Anno 2006 Aprile - Maggio


"A r s P o e t i c æ"
(L'arte della Poesia)

Foglio periodico letterario - artistico.
Qui canit arte canat…

 

Fondato e redatto a cura di:
Sandro Ciapessoni - Via Dignano, 6 - 35135 - Padova
Telefono: 049612286

 

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PRESENTAZIONE

 

Visto il successo dei precedenti 'Foglio periodico letterario' anche questo numero, viene redatto con l'ausilio di alcuni Autori che prevalentemente hanno preferito inviare per la pubblicazione, alcune testi relativi al lago di Como - per meglio dire: il Lario - . E' infatti questa, una circostanza che mi rallegra e che mi onora, poiché pure il sottoscritto appartiene per nascita a quella 'benedetta' Terra, mi è pertanto così generosamente data l'occasione poterla ancora una volta degnamente nobilitare unitamente agli altri Autori, su questa mia modestissima pubblicazione.
L'edizione odierna, coprirà il mese di maggio e giugno del corrente anno; felice occasione questa per abbinare per tale circostanza, alcune composizioni adatte alla ricorrenza della festa di San Giovanni, più comunemente chiamata: "Sagra Comacina" e che si svolgerà, come consuetudine di tutti gli anni, l'ultima domenica di giugno c.a. all'Isola Comacina, unica isoletta del lago di Como.
Il Lettore troverà ovviamente anche Opere il cui tema non verterà necessariamente sul "Lario"; lo scopo principale di questo periodico, è infatti la diffusione di testi letterari la cui linea o stile di scrittura poetica rifletta nei limiti del ragionevole possibile, i canoni e le principali regole cui l'Arte della Poesia ritiene propri.
Auguro alle gentili Lettrici ed ai signori Lettori una serena e chiara lettura dei testi che vanno a seguire, con la speranza che il loro impegno sia positiva fonte comunicativa fra le due parti, cioè fra l'Autore ed il Lettore.

Sandro Ciapessoni.

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Poetessa e Pittrice Signora Mariangela Fumagalli Nettuno di Bellagio (Como). Sul periodico del mese di marzo 2006, con la presentazione di una sua Poesia, è già stato tracciato in breve sintesi, il profilo letterario di questa affermata Poetessa. In questo numero presento un testo in prosa sotto forma di 'fiaba' "Gelsomina" ovvero Festa sul lago di Como e, destinato anche ai piccoli Lettori che già si dilettano nella lettura del suo stile di scrittura e che ne hanno fatto espressa richiesta. Riguarda proprio l'Isola Comacina. Felice lettura.

Sandro Ciapessoni.

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"GELSOMIMA"
ovvero:
FESTA SUL LAGO DI COMO.

