite dagli orti. Teliseri, il rione più piccolo di Tonara è diviso in soli 5 vicinati tutti chiamati prazza 'e... I vicinati di Teliseri vengono infatti chiamati Prazza 'e 'Osso, Prazza 'e Addei, Prazza 'e Susu, Prazza 'e Funtana e Prazza 'e i' Donnas. Questo fatto pone un problema di distinzione tra iginau e prazza.... a Tonara prazza indica il vicinato personale. Per vicinato abbiamo inteso invece uno spazio diverso. Il motivo per il quale tutti i vicinati di Teliseri sono denominati Prazza 'e... sarebbe da ricondurre ... alle piccole dimensioni di Teliseri. .... A Teliseri dunque, i due tipi di ambiti vicinali coincidono, almeno nella toponomastica. .... Ancora più chiaro appare l'uso del termine prazza per denominare i vicinati di Teliseri se ci si sofferma sul fatto che sino a circa 30 armi fa le strade che attraversavano il rione di Teliseri erano molto più strette di quanto non lo siano attualmente ... Per quanto riguarda la toponomastica dei vicinati c'è da dire che anche a Tonara, come altrove, sono diversi gli elementi che hanno caratterizzato e qualificato lo spazio. Diversi vicinati, come per esempio Su Forreddu, Funtana Latu, Galusè, Su Zurru, Funtana Idda , Morù e Prazza 'e Funtana derivano il loro nome dalla fontana che si trova al loro interno; il vicinato di Sa Funtanedda ad Arasulè, prende nome dalla natura acquitrinosa del terreno. Altri invece da una chiesa, Santa Maria e Sant' Antonio o da una struttura pubblica come per esempio Comunale ad Arasulè e Sa Banga (macelleria) a Toneri .
Alcuni vicinati inoltre derivano il loro nome dal nome o dal cognome di alcuni proprietari di abitazioni o terreni, Prazza 'e i Gessas e Ortemunneddu (orto di Raimondo) ad Arasulè ; Prazza 'e Sinti Cocco a Toneri e Prazza 'e 'i Donnas a Teliseri. In alcuni casi il nome dei vicinati rispecchia la forma del luogo o delle strade che appartengono al vicinato, come per esempio Su tremene (precipizio), Sa Ruge (incrocio), Cuccuru 'e Istraccu, Cuccureddu, S'Orruga Istrinta (stradina stretta), Su Cuccuru, S'Istradoneddu (piccolo stradone) e Sa Discarriga ad Arasulè (Tav. M); Su Porzu (viottolo) e S'Errizzolu(2) (letteralmente ruscello), Su PrazzaLe e Sa Ruge a Toneri (Tav. N). Anche altre cartatteristiche del terreno o del luogo possono dare il nome al vicinato, come nel caso di Sa Morighessa (acero) e Coa 'Igna (terreno coltivato a vigna). Sino a circa 35-40 anni fa tutti gli abitanti di Tonara (grandi e piccoli), per orientarsi all'interno del loro rione facevano esclusivamente riferimento ai vicinati. Tutti i vicinati facevano esclusivamente riferimento ai vicinati.... ogni vicinato - come altrove - aveva la sua "banda" formata da ragazzini che entravano spesso in conflitto tra loro. Riferisce un informatore di 36 anni di Toneri: "Ricordo che quando ero ragazzino per me era un vero problema decidere se far parte di una banda o di un'altra, dal momento che la mia casa si affacciava da una parte a Sa Ruge e dall'altra a Cracalasi. La scelta in qualunque caso determinava sempre un conflitto tra quelli che avevo scelto e gli altri" (G. Succu, anni 36, assistente di laboratorio). Attualmente invece, se si escludono le persone di una certa età, che continuano ancora a fare riferimento ai singoli vicinati, si assiste ad una perdita di memoria sia della toponomastica che dei valori simbolici e sociali legati a questi luoghi. ... all'interno di un rione non tutti i vicinati avevano la stessa importanza. I vicinati più importanti all'interno di un rione erano infatti quelli in cui si poteva trovare tutto; la fontana o il rubinetto pubblico, il negozio di generi alimentari, il forno per cuocere il pane, il calzolaio, il falegname ecc. ....(emerge ndr) la grande autonomia (almeno per quanto riguarda gli acquisti) che sino agli Anni Cinquanta circa aveva ogni rione di Tonara rispetto agli altri. ...a Toneri erano concentrati la maggior parte degli artigiani e dei torronai di Tonara, mentre ad Arasulè, il rione più esteso e più popolato di Tonara, erano situate le strutture pubbliche più importanti per il paese, vale a dire il Comune, l'Ufficio Postale, La Scuola, l'ambulatorio, la farmacia e la caserma dei carabinieri.
