Casella di testo: UNESCO SCHOOL 



 

      MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE

61° CIRCOLO “CARLO EVANGELISTI

                  Via Cornelia, 73 - 00166 Roma - T.6240702 Fax 61529126                       

                 Distretto 26°-C.F. 80212790580-E-mail: rmee06100d@istruzione .it

 

 

La scuola è "il Mondo":

    P  O  F
piano offerta formativa


Anno scolastico 2007 - 2008


PREMESSA

 

 

 

 

Il  presente Piano dell’Offerta Formativa è il documento che definisce l’identità culturale e progettuale di questo Istituto.

Il documento, che non intende dare un carattere definitivo, si articola in tre grandi sezioni: nella prima vengono raccolte le caratteristiche principali del territorio, in relazione alla presenza dei servizi, e della popolazione rispetto al paese di provenienza, alla composizione dei nuclei familiari e alla presenza di bambini diversamente abili.

 Nella seconda sezione si delinea il profilo dell’Istituto in rapporto alle risorse finanziarie, amministrative, logistiche e professionali. In particolare l’Istituto si propone di valorizzare l’aspetto artistico, in ogni sua espressione, per realizzare la crescita interiore di ogni alunno.  Nella terza sezione si evidenziano i principi ispiratori del servizio scolastico, si definisce l’offerta formativa, le figure funzionali all’Offerta Formativa e si articola il progetto didattico-educativo con gli elementi relativi alla valutazione dei risultati.

Appare evidente che nella formazione e nella crescita del bambino concorrano diverse “agenzie educative”: la famiglia, la scuola, gli enti culturali  e il quartiere con tutti i servizi che offre, comprese le istituzioni religiose. Attraverso una consapevole, misurata e aperta collaborazione tra queste realtà che circondano il bambino si cerca di favorire lo sviluppo integrale della persona. L’offerta formativa, comprensiva dei progetti per il suo arricchimento, contenuta nella terza sezione, tiene ovviamente conto di tutto ciò e gli obiettivi in essa contenuti sono funzionali alle esigenze e alle potenzialità della realtà scolastica e territoriale.

L’Istituto ritiene che il percorso delineato sia funzionale alla realizzazione del diritto ad apprendere ed alla crescita educativa di tutti gli alunni, valorizzandone le diversità e promuovendo le potenzialità di ciascuno.




 

 

 

 

 

…ANCHE LUI, MA SOPRATTUTTO LUI…

 

In particolare il docente coltiva un modo di relazionarsi con i bambini pedagogicamente e psicologicamente corretto, e questo è frutto di sensibilità umana coltivata, non solo di tecnica professionale.

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AD ESSERE AIUTATO DAGLI EDUCATORI NELLA SUA CRESCITA

q       VERSO UNA SEMPRE MAGGIORE AUTONOMIA E

q       VERSO L’ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’ INDIVIDUALI E SOCIALI

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


I° SEZIONE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A)  ANALISI DEL TERRITORIO

 

 

 

B)       PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLA    

POPOLAZIONE

 

 

 

C)       ASPETTATIVE

 

 

D)       RAPPORTO  CON LE FAMIGLIE

 

 

 

 

 

 

A)          ANALISI DEL TERRITORIO

 

    L’analisi include le caratteristiche del territorio, con i servizi che offre, le strutture presenti e le attività produttive, identificate in forma schematica.

CARATTERISTICHE ABITATIVE

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


B) PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE

 

 

Le caratteristiche indicate di seguito riguardano il paese d’origine, la composizione  dei nuclei familiari e la presenza di bambini diversamente abili. 

        Le  scuole di Carlo Evangelisti, Michelangelo Buonarroti e via Bondi appartengono al bacino d’utenza del quartiere Montespaccato e sono frequentate da alunni appartenenti a famiglie di vari ceti sociali: impiegati, professionisti, commercianti, operai, artigiani provenienti da diverse regioni italiane ma, prevalentemente dal centro-sud e, negli ultimi anni, da una forte componente straniera. Stanno cambiando anche le relazioni all’interno della famiglia: per gli impegni lavorativi di entrambi i genitori i figli sono affidati ad altri parenti, ai vicini, alternativamente ad uno dei genitori o alle baby – sitter. Alcuni alunni provengono dagli appartamenti, occupati abusivamente, del complesso della Bastogi di via Don Gnocchi e presentano problemi di vario tipo. Ultimamente la situazione si è aggravata con l’insediamento di famiglie rom nello stesso complesso abitativo..

Negli ultimi anni il livello economico è migliorato. Permangono residue forme di sottosviluppo culturale ed economico, fenomeni di disoccupazione sia operaia che intellettuale, episodi di disagio sociale legati ai gravi problemi di microcriminalità. Non esistono fenomeni  di abbandono e d’evasione dell’obbligo scolastico (fatta salva la comunità rom)anche se si evidenziano in ogni modo casi di bambini con disagio, a motivo di particolari  situazioni socio – familiari. Si è arrestata l’immigrazione interna ma si iscrive nelle scuole del circolo un numero  sempre più crescente di alunni figli di immigrati da vari continenti (Asia, Americhe Europa e Africa) e recentemente, come già detto sopra, molti appartenenti alla cultura Rom. Tutto ciò contribuisce a dare una appropriata connotazione culturale e sociale al progetto educativo che deve fare i conti con problemi di inserimento legati alla non conoscenza della lingua italiana, alla diversità culturale e religiosa e a casi di disagio socio ambientale che necessitano di particolari attenzioni. Si registra una forte richiesta di scuola a tempo pieno e di servizi di pre-scuola. In quest’anno scolastico si è registrata una grande richiesta di iscrizione di bambini di etnie diverse non appartenenti al territorio municipale.

            Gli alunni utilizzano il loro tempo libero dalla scuola:

Ø      in giochi spontanei in casa o nel vicinato;

Ø      in casa, con l’uso più o meno controllati di TV, computer, e giochi elettronici;

Ø      assolvendo gli impegni scolastici;

Ø      partecipando alla vita di gruppi e di associazioni sportive e religiose.

Restano in ogni modo una minoranza privilegiata i bambini che possono partecipare alle attività organizzate da associazioni o da enti vari , interamente a pagamento, soprattutto per l’aggravio economico che questo comporta per la famiglia.

In generale, da un’indagine effettuata in questo anno scolastico (indagine condotta dalla Commissione P.O.F.), i bambini stranieri che frequentano le quattro scuole risultano provenire dai seguenti continenti:

·                       L’Europa, in particolare paesi dell’est per un 11,2%

·                       Africa, in particolare zone del nord per un 0,8%

·                       Le Americhe per un 1,6%

·                       L’Asia  per un 3%

·                       di etnia ROM per un 1,7%

 

 

 

 

I nuclei familiari sono composti mediamente da  tre a cinque persone

 

 

Nelle quattro scuole sono presenti 32 bambini diversamente abili.

 

In tutto il Circolo, inoltre, si nota una forte richiesta, da parte delle famiglie, del servizio di prescuola. Pertanto nei quattro plessi opera una cooperativa con delibera del Consiglio di Circolo.

 

I dati sono stati aggiornati al 5 ottobre 2007.


C) ASPETTATIVE DELLE FAMIGLIE RISPETTO ALLA SCUOLA

 

 

Nel corso dell’anno scolastico 2000-2001, in particolare durante le iscrizioni dei bambini al primo anno della scuola d’infanzia e alla prima elementare, si è proceduto alla consultazione dei genitori riguardo le aspettative che essi riponevano  nei confronti della scuola alla quale stavano iscrivendo i loro figli ( indagine condotta a maggio 2001 dalla Commissione  sui Curricoli). I risultati sono riassunti nello schema sottostante che riconduce a due principali considerazioni.

 

ASPETTATIVE DELL’UTENZA IN ENTRATA

 

·        Formazione alla convivenza democratica

·        Formazione morale/religiosa

·        Formazione delle abilità di base

·        Formazione delle abilità sociali

 

 

ASPETTATIVE DEI GENITORI NEI CONFRONTI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

 

·        Socializzazione nel gruppo scolastico e nel tessuto connettivo territoriale.

·        Ambienti attrezzati e servizi migliori.

·        Sviluppare le conoscenze con attività ludico-creative.

·        Educazione, rispetto delle regole e dei ruoli.

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Considerazioni finali:

 

·                    La persona viene posta al centro delle discipline.

·                    La persona viene considerata in ogni sua potenzialità, dall’affettiva all’espressiva, dall’emotiva alla cognitiva.

 

 


D) RAPPORTO CON I GENITORI
Aiutare un bambino a diventare “il miglior se stesso possibile” è un compito difficile. Esercitarlo da soli, come scuola o come famiglia (eventualmente anche in contraddizione) ostacola lo stesso processo educativo. I ruoli e gli interventi devono connotarsi di cooperazione, di assunzione di responsabilità matura e consapevole della propria specificità, ma anche della propria complementarità. Come insegnanti e genitori siamo tutti chiamati ad essere adulti che aiutano a crescere, che vivono una responsabilità educativa diffusa.

 

Casella di testo: LA SCUOLA
E’ compito dell’Istituzione scolastica:
q	Formulare proposte educative e didattiche esplicitando le modalità, la frequenza e la durata.
q	Fornire in merito ad esse informazioni chiare e comprensibili.
q	Valutare l’efficacia e l’efficienza delle proposte.
q	Comunicare periodicamente i processi e i progressi dei singoli alunni.
q	Individuare le iniziative tese al sostegno e al recupero dei bambini in situazione di svantaggio, disagio, difficoltà o dei diversamente abili.

Le famiglie sono responsabilizzate nel decidere gli anticipi di iscrizione alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria; sono chiamate a collaborare con la Scuola  partecipando alla vita dell’Istituto ed ai colloqui individuali: ad essi si attribuisce una funzione importante per la raccolta di tutte le conoscenze necessarie all’elaborazione di riflessioni del team docente e dei genitori sui progressi e i processi di apprendimento, sulla rilevazione delle caratteristiche originali nelle diverse esperienze formative affrontate e nell’elaborazione di una immagine relazionale del bambino al di fuori del contesto scolastico. In particolare è evidente la necessità dei colloqui per:

Ø      comunicare, in un clima disteso e nei modi più accessibili, la situazione socio-affettiva e conoscitiva del bambino;

Ø      costruire, con le famiglie, possibili itinerari educativo-formativi.


II SEZIONE

 

 

 

 

 

 

 

 

·      RISORSE DEL 61° CIRCOLO DIDATTICO

 

 

A)          COMPOSIZIONE DEGLI EDIFICI

 

B)          ORGANIZZAZIONE ORARIA: prescuola, tempo scuola, classi, numero di bambini

 

C)          ORGANICO

 

D)          SERVIZI FUNZIONALI ALL’OFFERTA FORMATIVA

 

 

E) RISORSE FINANZIARIE

 

 

 

 


A) COMPOSIZIONE DEGLI EDIFICI

 

Gli edifici delle quattro scuole, presentati in forma schematica, sono costituiti nel modo seguente:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


B)   ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA:

 

PRESCUOLA, TEMPO SCUOLA, CLASSI / SEZIONI ORARIO, NUMERO DI BAMBINI.

 

Per ciascuna scuola si forniscono le informazioni relative all'orario scolastico e alla composizione delle classi elementari e delle sezioni della scuola dell'infanzia. Si fa presente che per "prescuola" si intende il tempo che va dalle 7.30 all'inizio dell'orario scolastico. E' importante mettere in evidenza il fatto che in tutti i plessi viene chiesta da molti genitori l'apertura anticipata della scuola per ragioni di lavoro. Ad oggi il suddetto servizio è frequentato da (64 mancano i bambini frequentanti Evangelisti) bambini in tutto il circolo, di cui 7 nella scuola dell’infanzia  e 57 nella primaria.

Le sezioni e le classi a tempo pieno sono articolate in base ad un orario di 40 ore settimanali, (i bambini frequentano la scuola dal lunedì al venerdì per otto ore al giorno). Le 40 ore formeranno un unico pacchetto orario comprensivo di ore dedicate ad attività curriculari, ad attività di laboratorio, ad attività organizzate e strutturate in collaborazione con gli enti culturali e istituzionali situati sul territorio, attività di mensa e attività ricreative.

Le sezioni e le classi a tempo modulare osservano un  orario di 30 ore settimanali, in cinque giorni, dal lunedì al venerdì; due giorni alla settimana i bambini rimangono a scuola per otto ore.

CLASSI ATEMPO PROLUNGATO

 

q       Funzionanti per cinque giorni settimanali

q       Orario 8,30 – 13,30per due giorni, 8,30 – 12,30 per un giorno  (con un minimo di flessibilità)

q       Previsti due prolungamenti fino alle ore 16,30

q       Totale ore settimanali: 30 ore

q       Modelli organizzativi: tre insegnanti su due classi o insegnante prevalente o insegnante non prevalente

 

CLASSI A TEMPO PIENO

 

q       Funzionanti per cinque giorni settimanali

q       Orario: 8,30 – 16,30 (con un minimo di flessibilità)

q       Totale ore settimanali: 40 ore (di cui 5 per la mensa)

q       Modelli organizzativi: team con pari presenza oraria sul gruppo – classe.

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Le attività curriculari si attuano sia in orario antimeridiano sia pomeridiano per il monte ore stabilito dal Collegio dei Docenti. In tale orario sono comprese le due ore settimanali per l’insegnamento della religione cattolica e delle attività alternative e le ore previste per l’insegnamento della lingua inglese.

Il tempo mensa e la pausa ricreativa sono parte integrante di un tempo scuola unitario e se ne ribadisce l’importanza ai fini educativi.

Le attività  per la realizzazione dei progetti e quelle organizzate e strutturate in collaborazione con gli enti culturali e istituzionali situati sul territorio hanno lo scopo di arricchire ed integrare l’offerta formativa e per attuarle occorre:

1.      Che siano deliberate dagli organi competenti ed inserite nel P.O.F. e possono essere:

·          Interventi didattici integrativi

·          Attività strutturate in laboratori

·          Ulteriori attività aggiuntive di insegnamento

       2.   Che rientrino nell’ambito delle risorse finanziarie.

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

 

Ogni equipe sia di tempo pieno, sia di tempo prolungato, sia della scuola dell’infanzia, sia della scuola primaria, ha la facoltà di scegliere, in totale libertà, l’organizzazione didattica ritenuta più idonea al miglior funzionamento della propria classe:

 

Team con pari presenza oraria sul gruppo classe

Modulo sia su classi a tempo pieno sia su classi a tempo modulare

Insegnante prevalente

 

Modulo sia su classi a tempo pieno sia su classi a tempo modulare

Insegnante non prevalente

 

Modulo sia su classi a tempo pieno sia su classi a tempo modulare

 

 


Il totale degli alunni che frequentano il 61° circolo ammonta a 1129 al 5/10/07.

·        Il 23,3%    della popolazione scolastica è iscritto alla scuola dell’infanzia.

·        Il 80,6 %  frequenta le sezioni a tempo pieno.

·        Il 2,7%  risulta essere diversamente abile.

·        Il 17,3% risulta provenire da paesi stranieri, di cui  l’1,7% risulta essere di

      etnia  Rom.

 

 

 

 


Scuola Carlo Evangelisti

SCUOLA DELL’INFANZIA:

Prescuola:       7.30 –8.15……….bambini sono inseriti nella classe della scuola primaria

Tempo pieno:   8.30 – 16.30,   n° 5 sezioni,  con 98 bambini.

Totale: 98 bambini, di cui 1 diversamente abile.

 

                                      

SCUOLA PRIMARIA:

Prescuola:    7.30 –8.30,   n° 1 sezione, con ……….. bambini.

Tempo pieno: 8.30 – 16.30, n° 7 classi , con 142 bambini.

Tempo modulare: 8.30 – 13.30  per due giorni, 8.30-12.30 per un giorno, 8.30-16.30 per due giorni, n° 4 classi,  con 77 bambini.

Totale: 219 bambini, di cui 7 diversamente abili .

