Note tecniche solo per capirsi:
i nostri criteri di valutazione di un percorso ciclistico
Fermo restando che non ci consideriamo assolutamente dei veri sportivi ma solo dei dilettanti con scarso o inesistente allenamento nelle gambe che sanno solo alcune regole fondamentali per l'uso di una bicicletta con il cambio, vorremmo definire i nostri criteri di valutazione di difficoltà di un percorso ciclistico.
Strada pianeggiante, dolce saliscendi: si usa solo la corona più grande.
Salita media: si usa in prevalenza la corona più grande e a tratti quella intermedia.
Salita medio dura: si usa in prevalenza la corona intermedia.
Salita dura: si usa in prevalenza la corona intermedia e a tratti quella più piccola.
Salita durissima: si usa solo la corona più piccola
Ma a questo punto è meglio scendere e spingere la bici a mano, la strada percorsa è più o meno la stessa, la velocità anche, si fatica di meno e si tira un po' il fiato.

Ci riferiamo all'uso delle tre corone anteriori del cambio. Se avete capito tutto non proseguite nella lettura, in caso contrario troverete qui di seguito alcune spiegazioni sul funzionamento di una bicletta con il cambio cosiddetto a 21 velocità. Probabilmente diremo cose che tutti già sanno, ci scusiamo in anticipo, sperando in ogni caso di non dire cose troppo deliranti.

Se siete seduti sulla bicicletta e guardate sotto di voi vedrete che i pedali sono collegati al gruppo delle moltipliche. Tale gruppo è composto da tre corone dentate di differenti misure. La catena, può essere spostata secondo le esigenze da una corona all'altra, per mezzo del deragliatore, mosso da un comando posto sul manubrio a sinistra.
Se vi abbassate ancora e guardate dietro di voi vedrete che sulla ruota posteriore (detta "ruota libera") si trova la cassetta pignoni formata da 7 (più o meno) ruote dentate.
Anche in questo caso, come per il cambio anteriore, la catena può essere spostata da un pignone all'altro tramite un comando posto sul manubrio a destra.
Per quanto riguarda le tre corone anteriori, quella più grande, a destra, rapporto lungo, consente di pedalare più veloce e si usa generalmente in pianura, quella di centro, rapporto medio, per percorsi con salite medio dure, quella più piccola, rapporto corto, a sinistra, per salite decisamente dure.
I pignoni posteriori seguono un meccanismo opposto, quello più piccolo (a destra) fornisce una pedalata più dura, quello più grande una pedalata più molle.

Al di là della pendenza che stiamo affrontando, secondo noi è fondamentale che la nostra pedalata sia sempre "in tiro", cioè né troppo dura (facciamo troppa fatica a far girare i pedali) né troppo scorrevole (i piedi fanno girare i pedali troppo facilmente). Se usiamo correttamente i due cambi anteriore e posteriore possiamo trovare di volta in volta trovare la combinazione giusta che ci consente di pedalare con la minor fatica e il maggior guadagno possibile nello spostamento in avanti compatibilmente con la pendenza affrontata.
Se consideriamo una trasmissione tipica delle MTB composta da 3 corone e da 7 pignoni, abbiamo un numero teorico di 21 rapporti possibili.
La realtà è però diversa, poiché, per un uso corretto del cambio è necessario seguire alcune regole basilari:
La corona maggiore, non deve essere utilizzata con i pignoni più grandi (ultimi due).
La corona inferiore, non deve essere utilizzata con i pignoni più piccoli (ultimi due).
La corona intermedia, non deve essere utilizzata con i pignoni estremi (maggiore e inferiore).
Questo per evitare che la catena, lavori in modo troppo trasversale, creando attriti che ne pregiudicano la durata.
In pratica possiamo ottenere circa 15 combinazioni da usare a seconda delle necessità.

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