ALGHERO
E IL SUO TERRITORIO
La zona
Il
territorio di Alghero si trova nella zona Nord-Occidentale della Sardegna, la
Nurra.
E' un tratto di costa che va da Capo dell'Argentiera - a Nord - a Torre Poglina,
a Sud: uno dei più belli dell'isola.
Lungo la linea di costa si susseguono spiagge meravigliose, piccole cale,
anfratti di costa selvaggia, imponenti promontori rocciosi e grotte
spettacolari.
La zona è chiamata anche "Riviera del Corallo", per l'abbondanza nei
fondali del prezioso celenterato.
I dintorni di Alghero sono ricchi di
testimonianze archeologiche
oltre al ponte romanico di Fertilia e alle rovine dell'antica città romana di
Sant'Imbenia, di straordinario interesse appaiono le vestigia delle necropoli
prenuragiche di Anghelu Ruju e Santu Pedru e i complessi
nuragici di Palmavera e Sant'Imbenia.
A pochi chilometri dall'abitato di Palmadula, presso il Capo dell'Argentiera
troviamo l'omonimo centro minerario.
La natura
Anche dal punto di vista naturalistico il territorio di Alghero non tradisce le
attenzioni dei visitatori.
Assolutamente straordinarie risultano essere le grotte di Nettuno con il
complesso carsico di Capo Caccia, la foresta demaniale di Porto Conte, tutta la
costa da Fertilia a Porto Ferro a Nord.
A Sud della città lungo la costa che giunge sino a Bosa, si può godere di una
vista mozzafiato per i 42 km che separano le due città.
Da citare, poco lontano dal mare, all'altezza
di Porto Ferro il lago Baratz, unico lago naturale d'acqua dolce di tutta la
Sardegna.
Di fronte all'enorme promontorio di Capo
Caccia si stagliano in un mare azzurrissimo due isole: a Nord l'isola Piana,
sulla quale vegeta la palma nana e in forma gigantesca l'euforbia.; a sud
troviamo invece l'isola Foradada, attraversata da una grotta e
"popolata" da un raro endemismo vegetale: la brassica insulare.
10
COSE DA NON PERDERE
1.
Nuraghe Palmavera
Notevole complesso nuragico sviluppatosi tra il XIII e il VI secolo a.C.: è
formato da una torre nuragica più antica e vari rifasci murari, con
torri-capanne ai vertici. Interessante la cosiddetta "Capanna delle
Riunioni", con banchina in pietra lungo il perimetro e al centro un
modellino di nuraghe che aveva forse funzione cultuale.
2.
Le Torri e i Bastioni spagnoli di Alghero
Il
sistema difensivo della "Fedelissima"
Alghero conserva tuttora numerosissime testimonianze del periodo aragonese e
spagnolo. Interessanti nel nucleo storico, oltre ai numerosi tratti della cinta
muraria, le torri difensive di San Giacomo, di San Giovanni, di Vincenzo Sulis e
della Maddalena.
3.
L'aragosta alla catalana
Semplicemente bollita e condita con olio, aceto e cipolle: squisita!
4.
La Necropoli di Anghelu Ruju ad Alghero
Le domus de janas con il simbolo del toro la necropoli è costituita da 38 domus
de janas di impianto "Ozieri". Si accede all'interno tramite ingressi
a pozzetto verticale o a corridoio. Le planimetrie mostrano schemi articolati in
più celle e spesso hanno decorazioni quali false porte, cornici, colonne,
pilastri, zoccoli, o protomi taurine, talvolta decorate di rosso.
5.
Grotte di Nettuno
Situate all'interno del promontorio di Capo Caccia, sono le grotte più belle e
famose della Sardegna. Raggiungibili in barca da Alghero (3 ore di viaggio), o
tramite una suggestiva scalinata di ben 656 gradini (Escala del Cabirol).
Magnifici saloni e concrezioni.
6.
Ristorante Al Tuguri ad Alghero
Un classico ad Alghero I piatti e l'arredamento richiamano la tradizione
catalana. Tra gli antipasti, mousse di ricci di mare (i bogamarì) e
polpetti in agliata. Tra i primi, linguine con filetti di razza e aragosta all'algherese.