                                       

 

Scuola Bondi

SCUOLA DELL’INFANZIA:

Prescuola:   7.30- 8.15,  7 alunni sono inseriti nella classe della scuola primaria

Tempo pieno:   8.15 – 16.15, n° 4 sezioni, con 99 bambini.

Tempo ridotto :  8.15 – 13.15, n° 1 sezioni tempo ridotto, con 20 bambini.

Totale: 119 bambini, di cui 3 diversamente abili.

 

 

 

SCUOLA PRIMARIA :

Prescuola: 7.30-8.30, n° 1 sezione, con 25 bambini.

Tempo pieno:  8.30 – 16.30 , n° 10 classi di tempo pieno, con 224 bambini.

                                              Totale: 224 bambini, di cui 6 diversamente abili.

 

 

 

 

Scuola Don Milani

SCUOLA DELL’INFANZIA:

Tempo pieno :    8.20 – 16.20, n° 1 sezione.

            Tempo ridotto:    8.20-13.00, n° 1 sezione.

                                               Totale: 41 bambini.

 

SCUOLA PRIMARIA :

Prescuola: 7,30 – 8,20, n° 1 sezione di prescuola con 12 alunni.

Tempo pieno:  8.20 – 16.20, n° 6 classi, con 114 bambini.

Tempo modulare: 8.20 – 13.00 per tre giorni,  8.20-16.20 per due giorni , n° 5 classi, con 101 bambini.

Totale: 215 bambini di cui 10 diversamente abili.

 

 

                                   

 

 

 

Scuola Michelangelo Buonarroti

SCUOLA PRIMARIA :

 

 Prescuola :   7.30– 8.15, n° 1 sezioni di prescuola, con 20 bambini.

Tempo pieno: 8.15 – 16.15, n° 9 classi, n° 177 bambini.

Tempo modulare:  8.15 – 13.15 per due giorni, 8.15-12.15 per un giorno,  8.15-16.15 per due giorni, n° 1 classe , con 19 bambini.

Totale: 196 bambini, di cui 5 diversamente abili.

 

                                  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


C) ORGANICO

 

 

Dallo schema che segue risulta che gli insegnanti che operano nel circolo sono 121, di cui 112 titolari con contratto a tempo indeterminato.

 

SCUOLA DELL’INFANZIA

Insegnanti su posto comune: 21

Insegnanti sostegno: 3

Totale: 21+ 3

 

Religione Cattolica: 1

 

SCUOLA PRIMARIA

Insegnanti su posto comune: 79

Insegnanti sostegno: 11

Lingua straniera: 4

Totale: 94                        

Religione cattolica: 4

Insegnanti dipendenti dall’amministrazione comunale: 3

 

COLLABORATORI SCOLASTICI

 

In tutto i collaboratori scolastici sono 18, così suddivisi:

Evangelisti: 5  e 1 portiere

Buonarroti: 4

Bondi: 5

Don Milani: 4

Totale: 18

 

ASSISTENTI EDUCATIVI COMUNALI.

Gli A.E.C. presenti nel circolo sono 1.

 

NUCLEO AMMINISTRATIVO

           

Il nucleo amministrativo è composto da:

1 Direttore dei servizi generali ed amministrativi;

6 Assistenti amministrativi.

La segreteria è aperta al pubblico esterno quattro giorni la settimana secondo il seguente orario: 

Lunedì      10.30 – 12.30

Mercoledì 14.00 – 16.00

Giovedì     11.00 – 14.00

Venerdì       8.30 – 9.30.

NOTA: Negli ultimi anni il Circolo per nominare le insegnanti supplenti temporanee o ad incarico annuale deve attingere a graduatorie di altre province. Questa situazione crea notevoli disagi per la copertura delle classi che spesso vengono divise in attesa dell’insegnante nominata.


 

 
 

 

 

 

 


Dati aggiornati al 15 ottobre.

D)             SERVIZI FUNZIONALI ALL’OFFERTA FORMATIVA

 

L’offerta Formativa dell’Istituzione Scolastica si caratterizza sulla base delle finalità e delle risorse a disposizione (interne ed esterne), innestandosi sui processi di innovazione già avviati nel passato e sui vigenti programmi, per rispondere al meglio alle aspettative del Territorio. Si articola in una serie di attività da svolgersi in orario scolastico, alcune delle quali, relative all’arricchimento dell’Offerta Formativa  stessa, da realizzare con finanziamenti standard sulle basi dei parametri stabiliti.

La scuola offre alcuni servizi fondamentali:

·        il prescuola di cui si è precedentemente detto;

·        il servizio di trasporto per alunni diversamente abili, che viene organizzato dal Comune di  Roma (gratuito);

·        Trasporto per alunni (Don Milani);

·        il servizio di refezione scolastica è gestito dal Comune attraverso le seguenti cooperative:

Ø       la cooperativa  “Società e lavoro”  responsabile………..

Ø      “La Camst” il cui responsabile interno è il sig Sabrina Lauretti 

Ø      (l’importo della tariffa comunale è a carico delle famiglie ed è di E 41.30 mensili per il tempo pieno, di E 16.50 mensili per il tempo modulare);

·        il servizio di pulizia è affidato dal Comune all’impresa “Multiservizi”.

 

In aggiunta, vi sono attività organizzate fuori dall’orario scolastico da operatori esterni ai quali la scuola mette a disposizione i locali. Queste attività sono indirizzate agli adulti e ai bambini e le spese sono a carico dei partecipanti. In particolare, nei plessi Buonarroti e Don Milani si svolge attività sportiva di pallavolo gestita dall’a.s. Green-Volley, il cui responsabile è il sig.Giovanni Pagliuca.  Le attività si svolgono:

                        Scuola  Don Milani:   lunedì, mercoledì, venerdì  dalle 16.30 alle 20.30

                        Scuola Buonarroti:  dal lunedì al sabato, dalle 16.30 alle 20.30.

 

Nel plesso Bondi la società sportiva A.S.R.I.C “Unasp”,  il cui responsabile è il sig. Riccardo Ricci Maccarini, si svolgono, dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.00,

le seguenti attività: ginnastica ritmica, basket,  ginnastica per gli adulti,  palla rilanciata,  funky, attività motoria.

 

Le associazioni sportive suddette, vincitrici della gara d’appalto, gestita dal Municipio Roma XIII, per l’uso delle palestre delle scuole Bondi, Buonarroti, Don Milani, hanno offerto, a titolo gratuito, la possibilità di avvalerci di istruttori qualificati  per le seguenti attività:

1.      plesso Bondi:               tre volte al mese in tutte le classi della scuola primaria;

2.      plesso Buonarroti:        tutte le settimane in tutte le classi e precisamente:

a.       attività di psicomotricità per le classi I e II

b.      attività motoria per le classi III, IV e V

 

 

 

 

 

 

*Nota

 MENSA SCOLASTICA: si concordano, nell’attività di programmazione, le modalità per dare significato a questo momento dal punto di vista educativo e didattico (comportamento a tavola, educazione alimentare, collegamenti con discipline del curricolo, ecc.)

 
 

 



GESTIONE DELL’UNITA’ SCOLASTICA

 

 

Casella di testo: Ø	USO SPAZI (in particolare laboratori e palestre): secondo criteri di flessibilità, turnazione, funzionalitàCasella di testo: Ø	SERVIZI AMMINISTRATIVI
Attraverso uffici con compiti previsti dalla normativa secondo criteri di:
1.	trasparenza nella gestione
2.	efficienza e celerità anche grazie all’informatizzazione del lavoro
3.	flessibilità oraria,  per rispondere alle esigenze dell’utenza
Casella di testo: Ø	CONSERVAZIONE SUSSIDI
Affidata a personale responsabile
Casella di testo: Ø	RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA:
1.	Incontri periodici bimestrali, per la verifica e la valutazione della programmazione e degli apprendimenti.
2.	Incontri individuali: si attribuisce a questi una funzione importante 
•	per la raccolta di tutte le conoscenze necessarie all’elaborazione di una immagine relazionale del bambino al di fuori del contesto scolastico;
•	per comunicare la situazione socio – affettiva e conoscitiva del bambino;
•	per costruire, con le famiglie, possibili itinerari di superamento dei punti deboli..
3.	Assemblee dei genitori, interclassi e consiglio di circolo, per favorire il loro coinvolgimento con proposte e contributi di idee su aspetti organizzativi, educativi, didattici ed economici.
Casella di testo: Ø	COMPORTAMENTO ALUNNI: 
controllo sui ritardi, assenze, uscite anticipate
Casella di testo: Ø	VIGILANZA ALUNNI all’ingresso, all’uscita, in orario prescolastico, per casi particolari e con personale opportunamente predisposto.

         Si articola in una serie di norme e modalità che riguardano:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E) RISORSE FINANZIARIE

 

 

 

Le risorse finanziarie relative al P.O.F. e al Fondo d’istituto sono calcolate secondo i parametri stabiliti  dal Provveditorato agli Studi e si possono prevedere in  questa misura:

 

 

 

RISORSE P.O.F :                                           Euro

RISORSE  PER LA FORMAZIONE             Euro 

RISORSE PER IL FONDO D’ISTITUTO     Euro

 

 

Si sottolinea che queste cifre potrebbero variare nel momento dell’effettivo accreditamento.  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


III SEZIONE

 

 

 

 

A)         PRINCIPI ISPIRATORI DELL’OFFERTA FORMATIVA

 

 

B) PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

1.                           Competenze

2.                           Area disciplinare: attività strettamente istituzionali

3.                           Area dell’integrazione

4.                           Progetti:

Ø   attività di arricchimento curriculare

Ø   attività sperimentate o da sperimentare con la collaborazione degli enti territoriali

5.                           Funzione docente

6.                           Figure funzionali all’offerta formativa

 

C)VALUTAZIONE

 

D)SITUAZIONI PARTICOLARI

 

 

 


A) PRINCIPI ISPIRATORI DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

 

 

Le scuole del Circolo, integrate nel territorio, oltre che essere ambienti educativi di apprendimento e di aggregazione sociale tesa all’esercizio pieno della cittadinanza, stanno avviando il difficile percorso per proporsi come centro di servizio, di produzione e di animazione culturale.

L’azione educativa delle scuole del Circolo ha le proprie basi sulle seguenti carte programmatiche:

 

·                    Programmi della scuola elementare, 1985

·                    Orientamenti per la scuola materna, 1991

·                    L. 148, autonomia

·                    Legge 53 “ riforma Moratti”

·                    Indicazioni Nazionali per il Curricolo Agosto 2007.

·                    Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e del bambino

·                    Carta Costituzionale

·                    D.L.vo del 297/94, art.118 (disposizioni sulla scolarità dei cittadini stranieri)

·                    Direttive ministeriali relative all’educazione alla salute, all’educazione interculturale, alla prevenzione della dispersione scolastica,…)

 

 

Riferendoci ai documenti citati si vogliono, in particolare, evidenziare alcuni principi:

 

1.                  Uguaglianza

-                                 garantire pari opportunità

-                                 valorizzare e potenziare le attitudini personali

-                                 diversità  vista non come causa di problemi di apprendimento o di           comportamento  ma come risorsa su cui e per cui operare.

 

2.                  Formazione delle abilità sociali

- capacità di conoscersi e accettarsi

-         capacità di accettare l’altro, di sapersi relazionare e di saper mantenere le realazioni

-         capacità di cooperare, interagire, mediare e gestire le situazioni

 

 

3.                  Accoglienza e integrazione

-         garantire a tutti i bambini il diritto all’educazione

-         garantire a tutti i bambini il diritto all’istruzione

-         garantire a tutti i bambini il diritto alla formazione

 

4.                  Imparzialità e regolarità del servizio

-         ogni educatore deve operare con  professionalità.

 

 

 

 

 

 


PRINCIPI-GUIDA PER L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

 

 

ACCOGLIENZA:

Ø      conoscenza reciproca

Ø      accettazione (empatia)

 

CONOSCENZA:

Ø      senso di appartenenza

Ø      sé/altro identità

Ø      diversità e non differenza

 

ALUNNO PROTAGONISTA

Ø      valorizzazione delle conoscenze pregresse

Ø      interessi / curiosità come motori della conoscenza

Ø      coesione del gruppo

Ø      azione: partire dall’esperienza per giungere alla concettualizzazione

 

RUOLO DEL DOCENTE

Ø      moderatore

Ø      facilitatore

Ø      mediatore di cultura

Ø      “provocatore” dell’esperienza didattica

 

CONTENUTI SIGNIFICATIVI (vicini al bambino)

Ø      scelta condivisa

Ø      vicinanza alla realtà dell’alunno

Ø      coerenti con le competenze da maturare

 

 

FLESSIBILITA’ DEI PERCORSI

Ø      adattamento e modificazione

Ø      valorizzazione del nuovo

Ø      riflessione critica sul percorso stesso

 

MONITORAGGIO COSTANTE

Ø      feedback immediato

Ø      osservazione

Ø      rinforzo

Ø      stimolazione continua

Ø      valorizzazione dell’errore

Ø      valutazione

 

 

 

 


B) PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

 

1. COMPETENZEDA ACQUISIRE AL TERMINE DEL PRIMO GRADO DELL’ISTRUZIONE PRIMARIA

 

Profilo educativo – culturale: il bambino, dopo il lungo percorso effettuato nella scuola dell’infanzia e  nella scuola primaria , al termine della classe quinta è riconosciuto competente  quando, mobilitando tutte le sue capacità intellettuale, estetico – espressive, motorie, operative, sociali, morali, etiche, utilizza le abilità apprese e possedute per:

Ø                 esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri;

Ø                 interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda;

Ø                 risolvere i problemi che di volta in volta incontra;

Ø                 riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche chiedendo

aiuto, quando occorre;

Ø                 comprendere la complessità dei sistemi simbolici e culturali;

Ø                 maturare il senso del bello;

Ø                 porsi in modo attivo e critico di fronte alla crescente quantità di informazioni e di

sollecitazioni esterne, senza subirle.

 

Le suddette competenze vengono acquisite attraverso il sapere (conoscenze disciplinari ed interdisciplinari), il fare operativo  ed il fare progettuale (le abilità operative), e  infine l’essere (coscienza di sé e capacità di relazionarsi).

 

 

 

 

SAPERE

o              Acquisizione della strumentalità di base della lettura, della scrittura e del calcolo.

o              Padronanza delle conoscenze acquisite direttamente ed indirettamente in contesti vicini e lontani nello spazio e nel tempo.

o              Utilizzo delle conoscenze acquisite in contesti diversi.

o              Consapevolezza delle proprie strategie e modalità di apprendimento.

     

 

       FARE 

 

OPERATIVO

o              Individuare strutture, risorse, tempi e spazi necessari per eseguire un lavoro.

o              Individuare elementi diversi e contrastanti della situazione in  cui si opera.

o              Individuare punti di forza e di debolezza che condizionano l’esito di un a situazione problematica.

o              Individuare nei cambiamenti le cause che li hanno determinati.

 

FARE

   PROGETTUALE

 

o              Ipotizzare soluzioni diverse per risolvere problemi e situazioni.

o              Prevedere le conseguenze possibili delle soluzioni ipotizzate.

o              Individuare i pro e i  contro nel confronto di esiti diversi.

 

ESSERE

o              Attribuire senso alle proprie esperienze.

o              Comunicare le proprie idee: esporre, ascoltare, confrontare, modificare pensieri, opinioni e punti di vista.

o              Collaborare con altri per contribuire con il proprio apporto personale alla realizzazione di un ambiente di vita migliore.

L’offerta  formativa, accogliendo e valorizzando le diversità individuali, ivi comprese quelle delle diverse abilità, persegue le seguenti finalità:

 

1.                  FORMAZIONE E ACQUISIZIONE DELLE ABILITA’ SOCIALI

 

 

2.                   INTEGRAZIONE DI TUTTI GLI ALUNNI IN RELAZIONE ALLE LORO

CAPACITA’ E  AI TEMPI INDIVIDUALI DI APPRENDIMENTO

 

 

3.                  ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE DI BASE

 

 

 

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Ø      Educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo ed etico.

