in breve In breve : i forni del pane tipico di Tonara.
Il pane a Tonara


Premessa


forno Gianni Todde

Nel passato, il pane era preparato in casa. .Per la sua esecuzione vi erano diverse fasi di lavoro. Prima di tutto era necessario setacciare il grano; una volta ultimato questo compito, che era eseguito a casa, lo si portava al mulino per farlo macinare. La sera, alla semola, si aggiungeva su framentu , il lievito, che era a forma di pane o coccoi , e veniva messa da parte per la volta successiva, avvolto in un tovagliolo e fatto lievitare per tutta la notte. L'indomani mattina le donne si alzavano di buon'ora e iniziavano a impastare la farina con acqua calda e sale, all'interno di un recipiente di legno, s’ ischiu o di terracotta, su tianu. Dopo averla lavorata a lungo, a du suigire , alcune di loro preparavano pezzi di pane is cumossos . Si ponevano nei panni caldi e si lasciavano lievitare. Poi questi pezzi di venivano divisi in tante forme rotonde e lavorati con il matterello su canneddu. La pasta veniva assottigliata e assumeva una forma rotonda: questa fase era chiamata 'tenneusu su pane". Il pane veniva posto all'interno di panni caldi e fatto lievitare. La lievitazione era meno veloce nei giorni freddi, mentre nei periodi più caldi lievitava in fretta. II pane era di due tipi: su zicchi , il pane che viene fatto ancora oggi e su chivargiu , o pane di orzo. Veniva preparato ogni 10-15 giomi e conservato nelle casse di legno.

I forni


L'ultima fase era la cottura del pane che avveniva nei forni a legna. Nel passato, quasi tutte le famiglie avevano il forno era situato, o all'interno di una stanza, o in un scantinato. Chi non l'aveva, andava a cuocere il pane nei forni che si trovavano vicino al suo rione, e la paga consisteva in una forma di pane ogni 5 kg. di pasta che si cuoceva. La forma del forno era tonda ed era fatto di tegole. Nella parte superiore c'era un coperchio, puzzu de forru, dove c'era un foro dal quale fuoriusciva il fumo. Quando il forno raggiungeva una certa temperatura, lo si capiva dalle pareti , perché diventavano bianche, se invece queste erano nere, il forno non era ancora pronto. Al centro c'era un'apertura sa ucca de su forru. in cui veniva introdotta la legna. Accanto al forno c'era un recipiente dove si versava la cenere, su botto e su cbinisu. II fondo del forno era fatto di calce, argilla e pezzi di ferro o carbone fodde che si prendeva dalle fornace dove venivano prodotti i campanacci. All'interno, il forno era diviso in due parti. L'asse di divisione era latta di ferro, così il calore passava da una parte all'altra. Per far alimentare il fuoco, quando si cuoceva il pane, veniva usata l'erica. E per pulire il forno veniva usata una scopa di filige ( felce) ,bagnata con l'acqua, su botto de s’abba.

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