Quando sul lago di Como - dove crescono gli ulivi e i limoni - vivevano i nostri antenati, i milanesi volevano vivere e comandare qui da noi, poiché la città di Milano era sovente avvolta in una spessa densa insalubre nebbia. Incominciarono così a lottare e dopo grandi e strenue battaglie, i comaschi ebbero la meglio e vinsero.
Da allora, nel giorno di san Giovanni - il 24 giugno- , partendo dall'Isola Comacina, i comaschi indissero una gran festa per commemorare e ricordare anche nel futuro la loro grande vittoria.
Il comandante Attilius fece illuminare tutta la circostante zona, con dei caratteristici lumicini fatti col guscio secco delle lumache, il cui involucro era riempito di olio, ed uno stoppino acceso irradiava la sua luce. Ma erano tanti, infinitamente tanti quei piccoli gusci di lumache trasformate in fiammelle di tremolanti luci…
Il comandante Attilius diede anche ordine a tutti i pescatori - che erano tanti -, di gettare le reti e cominciare a pescare quanto il lago donava; trote, lavarelli, agoni, alborelle, tinche, anguille, e pesci persico. Ordinò altresì alle donne di cucinare tanto riso e piselli, accendere con della legna i camini e preparare la polenta da mangiare con le "luganeghe" (salsicce) poi, cucinare ben bene e lentamente allo spiedo l'agnello abbrustolito sulla brace viva. Intanto gli uomini quelli più anziani, avevano già provvisto le tavole di buon vino rosso che avevano nascosto in luogo sicuro, giù nelle loro cantine… e fu una gran festa quando l'Amelio con il clarinetto e il Giosuè con la chitarra intonarono e diedero il via alle danze.
La grande festa sì, ora si poteva dire che si era trasformata in un grande festoso, e gioioso giubileo!.
Pompeo che era un bravo ballerino, volle aprire lui le danze e si scelse come dama la Gelsomina, tutta rivestita a festa, con gli zoccoli nuovi; aveva poi anche intrecciato i capelli neri in modo civettuolo con un grazioso nastro rosso ed era bella, era luminoso quel dolce viso lombardo e su di esso appariva una sana ed ingenua spontaneità: era gioia serena: che emergeva illuminata sotto il tenuo chiarore di quella magica notte.
Era la prima notte della "prima" festa di san Giovanni, e Pompeo volteggiava festoso nella danza con l'amabile Gelsomina che nella foga, e rapita dall'incanto di quella festa, quando ballava alzando le gambe, mostrava i mutandoni con i pizzi trinati… ma ballava, ballava la Gelsomina guidata dall'esuberante Pompeo ed erano felici con sana felicità. Ci fu una generale esplosione di gioia quando improvvisamente, all'insaputa di tutti, accesero i colorati fuochi d'artificio.
Ancora oggi nella notte di san Giovanni, da tutto il mondo arrivano i turisti per vedere i fuochi di bengala; il lago si riempie di barche, di battelli e motoscafi per la magica notte sul lago di Como… ma manca la vera protagonista di quella festa: "la gioia serena che emergeva illuminata sotto il tenuo chiarore di quella magica notte… quel volto, quella soavità dolce dipinta su quel sorriso lombardo dell'amabile e gioiosa Gelsomina".

Mariangela Fumagalli Nettuno.

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Sempre della Signora Poetessa e Pittrice, Mariangela Fumagalli Nettuno di Bellagio (Como), una dignitosa e significativa lirica sull'"Isola Comacina" il cui titolo è in essa assunto. In questa Poesia, lo stile di scrittura inconfondibile e assai piacevole della Poetessa si distingue per l'eleganza delle espressioni usate, trasformate in "figure" autentiche che interpretano ad hoc, a mo' di dipinto l'assunto dell'Opera. E' pure un testo che viene a proposito per la prossima festa di San Giovanni, cioè in occasione della "Sagra Comacina". Buona lettura

Sandro Ciapessoni.

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ISOLA COMACINA

Come greca Vestale
sorgi... modesta ed imperiosa.

Ai pie' d'amene e verdi valli,
tra il blu cobalto e l'alte vette
ubriaca di cielo, vivi il tuo destino.

Le diroccate mura
come di vetro sono pareti
dalle quali traspirano i nostri misteri.

Testimone di cruenti battaglie,
i tuoi sassi, i ceppi di antiche colonne
oggi son oasi di pace nostra
e di turisti,
dove il pensiero
arretra e si confonde...

e là, si ferma.

Mariangela Fumagalli Nettuno

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Negli ultimi tre versi, la Poetessa stimola il nostro pensiero alla meditazione sul passato dell'Isola. A giusta ragione vi sono tutti i motivi per scoprire un glorioso passato…

Sandro Ciapessoni.

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Due Liriche di notevole rilievo della Poetessa Signora Antonia Migliaresi di Roma: "La scalotta" e l'altra dedicata a sua Madre: "A mia Madre". Anche nel precedente numero sono state pubblicate due Liriche della Poetessa A. Migliaresi, ed il Lettore avrà sicuramente compreso che si tratta di uno stile letterario, chiaro e nello stesso tempo efficace, forte per destare emozioni grazie alla capacità della Poetessa di corredare il tessuto poetico di quelle forme emotive capaci di 'toccare' l'animo umano. Non mi resta altro che augurare al Lettore una buona lettura.

Sandro Ciapessoni.

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LA SCALOTTA.

Scendevo la 'scalotta'
in religiosa pace
gradino per gradino
gustando ogni momento
come rito d'amore.

In quell'estatico silenzio,
attento ero lo sguardo
ad ogni particolare
e teso l'udito
ad ogni nota di natura.