Ø      Promuovere le potenzialità di relazione, autonomia, creatività ed apprendimento

Ø      Assicurare un’effettiva eguaglianza nel rispetto delle opportunità educative.

Ø      Capacità di conoscersi ed accettarsi.

Ø      Essere in grado di comunicare e di relazionare con gli altri.

Ø      Accogliere la diversità come risorsa attraverso la cooperazione e lo scambio.

Ø      Acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base.

 

 

 

 

Per  realizzare le finalità citate, relative alle tre grandi aree sociale, pedagogica e didattica, è stato elaborato il  programma di lavoro per ogni singola disciplina: all’interno di ciascuna sono presentati i nuclei operativi degli apprendimenti e gli obiettivi relativi alle competenze, alle abilità e agli atteggiamenti degli alunni. All’interno del percorso formativo gli obiettivi sono articolati nell’ambito:

·                    della scuola dell’infanzia

·                    dei cinque anni della scuola primaria.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2. AREA DISCIPLINARE

 

 

         Com’è noto, le nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo dell’Agosto 2007 invitano gli insegnanti alla sperimentazione di nuovi programmi relativi alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo d’istruzione. L’Istituto, con l’apporto del lavoro di quattro commissioni che includevano tutti i docenti del 61° Circolo Didattico, ha analizzato, valutato e calibrato i programmi precedenti, stabilendo i curricula dell’Istituto.

            La Commissione Progetti si ripromette di calibrare i curricula dell’Istituto con le nuove Indicazioni durante l’anno scolastico, cercando di adeguarli ai bisogni, alle risorse e alla realtà territoriale.

Si precisa che la realtà è intesa come la “ radice” della formazione di base, cioè proprio quella che la scuola primaria è chiamata a fornire. Non si intende la realtà ambientale come “natio loco” o come centro dell’interesse del bambino, quanto piuttosto come il fatto che “in ogni ambiente sono presenti tutti gli elementi – idee - fatti che generano e caratterizzano la civiltà di un gruppo associato: tradizioni , linguaggio, modi del comportamento collettivo, rapporti tra singoli e fra gruppi, manifestazioni della vita religiosa, organizzazione sociale, civica, economica, …

            Per studiare la realtà, che è di per sé estremamente complessa, utilizziamo le discipline di studio: modi ben definiti di studiare aspetti particolari della realtà, manifestazioni delle capacità logiche e creative del pensiero umano nel suo incontro con la realtà, modelli di pensiero e insieme strumenti di lavoro. Mezzi, non fini culturali della scuola. In questo caso, poiché si tende alla spiegazione del mondo come realtà organica e si affrontano problemi, cioè complessità, si richiede necessariamente e pariteticamente l’uso di codici di più discipline di studio, in una prospettiva interdisciplinare.

            Si parla infatti di “problemi”, sin dalla scuola dell’infanzia, quando si parla di acquisire “motivazione al passaggio dalla curiosità alla ricerca” proprio per poter partire, sin dai primi anni, dalle innumerevoli curiosità suscitate dal mondo circostante per far nascere l’interesse alla ricerca. Si parla infatti di problemi, sia per risolverli, sia per proporre ipotesi esplicative, sia per negoziare spiegazioni con gli altri e individuare i modi per verificare quali risultino, alla fine, le più persuasive e pertinenti. E’ questa un’impostazione problematica che si auspica non venga trascurata, perché è importante che sin dai primi anni di vita si cominci a far pensare, riflettere e ragionare i nostri bambini, abituandoli a considerare i problemi, gli infiniti problemi che il nostro mondo ci pone. Sembra questo un prerequisito indispensabile per ogni percorso formativo successivo 

            I curricoli che seguono, come già precisato sopra,  sono stati studiati sulla base dell’esperienza e della competenza professionale dei docenti che operano da anni sul Territorio, sui bisogni dell’utenza e sui programmi vigenti.

 

 

 

 

 

 

 

convivenza civile
condividere
coesistere
essere responsabili
 



Italiano

 


CLASSE O SEZIONE

SCRITTURA

ASCOLTO E PARLATO

LETTURA

RIFLESSIONI SULLA LINGUA

Scuola dell’infan-zia

Fruizione e produzione di messaggi

*Elaborare congetture e codici personali in ordine della lingua scritta

*Parlare, descrivere, raccontare, dialogare con i grandi e con i coetanei lasciando trasparire fiducia nelle proprie capacità di espressione, comunicazione e scambiandosi domande, informazioni, espressioni, giudizi e sentimenti.

*ascoltare, comprendere e riesprimere narrazioni lette

o improvvisate di fiabe, favole, storie, romanzi e resoconti.

*Individuare su di sé e per gli altri le caratteristiche che differenziano gli atti dell’ascoltare e del parlare, del leggere e dello scrivere distinguendo tra segno della parola, dell’immagine, del disegno e della scrittura tra significante e significato.

*Lettura di immagini

 

1

*Comunicare esperienze e idee, testi per immagini.

 Acquisire e consolidare le competenze tecniche.

 Organizzare da un punto di vista grafico la comunicazione scritta utilizzando anche diversi caratteri.

 Scrivere brevi testi di vario tipo.

*Mantenere l’attenzione sul messaggio orale, avvalendosi del contesto e dei diversi linguaggi verbali e non verbali.

*Comprendere, ricordare e riferire i contenuti essenziali dei messaggi ascoltati, semplici istruzioni, consegne.

*Ascoltare la lettura ad alta voce.

*Comprendere testi di diverso tipo.

*Raccontare rispettando le sequenze temporali.

*Dialogare.

*Leggere e decodificare immagini.

*Acquisire e consolidare la tecnica della lettura.

*Leggere e comprendere brevi testi di vario tipo.

*Scoprire, durante l’acquisizione delle competenze tecniche, i principali aspetti fonologici, grafici, morfo-sintattici e lessicali della lingua.

*Osservare la realtà comunicativa.

*Prendere consapevolezza della convenzionalità della scrittura.

2

Comunicare esperienze e idee, testi per immagini.

 Consolidare le competenze tecniche.

 Produrre semplici testi di vario tipo.

 Produrre testi di vario tipo secondo un corretto ordine logico e cronologico.

 

*Mantenere l’attenzione sul messaggio orale, avvalendosi del contesto e dei diversi linguaggi verbali e non verbali.

*Comprendere, ricordare e riferire i contenuti essenziali dei messaggi ascoltati, istruzioni, consegne.

*Ascoltare la lettura ad alta voce.

*Comprendere il significato di semplici testi orali intuendone la funzione e individuandone gli elementi essenziali.

*Raccontare rispettando le sequenze temporali.

*Interagire nello scambio comunicativo in modo adeguato alla situazione, rispettando le regole stabilite.

*Leggere e decodificare immagini.

*Consolidare la tecnica della lettura.

*Leggere e comprendere testi di vario tipo.

*Utilizzare forme di lettura diverse (ad alta voce e silenziosa).

*Scoprire, durante l’acquisizione delle competenze tecniche, i principali aspetti fonologici, grafici, morfo-sintattici e lessicali della lingua.

*Osservare ed individuare situazioni comunicative diverse.

*Acquisire piena consapevolezza della convenzionalità della scrittura.

*Scoprire la funzione del dizionario.

3

*Raccogliere idee per la produzione scritta attraverso l’osservazione della realtà, le esperienze dirette e/o indirette, le conoscenze possedute.

 Produrre testi seguendo semplici schemi temporali e logici.

 Titolare testi.

 Manipolare semplici testi.  Parafrasare testi.

 Avvio alla sintesi di testi.

*Comprendere il significato di semplici testi orali riconoscendone la funzione e individuandone gli elementi essenziali.

*Ascoltare  e comprendere letture ad alta voce rilevandone i dati essenziali.

*Comprendere e produrre testi orali di vario tipo usando un lessico sempre più adeguato.

*Esprimere con chiarezza idee, opinion i, stati d’animo.

*Raccontare rispettando l’ordine temporale e causale.

*Interagire nello scambio comunicativo (dialogo collettivo e non, conversazione, discussione, …)in modo adeguato alla situazione (per informarsi, spiegare, richiedere, discutere) rispettando le regole stabilite.

*Leggere in maniera scorrevole ed espressiva.

*Leggere e comprendere testi di vario tipo.

*Intuire il significato di parole nuove dal contesto.

*Analizzare un testo rilevandone le caratteristiche strutturali.

*Utilizzare forme di lettura diverse (ad alta voce e silenziosa).

*Riconoscere e utilizzare i principali aspetti fonologici, grafici, morfo-sintattici e lessicali della lingua.

*Nella realtà comunicativa distinguere la lingua dei dialetti.

*Percepire usi formali e informali della lingua.

*Uso del dizionario.

 

4

*Produrre testi di vario tipo coerenti e coesi (rispettando l’ordine logico e/o cronologico).

 Pianificare un testo in base alla funzione, al contenuto, al messaggio espresso e al destinatario).

 Parafrasare testi.

 Manipolare testi.

 Completare testi.

 Titolare testi.

 Produrre sintesi.

*Ascoltare testi di diverso tipo ed individuare strategie (porre domande, prendere appunti) essenziali all’ascolto attivo e finalizzato.

*Attuare processi di controllo della comprensione durante l’ascolto (rendersi conto di non aver compreso, riconoscere una difficoltà).

*Comprendere ed esprimere idee, opinioni, stati d’animo rispettando l’ordine causale e temporale.

*Riferire utilizzando un lessico adeguato.

*Individuare ed usare in maniera adeguata registri linguistici diversi nella comunicazione.

*Leggere in maniera scorrevole ed espressiva.

*Utilizzare forme diverse di lettura.

*Comprendere testi di vario tipo, ricavarne dati e informazioni.

*Analizzare un testo rilevandone le caratteristiche strutturali.

*Analizzare testi rilevandone relazioni causali e temporali.

*Sintetizzare testi.

*Conoscere e utilizzare i principali aspetti morfo-sintattici della lingua.

*Individuare e utilizzare espressioni formali e informali della lingua.

*Individuare elementi che differenziano lo scritto dal parlato.

*Nella realtà comunicativa distinguere la lingua dai dialetti e rilevare le corrispondenze lessicali.

*Uso del dizionario.

 

5

*Applicare le fasi della produzione: ideazione, pianificazione, realizzazione, revisione.

 Manipolare testi.

Produrre sintesi.

*Ascoltare testi di diverso tipo ed utilizzare strategie essenziali (porre domande, prendere appunti) all’ascolto attivo e finalizzato.

*Attuare processi di controllo della comprensione durante l’ascolto (rendersi conto di non aver compreso, riconoscere una difficoltà).

*Comprendere ed esprimere idee, opinioni, stati d’animo rispettando l’ordine causale e temporale.

*Riferire utilizzando un lessico adeguato.

*Individuare ed usare in maniera adeguata registri linguistici diversi nella comunicazione.

Utilizzare forme diverse di lettura.

Leggere testi di vario tipo in maniera scorrevole ed espressiva individuandone le principali caratteristiche strutturali e di genere.

Analizzare testi di vario tipo, ricavarne dati e informazioni, relazioni causali e temporali.

Sintetizzare testi.

*Conoscere e utilizzare i principali aspetti morfo-sintattici della lingua.

Individuare e utilizzare espressioni formali e informali della lingua.

*Nella realtà comunicativa distinguere la lingua dai dialetti e rilevare le corrispondenze lessicali.

*Uso del dizionario.

Lingua inglese

 

CLASSI O SEZIONI

ASCOLTO E COMPRENSIONE

 

PRODUZIONE - INTERAZIONE ORALE

 

LETTURA E COMPREN-SIONE

 

SCRITTURA
RIFLESSIONI SULLA LINGUA
CIVILTA’

Scuola della

infanzia

Pur non essendo previsto dagli ordinamenti scolastici, l’insegnamento della lingua straniera nella scuola dell’infanzia può essere attivato grazie a finanziamenti specifici o a risorse dell’Istituto.

 

 

 

 

 

1

* In attività di gioco comprendere i comandi impartiti dall’insegnante (stand up – sit down-

    open – close);

*Riconoscere e abbinare  colori, figure, oggetti, animali.                                      

                       

 

*Utilizzare semplici espressioni di saluto e di presentazione.

*Produrre semplici frasi relative a se stessi e al proprio contesto di vita rispettando la pronuncia e l’intonazione( oggetti di uso comune, animali domestici, colori, numeri 1---100).

*Recitare filastrocche e conte; cantare canzoncine e rime.

*Essere in grado di riconoscere nomi e parole familiari.

 

 

 

 

2

* In attività di gioco comprendere i comandi impartiti dall’insegnante, essere capaci di  capire istruzioni rivolte lentamente e di seguire indicazioni brevi e semplici.

*Ascoltare una storia o un breve dialogo e comprenderne il senso globale.

* Riconoscere parole familiari ed abbinarle ad immagini.

*Essere in grado di utilizzare espressioni semplici di saluto e di presentazione.

*Numerare e classificare oggetti, nominare parole familiari, cantare canzoni, ripetere filastrocche rispettando pronuncia ed intonazione.

*Produrre semplici frasi relative a se stessi ed al proprio contesto di vita.

*Riconoscere e riprodurre suoni e ritmi della L2.

*Essere in grado di riconoscere nomi e parole familiari.

 

*Essere in grado di copiare le parole imparate e abbinarle agli oggetti.

*Riuscire a scrivere un semplice biglietto.

 

 

 

3

*In attività di gioco comprendere i comandi impartiti dall’insegnante utilizzando un lessico    

gradualmente più ampio.

*Comprendere brevi descrizioni orali e rispondere a domande.

*Percepire il ritmo e l’intonazione come elementi comunicativi per esprimere accettazione, rifiuto,     

disponibilità, piacere, dispiacere o emozione.

*Aascoltare un dialogo o una storia presentati dall’insegnante o audio-video registrati e  identificarne personaggi, luoghi e avvenimenti principali.

*Saper usare espressioni di saluto e di congedo, presentare se stessi e gli altri, dire e chiedere l’età.

*Saper descrivere se stessi e gli altri, gli oggetti che si posseggono, la propria famiglia.

*Produrre semplici frasi e rispondere a facili domande rispettando la pronuncia e l’intonazione.

 

*Saper riconoscere parole e brevi espressioni.

*Comprendere il significato di brevi testi, lettere, canzoni e saperli rappresentare con il disegno.

 

*Completare parole e frasi.

*Rispondere per iscritto a semplici domande.

*Saper scrivere un biglietto d’auguri.

 

 

*Conoscere le festività, gli usi e i costumi del paese di cui si studia la lingua.

 

4

* Comprendere semplici e chiari messaggi con lessico e strutture noti su argomenti familiari (numeri fino a 100, orario, giorni, mesi, stagioni, descrizioni delle persone, dei luoghi: casa – scuola – città).

*Identificare in base a variabili, quali:ritmo, accento, intonazione, la principale funzione comunicativa ed espressiva di un enunciato.

*Ascoltare un dialogo o una storia e identificarne personaggi, luoghi e avvenimenti  principali.

*Interagendo con i compagni e l’insegnante comprendere brevi descrizioni orali e rispondere a domande.

*Interagire in brevi scambi monitorati dall’insegnante e stimolati anche con supporti visivi.

*Saper usare espressioni di saluto e di congedo; presentarsi, chiedere come stanno e rispondere in modo adeguato rispettando pronuncia ed intonazione.

*Descrivere oralmente sè e i compagni, persone, oggetti, utilizzando il lessico conosciuto.

*Dire e chiedere ciò che piace e ciò che non piace; chiedere e dare informazioni personali.

*Riconoscere l’aspetto grafico del lessico noto e pronunciarlo correttamente.

*Capire le istruzioni degli esercizi che si eseguono a scuola.

*Comprendere il contenuto di storie e semplici descrizioni anche accompagnate da immagini.

 

*Saper scrivere correttamente anche senza copiarle parole familiari.

*Essere in grado di scrivere brevi espressioni e frasi che riguardano se stessi, la propria famiglia, i gusti e le preferenze.

Presente indicativo dei verbi “TO BE” – “TO HAVE” – “TO CAN”.

