TESTO
UNICO TITOLO I CAPO I art. 7 “Collegio dei docenti”. Punto
b) formula proposte al direttore didattico o al preside
( oggi dirigente scolastico) per la formazione, la composizione delle classi e
l’assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell’orario delle
lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei
criteri generali indicati dal Consiglio di Circolo.
Il Consiglio di circolo o di istituto indica, altresì, i
criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione ad
esse dei singoli docenti, all’adattamento dell’orario delle lezioni e delle
altra attività scolastiche, alle condizioni ambientali…. .
Comma 1: “ Le istituzioni scolastiche adottano, anche per quanto riguarda l’impegno dei docenti, ogni modalità organizzativa che sia espressione di libertà progettuale…”Comma 4: “ In ciascuna
Istituzione scolastica le modalità di impiego dei docenti possono essere
diversificate nelle varie classi e sezioni in funzione delle eventuali
differenziazioni nelle scelte metodologiche ed organizzative adottate dal POF”.
Comma 2: Il capo d’istituto assicura la gestione unitaria dell’istituzione scolastica e la finalizza all’obiettivo della qualità dei processi formativi, predisponendo gli strumenti attuativi del POF”.
Comma 4: Prima dell’inizio delle lezioni, il dirigente scolastico predispone, sulla base delle eventuali proposte degli organi collegiali, il piano annuale delle attività e i conseguenti impegni del personale docente che può prevedere attività aggiuntive. Il piano è deliberato dal Collegio dei docenti… e con la stessa procedura è modificato, nel corso dell’anno, per far fronte a nuove esigenze”.
Comma
3: Il Capo d’Istituto ( oggi dirigente scolastico) fornisce alla RSU
un’informazione preventiva consegnando l’eventuale documentazione sulle
seguenti materie: proposte
di formazione delle classi; modalità
di utilizzazione del personale in rapporto al POF; criteri riguardanti le assegnazione alle sezioni staccate e ai plessi. Comma
6: Sulle materie che incidono sull’ordinato e tempestivo avvio dell’anno
scolastico tutte le procedure previste dal presente articolo debbono
concludersi…nei tempi congrui per assicurare il tempestivo ed efficace inizio
delle lezioni, nonché la necessaria informazione agli allievi e alle loro
famiglie.
Costituiscono
oggetto di contrattazione
integrativa a livello d’istituto: la
modalità di utilizzazione in rapporto al POF; criteri
riguardanti le assegnazioni del personale docente alle sezioni staccate e ai
plessi. · CCDN SULLA MOBILITA’ del 21.12.2001, nota su art. 25 soppresso.In
caso di mancato accordo tra RSU e Dirigente scolastico, quest’ultima è tenuto
ad attenersi per l’assegnazione ai plessi, scuole e attività, ai contenuto
previsti dal presente articolo: “Il
Dirigente scolastico, in relazione ai criteri generali stabiliti dal consiglio
di circolo ed in conformità al piano annuale deliberato dal collegio dei
docenti, assegna gli insegnanti di scuola elementare e materna ai plessi, alle
scuole ed alle attività assicurando il rispetto della continuità didattica, in
coerenza con quanto previsto sulla stessa della programmazione
didattico-organizzativa, elaborata dal collegio dei docenti. La
continuità in caso di richiesta volontaria di assegnazione ad altro plesso o
altra scuola, formulata dal singolo docente non può essere considerata elemento
ostativo. Il dirigente scolastico opererà valorizzando altresì le competenze
professionali in relazione agli obiettivi stabiliti dalla programmazione
educativa e tenendo conto delle opzioni e delle esigenze manifestate dai singoli
docenti. L’assegnazione ai plessi, alle scuole ed alle attività del circolo,
anche su richiesta degli interessati, è da effettuarsi con priorità per i
docenti già titolari, rispetto a quella dei docenti che entrano a far parte per
la prima volta dell’organico funzionale di circolo; tali assegnazioni
avvengono sulla base dei criteri sopra descritti. In
caso di concorrenza l’assegnazione sarà disposta sulla base della graduatoria
formulata in base alla tabella di valutazione dei titoli ai fini delle
utilizzazioni allegata al CCND concernente le utilizzazioni e le assegnazioni
provvisorie del personale docente”. Nella scuola materna ed elementare le modalità di
assegnazione ai plessi e alle scuole, nell’ambito dell’organico funzionale,
sono regolate dal contratto d’Istituto, ai sensi del CCNL 1999, art. 6 comma 3
lettera H e del CCNL biennio economico 2000/2001, art. 3 comma 1 lettera E.
L’assegnazione a domanda ai plessi e alle scuole nell’ambito dell’organico
funzionale del personale già titolare precede quella del personale
neo-trasferito e, a tal fine, la continuità didattica non costituisce elemento
ostativo.
Nel
caso in cui il contratto d’istituto non venga definito, il Dirigente
scolastico del circolo o istituto comprensivo, si atterrà ai criteri richiamati
precedentemente ( vedi nota su art. 25 soppresso).
Nella scuola scuola secondaria, qualora l’istituto sia articolato su più sedi che non costituiscano autonoma dotazione organica, le modalità di assegnazione dei docenti alle cattedre o ai posti sono regolate dal contratto d’istituto. |