Nella cittadina catalana non potrete chiedere di meglio. E' in via Maiorca 113.
7.
Centro minerario dell'Argentiera
Non distante da Alghero, a pochi chilometri dall'abitato di Palmadula, presso il
Capo dell'Argentiera troviamo l'omonimo centro minerario, sorto nell'Ottocento
per lo sfruttamento dei giacimenti di piombo e zinco. Abbandonato nel 1962, il
sito rappresenta un significativo esempio di archeologia industriale. Molte
delle strutture del nucleo principale, costituito da quattro edifici
rettangolari, sono realizzate in legno con tetti a capanna e inserite in un
paesaggio di rara bellezza. Notevole l'edificio della laveria, che domina una
bella spiaggia ghiaiosa circondata da rupi.
8.
Spiaggia Le Bombarde
Vicino a Fertilia incontriamo questa splendida spiaggia incassata fra le
scogliere di una piccola insenatura. E' caratterizzata da un'acqua
trasparentissima e molto fredda, persino d'estate.
9.
Terre Bianche Torbato Alghero D.O.C:
Ottimo vino bianco di colore giallo paglierino, che si sposa con grande
naturalezza alla cucina di mare: esaltante con i crostacei.
10.
Sagra del bogamarì
E' la festa del riccio di mare, da degustare con un buon bicchiere di vino nelle
bancarelle del Forte della Maddalena. Si svolge tutti i fine settimana da
gennaio a marzo.
DIETRO
IL MARE
massimo
a ½ ora dalla spiaggia
ARKEO
NATURA
MUSEI
·
Museo Diocesano d'Arte Sacra
P.zza Duomo - ex Chiesa del Rosario, tel. 079 9733041
·
Museo Tenuta Vitivinicola Sella & Mosca
Località
I Piani, strada Alghero - Porto Torres km. 11, tel. 079 997700
PALAU
E IL SUO TERRITORIO
La zona
Palau, frazione di Tempio Pausania fino al 1959, oggi è Comune autonomo ed ha
raggiunto uno straordinario successo nel panorama del turismo internazionale.
Le sue coste artisticamente modellate dalla natura, evocano rappresentazioni
surreali ed uniche al mondo, come il gigantesco Orso, che, nella sua millenaria
immobilità, domina tutto il territorio.
Sul finire del secolo scorso iniziò il
popolamento della zona con l'insediamento di pescatori e agricoltori, che
seppero sfruttare al meglio la fortunata posizione geografica, quasi
equidistante dall'arcipelago maddalenino e dalla Costa Smeralda.
La morfologia costiera, detta "a rias", presenta innumerevoli
rientranze, promontori, cale, isole e faraglioni.
Nonostante gli interventi di sfruttamento
turistico, la zona mantiene sempre un fascino notevolissimo, grazie alle
incredibili colorazioni del mare, alle rocce granitiche foggiate
dal tempo in modi bizzarri, alle splendide spiaggette e ad una lussureggiante
vegetazione mediterranea.
I motivi di interesse paesaggistico, nei
dintorni di Palau, sono molto vari, soprattutto sulla costa, che intanto può
essere ammirata dal colle di Baragge m 125, subito alle spalle dell'abitato, con
lo sfondo dell'Arcipelago. La strada verso Santa Teresa consente l'accesso a
Porto Rafael, alla punta Sardegna, a Mare e a Porto Puddu, o Porto Pollo, con la
lunga spiaggia del Liscia, divisa in due parti dall'isola dei Gabbiani, località
particolarmente adatta per il windsurf.
Porto Rafael è un rinomato insediamento
turistico, perfettamente inserito tra le rocce, la macchia mediterranea e il
mare. Il centro è caratterizzato dal totale connubio tra costruzioni e natura.
Passeggiando per il paesino si possono ammirare le graziose villette in stile
spagnolo e la chiesetta di Santa Rita.