Oltre i vicinati caratterizzati da un nome proprio, molta importanza ha avuto e continua ad avere per le persone anziane che vivono nei singoli rioni, la parte di strada antistante la casa che viene chiamata sa prazza. Questo tratto di strada pur essendo di uso collettivo viene considerato dalle persone che abitano nelle case adiacenti la strada, quasi come uno spazio semi-privato. Ogni persona infatti si occupa della pulizia e dell'ordine dello spazio immediatamente adiacente alla propria abitazione. Nel linguaggio comune sono infatti frequenti le espressioni sa prazza mia, in prazza mia, sa prazza nosta ecc. ... A Tonara sa prazza dava sicurezza, in essa ci si sentiva come in casa; in passato le persone si sedevano sulla soglia di casa per chiacchierare e raccontare storie, criticare, eseguire lavori, giocare a carte ecc. ...
Il termine prazza viene tradotto in italiano con piazza. Tale termine anche quando è usato in italiano mantiene il significato che ha in sardo; significativa a questo proposito l'espressione spesso usata dai bambini "vado in piazza a giocare" che significa "vado a giocare in strada, sotto casa". Anche gli adulti usano l'espressione "piazza" per indicare la strada adiacente la propria abitazione; frequenti sono infatti le espressioni: "stai in piazza, non allontanarti", "aspettami in piazza", "fatti accompagnare sino in piazza" ecc. A questo proposito un dialogo fra una una ragazza di Tonara e una di Cagliari rivela la profonda differenza tra le due nei modi di pensare e chiamare gli spazi. Mentre le due si scambiavano informazioni, la ragazza di Cagliari chiese alla ragazza di Tonara: "A quale fermata dell'autobus scendi?" la ragazza di Tonara, senza esitare rispose: "Scendo in piazza" a questa risposta la ragazza di Cagliari capì che l'amica sarebbe scesa alla fermata di una piazza della città, mentre la ragazza di Tonara intendeva indicare la fermata che si trovava proprio sotto la sua abitazione. ...Sa prazza può essere considerato essenzialmente uno spazio femminile; come è stato già detto, infatti, solitamente in prazza siedono le donne. Sa prazza è il luogo in cui la donna attua il maggior numero dei rapporti con le proprie vicine, per questo motivo il concetto di prazza è strettamente legato a quello di vicino di casa ... Tra le persone che abitano nella stessa prazza si instaurano quindi dei rapporti particolari da noi definiti rapporti di vicinato personale, per distinguerli da quelli che si instaurano tra le persone che abitano in uno stesso vicinato. Essendo i rapporti di vicinato personale strettamente legati a sa prazza è facile capire come anche questi interessino prevalentemente la sfera femminile delle famiglie interessate. Solitamente i rapporti delle famiglie di vicinato personale si stabiliscono tra le componenti fernminili delle famiglie che vivono in 2 o 3 abitazioni contigue e in quelle esattamente di fronte. All'interno del vicinato personale di sa prazza si stabilisce comunque qualche rapporto particolare tra due famiglie. Infatti, spesso, la vicina "più vicina" è colei con la quale si può comunicare senza uscire di casa. (...) A Tonara il vicinato personale crea una rete di solidarietà, di scambio di piccole prestazioni; queste hanno un ruolo fondamentale per le persone di Tonara che considerano il vicino, su iginu di importanza pari al parente o addirittura più importante, come risulta dalla frase spesso ricorrente su iginu prima de su parente. E' da un vicino infatti, che si andava a pedire o prestare, cioè a chiedere in prestito qualcosa che mancava. Solitamente le cose che si chiedevano erano generi di prima necessità come il pane, lo zucchero, il caffè, il sale ecc. Chi chiedeva del pane, dello zucchero o del caffè aveva il dovere di renderlo appena era possibile, per quanto riguarda il sale, questo non doveva essere reso, perchè secondo le credenze popolari rendere il sale era un'offesa. Tra vicini di casa era consuetudine prestarsi su frammentu (il lievito), in questo caso, questo doveva essere reso il giorno stesso in cui veniva fatto il pane.... Oltre i beni di prima necessità, venivano chiesti ai vicini alcuni servizi come aiuti per la panificazione, per accudire all'abitazione in caso di malattia, per badare ai bambini, per fare qualche commissione ecc. . ... I vicini di casa avevano un compito