*Pronomi personali soggetto.

*Aggettivi qualificativi, possessivi, dimostrativi.

*Pronomi interrogativi: WHAT – WHO – WHERE – WHEN – WHY – HOW.

 

*Principali tradizioni, festività e caratteristiche culturali del paese straniero di cui si studia la lingua.

5

*Comprendere semplici e chiari messaggi con lessico e strutture note su argomenti familiari (numeri fino a 100 ed oltre, numeri ordinali, orario, mestieri, tempo atmosferico, cibi e bevande, sentimenti,/emozioni, mezzi di trasporto).

*Nell’interazione in classe comprendere richieste ed offerte di oggetti, istruzioni, facili consegne ed eseguire quanto richiesto.

*Identificare in base a variabili, quali ritmo, accento, intonazione, la principale funzione comunicativa ed espressiva di un enunciato.

*Ascoltare un dialogo o una storia e identificarne personaggi, luoghi e avvenimenti principali.

*Saper prendere parte a brevi conversazioni in modo da farsi comprendere.

*Intervistare un amico seguendo un questionario preparato prima.

*Riuscire a descrivere la propria abitazione, la scuola, gli oggetti che si posseggono, rispettando pronuncia ed intonazione.

 

*Riconoscere l’aspetto grafico del lessico noto e pronunciarlo correttamente.

*Capire le istruzioni degli esercizi che si eseguono a scuola.

*Capire brevi e semplici lettere e corrispondere con un amico di penna.

*Comprendere il contenuto di storie e semplici descrizioni anche se accompagnate da immagini.

 

*Scrivere correttamente senza copiarle semplici frasi o brevi dialoghi.

*Saper riordinare in maniera esatta la sequenze di una storia o di un dialogo.

 

*Verbi di uso comune al SIMPLE PRESENT ed al PRESENT CONTINOUS.

*Plurali irregolari.

*Pronomi personali soggetto e complemento.

*Aggettivi qualificativi, possessivi, dimostrativi.

*Pronomi interrogativi: WHAT – WHO – WHERE – WHEN – WHY – HOW.

*Confrontare aspetti propri della lingua e cultura straniera con aspetti della lingua e cultura materna.

*Principali tradizioni, festività e caratteristiche culturali del paese straniero di cui si studia la lingua.

*Rilevare diversità culturali in relazione ad abitudini di vita e a condizioni climatiche.

 

 

Storia        

 

 

CLASSE

 O

SEZIONE

IDENTITA’ PERSONALE

METODOLOGIA DELLA RICERCA STORICA

IDENTITA’ DI POPOLO        QUADRO DI CIVILTA’          PERIODIZZAZIONI

Scuola dell’

Infanzia:

- Esplorare conoscere e progettare

- Il sé e l’altro

 

*Collocare persone (compreso se stesso), fatti ed eventi nel tempo.

*Ricostruire ed elaborare successioni e contemporaneità.

*Registrare regolarità e cicli temporali.

*Ricordare e ricostruire attraverso diverse forme di documentazione quello che si è visto, fatto, sentito.

*Scoprire che il ricordo e la ricostruzione possono anche differenziarsi

 

*Conoscere la propria realtà territoriale (luoghi – storie – tradizioni) e quella di altri bambini per confrontare le diverse situazioni.

1

*Le azioni quotidiane: individuazione, scoperta dei bisogni, dei fatti e degli eventi.

*Acquisizione dei concetti di durata, anteriorità, posteriorità, linearità, contemporaneità, ciclicità.

*Ricostruzione delle azioni nel tempo: giornata scolastica, giornata, settimana, .…

*Costruzione di strumenti per collocare nel tempo i fatti e gli eventi ricostruiti.

*Identità di gruppo, di classe.

*Analisi e ricostruzione dei fatti che costituiscono il vissuto di un anno scolastico.

2

*Unità di misura del tempo (secondo, minuto, ora, giorno, settimana, mese, anno, decennio).

*Saper discriminare, riconoscere e registrare aspetti della realtà quotidiana.

*Ricerca, selezione ed analisi di fonti materiali, iconografiche, scritte ed orali.

*Utilizzazione delle fonti per giungere alla ricostruzione del primo quadro di civiltà:

                              valore

 identità                  posizione sociale

 personale             abilità culturale                                             

                              aspetto fisico

* Confronto delle storie personali, di coetanei, genitori, nonni, ....

*Collegare fatti ed eventi delle storie personali ad eventi di ordine territoriale, sociale, storico, tecnologico, economico, religioso, culturale,....

 

3

*Dai bisogni personali ai quelli umani.

*Interventi dell’uomo nel proprio ambiente per soddisfare i propri bisogni primari.

*Costruzione della linea del tempo e collocazione di eventi e fatti e rivoluzioni

*Classificazione delle fonti storiche.

*Ricerca storiografica

 

1.     problematizzazione

2.     formulazione di ipotesi verificabili

3.     ricerca di fonti

4.     selezione delle fonti

5.     confronto e ricerca di inferenze

6.     verifica con l’uso anche di testi

7.     generalizzazione

 

si passa da un’analisi ad una conoscenza più ampia e più generale, superando il fatto specifico che l’ha determinata in modo che il bambino possa rendersi conto che ogni cosa finita è un processo che si può ricostruire a posteriori con l’aiuto di ricordi, testimonianze e documenti (processo metacognitivo):

SINTESI STORICA

*Dalla microstoria alla macrostoria: confronto delle storie dell’uomo di ieri fino all’uomo di oggi.

1.     Società di caccia e raccolta del Paleolitico e contemporanee;

2.     società agricole e pastorali del Neolitico e contemporanee.

 

4

*Dai bisogni primari ai secondari e ai rapporti tra i popoli.

*Progresso come ricerca continua di risposte sempre più soddisfacenti ai bisogni dell’uomo.

*Costruzione della linea del tempo e collocazione di eventi e fatti e rivoluzioni

*Classificazione delle fonti storiche.

*Ricerca storiografica

 

8.     problematizzazione

9.     formulazione di ipotesi verificabili

10.  ricerca di fonti

11.  selezione delle fonti

12.  confronto e ricerca di inferenze

13.  verifica con l’uso anche di testi

14.  generalizzazione

 

si passa da un’analisi ad una conoscenza più ampia e più generale, superando il fatto specifico che l’ha determinata in modo che il bambino possa rendersi conto che ogni cosa finita è un processo che si può ricostruire a posteriori con l’aiuto di ricordi, testimonianze e documenti (processo metacognitivo):

SINTESI STORICA

*Società stanziali ed urbane con particolare riferimento alla storia locale.

5

*Acquisizione del concetto di secolo, millennio, era, anno a.C. e d:C

*Costruzione della linea del tempo e collocazione di eventi e fatti e rivoluzioni

*Classificazione delle fonti storiche.

*Ricerca storiografica

 

15.  problematizzazione

16.  formulazione di ipotesi verificabili

17.  ricerca di fonti

18.  selezione delle fonti

19.  confronto e ricerca di inferenze

20.  verifica con l’uso anche di testi

21.  generalizzazione

 

si passa da un’analisi ad una conoscenza più ampia e più generale, superando il fatto specifico che l’ha determinata in modo che il bambino possa rendersi conto che ogni cosa finita è un processo che si può ricostruire a posteriori con l’aiuto di ricordi, testimonianze e documenti (processo metacognitivo):

SINTESI STORICA

*Fattori determinanti le trasformazioni delle società, degli assetti territoriali e dei rapporti tra i popoli.

*Il presente ha le sua radici nel passato: problemi della società contemporanea hanno origine in eventi e fatti del passato

 

 

 

 

Geografia

 

 

CLASSI O SEZIONI

 

ORIENTAMENTO NELLO SPAZIO – SPAZIO VISSUTO

 

PAESAGGIO = INTERAZIONE TRA UOMO E NATURA

 

IMPOSTAZIONE DEL LINGUAGGIO CARTOGRAFICO = GEOGRAFICITA’

 

SCUOLA DELL’INFAN-ZIA

Esplorare conoscere e progettare

*Localizzare e collocare se stesso, oggetti e persone in un dato ambiente.

*Guidare gli altri nel collocare oggetti e persone in un ambiente.

 

*Geografia deve essere per i bambini una vera e propria esplorazione, alla scoperta del mondo che li circonda.

*Organizzare ambienti sulla base di indicazioni verbali e/o non verbali.

*Rappresentazione dello spazio attraverso varie modalità: costruzione di percorsi, mappe, labirinti, …

1

*Organizzatori dello spazio: spaziali (seguire direzioni usando indicatori topologici:sinistra, destra, avanti, sopra, sotto,  ...) e temporali (prima, poi, mentre, …).

*Orientarsi e muoversi, secondo punti di riferimento, nello spazio vissuto.

*Rapporti binari.

*Spazi e funzioni.

*Spazio chiuso, spazio aperto, confine.

*Cogliere relazioni spaziali di oggetti in relazione all’io e in rapporto tra loro

 

 

*Conoscere un ambiente attraverso i sistemi senso-percettivi.

*Padroneggiare e pensare lo spazio per impadronirsi di alcuni dei concetti, come posizione e localizzazione, iniziali della geografia.

*Rappresentare in pianta piccoli oggetti tracciandone il contorno.

*Misurare lo spazio tra oggetti con unità di misura arbitrarie (gomma, pennarello, palmi, passi, ...)

2

 

*Riprodurre graficamente le relazioni spaziali colte.

*Seguire un percorso secondo direzioni (destra, sinistra, avanti, dietro) e distanze (in numero di passi, di piedi, ...).

*Ricostruire un percorso sul foglio quadrettato (usando la corrispondenza dei passi con i quadretti).

*Descrivere percorsi seguiti da altri verbalmente e graficamente.

 

 

*Distinguere in un paesaggio gli elementi naturali e quelli antropici.

*Individuare, nell’osservazione diretta e in quella di un’immagine, l’elemento peculiare di un tipo di paesaggio.

*Individuare le principali trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale.

 

*Tracciare sulla pianta del quartiere il percorso casa-scuola.

*Disegnare simboli non convenzionali su una carta immaginaria e costruire la legenda.

*Usare un reticolato per indicare posizioni e percorsi.

3

*Conoscere il proprio territorio: la strada, la piazza, il quartiere.

*Orientarsi in base ai punti cardinali.

*Orientarsi sul territorio, su carte e piante.

*Conoscere i principali paesaggi italiani.

*Individuare gli elementi naturali ed antropici e metterli in relazione.

*Individuare i problemi relativi alla salvaguardia degli elementi naturali di un paesaggio.

*Comprendere che gli elementi naturali sono importanti risorse per l’uomo.

 

*Acquisire il concetto di scala di riduzione.

*Rappresentare in pianta uno spazio vissuto.

4

*Orientarsi in base ai punti cardinali.

*Orientarsi sul territorio, su carte e piante.

*Conoscere l’orientamento delle carte geografiche.

*Eseguire percorsi con indicazioni di direzioni date attraverso i punti cardinali.

*Usare la bussola per individuare i punti cardinali in uno spazio noto.

*Ricavare informazioni relative ai paesaggi anche da fonti non geografiche (letterarie, storico artistiche, statistiche, ...).

*Riconoscere le caratteristiche fisiche ed antropiche della propria regione attraverso l’osservazione diretta ed indiretta.

*Riconoscere le caratteristiche fisiche ed antropiche delle regioni italiane attraverso l’osservazione diretta ed indiretta.

*Individuare le trasformazioni subite dal paesaggio nel tempo ed ipotizzare le possibili evoluzioni nel futuro.

*Cogliere relazioni tra fattori fisici del paesaggio, insediamenti ed attività economiche.

*Individuare le principali caratteristiche di un territorio decodificando una carta.

*Comparare la simbologia convenzionale usata per comparare lo stesso fenomeno su carta a grande o a piccola scala.

5

*Orientarsi in base ai punti cardinali.

*Orientarsi sul territorio, su carte e piante.

*Conoscere l’orientamento delle carte geografiche.

*Eseguire percorsi con indicazioni di direzioni date attraverso i punti cardinali.

*Usare la bussola per individuare i punti cardinali in uno spazio noto.

*Riconoscere le caratteristiche fisiche ed antropiche delle regioni italiane attraverso l’osservazione diretta ed indiretta (regioni amministrative, storiche, paesaggistiche, climatiche, …)..

*Conoscere e descrivere negli elementi essenziali luoghi e paesaggi (sia dal punto di vista antropico: urbano, rurale, turistico, industriale, …, sia dal punto di vista fisico: costiero, alpino, appenninico, pianeggiante, lacustre, …) e tematiche a scale diverse (locale, regionale, nazionale, mondiale).

*Saper descrivere, usando il linguaggio specifico, luoghi, paesaggi, fenomeni fisici ed antropici.

*Spazio economico e risorse.

*Sviluppo sostenibile.

*L’Italia e la sua posizione in Europa e nel Mondo.

*Impiego delle carte geografiche (stradali, tematiche e mentali).

*Individuare un luogo-punto nello spazio attraverso le coordinate geografiche;

*Leggere ed interpretare carte geografiche e grafici.

*Collocare fatti geografici nello spazio.

*Utilizzare fonti varie (carte, grafici, dati statistici, documentari, ecc.) nello studio di luoghi e fenomeni geografici.

 

 

 

 

 

 

 

Matematica

 

CLASSE

O

SEZIONE

IL NUMERO

GEOMETRIA

LA MISURA

INTRODUZIO-NE AL PENSIERO RAZIONALE

DATI E PREVISIONI

SCUOLA DELLA

INFANZIA

*Cogliere il concetto di quantità e operare con esso: contare, aggiunger, togliere oggetti, persone, immagini.

*Conoscere i simboli numerici.

*Localizzare e collocare nello spazio se stesso, oggetti e persone.

*Eseguire percorsi o organizzare ambienti sulla base di indicazioni verbali e non verbali.

*Guidare percorsi altrui o l’altrui organizzazione di ambienti.

*Ordinare e raggruppare secondo criteri (colore, forma, grandezza, …)

*Cogliere le relazioni tra aspetti della realtà.

*Usare misure non convenzionali per stabilire distanze, grandezze, quantità.

*Acquisire il concetto di misura partendo da se stesso e dal proprio corpo per poi passare agli altri e agli oggetti.

*Proporre ipotesi esplicative su dati osservati.

*Confrontare con altri spiegazioni di problemi e individuare i modi per verificare quali risultino più pertinenti e persuasivi.

*Usare lo schema investigativo del “chi, che cosa, quando, come, perché” per risolvere problemi e spiegare processi.

*Commentare dati, individuare collegamenti, operare semplici inferenze.

1

*Contare in senso sia progressivo che regressivo.

*Usare il numero per contare oggetti e confrontare raggruppamenti di oggetti.

*Leggere e scrivere numeri in basi diversi ed infine in base dieci.

*Esplorare, rappresentare (con disegni, parole e simboli) e risolvere situazioni problematiche che richiedono semplici operazioni.

*Comprendere le relazioni tra operazioni di addizione e sottrazione.

*Localizzare oggetti nello spazio, sia rispetto a se stessi, sia rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati:  (sopra/sotto, davanti/dietro, dentro/fuori, vicino/lontano, destra/sinistra).

*Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno e viceversa.

*Mappe, piantine, orientamento.

*Riconoscere, nel mondo circostante e nel disegno, alcune semplici figure geometriche del piano e dello spazio.

*Osservare oggetti e fenomeni, individuare grandezze misurabili.

*Compiere confronti diretti di grandezze.

*Effettuare misure con oggetti e strumenti elementare (passo, quadretto, palmo,…)

*In situazioni concrete classificare oggetti fisici e simbolici (figure, numeri, …) in base ad una data proprietà.

*Raccogliere dati  e informazioni su se stessi e sul mondo circostante e organizzarli, in base alle loro caratteristiche, con rappresentazioni  iconiche.

2

 

*Rappresentare dei numeri naturali in base dieci: il valore posizionale delle cifre.

*Significato del numero zero e del numero uno e loro comportamento.

*Acquisire e memorizzare le tabelline.

