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Il discorso che il nostro settimanale va portando da due anni sulla musica in genere ed in particolare su quella pop, d’avanguardia, comincia a farsi sentire, a diventare importante.

E questo discorso a Salerno si è concretizzato nel “CONCERTO POP ‘71”, una manifestazione che ha avuto senz’altro il merito di portare alla conoscenza della grande massa popolare la necessità di rinnovare gli schemi classici ed ormai superati della tradizionale musica leggera.

C’è bisogno di qualcosa di nuovo, e se questo qualcosa ce lo propone il pop, ebbene che il pop sia il benvenuto.

Ma adesso veniamo alla cronaca del Concerto.

Ben 15 complessi si sono esibiti col meglio del loro repertorio durante 5 ore di ininterrotta musica.

Col pop c’era anche la musica night, tra l’altro anch’essa aggiornata ed arrangiata a blues.

Un pubblico in crescente delirio. Una musica ad alto livello. Una organizzazione efficiente. Una collaborazione di Ciao 2001, sempre presente nelle manifestazioni che propongono qualcosa di nuovo, di diverso.

Il tutto per la serata esplosiva, trascorsa all’insegna dell’”allegria” e della spensieratezza.

Ha aperto la pop-parade la CORPORATION di Renato Costarella, i più applauditi. Seguivano gli altri complessi: THE WORLD’S JUGGLES, TRIKS, THE COLD STARS, THE CHOSEN FEW, THE BATS, il fenomenale gruppo folk GRUPPO QUATTRO, THE BLACK STONES, BAND OF GIPSYS, I NORMANNI, GLI APOSTOLI, ID, molto bravi, FIRE GENERATION, L’ANONIMA SOUD con NICK e LAURA, ed infine il complesso tanto atteso a questo Concerto, un complesso che ha confermato in pieno la sua impostazione di rottura: PHANTOM FIRE, che ha in Marco Lenza uno degli esponenti più qualificati della pop-music.

I due conduttori della serata ANTONIO PALO e SARA PERFETTO, infine, mostravano la superba coppa della simpatia offerta da CIAO 2001, che veniva assegnata ai BLACK STONES.

Alla mezzanotte in punto il sipario scendeva lentamente su uno dei più belli spettacoli musicali di Salerno.

Un augurio di buona notte ed un arrivederci al prossimo Concerto Pop.

Col nostro giornale sempre in prima fila.

                                                                                                               Antonio Angieri