molto importante anche in caso di morte; preparavano infatti il pranzo per i parenti del defunto, procuravano gli indumenti neri per la vedova e per i familiari loro, avvisavano il prete, chiamavano il falegname ecc., insomma si preoccupavano di non far mancare niente alla famiglia che in quella particolare circostanza aveva bisogno di aiuto. Questo aiuto, come quello offerto in altre circostanze non veniva mai ricompensato in denaro, ma veniva contraccambiato non immediatamente, ma non appena si presentasse l'occasione. I rapporti di vicinato personale o de prazza infatti, comportavano un reciproco aiuto e una reciproca disponibilità. Il vicino di casa, cosi come il parente era il primo ad essere avvisato quando nasceva un bambino ed il primo ad essere invitato in occasione dei matrimoni. Ma, se il vicino è qualcuno con cui ci si aiuta, può essere anche qualcuno di cui diffidare. Non rare erano e sono le occasioni di conflitto tra vicini, soprattutto per motivi di confine e di pettegolezzi ...A Tonara oggi i rapporti di vicinato personale non hanno più la stessa funzione che avevano in passato, quando gli adulti intrattenevano particolari scambi con i vicini, e i bambini erano soliti stringere amicizia prevalentemente con chi abitava nella stessa "piazza". ...I rapporti di vicinato, stando a quanto riferisce l'informatrice hanno caratterizzato un periodo precario dal punto di vista economico e sono venuti meno nel momento in cui ognuno ha potuto disporre di ciò di cui aveva bisogno. Al giorno d'oggi infatti tutti possiedono il necessario per cui "a chiedere come andavamo prima per ogni necessità" non si va più; si preferisce andare al supermercato ed acquistare direttamente ciò che serve anzichè chiederlo al vicino. Oggi i rapporti di vicinato personale si limitano allo scambio di qualche parola o informazione, il più delle volte di sfuggita.
Per moltissimi anni il paese di Tonara è rimasto identico a se stesso; la sua popolazione distribuita nei quattro rioni di Arasulè, Toneri, Teliseri e Ilalà si dedicava prevalentemente ai lavori pastorali e agricoli. Ogni rione, forse a causa della distanza che lo separava dagli altri, aveva una propria organizzazione interna che spesso si traduceva in vera e propria autonomia economica. La distanza tra i diversi rioni e l'autonomia economica degli stessi furono probabilmene all'origine di quell'atteggiamento ostile che avevano le persone dei vari rioni nei confronti di coloro che abitavano negli altri rioni. Qualcosa all'interno del paese cominciò a cambiare nel periodo tra il 1875 e il 1890 durante il quale venne costruita la strada provinciale e venne completato il tronco ferroviario Cagliari - Sorgono. E' innegabile infatti che quel periodo abbia rappresentato per Tonara un punto di partenza verso un'economia favorevole, legata soprattutto allo sviluppo del commercio del Torrone e dei prodotti locali, che andò affermandosi già a partire dai primi anni del Novecento. Ma, se da una parte la costruzione della strada provinciale favorì l'evolversi dell'economia Tonarese verso forme di attività più redditizie, dall'altra contribuì ad isolare ulteriormente i rioni di Tonara che abbiamo definito "agricoli", cioè Toneri, Teliseri e Ilalà dal rione di Arasulè caratterizzato principalmente da un'economia pastorale. L'elevato grado di isolamento dei rioni di Tonara tra Otto e Novecento è confermato anche dai risultati dell'analisi condotta sugli atti di matrimonio del comune di Tonara tra il 1879 e il 1925. Il rione più isolato di Tonara fu sicuramente Ilalà che venne completamente abbandonato dai suoi abitanti nel 1930; le famiglie che vivevano ad Ilalà si spostarono nei rioni più alti di Tonara, soprattutto nel rione di Teliseri. Dal 1930 in poi, anche gli abitanti di Toneri Cominciarono ad abbandonare i vicinati periferici per stabilirsi nei vicinati più interni del rione. Col trascorrere degli anni infatti, i vicinati periferici di Morù e soprattutto di Cartuzzè, un tempo completamente abitati, sono stati assorbiti dagli orti. Contemporaneamente all'abbandono delle zone periferiche, si è assistito all'espandersi del rione di Toneri verso Nord e alla sua saldatura con Arasulè tramite la strada provinciale. Intanto il rione di Teliseri rimaneva sempre più isolato sia da Toneri che da Arasulè. Sino a quel periodo comunque