*Esplorare e risolvere situazioni problematiche che richiedono semplici operazioni, individuando le operazioni adatte e usando i simboli aritmetici per rappresentarli.

*Sviluppare il calcolo mentale.

*Eseguire moltiplicazioni e divisioni tra numeri naturali con metodi, strumenti e tecniche diversi.

*Costruire e disegnare con vari strumenti le principali figure geometriche del piano e dello spazio.

*Riconoscere e rappresentare rette incidenti, parallele, perpendicolari.

*Individuare simmetrie in oggetti e figure date.

 

 

*Rappresentare relazioni d’ordine e corrispondenze riferite a situazioni concrete.

*In situazioni concrete ordinare elementi in base ad una determinata grandezza e riconoscere ordinamenti dati.

*In situazioni concrete, classificare oggetti, figure, numeri in base a una data proprietà e viceversa.

*Associare alle grandezze corrispondenti le unità di misura già note dal contesto extrascolastico.

 

*Raccontare con parole appropriate le esperienze fatte in diversi contesti, i percorsi di soluzione, le riflessioni e le conclusioni.

*Acquisire la consapevolezza della diversità di significato tra termini usati nel linguaggio comune e quelli del linguaggio specifico.

 

*Porsi delle domande su qualche situazione concreta (preferenza, età di un gruppo di persone, professioni, sport praticati, …)

*Individuare a chi richiedere le informazioni per poter rispondere a tali domande.

*Raccogliere dati, organizzarli, in base alle loro caratteristiche, con rappresentazioni  iconiche.

 

3

*Acquisire e memorizzare le tabelline.

*Esplorare e risolvere situazioni problematiche che richiedono semplici operazioni, individuando le operazioni adatte e usando i simboli aritmetici per rappresentarli.

*Sviluppare il calcolo mentale.

*Eseguire moltiplicazioni e divisioni tra numeri naturali e non con metodi, strumenti e tecniche diversi.

*Riconoscere e rappresentare rette incidenti, parallele, perpendicolari.

*Individuare gli elementi significativi di una figura (lati, angoli, altezze, ...).

*Individuare simmetrie in oggetti e figure date.

*Identificare il perimetro di una figura assegnata.

*Acquisire il concetto di scomponibilità di figure poligonali.

*Effettuare misure dirette ed indirette di grandezze (lunghezze, tempi, …) ed esprimerle secondo unità di misure convenzionali e non convenzionali.

*Esprimere misure utilizzando multipli e sottomultipli delle unità di misura.

*Risolvere semplici problemi di calcolo con le misure (scelta delle grandezze da misurare, unità di misura, strategie operative).

*Usare la terminologia specifica relativa a numeri, figure e relazioni.

*In contesti vari individuare, descrivere e costruire relazioni significative, riconoscere analogie e differenze.

*Rappresentare i dati raccolti in tabelle di frequenza o mediante rappresentazioni grafiche adeguate alla tipologia del carattere indagato.

*Individuare la moda in una serie di dati rappresentati in tabella o in grafico.

*Saper leggere un insieme di dati e trarre una conclusione.

*Riconoscere, in base alle informazioni in possesso, se una situazione è certa o incerta.

*Qualificare, in base alle informazioni possedute, l’incertezza (è molto probabile, è poco probabile, …).

4

 

*Riconoscere e costruire relazioni tra numeri naturali (multipli, divisori, numeri primi, …)

*Riconoscere scritture diverse (frazione decimale, numero decimale, percentuale) dello stesso numero;

*Confrontare ed ordinare numeri decimali ed operare con essi.

*Rappresentare i numeri naturali, i decimali e gli interi relativi sulla linea dei numeri.

*Intuire il concetto di frazione e sua rappresentazione simbolica.

*Confrontare e ordinare le frazioni più semplici, utilizzando opportunamente la linea dei numeri.

*Eseguire moltiplicazioni e divisioni tra numeri naturali , con metodi e strumenti diversi (calcolo mentale, carta e penna, calcolatrici), utilizzando le tabelline e le proprietà delle operazioni.

*Esplorare situazioni problematiche che richiedono le quattro operazioni tra numeri naturali e razionali.

 

*Usare in maniera operativa, in contesti diversi, il concetto di angolo.

*Esplorare modelli di figure geometriche: realizzarle e rappresentarle col disegno.

*Conoscere le principali proprietà delle figure geometriche.

*Partendo da osservazioni materiali, riconoscere significative proprietà di alcune figure geometriche (es. figure isoperimetriche o equiestese).

 

 

*Misurare lunghezze.

*Determinare in casi semplici perimetri ed aree delle figure geometriche conosciute.

*Comprendere la “convenienza” ad utilizzare unità di misura convenzionali e familiarizzare con il sistema metrico decimale.

*In contesti significativi attuare semplici conversioni (equivalenze) tra un’unità di misura e un’altra.

*Comprendere che le misure sono delle modellizzazioni approssimate e intuire come la scelta dell’unità di misura e dello strumento usato influiscano sulla precisione della misura stessa.

 

*Utilizzare in modo consapevole  i termini della matematica introdotti.

*Verificare, attraverso esempi, una congettura formulata.

*Classificare oggetti, figure, numeri realizzando adeguate rappresentazioni.

*In contesti diversi individuare, descrivere e costruire relazioni significative, analogie, differenze, regolarità.

*Verificare, attraverso esempi, un’ipotesi formulata.

*Partendo dall’analisi del testo di un problema, individuare le informazioni necessarie per raggiungere un obiettivo, organizzare un percorso di soluzione e realizzarlo.

 

*In situazioni relative alla vita di tutti i giorni e agli altri ambiti disciplinari: individuare un problema; formulare ipotesi; raccogliere dati mediante osservazioni, questionari e interviste;

classificare i dati.

*Comprendere come la tabulazione grafica dei dati sia legata al tipo di rappresentazione che deve essere di immediata comprensione.

*Conoscere gli aspetti storici connessi al problema (statistiche sulla natalità e mortalità, epidemie, emigrazioni, ...);

 

5

*Confrontare e ordinare le frazioni più semplici, utilizzando opportunamente la linea dei numeri.

*Eseguire moltiplicazioni e divisioni tra naturali, con metodi e strumenti diversi (calcolo mentale, carta e penna, calcolatrici), utilizzando le tabelline e le proprietà delle operazioni.

*Esplorare situazioni problematiche che richiedono le quattro operazioni tra numeri naturali e razionali.

*Verbalizzare le strategie risolutive scelte e usare i simboli dell’aritmetica per rappresentarle.

*Conoscere le principali proprietà delle figure geometriche.

*Partendo da osservazioni materiali, riconoscere significative proprietà di alcune figure geometriche (es. figure isoperimetriche o equiestese).

*Riconoscimento di simmetrie, traslazioni e rotazioni di figure e oggetti.

 

 

*Determinare in casi semplici perimetri, aree e volumi delle figure geometriche e dei solidi conosciuti.

*Operare con il sistema metrico decimale in situazioni diverse.

*In contesti significativi attuare semplici conversioni (equivalenze) tra un’unità di misura e un’altra.

*Comprendere che le misure sono delle modellizzazioni approssimate e intuire come la scelta dell’unità di misura e dello strumento usato influiscano sulla precisione della misura stessa.

*Ipotizzare quale unità di misura sia più adatta per misurare realtà diverse.

*In contesti diversi individuare, descrivere e costruire relazioni significative, analogie, differenze, regolarità.

*Verificare, attraverso esempi, un’ipotesi formulata.

*Partendo dall’analisi di situazioni problematiche più complesse, individuare le informazioni necessarie per raggiungere un obiettivo, organizzare un percorso di soluzione e realizzarlo.

*Riflettere sul procedimento risolutivo seguito e confrontarlo con altre possibili soluzioni.

*Analizzare e confrontare raccolte di dati mediante gli indici: moda, mediana, media aritmetica, intervallo di variazione.

*Comprendere la necessità o l’utilità dell’approssimazionedei dati raccolti per diminuire il numero di modalità sotto osservazione.

*Qualificare, in semplici contesti, utilizzando le informazioni possedute, in particolare l’eventuale simmetria degli esiti (equiprobabilità) e la frequenza relativa di situazioni similari.

*Conoscere gli aspetti storici connessi al problema (statistiche sulla natalità e mortalità, epidemie, emigrazioni, ...);

 

 

 

Scienze

 

CLASSE

O

SEZIONE

I VIVENTI

LA MATERIA

LA TERRA E L’UNIVERSO

L’AMBIENTE NATURALE ED UMANO

SCUOLA

DELL’

INFANZIA

*Conoscere le caratteristiche degli esseri viventi e le loro condizioni

*Toccare, guardare, ascoltare, fiutare, assaggiare qualcosa e dire cosa si è toccato, visto, udito, odorato, gustato,ricercando la proprietà dei termini.

*Manipolare, smontare, montare, piantare, legare, …, seguendo un progetto proprio o di gruppo, oppure istruzioni d’uso ricevute.

*Adoperare lo schema investigativo del “chi, che cosa, quando, perché” per risolvere problemi, raccontare fatti, spiegare processi.

*Fare ipotesi sulle origini della vita e del cosmo.

*Conoscere, rispettare e valorizzare il mondo animato e inanimato che ci circonda.

1

*Esplorare il mondo attraverso i cinque sensi.

*Definire con un nome corpi di diverso tipo.

*Descrivere animali comuni mettendo in evidenza le differenze (bipede e quadrupede, carnivori ed erbivori, altre differenze facili da cogliere).

*Osservare e descrivere comportamenti di difesa/offesa negli animali.

*Elencare le caratteristiche di corpi noti e le parti che lo compongono (com’è?, come è fatto?)

*Ordinare corpi in base alle loro proprietà di leggerezza, durezza, fragilità, …

*Raggruppare per somiglianze (veicoli, animali, piante, …)

 

*Osservare il tempo metereologico.

*Prendere coscienza del giorno e della notte.

 

* Operare con semine e

coltivazioni

*Esaminare zolle di terra e prati.

 

2

 

*Individuare e osservare varietà di forme e trasformazioni nelle piante familiari al bambino.

*Riconoscere le parti nella struttura delle piante conosciute e non.

*Individuare e osservare varietà di forme e comportamenti negli animali.

*Distinguere solidi, liquidi, gas nell’esperienza di ogni giorno.

 

 

*Avvicinarsi alla conoscenza del rapporto esistente tra ambiente-natura e uomo.

 

 

*Comprendere che l’acqua,  il suolo, …: sono elementi essenziali per la vita.

*Descrivere un ambiente esterno mettendolo in relazione con l’attività umana (scuola, quartiere, città, …)

3

 

 *Approfondire la conoscenza delle parti della struttura delle piante conosciute e non.

*Saper cogliere varietà di forme e comportamenti negli animali.

*Apprendere notizie elementari sulla sessualità nell’uomo: differenze fisiche, rapporti affettivi e di collaborazione tra i membri di una coppia, maternità e paternità.

 

*Confrontare oggetti mediante misura delle grandezze fondamentali.

*Saper trasformare oggetti e materiali allo stato solido e liquido: modellare, frantumare, fondere, mescolare e disciogliere…

*Sperimentare le principali forme di cottura: giochi in cucina.

* Osservare il

cielo (punti cardinali, levante e ponente, giorno e notte, sole e luna).

 

*Raccogliere reperti e riferire con chiarezza

su ciò che si è scoperto durante l’esplorazione di un ambiente.

*Comprendere la necessità di complementarietà e sinergia per la sopravvivenza dell’ambiente e dell’uomo.

4

dividere

*Riconoscere la vista e l’udito, come mezzi per la conoscenza sensibile a distanza.

*Osservare e descrivere orecchio ed occhio umano.

*Conoscere gli organismi degli animali superiori con particolare riferimento all’uomo: riconoscerne le strutture fondamentali.

 

*Usare la livella ed il filo a piombo.

*Osservare i passaggi di stato ad opera della temperatura: fusione e solidificazione, evaporazione e condensazione, ebollizione.

*Osservare la luce: sorgenti luminose; ombra, diffusione, trasparenza, riflessione.

 

 

 

*Scoprire l’utilità dell’energia termica ed elettrica nella vita quotidiana.

*Indicare le misure di prevenzione e di intervento per i pericoli delle fonti di calore e di energia elettrica.

 

 

 

5

 

*Indicare esempi di relazioni degli organismi viventi con il loro ambiente.

Cambiamenti degli organismi: ciclo vitale di una pianta e di un animale.

*Riconoscere le condizioni ottimali per la salute dell’organismo umano: praticare l’igiene personale dicendo in che cosa consiste e perché è importante.

*Riconoscere il volume/capacità di solidi e di liquidi.

*Misurare lunghezze, pesi, volumi di oggetti materiali, e correlare grandezze diverse.

*Determinare il volume di acqua connesso alle diverse utilizzazioni domestiche.

 

*Operare con il suono: esempi di produzione e propagazione, intensità, altezza, timbro.

 

 

*Comprendere il ciclo dell’acqua. L’acqua potabile ed il suo utilizzo responsabile.

* Capire la relazione tra sistema ed ecosistema.

 

 

 

 

 

 

 

Tecnologia

          

CLASSE O SEZIONE

Interpretare il mondo fatto dall’uomo.

Contestualizzare la tecnica e la sua  evoluzione nell’ambiente

Scuola dell’Infanzia

- Esplorare conoscere e progettare

-Fruizione e produzione di messaggi

*Manipolare, smontare, montare, piantare, legare, ecc. seguendo un progetto proprio o di gruppo, oppure istruzioni d’uso ricevute.

*Elaborare progetti, propri o in collaborazione, da realizzare con continuità e concretezza.

*Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all’esperienza, individualmente o in gruppo, con una varietà creativa di strumenti e materiali, “lasciando traccia” di sé.

1

*Descrivere e rappresentare elementi del mondo artificiale cogliendone le differenze (forme, materiali, funzioni).

*Distinguere oggetti naturali e artificiali.

*Accendere e spegnere il computer.

*Usare i principali tasti della tastiera.

*Usare il mouse.

2

*Manipolare materiali di vario tipo in modo finalizzato.

*Comporre e scomporre oggetti nei loro elementi.

*Raccontare storie e percorsi legati alla trasformazione degli oggetti.

*Utilizzare le icone.

*Copiare, tagliare, incollare.

*Videoscrivere.

*Annullare le digitazioni.

*Disegnare con il mouse a mano libera.

 

3

*Descrivere le azioni compiute nel rappresentare trasformazioni e processi (algoritmi, …).

*Accedere al programma prescelto.

*Videoscrivere.

*Saper formattare un documento: cambiare carattere,  grandezza e colore.

4

*Funzione e funzionalità di un oggetto anche in rapporto alla forma.

*Dal prodotto alle risorse attraverso il processo di produzione.

*Aprire un documento.

*Salvare un documento.

*Inserire immagini.

*Utilizzare semplici tabelle.

 

5

*Valutare il tipo di materiale in funzione dell’uso.

*Esaminare le trasformazioni di utensili o semplici dispositivi e posizionarli sulla striscia della storia dell’uomo.

*Disegnare con il mouse a mano libera.

*Creare nuove forme combinando tra loro quelle preesistenti.

*Colorare le forme.

*Salvare su file e su floppy e su CD.

*Acquisire un documento con lo scanner.

 

Educazione musicale
CLASSE O SEZIONE
ASCOLTARE, ANALIZZARE FENOMENI SONORI E LINGUAGGI MUSICALI.
ESPRIMERSI CON  IL CANTO E SEMPLICI STRUMENTI
SCUOLA DELLA
INFANZIA

-  Fruizione e produzione di messaggi

- Corpo, movimento e salute

*Percepire suoni e rumori dell’ambiente.

 

*Scoprire la capacità di produrre suoni.

*Sincronizzare i movimenti del corpo in base a ritmi e suoni.

*Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre suoni, rumori, melodie anche col canto da soli e in gruppo.

*Fabbricare semplici strumenti per produrre suoni e rumori.

*Utilizzare il corpo e la voce o strumenti per produrre suoni e rumori, da soli o in gruppo.

