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LA LESSINIA
Passeggiando sui facili sentieri del Baldo e
guardando ad oriente vediamo le prime cime dei Monti Lessini: Corno d'Aquilio
(trapassato nella cima da una delle pił lunghe cavitą carsiche: la Spluga
della Preta), Corno Mozzo, Monte Tomba. Sconfinate praterie che giungono oltre
i 1500 m., salendo dalle case della periferia pedemontana di Verona.
La Lessinia e' costellata di centri e localitą di grande interesse, sia nelle
valli che la collegano alla pianura Atesina-padana, sia nei pianori e nei
centri pił interni. La Valpolicella, preziosa per i vini in tutto il mondo
(Valpolicella, Recioto, Recioto Amarone) e per la vivace vita economica ed
artistica che risale agli albori della nostra civiltą. La Valpantena nella
quale sono avvenuti importanti ritrovamenti preistorici quali quelli del
Riparo Tagliente, del Ponte di Veja, dell'Orsara. La Val d'Illasi ricca di
splendide ville veneziane e di pregiate coltivazioni di ciliegi che arrivano
fino quasi a Giazza: isola linguistica che accomuna la Lessinia alla cultura
nordica. La Val d'Alpone che insieme alla Val d'Illasi offre i vitigni di uno
dei piu' famosi bianchi nazionali, il Soave, che celebra nel nome antico il
ricordo della Casa di Svevia, vivo ancor oggi nelle altere torri
dell'imponente castello Scaligero. Alla fine della Val d'Alpone la localitą
di Bolca rappresenta uno dei centri geologici pił interessanti d'Italia:
nella sua Pesciara sono avvenuti e avvengono importantissimi ritrovamenti di
flora e di fauna marina di un tempo in cui queste montagne non erano altro che
piccoli isolotti dispersi in un mare tropicale.
Nelle praterie e nei boschi della Lessinia fin dai tempi antichi si e'
sviluppata una comunita' montana che ha avuto ed ha le proprie
caratteristiche ed una propria storia di lavoro e di tradizioni. Lungo le
comode strade provinciali che salgono fino ai crinali della Lessinia e'
possibile vedere i lunghi e bassi casoni delle malghe e dei caseifici dai
singolari tetti composti di lastroni di pietra, ricavati dalle numerose cave
che costituiscono non ultima ricchezza di tutto il territorio. Famosi nel
mondo sono infatti il Marmo rosso di S. Ambrogio di Valpolicella e il Nembro
dalla raffinata sfumatura perlacea. Ma sarą una indimenticabile sorpresa
scoprire nel pił folto dei boschi tra S. Anna d'Alfredo e Fosse la chiesetta
romanica di S. Giovanni in Loffa, o nelle case della contrada Ca' del Per nei
pressi di Cerna e ai Zivelonghi, singolari affreschi di arte popolare del XVII
e XVIII sec., vicini ad un sepolcreto gallico formato da una trentina di tombe
pressoche' intatte. Su queste praterie, d'inverno, si sciolgono gli anelli di
lunghissime piste da fondo che raccordano in un unico immenso campo di neve
tutta la Lessinia, per culminare nell'ampia conca degli impianti di discesa e
risalita di Pian dei Parpari, Branchetto e S. Giorgio e nel modernissimo
Palazzo del Ghiaccio di Bosco Chiesanuova.
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