Era scambio d'amore
con gli scoscesi prati...
musica soave
risuono di poesia.

Contavo quei cipressi
ad uno ad uno,
notavo ogni ferita
d'impetuoso vento
o d'indomabile bufera.

Mi raccontavo a loro
liberando l'anima
al soffio della 'breva'
che tra gli annosi rami
danzava come foglia leggera
al suon di primavera.

Era letizia immensa
dialogo divino,
estasi pura...
Sostavo sedendomi
e contemplando, ripercorrevo

storie della mia vita.

Riprendevo la discesa
proseguendo per la darsena,
ero di fronte al lago
ed era ormai tramonto.

Volgevo il passo a casa
con l'ultimo raggio
che dorava l'acqua.
Ero una donna nuova!

Quel verde, quei cipressi,
quell'estatica musica
riempito avevano gli occhi
e lo spirito mio
di gioia assoluta
ed appagante ristoro.

Ed ero veramente
una donna nuova.

Antonia Migliaresi.

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Il tema di questa Lirica è ambientato sul lago di Como in una graziosa località del centro lago. Conoscendo perfettamente il luogo, la località, posso affermare che quanto la Poetessa ha 'dipinto' con le sue parole, ha pennellato una tela che se fosse in vendita, io ne sarei l'immediato acquirente.

Sandro Ciapessoni.

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A MIA MADRE

Tu solida quercia
che non piega il vento,
tu sei il mio punto di riferimento.

Tu resisti indenne alla bufera
con l'indomita forza
di una donna vera.

E pur la vita
coi suoi insidiosi inganni
non ti ha risparmiato tristi affanni…

Ma se anche il tempo ti ha rigato il volto,
la forza di lottare non ti ha tolto.

Alla tua tarda età tu guardi al futuro
abbattendo con fede ogni aspro muro.

Ed io che il destino avverso non combatto
e ad ogni minima avversità mi abbatto,
ti dico: "grazie Mamma di farmi da pilota
nel nuvoloso cielo della vita."

Antonia Migliaresi.

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Testo poetico nel quale prevale il verso endecasillabo baciato per cui la lettura appare gradevole, scorrevole ad una prima lettura. La strofa finale contiene una particolare forma di 'delicatezza' rivolta alla Madre. […] "grazie Mamma…". La Poetessa usa qui il sostantivo affettuoso per eccellenza… Un particolare che non deve sfuggire e che sento dover far notare al Lettore. Grazie.

Sandro Ciapessoni.

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Della Poetessa e Pittrice, prof.ssa Signora Maria Teresa Cortese di San Benedetto del Tronto (A. P.), fedele Collaboratrice di questo mio periodico, pubblico in questo numero, due sue Liriche tratte dal suo ultimo volume, il V°, edito nel marzo 2005 dal titolo "I versi sparsi". Poetessa per 'eccellenza' e cultrice della vera Arte letteraria, sino dalla sua giovanissima età ha sempre scrupolosamente coltivato nel suo cuore, nel suo animo, questa nobile passione dedicando alle due Arti: Poetica e Pittura, tutta la propria vita. Di questa Emerita Poetessa mi è grato pubblicare: "Canzone delle rose" e "Nobile cuore grande…". Serena e buona lettura.

Sandro Ciapessoni.

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CANZONE DELLE ROSE.


Su mostratemi il volto rose grasse
vostri carnosi petali azzurrini
e grigi e verdi tenui o accentuati
anse morbide o stelle e creste a punta…

Insuperbite ognor su' davanzali
o v'adagiate sotto rami d'ombra
tra fiori di colore luminosi
tentando di rubar loro la scena…

Io vi ho gradito sempre rose d'erba
più ancor delle regine consacrate
le altezzose sorelle profumate
ch' han più brevi i trionfi e le stagioni…

Siete cresciute insieme ai miei dolori
e mi contate d'epoche perdute
dei miei bambini e antichi volti cari…
Oh, parlatemi ancora rose amate.

Maria Teresa Cortese.