1
*Percepire eventi sonori dell’ambiente circostante.

*Ascoltare il silenzio.

*Percepire la sonorità di ambienti ed oggetti naturali ed artificiali individuandone la fonte e la provenienza (vicino/lontano; fuori/dentro; destra/sinistra).

*Attribuire significati a segnali sonori e musicali, a semplici sonorità quotidiane ed eventi naturali appartenenti ai vissuti dei bambini.

*Ascoltare sonorità quotidiane ed individuarne l’intensità e la durata.

*Individuare i ritmi in eventi in eventi sonori percepiti.

*Percepire la musicalità delle parole in poesie, filastrocche… (rime, ritmi…)

 

*Percepire e discriminare tipologie di espressioni vocali(parlato, cantato…)

*Usare e controllare la voce secondo l’intensità e la durata indicata.

*Discriminare e produrre ritmi ed eventi sonori in genere.

*Saper interpretare con la gestualità semplici eventi sonori.

*Eseguire giochi vocali individuali e di gruppo.

 

2
*Percepire e discriminare eventi sonori in base alla fonte, all’altezza, alla durata, all’intensità.

*Riconoscere, date due sequenze di suoni, la più veloce e la più lenta.

*Riconoscere analizzare e memorizzare eventi sonori con particolare riferimento a quelli dell’ambiente e alle musiche ascoltate.

*Eseguire giochi con l’uso del corpo e della voce.

*Eseguire per imitazione semplici canti e brani accompagnandosi con oggetti di uso comune e con diversi suoni che il corpo può produrre.

*Accompagnare canti e musiche con semplici strumenti.

*Interpretare, seguire e produrre ritmi.

3
*Individuare e analizzare i parametri de suono: timbro, intensità, durata, altezza.

*Riconoscere, descrivere, analizzare classificare eventi sonori in base ai parametri distintivi, con particolare riferimento ai suoni dell’ambiente e agli oggetti e strumenti utilizzati nelle attività e/o musiche ascoltate.

*Individuare alcune funzioni della musica nelle proprie esperienze quotidiane o ricorrenze (compleanni, festività…).

*Rappresentare attraverso simboli non convenzionali la realtà sonora percepita.

*Individuare alcuni strumenti musicali (a fiato, a corda, a percussione).

*Seguire o accompagnare aritmicamente brani musicali di differenti repertori (canti, filastrocche, sigle televisive…) proprie dei vissuti dei bambini con semplici strumenti a percussione.

*Riprodurre localmente brani musicali, canti, sigle televisive…

*Seguire con il movimento del corpo semplici strutture ritmiche.

4
*Individuare la struttura ritmica di produzioni legate a generi ed epoche diverse.

*Individuare le principali caratteristiche che rendono la musica adeguata ai diversi usi.

*Rappresentare attraverso simboli non convenzionali la realtà sonora percepita.

*Esprimere verbalmente e graficamente attraverso il disegno le emozioni evocate da brani musicali ascoltati.

*Essere consapevole del problema dell’inquinamento acustico e comprenderne l’importanza in relazione alla qualità della vita.

*Sperimentare varie modalità di produzione sonora attraverso il canto di semplici brani appartenenti al repertorio popolare di vario genere e provenienza da eseguire individualmente o in gruppo.

*Cantare individualmente o in gruppo  con proprietà di ritmo e intonazione.

*Sincronizzare i propri movimenti con elementari strutture ritmiche.

*Riconoscere le principali tipologie dei più noti strumenti musicali (a percussione, a fiato, a corda).

*Accompagnare un brano musicale con semplici strumenti.

5
*Cogliere i valori espressivi delle musiche ascoltate traducendoli con la parola, l’azione motoria, il disegno.

*Conoscere gli elementi di base del codice musicale: sistemi di notazione convenzionali e non convenzionali.

Cogliere le componenti antropologiche della musica: contesti, pratiche sociali, funzioni mediante l’ascolto di brani di epoche e generi diversi.

*Dall’ascolto di brani musicali individuare gli aspetti peculiari che li caratterizzano: ritornelli, ritmi, funzioni…

*Essere consapevole del problema dell’inquinamento acustico e comprenderne l’importanza in relazione alla qualità della vita.

*Improvvisare risposte a proposte melodiche o ritmiche.

*Cantare individualmente o in gruppo con proprietà di ritmo e intonazione.

*Usare le risorse espressive della vocalita nella lettura, recitazione e drammatizzazione di testi verbali e intonando semplici brani monodici e polifonici.

 

 

 

 

 

 

 

Educazione

all’immagine

CLASSE O

 SEZIONE

Saper vedere e osservare

Saper leggere e comprendere immagini, audiovisivi, opere d’arte

Saper produrre e rielaborare

SCUOLA DELLA INFANZIA

-  Fruizione e produzione di messaggi

- Esplorare conoscere e progettare

 

*Individuare su di sé e per gli altri, le caratteristiche che differenziano gli atti dell’ascoltare e del parlare, del leggere e dello scrivere, distinguendo tra segno della parola, dell’immagine, del disegno e della scrittura, tra significante e significato.

*Incontrare diverse espressioni di arte visiva e plastica presenti nel territorio per scoprire quali corrispondono ai propri gusti e consentono una più creativa e soddisfacente espressione del proprio mondo.

*Riconoscere testi per la letteratura per l’infanzia letti da adulti e visti attraverso mass-media (dal computer alla TV) e motivare gusti e preferenze.

*Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all’esperienza, individualmente ed in gruppo con una varietà creativa di strumenti e materiali lasciando “tracce di sé”.

*Sperimentare diverse forme di espressione artistica del mondo interno ed esterno attraverso l’uso di un’ampia varietà di strumenti e materiali, anche multimediali (audiovisivi, TV, CD Rom, computer per produzioni singole e collettive).

*Ricordare e ricostruire attraverso diverse forme di documentazione, quello che si è visto, fatto, sentito e scoprire che il ricordo e la ricostruzione possono anche differenziarsi.

1

*Usare capacità visive, uditive, tattili e gestuali per conoscere, con l’aiuto del gioco e delle attività esplorative, l’ambiente nelle sue immagini e forme.

*Affinare le attività percettivo-motorie di coordinamento occhio, braccia, mano.

*Riconoscere nella realtà e nella rappresentazione: relazioni spaziali (vicinanza, sopra, sotto, destra, sinistra, dentro, fuori); rapporto verticale, orizzontale; figure e contesti spaziali.

*Distinguere la figura dallo sfondo.

 

*Saper leggere le espressioni del viso, i gesti delle mani e i movimenti del corpo.

*Distinguere i personaggi, le azioni e le trame di un breve filmato.

*Usare il colore per differenziare e riconoscere gli oggetti.

*Rappresentare figure umane in modo sempre più accurato.

2

*Saper esplorare in modo approfondito l’ambiente usando le capacità sensoriali.

*Esercitare le capacità percettivo-motorie di coordinamento.

*Saper osservare un paesaggio.

 

 

 

*Operare per riconoscere forme, colori, linee, luci ed ombre su immagini di vario tipo.

*Riconoscere gli elementi del linguaggio visivo: il segno, la linea, il colore, lo spazio.

*Conoscere e comprendere il linguaggio del fumetto.

 

*Esprimere la propria creatività con l’uso di materiali plastici e grafico-espressivi.

*Saper rappresentare un paesaggio in modo sempre più realistico.

 

3

*Osservare e ricercare gli elementi che compongono le immagini.

*Captare gli elementi e i messaggi predominanti di un’immagine.

*Leggere e comprendere una storia a fumetti.

*Individuare in un audiovisivo la struttura narrativa, le inquadrature, le sequenze.

 

*Produrre una storia a fumetti facendo interagire personaggi e azioni del racconto.

*Collocare gli oggetti nello spazio individuando campi e piani.

*Distribuire elementi decorativi su una superficie (simmetrie bilaterali e rotatorie).

4

*Osservare e descrivere in maniera globale un’immagine.

*Ricercare e osservare le varie immagini che si trovano nell’ambiente (foto, manifesti, opere d’arte, …).

*Descrivere e dare una propria interpretazione di immagine fissa ed in movimento.

*Riconoscere nelle opere d’arte e nelle immagini le principali funzioni comunicative.

*Usare il colore in modo creativo.

*Comunicare e sapersi esprimere usando materiali, tecniche e strumenti vari, anche con soluzioni personali.

*Rielaborare, ricombinare e modificare creativamente disegni ed immagini, materiali d’uso, testi, suoni per produrre immagini.

5

*Osservare e descrivere in maniera sempre più completa e critica un’immagine.

 

*Identificare in un testo visivo costituito anche da immagini in movimento, gli elementi del relativo linguaggio (linee, colori, distribuzione delle forme, ritmi, configurazioni spaziali, sequenze, metafore, campi, piani, …)

*Comprendere che le opere d’arte sono manifestazioni ed elementi del contesto culturale e storico.

*Individuare le molteplici funzioni che l’immagine svolge da un punto di vista sia informativo sia emotivo.

*Rappresentare figure tridimensionali con materiali plastici.

*Utilizzate tecniche artistiche tridimensionali e bidimensionali su supporti di vario tipo.

*Esprimersi e comunicare mediante tecnologie multimediali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Corpo e movimento

 

 

CLASSE O SEZIONE

 

PADRONEGGIARE ABILITÀ MOTORIE DI BASE IN SITUAZIONI DIVERSE.

 

 

PARTECIPARE ALLE ATTIVITÀ DI GIOCO E DI SPORT, RISPETTANDONE LE REGOLE.

SCUOLA DELLA INFANZIA

-Corpo, movimento e salute

- Il sé e l’altro

- Esplorare conoscere e progettare

 

*Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità.

*Interiorizzare e rappresentare il corpo fermo e in movimento, in modo completo e strutturato; maturare competenze di motricità fine e globale.

*Curare la propria persona, gli oggetti personali, l’ambiente e i materiali comuni nella prospettiva della salute e dell’ordine.

*Controllare l’affettività e le emozioni in maniera adeguata all’età, rielaborandole attraverso il corpo ed il movimento.

*Localizzare e collocare se stesso, oggetti e persone nello spazio.

*Eseguire percorsi ed organizzare ambienti sulla base di indicazioni verbali e/o non verbali.

*Guidare in maniera verbale o non il percorso di altri.

*Saper collocare persone ed oggetti in un determinato ambiente.

*Muoversi con destrezza nell’ambiente e nel gioco, controllando e coordinando i movimenti degli arti e, possibilmente, la lateralità.

*Muoversi spontaneamente e in modo guidato da soli o in gruppo, esprimendosi in base a suoni, rumori, indicazioni.…

 

1

*Riconoscere e denominare le varie parti del corpo.

*Rappresentare graficamente il corpo, fermo ed in movimento.

*Riconoscere, differenziare, ricordare, verbalizzare differenti percezioni sensoriali.

*Coordinare e collegare il maggior numero possibile di movimenti naturali (camminare, saltare, correre, …)

*Muoversi seguendo una direzione controllando la lateralità e adottando gli schemi motori in funzione di parametri spaziali e temporali.

 

 

*Utilizzare il corpo e il movimento per rappresentare situazioni comunicative reali e fantastiche.

*Comprendere ed utilizzare il linguaggio gestuale.

Partecipare a giochi di organizzazione spazio-temporali utilizzando le percezioni sensoriali.

Partecipare al gioco collettivo rispettando indicazioni e regole.

 

2

*Organizzare il movimento in modo coordinato in funzione di uno scopo (all’interno di un percorso, …)

*Utilizzare efficacemente la gestualità fino-motoria.

* Muoversi seguendo una direzione controllando la lateralità e adottando gli schemi motori in funzione di parametri spaziali e temporali.

*Utilizzare abilità motorie in forma singola, a coppie, in gruppo.

*Cooperare all’interno di un gruppo.

*Utilizzare il linguaggio gestuale e motorio per comunicare,  individualmente e collettivamente, stati d’animo, idee, situazioni.

 

 

 

*Utilizzare abilità motorie in forma singola, a coppie, in gruppo.

*Utilizzare le percezioni sensoriali nel movimento (giochi espressivo-comunicativi, imitazioni, sensazioni, …) a partire da stimoli diversi (sonoro, visivo, gestuali, …).

*Partecipare al gioco collettivo, rispettando indicazioni e regole.

3

*Compiere movimenti sempre più complessi e coordinati.

*Variare gli schemi motori in funzione di parametri di spazio, tempo, equilibri (eseguire una marcia, una danza, …)

*Utilizzare consapevolmente l eproprie capac ità motorie.

*Riconoscere ed interpretare la gestualità codificata.

Esprimere attraverso il corpo messaggi diversi.

 

*Utilizzare le percezioni sensoriali nel movimento: giochi espressivi su  stimoli diversi.

*Utilizzare in modo corretto e sicuro per sé e per i compagni spazi e attrezzature.

*Rispettare le regole dei giochi organizzati anche in forma di gara.

*Cooperare all’interno di un gruppo.

4

*Esprimere con i gesti emozioni e sensazioni.

*Eseguire movimenti precisati e adattarli a situazioni esecutive sempre più complesse.

*Controllare la respirazione, la frequenza cardiaca, il tono muscolare.

Eseguire le attività proposte per sperimentare e migliorare le proprie capacità.

*Eseguire semplici composizioni e/o progressioni motorie, utilizzando un’ampia gamma di codici espressivi.

*Svolgere un ruolo attivo e significativo nelle attività di gioco-sport individuale e di squadra.

*Rispettare le regole dei giochi sportivi praticati.

*Cooperare nel gruppo, confrontarsi lealmente, anche in una competizione, con i compagni.

*Sapersi esprimere utilizzando il corpo nei giochi di comunicazione in funzione del messaggio e del contesto.

*Sapersi esprimere col movimento corporeo nei giochi di comunicazione codificata per arbitrare.

5

*Ampliare e migliorare gli schemi motori di base sia statici sia dinamici.

*Affinare la coordinazione oculo-manuale e quella dinamica generale.

*Sviluppare le capacità condizionali: forza, rapidità, resistenza e mobilità articolare.

*Sviluppare e consolidare il controllo dell’equilibrio, sia statico sia dinamico.

*Valorizzare il rapporto tra movimento e musica.

*Utilizzare in modo corretto e sicuro per sé e per i compagni spazi e attrezzature.

*Rispettare le regole dei giochi organizzati, anche in forma di gara.

*Acquisire e sviluppare le qualità individuali (coraggio, lealtà, disciplina, impegno) e quelle sociali (senso di responsabilità, rispetto dell’altro, collaborazione, solidarietà).

*Creare giochi di regole, anche modificando e rielaborando giochi conosciuti.

 * Conoscere ed eseguire giochi motori appartenenti a diversi sport.

*Acquisire una corretta mentalità nei confronti dell’agonismo e una coscienza dello spirito sportivo, sia come protagonista sia come spettatore di un evento sportivo.

*Assumere ruoli diversi nel gioco e nell’organizzazione.

 

 

   
            
Religione cattolica

SCUOLA DELL’INFANZIA

 

GESU’ DI NAZARETH, MESSIA E SIGNORE, CON PAROLE E AZIONI RIVELA DIO PADRE E CREATORE

LA BIBBIA E I DOCUMENTI ESSENZIALI DELLA RELIGIONE CATTOLICA

LA CHIESA,

ORIGINE, CREDO E  MISSIONE

LUOGHI DI CULTO, RITI, SIMBOLI  E SEGNI

Scoprire che il mondo è creazione di Dio

*Gesù di Nazaret, primo approccio  ai fatti narrati dai Vangeli

*La Bibbia come narrazione di alcuni semplici fatti

*Prime esperienze di partecipazione a momenti di vita comune.

*I segni dell’amicizia e le regole dello stare insieme.

 

 

 

 

INDICATORI

ANNUALI

 

OBIETTIVI

 

 

CONTENUTI

 

 

RACCORDI INTERDISCIPLI-NARI

 

Conoscere espressioni, documenti e contenuti essenziali della Religione Cattolica.