Procedendo invece nella via Capo d'Orso,
verso oriente, si sfiorano vaste insenature con meravigliose calette, sino a
giungere alla famosa roccia dell'Orso, una collina alta 122 metri, così detta
per la presenza della roccia granitica dalla inconfondibile forma di un
plantigrado che guarda verso il mare, nota fin dai tempi più remoti.
Amatissimo dai turisti, il gigante di pietra domina il paesaggio e lo
caratterizza.
Si arriva vicino alla roccia percorrendo un
sentiero panoramico, che inizia dalle vecchie case del Forte di Capo d'Orso e,
procedendo per il ripido sentiero , che serpeggia in mezzo alla macchia
mediterranea, giunge fino alla cima ,dove ai piedi dei massi granitici che
formano il singolare gigante, si ammira uno stupendo panorama che abbraccia le
coste di Palau e l'arcipelago di La Maddalena.
Natura
Il mare sottostante offre un impareggiabile: la zona è immersa tra lentischi,
olivastri, lecci, corbezzoli, mirti, ginepri, cisti, fillirea, che con la loro
presenza, a secondo della stagione, rendono sempre varia e profumata
l'escursione.
Ma anche nel resto della interessante e
frastagliata costa, come d'altro canto sui rilievi più interni, abbondano le
forme curiose e insolite scavate e modellate nella durissima roccia, con
infinita pazienza, dal lavoro millenario del tempo che ha saputo ricreare qui
uno degli spettacoli più suggestivi di tutto il litorale italiano.
Nelle radure i gruccioni variopinti scavano in primavera i loro nidi; la passera
solitaria, dal piumaggio azzurro lavagna lancia verso il cielo il suo canto.
Gli stagni di Porto Pozzo, a occidente delle
foci del fiume Liscia, comunicano col mare, costituendo discrete peschiere.
Abbondanti le fioriture di armeria, di profumatissima lavanda steca, di papavero
di mare giallo oro. Nei macchioni di ginepro si può con un po' di fortuna
incontrare in primavera la splendida ghiandaia di mare, dalle ali turchese e
zaffiro e dal groppone nocciola.
Qui la leggenda vuole approdasse Ulisse,
quando intrappolato in un mare assolutamente sconosciuto, incappò nei feroci
Lestrigoni, dediti alla pastorizia. Il luogo è descritto infatti nell'Odissea
come un porto insinuato profondamente entro la terra, stretto tra rupi protese
come braccia a serrarne l'imboccatura.
Sembra proprio il ritratto di un fiordo e
Porto Pozzo è infatti esattamente un fiordo nel cuore del Mediterraneo, nella
più irta, selvaggia e pericolosa delle coste italiane.
Mimetizzati nella macchia e tra le rocce si trovano alcuni fortini militari
eretti nel XVIII secolo, dai Savoia. Una delle strutture meglio conservate è
quella di Monte Altura, a picco sul mare.
SANTA
TERESA DI GALLURA E IL SUO TERRITORIO
La Zona
Santa
Teresa di Gallura è una delle località turistiche più amate della Sardegna.
Immersa nelle rotondeggianti rocce della Gallura, Santa Teresa, oltre alla
bellezza delle sue spiagge, offre servizi ed occasioni di svago e divertimento
per i suoi ospiti estivi.
Proprio nel centro di questa località si trova la spiaggia più amata e
frequentata: la spiaggia di Rena Bianca.
Nascosti nel verde, gli antichi stazzi di
granito, in passato usati dai pastori, ora sono esclusivi rifugi estivi immersi
nella macchia mediterranea.
Il luogo più caratteristico di questo tratto
di costa è Capo Testa. Da qui un sentiero conduce al settore più
settentrionale, presso il faro omonimo. Le rocce, erose dalla forza dei venti e
delle acque che si infrangono violentemente, hanno forme incredibili e
tondeggianti.
La Natura
L'ambiente circostante è dominato dalla macchia mediterranea, in cui gioca il
ruolo di protagonista la grande e vistosa ginestra efedroide che in primavera
copre le rocce di un bellissimo giallo intenso.
Tra i massi granitici si nasconde, prudente e scattante, l'interessante
lucertola di Bedriaga, un piccolo rettile di arcaica discendenza dalla
bellissima colorazione verde cupo.