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Sono versi dai quali nasce una Poesia - dialogo fra la Poetessa ed un umile fiore cui Natura generosamente offre. Sì; è un dialogo che nello stesso tempo opera nell'animo dell'Autrice una rassegnazione al dolore che sovente e purtroppo è compagno della vita. Rime di altrettanta generosa e appassionata colorazione, sì da poterci offrire la sensazione intima provata dall'Autrice al momento della genesi di questa sua toccante lirica.

Sandro Ciapessoni.

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NOBILE CUORE GRANDE…

Nobile cuore grande, Eterno Amore
palpito vivo su una folla spenta
scintilla del Divino in Te racchiudi
pio su moltitudine di morti...

Porto ospitale all'infuriar de' nembi
come Scherìa l'amena al Travagliato
rada pietosa o fonte tra le dune
provvido messo del più Alto Amore...

Nunzio gentile di un mattino rosa
dopo tenebra lunga inveterata
a chi più ormai non crede apri promessa
di cieli ancora limpidi e puliti.

Pietoso Amico dall'intatto cuore
che la cima non crolli ai soffi avversi
e per chi soffre sai trovar parole
sei Maestro di vita oltre che in versi.

Maria Teresa Cortese

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Signora Poetessa, arduo m'è il commento a questo Suo Diamante letterario; La prego: accetti il profumo di una rosa... di un fiore… Con devozione e stima.

Sandro Ciapessoni.

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Poetessa Signora Celeste Travaino di Alessandria (AL). Anch'essa come le altre Poetesse, attiva Collaboratrice di questo periodico. E' Autrice di spicco, sensibile a parecchie tematiche letterarie che descrive con sobria e dettagliata esposizione. In questo numero sono pubblicate due sue Poesie che sicuramente il Lettore saprà apprezzare: "Amare il presente" e "Il sole è di tutti". Auguro pertanto una buona lettura

Sandro Ciapessoni.

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AMARE IL PRESENTE

Amare sempre
come fosse l'ultimo giorno.

Non pensare mai al futuro
Potrebbe non esserci.

Non pensare mai al passato.
Pensare al passato non serve a niente.

Il passato bello non può tornare;
il passato brutto fa solo soffrire.

Vivere il presente senza pensare a ieri.
Vivere il presente senza pensare al domani.

Amare il presente
per essere felice sempre.

Celeste Travaino.

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Tematica filosofica apprezzabile adatta ai tempi cui viviamo esposta con cura in versi liberi tipo quinario, nonario, endecasillabo, ecc. e con forma assai ordinata avendo per base il sentimento maggiormente affettivo per l'essere umano, cioè l'Amore.

Sandro Ciapessoni.

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IL SOLE E' DI TUTTI

C'è il sole ma è notte.

Oggi sono all'ospizio;
lunghi corridoi inondati di sole.

Occhi di donna mi scrutano,
altri persi nel vuoto;
mani disperate
cercano di sciogliere
i lacci di contenimento.

C'è il sole ma è notte.

Dove sono i figli
che queste donne hanno partorito,
cresciuto, vezzeggiato e amato?...

C'è il sole ma è notte.

Come possono questi figli
coricarsi la sera…
alzarsi al mattino,
godere del sole,
lavorare, ridere, amare?

C'è il sole ma è notte.

Figli!
Fate che il sole sia di tutti…

Celeste Travaino.

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Poesia di efficacissimo effetto, una elegante reprimenda rivolta… a chi di dovere. C'è da meditare.

Sandro Ciapessoni.

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R U B R I C A   d e i   L E T T O R I
sulle opere edizione mese precedente.

Edito qui le seguenti corrispondenze che mi sono pervenute da parte delle gentili qui sotto ricordate Signore Poetesse…

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Bellagio, 25 febbraio 2006-04-24
Grazie al nostro Poeta ed editore in proprio signor Ciapessoni, uomo generoso di cuore e di mente; noi tutti abbiamo la fortuna di leggere i nostri pensieri che attraversano l'Italia. La pubblicazione del Suo "Ars Poeticæ" è frutto dell'amore vero che Lei ha per la poesia, e noi fruiamo di tale dono. Congratulazioni e grazie di cuore.
La presentazione dei Poeti è sintetica e mette a fuoco la personalità del Poeta. Ne consegue una lettura conoscitiva dell'animo dell'Autore. Mi sento onorata di ricevere il Suo periodico letterario. Grazie signor Poeta Ciapessoni, dal lago di Como un caloroso saluto sull'onde del vento del nord che arriva a Padova.

