Sabato 6 marzo 1999 è stata avviata l'iniziativa dell'adozione a distanza con una vendita di fiori di mimosa…

"Tutto è incominciato così per caso, la domenica precedente la festa della donna, quando la maestra Lucia ha trovato nel giardino il suo bell’albero di mimosa con il tronco spezzato a causa della neve e pietosamente riverso a terra…

Il dispiacere è stato grande, anche perché era stato curato come un bambino…Il suo profumo non avrebbe più deliziato nessuno !

Poi si è accesa una lampadina: perché non utilizzarlo in occasione della "festa della donna" ? A scuola ,gli alunni di terza C-D stavano trattando la tematica della pubblicità-progresso e, fra le immagini ritagliate dai giornali, ecco emergere ,per caso,(ma sarà davvero un caso?),il viso dolcissimo di un bambino dalla pelle nera ed i capelli ricci che ,con occhi supplichevoli, invitava all’adozione a distanza. Tutto allora è sembrato straordinariamente scontato…:perché non tentare di raccogliere fondi per una adozione ,utilizzando proprio quella mimosa?

Poi tutto è avvenuto in modo così naturale…La disponibilità di tutti è stata meravigliosa : dal direttore ai bidelli, alle mamme che si sono alternate in una catena di montaggio per confezionare i mazzolini di mimosa.

Sabato mattina, il cortile della scuola era in festa ed il giallo delle mimose spiccava fra le mani dei bambini felici di contribuire anche solo con qualche spicciolo.

Tutti noi abbiamo scoperto che un gesto d'amore è come un boomerang perché torna indietro a beneficiare anche chi l’ha compiuto; se ne vedono gli effetti sui nostri alunni,ancora elettrizzati e già pronti a ricominciare con un salvadanaio in classe ".