NEL SECOLO CHE CORRE
(dedicata agli imbratta - carte)
Nel secolo che corre
trionfano i cervelli
colmi dell'insipiente vuoto;
di utopie di sogni
trionfano gli allocchi,
che vogliono contestare
le Glorie del passato.Seguaci del disordine mentale:
sapendo lor pochezza di scrittura
vestono l'abito d'invidia e gelosia
e seminano veleni a piene mani.Pregni di malo vento
si saziano soltanto con lor strame,
sproloquiano sentenze senza senso:
da soli s'inceneriranno
e innanzi tempo.Loro utopie dogmatiche pseudo-sapienti!
Filosofi si credonoSciocchi! Elogiano lor follia
non come certo fece il gran Gerardo
allor che ci svelò l'umana
e saggia sua "Pazzia".Nel secolo che corre
vogliono trionfar gli stolti da salotto
stronfi di vanità,
di boria e d'ignoranza, la peggior risma
e di pochezza adorni.Ecco le fredde estinte ceneri
del domani!
Sparse così voi le vedrete
sul ciglio d'una fossa,
preda del malo tempo
più nulla danneggiando ormai e inermi!Miseri resti inermi!
si!
Cenere e polvere
magra consolazion pe' i vermi