Mariangela Fumagalli Nettuno - Bellagio - (Como)

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Padova, 24 aprile 2006-
Gentile Poetessa Signora Fumagalli,
La ringrazio per le Sue sincere e sentite espressioni.Ho coltivato parte della mia vita alla Letteratura, alla Poetica ed ho percorso parecchia strada… Finché mi sarà possibile - e non smentendo la tenacia del buon laghista comasco (anzi: tremezzino), -- terrò alto il prestigio di quella nobile Arte che noi POCHI, ancora apprezziamo.
Contraccambio a i Suoi calorosi saluti.

Sandro Ciapessoni.

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Roma, 17 marzo 2006.
Le sono molto grata per avermi inviato l' "Ars Poeticæ" davvero molto interessante questo numero dedicato al Lario… Sono davvero onorata che Lei ha pubblicato le mie poesie insieme a quelle di tanti illustri Poeti. Ho letto la Sua poesia, mi ha colpita quella Sua liricità venata di tristezza che ci riporta ad un amore giovanile vissuto solo con gli sguardi. Anche molto bella la poesia della Signora Fumagalli che parla di un amore mai consumato ma vissuto solo nel pensiero.
Resto ammirata per la poesia della Poetessa Signora Maria Teresa Cortese che attraverso una tela che dipinge, rivede con versi commoventi suo Figlio…
Grazie ancora ed affettuosamente La saluto.

Migliaresi Antonia.

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Padova 24 aprile 2006-
Gentile poetessa,
è anche attraverso la piena collaborazione di Voi tutti in questo piccolo "Cenacolo di poesia", che la vera Arte letteraria ritroverà il suo fulgido splendore che da tempo giace soffocato in un sonnolento letargo. La partecipazione assidua di poche Poetesse ma di validità espressiva efficace al risveglio dei moti dell'animo del sentimento umano, è la prima brace che diventerà fuoco, atto al risveglio costruttivo dei valori poetici che furono e che saranno sempre la base della vera Poesia. Io conto su di voi, su di voi tutti!.
Un cordiale saluto,

Sandro Ciapessoni.

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Alessandria, 14 marzo 2006
preg.mo Poeta Sandro Ciapessoni,
ho ricevuto con immenso piacere il periodico. Mi è particolarmente piaciuto "Mi scende ancor l'autunno…" e "Tu solare e ignaro…" della Poetessa Signora Maria Teresa Cortese. Mi congratulo per la simpatica iniziativa del Suo periodico che dà spazio ad aspiranti poeti. Constato che la Sua poesia "Non un sorriso acerbo" è sublime e di altissimo livello e non posso fare a meno che ripetere le mie congratulazioni per l'impressionante capacità di formare l'acrostico.
Penso anche che potrebbe dedicare una pagina del Suo periodico ad una scuola di scrittura, così gli aspiranti poeti ne trarrebbero giovamento.

Celeste Travaino - Alessandria -

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Padova, 24 aprile 2006
Gentile Poetessa Signora Travaino,
La ringrazio per quanto mi scrive: sono parole le Sue che unitamente a quanto hanno espresso le altre signore Poetesse, mi danno sprone anche per il futuro, per l'avvenire.
Grazie anche per l'apprezzamento positivo sulla mia poesia, quella dell'acrostico: "Non un sorriso acerbo…"
E' un buon suggerimento il Suo; dedicare almeno una pagina alla tematica della Poesia; sì è possibile metterlo in atto pur tenendo presente l'evoluzione continua degli stili di scrittura ma essenzialmente non dimenticando che le basi della Poetica, come di tutte le altre materie di studio, hanno le proprie basi determinate, fisse, che poco o nulla si prestano a radicali cambiamenti.
D'altronde, come potrà facilmente constatare le Autrici presenti in questo periodico, hanno già una solida e validissima formazione poetica. Altre spero se ne aggiungeranno; ho fiducia nella mia tenacia per cui sono certo che il seminare… darà buon frutto. Grazie pertanto per il Suo consiglio che nel limite del possibile, sarà attuato.
Cordiali saluti,

Sandro Ciapessoni.

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