 

L’alunno si apre alla dimensione religiosa attraverso l’esperienza di  sé e della vita con gli altri

 

 

 

L’alunno conosce la persona di Gesù attraverso gli episodi fondamentali della sua vita e alcune sue opere

 

Io, la mia famiglia, i miei compagni

 

Le modalità, i luoghi e i tempi dello stare insieme

 

 

Annuncio e nascita di Gesù (Lc 1,26-2,20; Mt 2,1b-12)

 

Gesù dodicenne al Tempio

 

La morte e la resurrezione di Gesù

 

 

Ambito antropologico-ambientale

 

 

 

 

Ambito antropologico-ambientale

 

Ambito linguistico-espressivo

 

Riconoscere, rispettare e apprezzare i valori religiosi ed etici nell’esistenza delle persone e nella storia dell’umanità.

 

L’alunno riconosce la festa come esperienza di gioia e di comunione, evidenziando la specificità della festa religiosa

 

 

 

L’alunno scopre il significato delle feste del Natale e della Pasqua, ne riconosce i segni religiosi e sa distinguerli da quelli profani

 

 

L’alunno comprende i principali segni e simboli della comunità cristiana

 

 

L’alunno individua significative espressioni d’arte cristiana, per rilevare come la fede è stata interpretata dagli artisti nel corso dei secoli

 

La festa: significato ed elementi che la caratterizzano

 

La festa religiosa: significato, elementi che la caratterizzano

 

 

Il Natale è la festa della nascita di Gesù

 

Pasqua: la festa della vita

 

 

I cristiani: chi sono, cosa fanno e come si diventa cristiani

 

 

 

I segni e i simboli del cristianesimo nell’arte

 

 

Ambito antropologico-ambientale

 

 

Ambito linguistico-espressivo

 

 

 

 

 

 

PROGRAMMAZIONE ANNUALE

RELIGIONE CATTOLICA

Classe 1
CLASSE II

 

 

INDICATORI

ANNUALI

 

OBIETTIVI

 

CONTENUTI

 

RACCORDI INTERDISCIPLI-NARI

 

Conoscere espressioni, documenti e contenuti essenziali della Religione Cattolica.

 

L’alunno si apre alla dimensione religiosa attraverso l’esperienza di  sé e della vita con gli altri

 

 

L’alunno conosce la persona di Gesù attraverso gli episodi fondamentali della sua vita e alcune sue opere

 

Io e gli altri

La Creazione

L’uomo e la donna al centro del creato

L’uomo custode del creato

 

Il contesto sociale e religioso in cui vive Gesù

 

Gesù parla di Dio in parabole e rivela attraverso i segni l’amore di Dio per gli uomini

 

Gesù chiama collaboratori per la sua missione e li invita ad essere suoi discepoli

 

Ambito antropologico-ambientale

 

 

 

Ambito antropologico-ambientale

 

 

 

 

Ambito linguistico-espressivo

 

Riconoscere, rispettare ed apprezzare, i valori religiosi ed etici nell’esistenza delle persone e nella storia dell’umanità.

 

L’alunno riconosce la festa come esperienza di gioia e di comunione, evidenziando la specificità della festa religiosa

 

 

L’alunno scopre il significato delle feste del Natale e della Pasqua, ne riconosce i segni religiosi e sa distinguerli da quelli profani

 

 

 

 

 

 

 

L’alunno comprende i principali segni e simboli della comunità cristiana

 

 

 

 

 

 

L’alunno individua significative espressioni d’arte cristiana, per rilevare come la fede è stata interpretata dagli artisti nel corso dei secoli

Il Natale: la nascita di Gesù, la visita dei pastori e dei magi

 

La Pasqua: passione, morte e risurrezione di Gesù

 

I segni e i gesti della comunicazione

 

Ogni religione comunica attraverso segni

 

I segni del Natale nell’ambiente: nel quartiere, nelle case, in alcune culture

 

I simboli pasquali: significato e tradizioni

 

 

 

La Chiesa: comunità di persone e luogo di incontro

 

Il Battesimo e il significato dell’acqua

 

Il significato di alcuni segni sacramentali

 

 

 

I segni e i simboli del cristianesimo nell’arte

 

 

Ambito antropologico-ambientale

 

 

 

 

Ambito linguistico-espressivo

 

 

 

 

 

CLASSE III

 

 

INDICATORI

ANNUALI

 

OBIETTIVI

 

 

CONTENUTI

 

 

RACCORDI INTERDISCIPLINARI

 

Conoscere espressioni, documenti e contenuti essenziali della Religione Cattolica.

L’alunno conosce le risposte che offre il Cristianesimo riguardo ai grandi perché della vita e alle origini del mondo

 

 

L’alunno conosce la Bibbia come fonte privilegiata per la conoscenza del messaggio cristiano

 

 

L’alunno individua le tappe principali della storia della salvezza

 

 

 

 

L’alunno conosce il significato della nascita di Gesù secondo i Vangeli e nella storia della salvezza

 

Genesi: la risposta cristiana al racconto della creazione

 

 

La Bibbia: significato del termine, struttura, formazione, redazione e autore

 

 

Abramo e il popolo eletto

 

La rivelazione a Mosè sul monte Sinai e il Decalogo

 

 

Gesù è il compimento delle promesse fatte da Dio nell’Antico Testamento

 

 

Ambito geo-storico-sociale

 

Ambito geo-storico-sociale

Ambito linguistico-espressivo

 

 

Ambito geo-storico-sociale

 

Riconoscere, rispettare e apprezzare i valori religiosi ed etici nell’esistenza delle persone e nella storia dell’umanità.

 

L’alunno conosce la nascita del fenomeno religioso e la sua storia nello sviluppo dell’umanità

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’alunno riconosce i principali segni della religione cattolica e ne comprende il significato religioso e umano

 

 

 

 

L’alunno individua significative espressioni d’arte cristiana, per rilevare come la fede è stata interpretata dagli artisti nel corso dei secoli

 

I grandi interrogativi della condizione umana

 

Religiosità,  religione e preghiere degli uomini primitivi: monoteismo (Ebraismo, Cristianesimo, Islamismo) e politeismo,  miti di creazione

 

Confronto tra la risposta scientifica e quella biblica sull’origine del mondo e della vita

 

 

La Pasqua ebraica e la Pasqua cristiana:origine e significato

 

Il significato dell’eucaristia domenicale per i cattolici

 

 

I segni e i simboli del cristianesimo nell’arte

 

 

 

Ambito geo-storico-sociale

 

Ambito linguistico-espressivo

 

Ambito scientifico

 

 

 

 

 

 

Ambito geo-storico-sociale

 

Ambito linguistico-espressivo

 

 

 

 

 

 

CLASSE IV

 

 

INDICATORI

ANNUALI

 

OBIETTIVI

 

 

CONTENUTI

 

 

RACCORDI INTERDISCIPLINARI

 

Conoscere espressioni, documenti e contenuti essenziali della Religione Cattolica.

 

L’alunno individua le tappe principali della storia della salvezza

 

 

L’alunno conosce Gesù, fondamento della religione cristiana, dagli episodi evangelici che testimoniano il suo insegnamento e la sua opera di salvezza

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’alunno coglie il significato dei miracoli e delle parabole

 

 

 

 

 

Dai Re ai Profeti.

 

 

 

Situazione geopolitica  della Palestina al tempo di Gesù

 

I 4 Vangeli come fonte principale per conoscere Gesù

 

L’incarnazione del Figlio di Dio

 

Il Battesimo di Gesù

 

La vocazione e missione degli Apostoli

 

Morte, resurrezione e ascensione di Gesù

 

 

Il Discorso della montagna

 

Il significato del Regno di Dio, centro dell’insegnamento di Gesù

 

Esempi di alcuni miracoli e parabole

 

Ambito geo-storico-sociale

 

Ambito linguistico-espressivo

 

Riconoscere, rispettare e apprezzare i valori religiosi ed etici nell’esistenza delle persone e nella storia dell’umanità.

 

L’alunno coglie nella vita e nell’insegnamento di Gesù, proposte di scelta responsabili per un personale progetto di vita.

 

 

 

L’alunno riconosce i principali segni della Religione cattolica e ne compre il significato religioso e umano

 

 

 

L’alunno individua significative espressioni d’arte cristiana, per rilevare come la fede è stata interpretata dagli artisti nel corso dei secoli

Gli incontri di Gesù (Farisei, Zaccheo, la Samaritana, Pietro e Paolo)

 

Esperienze di vita cristiana: medico, volontario, sacerdote, catechista, educatore, genitore

 

I segni e i gesti della comunità cristiana


Il triduo pasquale

 

 

I segni e i simboli del cristianesimo nell’arte

 

 

Ambito geo-storico-sociale

 

Ambito linguistico-espressivo

 

 

 

CLASSE V

 

 

INDICATORI

ANNUALI

 

OBIETTIVI

 

 

CONTENUTI

 

 

RACCORDI INTERDISCIPLINARI

 

Conoscere espressioni, documenti e contenuti essenziali della Religione Cattolica.

 

L’alunno conosce l’identità e la missione della Chiesa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’alunno si accosta ad alcuni documenti fondamentali del Magistero della Chiesa

La Pentecoste

 

Gli Atti degli Apostoli

 

La Chiesa ekklesia ed edificio

 

Chiesa: una, santa, cattolica, apostolica

 

I Sacramenti

 

L’impegno della Chiesa nel mondo

 

 

Lettura e commento di alcuni testi del Concilio Vaticano II

 

Ambito geo-storico-sociale

 

Ambito linguistico-espressivo

 

Riconoscere, rispettare e apprezzare i valori religiosi ed etici nell’esistenza delle persone e nella storia dell’umanità.

L’alunno conosce le fasi fondamentali della diffusione del Cristianesimo e i personaggi principali che hanno contribuito alla sua  diffusione

 

 

 

 

 

 

L’alunno conosce le grandi confessioni cristiane non cattoliche e coglie le principali tappe del cammino ecumenico

 

 

 

 

 

L’alunno conosce alcune delle grandi religioni mondiali e matura atteggiamenti di rispetto

 

 

 

L’alunno riconosce alcune forme di impegno concreto per il bene comune e si confronta con le testimonianze di alcuni grandi personaggi

 

 

 

L’alunno individua significative espressioni d’arte cristiana, per rilevare come la fede è stata interpretata dagli artisti nel corso dei secoli

La diffusione del Cristianesimo nel mondo greco e nel mondo romano

Il Cristianesimo a Roma: persecuzioni, martiri,  Catacombe

Costantino: l’Editto di Milano

Teodosio: il Cristianesimo religione di stato

Il Monachesimo: storia e diffusione, San Benedetto e San Francesco.

 

 

Lo scisma d’Oriente

 

La riforma e il movimento protestante: Martin Lutero

 

Il dialogo ecumenico

 

L’ebraismo, l’islamismo, l’induismo, il buddismo, le religioni orientali

 

Il dialogo interreligioso e i valori comuni a tutte le religioni

 

Il volontariato

Le missioni nei Paesi poveri

 

La testimonianza di alcuni personaggi: madre Teresa di Calcutta, Gandhi, M. L. King,

p. M. Kolbe, don Puglisi

 

 

I segni e i simboli del cristianesimo nell’arte

 

 

 

Ambito geo-storico-sociale

 

Ambito linguistico-espressivo

 

 

3. AREA DELL’INTEGRAZIONE

 

 

            Nella nostra scuola il 2,7% della popolazione scolastica risulta essere diversamente abile (31 bambini su 1.129).

            La commissione sui curricoli, operante nell’anno scolastico 2001/2002, per favorire l’integrazione dell’alunno diversamente abile,  ha individuato come prioritari i seguenti obiettivi formativi:

·                    sapersi relazionare con gli altri;

·                    prendere coscienza di sé come persona all’interno della propria classe-scuola-

quartiere-città;

·                    scoprire e sviluppare le aree di potenzialità;

·                    interiorizzare regole di comportamento ed essere capace di svolgere un compito

assegnato;

·                    avviarsi all’acquisizione  o acquisire il concetto di autonomia, compresa la

            scoperta delle proprie capacità e dei propri limiti.

            Per raggiungere tali obiettivi la scuola intende partire da un’attenta ed approfondita analisi della situazione iniziale di ogni singolo bambino per passare alla formulazione della diagnosi funzionale ed infine ad una mirata programmazione elaborata in rapporto ai bisogni individuali e sociali degli alunni ed alle loro potenzialità.

In questo primo momento gli insegnanti chiedono il supporto della famiglia e delle strutture specialistiche territoriali per avere informazioni specifiche sia rispetto allo stato psicofisico che per la definizione degli interventi operativi da proporre in classe anche in raccordo con l’esperienza extrascolastica del bambino stesso.

Per promuovere gli interventi volti all’integrazione scolastica saranno coinvolte tutte le risorse umane operanti nella scuola: i compagni di classe,  i docenti, i collaboratori,  i genitori degli alunni, il personale medico della A.S.L., i terapisti, cercando di individuare e mettere in atto le strategie metologiche, didattiche e organizzative che si riterranno più efficaci.

            Nella scelta delle strategie finalizzate al raggiungimento degli obiettivi stabiliti, è fondamentale l’organizzazione scolastica relativa:

·                    alla distribuzione delle ore di sostegno settimanali in rapporto a quanto definito dal GLH d’Istituto e dai consigli di classe;

·                    alle modalità di lavoro: individuale, collettivo, di gruppo, a classi aperte, in attività di laboratorio.

·                    all’utilizzo delle ore di compresenza dei docenti delle attività curriculari e di sostegno che saranno utilizzate per completare il lavoro di integrazione degli alunni portatori di handicap.

·                    Nei casi di handicap motorio si inserisce nell’équipe operativa anche la figura dell’AEC, assegnate dal Comune e presenti sulla base del numero di ore stabilite dal GLH d’Istituto.

La  Scuola, come luogo d’incontro, nella quotidianità deve affrontare anche problemi di

integrazione in direzione dell’educazione interculturale (relativi ai bambini stranieri provenienti  principalmente dai paesi dell’est europeo, dalle Americhe e dall’Africa).

Da alcuni  anni  si è avuto anche l’inserimento dei bambini-rom in alcuni plessi.

Nel campo dell’interazione il problema dell’inserimento diventa più complesso se ci poniamo dal punto di vista del bambino-rom, perché certamente è molto difficile promuovere un percorso  d’incontro di due culture, in quanto ciò spesso comporta l’espropriazione del sé intesa come confronto di canoni di vita diversa. La Scuola pertanto deve trasformare il suo essere nomade (anche in situazione stabile) e indipendente (ma appartenente ad una ben precisa etnia) in un bambino capace di coesistere con i propri coetanei in un determinato ambiente e nel rispetto di regole e leggi che non provengono dalla sua cultura e con cui spesso è in contraddizione.

 

L’incontro autentico, che la Scuola si pone come obiettivo, implica per tutti, alunni ed operatori, uscire dal proprio “io” ed aprirsi alla novità e alla differenza che è nell’altro e fare della diversità una ricchezza. La sfera di azione dell’Istituzione Scolastica dovrà  polarizzarsi sul riconoscimento della dignità e della singolarità della persona perché un incontro vero implica l’affettività e la moralità dell’individuo, il suo pensiero, il suo cuore, la sua disponibilità ad andare verso gli altri.

 

Gli interventi diretti verteranno in primo luogo sull’alfabetizzazione e sulla scolarizzazione, poi sulla strutturazione di progetti con obiettivi ben precisi ed infine sulla famiglia, perché solo un supporto costante è condizione indispensabile  per la proficuità del lavoro intrapreso.

All’intervento dell’Istituto si affiancherà l’intervento del servizio sociale che interverrà secondo le specifiche esigenze dell’utenza rom.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4. PROGETTI RELATIVI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

 

 

Accanto alle attività strettamente curricolari, la scuola ne propone altre che  ampliano la formazione degli alunni.

Riteniamo infatti che il percorso delineato attraverso i seguenti progetti sia funzionale alla realizzazione del diritto di apprendere ed alla crescita educativa di tutti i bambini, valorizzandone le diversità e promuovendo le potenzialità di ciascuno anche e soprattutto in relazione alla forte immigrazione ed all’inserimento dei bambini rom.