DIETRO
IL MARE
NATURA
ARKEO
STINTINO
E IL SUO TERRITORIO
Il paese è
collocato tra una profonda rada adibita a porto peschereccio e
uno stretto fiordo, che ha dato il nome all'abitato, in
sassarese isthintinu (budello), trasformato in approdo per imbarcazioni
da diporto.
Un tempo era piccolo centro di pescatori, ma attualmente è
un'attrezzata zona balneare. E' fra le località turistiche
sarde più frequentate, anche dal turismo internazionale, sicuramente la più
importante della zona di Sassari dopo Alghero. I suoi suggestivi porticcioli,
sempre affollati di imbarcazioni nascono in due profonde insenature.
L'abitato fu
fondato nel 1885 dagli abitanti dell'Asinara, quando lo Stato
espropriò l'isola per confinarvi le vittime di un'epidemia di colera, prima,
poi per costruire una colonia penale, progettata sul modello della Caienna
francese. Stintino conserva tuttora le originarie caratteristiche di borgo di
pescatori e soprattutto sopravvivono ancora la costruzione artigianale di
imbarcazioni di legno, i gozzi, e la tradizionale pesca
al tonno.
Dal paese si
scorge la rada dei Fornelli, che si apre tra le rupi di Capo
Falcone e dell' isola Asinara, oggi Parco Nazionale,
territorio sottratto alle tentazioni di cementificazione e ad incontrollati
flussi turistici.
Si individuano facilmente l'isola Piana, un
tempo appartenuta alla famiglia Berlinguer, e l'isoletta della Torre
della Pelosa, con la bella struttura aragonese.
Doppiata la Punta Falcone è possibile ammirare la selvaggia bellezza delle
scogliere di Mare di Fuori. Spettacolari sono i colori
fantastici del mare esaltati dal candore della sabbia lungo la spiaggia
della Pelosa, che, insieme alla spiaggia delle Saline,
è la più rinomata del centro balneare.
Dalla cima di Capo Falcone, le cui pareti di scisto precipitano
in mare con un salto di 110 metri, si gode un panorama meraviglioso. Dopo una
breve passeggiata è possibile arrivare più in alto, a 183 metri, alla terrazza
della grande torre Falcone, che domina la penisola. Lo sguardo
abbraccia l'intero promontorio, la costa occidentale, fino a Capo Caccia e, a
est, il mare fino a Castelsardo. Da segnalare anche la torre spagnola in
località Tonnara delle Saline, edificata alla fine del
Cinquecento.
LE SPIAGGE DEL GOLFO DI OLBIA
Arrivare:
partendo da Olbia, sulla S.S. 125, dopo 9,2 km svoltiamo a sinistra per Punta
Ceraso. Percorsi altri 2,2 km giriamo a sinistra in direzione Li Cuncheddi:
raggiungiamo la spiaggia dopo 800 m.
Arrivare:
partendo da Olbia, lungo la S.S. 125, dopo 9,2 km giriamo a sinistra per Porto
Istana. Raggiungiamo la spiaggia dopo 2,200 km.
Numerosi servizi; noleggio pedalò e surf.
Arrivare: partendo
da Olbia sulla S.S 125 in direzione Siniscola. Dopo 9,2 km giriamo a sinistra al
bivio per Porto Istana; dopo 500 m rigiriamo a sinistra verso Punta Ceraso. Dopo
1 km si svolta nuovamente a sinistra in una strada sterrata. Dopo 50 m andiamo a
sinistra e, percorsi 450 m, siamo finalmente arrivati.
Non ci sono servizi.
Arrivare:
partendo da Olbia, sulla S.S 125, procediamo in direzione Siniscola; dopo 6,5 km
giriamo a sinistra e dopo 1,2 km arriviamo alla spiaggia delle Saline.
Ampio parcheggio; la spiaggia si raggiunge con un ponticello.
Arrivare:
partendo da Olbia, continuiamo sulla S.P.82 in direzione Golfo Aranci. Dopo 6 km
giriamo a destra: percorsi 150 m arriviamo alla spiaggia.
