L'allenamento
o ce l'hai o non puoi inventartelo in poco tempo. Quindi è
sconsigliabile lanciarsi in faticosi training dell'ultimo momento
che ti stroncano solo il poco fiato che avevi e ti fanno arrivare
al giorno della partenza in forma peggiore di quanto stessi in precedenza
e gia' stanco ancora di prima di partire.
Non
dobbiamo attraversare la Patagonia
o fare lunghe tappe estenuanti senza fine. Basta viaggiare con
le forze che si hanno e regolarsi di conseguenza. Il bello di viaggiare
in posti belli come la Sardegna è che qualsiasi momento per
fermarsi è buono, non ci sono tappe di trasferimento. Se
dopo trenta chilometri di viaggio vediamo un campeggio carino e
una baietta di sogno chi ci vieta di fermarci? Se siamo stanchi
in un tratto montagnoso e vediamo il cartello che indica un agriturismo
perchè non provare a seguire l'indicazione e fermarsi lì
per la notte? Beh, questo in linea di massima, poi ci possono essere
anche tappe più faticose o scarsità di posti in cui
fermarsi (se si ha la tenda dietro si può sempre optare per
il campeggio libero, per una notte sola non è un problema,
certo una doccetta rinfrescante in questo caso non c'è) e
allora non resta che stringere i denti e pedalare ancora un pò...
Importante:
non farsi prendere dal delirio di onnipotenza
che generalmente si impossessa di noi prima della partenza guardando
la cartina geografica: dunque.. parto di qua, faccio questa strada
fino a qua, ah, si! Magari posso fare una deviazione fino là
poi girare di qua, poi attraversare tutta la Sardegna e arrivare
qua, ecc...
Sulla
carta stradale tutto sembra facile
anche su quelle strade con quelle strane freccine (magari doppie)
che indicano le salite, non bisogna avere fretta, non è come
andare in automobile, non ci sono tempi fissi, medie da tenere,
tutto fluisce in un magma di sensazioni e desideri. A volte si riesce
a fare molta strada senza neanche esserne coscienti, una strana
energia ti prende e pedali senza fatica altre volte invece, se incappi
nella giornata NO, pochi chilometri diventano eterni.
La
bicicletta è un veicolo strano
se pedaliamo in pianura, con il notevole carico che trasportiamo
è faticoso partire, imprimere il primo slancio, ma poi proseguire
diventa più facile, siamo elefanti, lenti ma sicuri, basta
trovare il giusto ritmo, il nostro ritmo.
L'unica raccomandazione è di mantenere un ritmo, anche molto
lento, ma comunque un ritmo, senza scatti o sforzi superflui che
non possiamo mantenere nel tempo.
Se
poi troviamo una discesa è pazzesco
la
bici parte come un razzo, come se avessimo inserito il turbo, e
ci rimaniamo male quando, alla fine della discesa e magari con l'inizio
di una salita, la bici si arresta quasi di colpo, come se avesse
finito il carburante. Ci tocca pedalare, a volte con grande vigore,
comunque nulla è perduto, mentre pedaliamo in salita sappiamo
già che da qualche parte un'altra discesa ci sta aspettando.....
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