 

 

 

INDICAZIONI DI SCELTA DEGLI STESSI PROGETTI

 

Le tabelle  riportate nella pagina seguente  vanno lette considerando gli elenchi in ordine di priorità secondo i seguenti criteri:

 

 

1.progetti che coinvolgono la maggioranza delle classi del  plesso, comprese le sezioni della scuola dell’infanzia, con un minimo di due classi partecipanti;

 

 

2.progetti proposti dal  Territorio;

 

 

3.progetti in collaborazione con Paesi stranieri

 

 

Si ritengono approvati tutti i progetti che rispondono ai requisiti suddetti (fatta eccezione per i progetti iniziati negli anni precedenti).

 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



QUADRO DEI PROGETTI DEL 61° CIRCOLO DIDATTICO – 2006 /2007

 

 

PLESSO

 

 

 

 

TIPO DI PROGETTO

BONDI

BUONARROTI

DON MILANI

EVANGELISTI

PROGETTO DI

PLESSO

 

 

 

INFANZIA:

ACCOGLIENZA

 

INFANZIA:

INFORMATICA

 

PRIMARIA/INFANZIA

“IL PIACERE DI LEGGERE”

 

 

UNESCO:

 PRIMARIA

1. NON E’ SEMPRE FACILE AVERE UN BICCHIERE D’ACQUA

 

PRIMARIA/INFANZIA

2. LA CITTA’ DEI SERVIZI AL SERVIZIO DELLA CITTA’

 

“TANTI NOMI UN UNICO DIO, IL DIALOGO COME STILE D’INCONTRO”

 

PRESEPIAMO”

 

“PROTECTION DES MINEURS SUR INTERNET”

 

 

TERRITORIO: UN MUSEO APERTO

 

Collaboratori: 5

 

 

PRIMARIA

“CREARE INSIEME”

Classi:  10

 

Collaboratori :4

Art.113

 

 

“TANTI NOMI UN UNICO DIO, IL DIALOGO COME STILE D’INCONTRO”

 

PRESEPIAMO”

 

 

 

PRIMARIA E

INFANZIA:

 

“SPLASH! UN TUFFO NELL’AMBIENTE E NEL TEATRO 3”

 

 

Collaboratori : 3

 

BAMBINI IN GIOCO

 

“TANTI NOMI UN UNICO DIO, IL DIALOGO COME STILE D’INCONTRO”

 

PRESEPIAMO”

 

 

 

 

 

 

 

Collaboratori: 4

 

INFANZIA

“PROGETTO ACCOGLIENZA”

 

“PROGETTO CONTINUITÀ”

 

 

PRIMARIA/ INFANZIA

“IL PIACERE DI LEGGERE”

 

UNESCO:

NON E’ SEMPRE FACILE AVERE UN BICCHIERE D’ACQUA

 

“TANTI NOMI UN UNICO DIO, IL DIALOGO COME STILE D’INCONTRO”

 

PRESEPIAMO”

 

 

Collaboratori: 5

TERRITORIO

 

 

OFFERTA DI ENTI O ASSOCIAZIONI CHE OPERANO NEL TERRITORIO

 

 

  INFANZIA

“I NONNI RACCONTANO”

Sezioni: 2

 

 

INFANZIA

Sezioni: 5

Laboratorio:1

 

FUMOTTO

Classi 5

 

“IL CONSIGLIO COMUNALE DEI BAMBINI”

Classi

PRIMARIA

PROGETTO BIBLIOTECA

“ IL PIACERE DI LEGGERE”

classi: 8

 

“TERRITORIO: VISITE GUIDATE”

 

 

ANNO DELLA PALEONTOLOGIA

classi:2

 

 

 

 

“IL CONSIGLIO COMUNALE DEI BAMBINI”

 

PRIMARIA

Classi :11

INFANZIA

Sezione:2

Classi capofila: VA

 

 

ANNO DELLA PALEONTOLOGIA

 

 

 

 

ANNO DELLA PALEONTOLOGIA

 

 

 

 

“TERRITORIO: VISITE GUIDATE”

 

ALTRI PROGETTI

 

FINANZIATI DA ENTI ESTERNI ALLA SCUOLA

INTER-COM

 

E INTERCULTURA

INTER-COM

 

E INTERCULTURA

INTER-COM

 

E INTERCULTURA

INTER-COM

 

E INTERCULTURA

 

EDUCAZIONE AL CONSUMO CONSAPEVOLE

 

 

 

 

5. FUNZIONE DOCENTE

           

 

La funzione docente è uguale, paritaria e unica per tutti gli insegnanti, si fonda sulla contitolarità, sulla collaborazione, sull’autonomia culturale e professionale, sulla trasparenza, sulla distinzione delle proprie responsabilità personali e professionali all’interno di un progetto condiviso e si esplica in relazione:

 

·                    agli alunni

·                    agli altri docenti

·                    alle famiglie

·                    al territorio

 

in un vero ed intenso crocevia di relazioni umane, che si intrecciano e si giocano a vari livelli.

Si attribuiscono alla funzione docente i seguenti diritti-doveri in completa autonomia, libertà di insegnamento, uguaglianza di ruoli (FLESSIBILI E COMPLEMENTARI) e condivisione di compiti:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rispetto agli alunni

 

Ø      Attività frontale e di insegnamento

Ø      Funzione educativa nei momenti dei pasti

Ø      Attività di compresenza per l’arricchimento o il recupero dell’Offerta Formativa

1)              Programmare il piano educativo-didattico in rapporto alla classe e ad ogni singolo alunno

2)              adottare le metodologie più adeguate

3)              valorizzare le potenzialità degli alunni

4)              guidare gli alunni alla scoperta di metodi, tecniche, contenuti

5)              privilegiare l’apprendimento piuttosto che l’insegnamento: l’alunno al centro del processo educativo-formativo

6)              stimolare la creatività e la formazione di un pensiero divergente

7)              educare gli alunni alla cura e al rispetto di se stessi

8)              educare gli alunni al rispetto degli “altri “, compreso il diverso

9)              educare gli alunni al rispetto ed alla salvaguardia dell’ambiente

10)          educare gli alunni al rispetto critico delle norme di civile convivenza

11)          educare gli alunni a fruire criticamente dei mass-media e delle innovazioni tecnologiche

12)          preparazione di lezioni ed esercitazioni

13)          correzione degli elaborati

14)          valutare il proprio operato ed essere in grado, eventualmente, di modificarlo

15)          valutare il livello di competenze raggiunto dagli alunni per poter intervenire nel modo più opportuno.

16)          Accogliere e vigilare sugli alunni all’entrata a scuola (trovandosi in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni)

17)          Assistere all’uscita degli alunni a lui assegnati mentre escono dalle classi

18)          Vigilare sugli alunni a lui affidati durante la mensa scolastica ed i periodi ricreativi

 

 

 

Rispetto agli altri docenti

       Collaborare con pari dignità:

1)              Nella programmazionedel piano educativo-didattico

2)               nella programmazione, nella progettazione e nella ricerca

3)               nelle attività di documentazione

4)               nelle attività di valutazione

5)               con il team per arrivare ad una conduzione omogenea della classe

6)               con gli altri docenti nella realizzazione dei progetti inseriti nel P.O.F.

7)              nell’operare attivamente negli OO.CC.

8)              nella partecipazione alle attività di formazione e aggiornamento

 

 

 

 

Rispetto alle famiglie

 

1)              raccordarsi con i genitori per favorire un armonioso sviluppo psico-fisico

2)              instaurare e mantenere un sereno rapporto scuola – famiglia per cui l’alunno senta una continuità d’intenti tra le comunità educanti

3)              scambiarsi informazioni per arrivare ad una conoscenza degli alunni che sia la più completa possibile

 

 

Rispetto al territorio

 

1)              collaborare con gli esperti per risolvere eventuali problematiche presenti nel gruppo-classe

2)              intervenire presso le autorità competenti nei modi e nei limiti fissati dalle norme in casi di abbandono, trascuratezza e/o violenza sui minori

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

6. FIGURE FUNZIONALI ALL’OFFERTA FORMATIVA

 

 

In relazione agli obiettivi formativi indicati nel documento, il Collegio dei Docenti in ottemperanza all’art. 30 del CCNL 2002/03, 1° Biennio economico 2002/03,  ha individuato gli insegnanti che andranno ad operare nelle seguenti cinque aree:

 

 

SETTORE  N° 1

Coordinamento delle attività funzionali alla realizzazione del P.O.F

 

 

 

SETTORE  N° 2

Rapporti con il territorio

 

 

 

SETTORE  N°3

Sostegno (con particolare attenzione alla dislessia), disagio ed inserimento di bambini stranieri

 

 

 

SETTORE  N° 4

Informatica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GRUPPI DI LAVORO INDIVIDUATI NEL C.D. DEL 3/9/2003

 

·                    Gruppo di Lavoro “Commissione Progetti”

·                    G.L.H. d’Istituto

·                    Commissione elettorale

·                    Comitato di valutazione

·                    Coordinatori di plesso

·                    Collaboratori del Dirigente

·                    Commissione continuità

 

 

 

 

 


C)VALUTAZIONE

 

 VALUTAZIONE  DI CIRCOLO

 

La valutazione di Circolo ha valenza se coinvolge tutte le componenti che operano al raggiungimento delle competenze proposte. Il momento della verifica diventa quindi uno strumento per rilevare l’efficacia del progetto educativo stesso,  delle strategie operative utilizzate e della qualità del servizio erogato.

Inoltre la valutazione serve all’Istituto per adeguare le scelte programmatiche future e i metodi d’insegnamento affinché la Scuola tenga il passo con i tempi.

A tal fine sono state presi in considerazione i seguenti punti:

 

·                    Interazione scuola-territorio

·                    Confronto e comunicazione di esperienze didattiche

·                    Valutazione del progetto didattico

·                    Valutazione finale dei progetti relativi all’arricchimento dell’offerta formativa

·                    Organi istituzionali con compiti di valutazione e/o approvazione (Consiglio di            Interclasse, Collegio Docenti, Consiglio di Circolo)

·                    Integrazione ed aggiornamento delle ulteriori risorse scolastiche, materiali e professionali.

Strumenti di valutazione: dalla valutazione effettuata lo scorso anno scolastico la commissione POF analizzerà tutti i “punti deboli”, le proposte dei vari plessi e su quelli lavorerà per cercare soluzioni e proposte, laddove sarà possibile, per effettuare o proporre cambiamenti, aggiustamenti o modifiche di vario tipo ed a vari livelli.

 

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

 

La valutazione degli alunni è concepita ad ampio raggio, come valutazione “formativa”, non intesa semplicemente come mera misurazione, ma principalmente come interpretazione dei processi, delle situazioni e dei contesti tali da stimolare lo sviluppo di nuove competenze negli alunni, da mirare alla conoscenza e all’analisi delle potenzialità di ogni bambino, e delle caratteristiche socio – affettive e cognitive. Una valutazione, quindi, che coniuga la progettazione didattica, il contesto educativo – extrascolastico – relazionale e cognitivo – comportamentale di ciascuno alunno. Pertanto nella valutazione si fa riferimento alle tre dimensioni fondamentali per la formazione globale della personalità: la sfera affettiva, la sfera cognitiva e la sfera relazionale.

I docenti operano la valutazione dei processi formativi in ingresso, in itinere ed a fine anno scolastico.

 

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

 

 

 

 

 

ALFABETIZZAZIONE CULTURALE

·                    Disponibilità ad apprendere

·                    Abilità operative e modalità di indagine

·                    Padronanza di conoscenze e linguaggi

·                    Sviluppo di capacità comunicativa ed espressiva

·                    Sviluppo dei linguaggi verbali e non

·                    Conoscenze acquisite

·                    Considera l’interesse, la motivazione e la curiosità

·                    Capacità di riutilizzare le abilità e le conoscenze acquisite

·                    Capacità di astrazione

·                    Capacità di fare inferenze e ricostruire i percorsi fatti

·                    Creatività

·                    Autonomia di giudizio e divergenza

 

AUTONOMIA PERSONALE

·                    Conoscenza ed accettazione del sé

·                    Conoscenza delle proprie emozioni, imparando ad ascoltarle, a decodificarle, a coglierne l’intensità.

·                    Riconoscere le proprie aree di forza e di debolezza puntando sulle prime per acquisire capacità di avanzamento sulle seconde.

·                    L’autostima, la sicurezza e la fiducia nei propri mezzi.

·                    L’autocontrollo socio – affettivo ed emotivo

·                    L’autonomia e la divergenza di giudizio

·                    Riflessività -impulsività 

·                    Tranquillità -aggressività 

·                    Equilibrio -instabilità

·                    Interesse - disinteresse verso gli altri e le loro proposte

·                    Utilizzo delle proprie capacità e potenzialità

·                    Reazione di fronte al successo e all’insuccesso scolastico

 

 

 

PARTECIPAZIONE ALLA CONVIVENZA DEMOCRATICA

·                    Rapporti interpersonali e relazioni sociali

·                    Accettazione e non accettazione dell’altro

·                    Rispetto di persone, cose ed ambienti

·                    Partecipazione e collaborazione consapevole alla vita sociale

·                    Spirito di iniziativa e di scelta

·                    Motivazione e impegno a capire, operare e progettare costruttivamente

·                    Rispetto delle norme di convivenza civile

 

 

 

 

COME SI VALUTA

Strumenti diversificati:

1.                  prove e test di verifica scritti ed orali

2.                  questionari

3.                  comunicazioni verbali

4.                  griglie e schede strutturate

5.                  osservazioni occasionali e sistematiche

6.                  altro

 

TEMPI

 

·                    Bimestrale nell’ambito delle singole discipline

·                    Metà  anno scolastico, 1° quadrimestre

·                    Fine anno scolastico,  2° quadrimestre

TIPO DI VALUTAZIONE

1.  Oggettiva

2.  Comparativa

3.  Personalizzata

TIPO DI VALENZA

Formativa: si valuta per educare.

Regolativa ed autoregolativa: scuola, alunni e famiglie sono coinvolti, secondo le specifiche competenze, nel miglioramento del processo educativo.

Promozionale: l’alunno riceve, attraverso la valutazione, segnali di gratificazione, di positivo stimolo e d’incoraggiamento.

MODALITA’ DI COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE

Formale

·                    schede di valutazione

·                    colloqui bimensili

 

Informale

·                    valutazione degli elaborati prodotti dagli alunni

·                    valutazione sommativa come prodotto finale al termine di un percorso educativo-didattico

·                    eventuale comunicazione al Territorio dei prodotti o dei percorsi effettuati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


D) AREA DELLE SITUAZIONI PARTICOLARI

           

 

Ci sono situazioni particolari della vita scolastica per affrontare le quali è necessario che il personale dell’Istituto adotti particolari attenzioni e rispetti specifiche procedure di comportamento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


INDICE

 

 

 

 

 

PREMESSA

2

ANALISI DEL TERRITORIO

5

PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE

6

ASPETTATIVE DELLE FAMIGLIE RISPETTO ALLA SCUOLA

8

RAPPORTO CON I GENITORI

9

COMPOSIZIONE DEGLI EDIFICI

12

PRESCUOLA, TEMPO SCUOLA,CLASSI,

NUMERO DEI BAMBINI

 

13

ORGANICO

17

SERVIZI FUNZIONALI ALL’OFFERTA FORMATIVA

18

RISORSE FINANZIARIE

20

PRINCIPI ISPIRATORI  ISPIRATORI  DELL’OFFERTA FORMATIVA

22

PRINCIPI GUIDA PER L’ORGANIZZZIONE DIDATTICA

23

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA:

1. competenze da acquisire al termine del primo grado di istruzione primaria.

 

 

24

2. Area disciplinare

26

3. Area dell’integrazione

56

4. Progetti

57

5. Funzione docente

61

6. Figure funzionli all’offerta formativa e gruppi di lavoro

63

VALUTAZIONE

65

AREA DELLE SITUAZIONI PARTICOLARI

68

INDICE

72