ogni persona di Tonara viveva quasi esclusivamente all'interno del proprio rione. Il salto vero e proprio verso una integrazione tra le persone dei tre rioni di Tonara si è avuto solo dopo il secondo dopoguerra, quando cioè la maggior parte della popolazione di Tonara smise di considerare il proprio rione come la parte più importante di Tonara e si trovò concorde nell'attribuire grande importanza alla strada provinciale e ai due vicinati che delimitavano Arasulè a Sud, cioè S'istradoneddu e Sant'Antonio. Fu in queste zone infatti che vennero situati la maggior parte dei negozi e dei luoghi pubblici cioè le scuole, il Comune, il medico, l'ufficio postale, la farmacia, la caserma, i giornali ecc.. Da quel momento in poi è a questo spazio che le persone di Tonara fanno principalmente riferimento per gli acquisti e gli incontri, è questo il vero centro del paese. Fu proprio a partire da quegli anni che l'abitato di Tonara iniziò ad estendersi verso Su Pranu, inizialmente con costruzioni abusive. Su Pranu venne ufficialmente dichiarata zona fabbricabile dal piano regolatore del 1957 che per Su Pranu ammetteva "solo costruzioni a carattere residenziale con possibilità di impianti artigianali". In effetti le nuove costruzioni di Su Pranu si diversificarono rispetto alle costruzioni presenti nei rioni di Toneri, Arasulè e Teliseri. Case addossate le une alle altre disposte in due file parallele separate da stradine il più delle volte molto strette nei vecchi rioni: case costruite, invece, con una particolare cura architettonica nel nuovo rione di Su Pranu. La maggior parte delle costruzioni di Su Pranu infatti, hanno un piccolo cortile, il garage e la cantina al piano terra e gli appartamenti nei piani superiori. Anche le strade a Su Pranu sono considerevolmente più grandi rispetto agli altri rioni. Il rione di Su Pranu nel corso di circa trent'anni si è completamente popolato, ed il suo popolamento è avvenuto a spese dei rioni storici e soprattutto a spese di Toneri che dagli anni Settanta in poi ha visto molti dei suoi abitanti, tra i quali parecchi ambulanti di Torrone, abbandonare le loro piccole case e trasferirsi nei nuovi e confortevoli appartamenti di Su Pranu. Per Toneri, e in modo più marcato per Teliseri che è sempre stato il rione meno popolato del paese, dopo Ilalà, la nascita e la crescita di Su Pranu hanno determinato dapprima un rallentamento delle attività commerciali esistenti al loro interno e successivamente la completa chiusura delle stesse. Come è già stato detto, già da diversi anni a Teliseri non ci sono più negozi; a Toneri, invece, attualmente c'è solo un negozio di generi alimentari, un tabacchino e una rivendita di pane tipico, solo venti anni fa invece c'erano, oltre le attività tuttora presenti, quattro negozi di generi alimentari, due bar, una rivendita di dolci e la fabbrica del Torrone. Anche Arasulè nel corso degli anni ha visto molti dei suoi abitanti trasferirsi a Su Pranu. Nonostante questo però gli abitanti di Arasulè, a differenza di quelli di Toneri e Teliseri, possono ancora oggi fare tutti i loro acquisti all'interno del loro rione. Da quando molti abitanti dei vecchi rioni si sono trasferiti a Su Pranu, i rapporti di vicinato personale che, come abbiamo visto prima, avevano molta importanza per le persone del paese, hanno perso d'intensità e si sono ridotti a semplici scambi di informazioni e il più delle volte, come avviene tra le persone che vivono a Su Pranu, ad un saluto molto frettoloso. Ma, se da una parte sono venuti meno i rapporti di vicinato personale, dall'altra si sono intensificati i rapporti tra le persone dei diversi rioni. Oggi infatti, e differenza del passato, i giovani e i bambini stringono amicizia con tutti indipendentemente dal rione in cui vivono, si può infatti affermare senza paura di sbagliare, che si sia arrivati ad una completa integrazione tra le persone di Arasulè, Toneri e Teliseri. Un ruolo fondamentale in questo processo di integrazione lo ha avuto sicuramente la scuola; e a scuola infatti che i bambini dei diversi rioni instaurano un rapporto di amiciia che poi coltivano anche fuori. A Tonara, soprattutto gli anziani, i quali hanno vissuto una realtà completamente diversa, si rendono conto di come siano effettivamente cambiati rispetto al passato i rapporti tra le persone dei diversi rioni.