Arrivare:
partendo da Olbia, proseguiamo in direzione Golfo Aranci sulla S.P. 82. Dopo 6,7
km giriamo a destra al bivio per Bados; dopo 400 m arriviamo alla spiaggia.
Non ci sono servizi.
Arrivare:
partendo da Olbia, continuiamo in direzione Golfo Aranci sulla S.P. 82. Dopo
8,250 m svoltiamo a destra per Sos Aranzos: dopo 1 km giriamo a sinistra in una
strada sterrata. Arriviamo alla spiaggia dopo 100 m.
LE SPIAGGE DI LOIRI PORTO SAN PAOLO
Arrivare:
partiamo da Olbia sulla S.S 125 verso Siniscola; dopo 16,7 km svoltiamo a
sinistra. Percorriamo 1,5 km di strada sterrata e 500 m di strada asfaltata: qui
giriamo a sinistra e dopo 100 m arriviamo al parcheggio della spiaggia.
Non ci sono servizi.
Arrivare:
partendo da Olbia in direzione Siniscola, dopo 15,7 km svoltiamo a sinistra per
Porto Taverna. Raggiungiamo la spiaggia dopo 800 m.
Si possono noleggiare pedalò, surf e gommoni.
Arrivare:
partiamo da Olbia lungo la S.S. 125 in direzione Siniscola, dopo 14,7 km
svoltiamo a sinistra per Costa Dorata. Arriviamo al parcheggio dopo 700 m:
continuiamo a piedi, la spiaggia dista solo 250 m.
Arrivare:
partiamo da Olbia sulla S.S. 125 in direzione Siniscola; dopo 14,2 km svoltiamo
a sinistra per Porto San Paolo: dopo 400 m arriviamo al paese, che si affaccia
sulla spiaggia.
Arrivare:
partendo da Olbia sulla S.S. 125, procediamo in direzione Siniscola; dopo 11,6
km svoltiamo a sinistra per Costa Corallina: raggiungiamo la spiaggia dopo 800
m.
LE SPIAGGE DELLA COSTA PARADISO
SPIAGGE COSTA PARADISO
La sua bellezza selvaggia
mozza il
fiato.
Le rocce rossastre scolpite
dal vento contrastano con l'azzurro
intensissimo del mare.
LE SPIAGGE DEL GOLFO
DELL'ASINARA
Arrivare: partendo da Sassari attraverso la S.S. 131 arriviamo a Porto
Torres. Entrati nella cittadina ci dirigiamo verso il porto; da qui svoltiamo a
destra nel lungomare Cristoforo Colombo, sino ad arrivare alla spiaggia di Balai,
alla periferia di Porto Torres.
Arrivare:
partendo da Sassari proseguiamo in direzione Portotorres (S.S. 131); prima del
km 221 si gira a destra per Platamona. Si percorrono 4,4 km: la strada termina
con un piazzale (La Rotonda) antistante la spiaggia.
Ampio parcheggio e numerosi servizi.
Arrivare:
partendo da Sassari sulla S.S. 200 usciamo in direzione di Sorso. Superato il
sottopassaggio della ferrovia Tempio-Palau, all'incrocio con la S.P. per
Platamona ("Buddi Buddi"), proseguiamoo dritti. Arrivati a Marina di
Sorso, dopo 200 giungiamo al mare.
Arrivare:
partendo da Castelsardo procediamo in direzione Santa Teresa. Dopo 21,5 km
giriamo a sinistra al bivio per Badesi Mare: arriviamo alla spiaggia dopo 2 km.
Non sono presenti servizi.
Arrivare:
partendo da Valledoria procediamo in direzione Castelsardo, dopo 1 km, prima del
cimitero, svoltiamo a destra e facciamo 150 m. A questo punto giriamo a sinistra
e facciamo 600 m sino alla spiaggia.
Non sono presenti servizi.
Arrivare:
partendo da Castelsardo usciamo in direzione di Sassari, sulla S.S. 200.
Percorsi 3 km arriviamo a Lu Bagnu: una scalinata conduce alla Spiaggia del Sacro
Cuore.