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IL SECONDO LP DEI FORMULA 3
LA MOLTIPLICAZIONE
DEI SUONI E DELLE VOCI
di Silvano Silvani (da Ciao 2001 n. 30 del 28 luglio 1971)
"Formula
3" ovvero il miracolo della moltiplicazione dei suoni. La prima
volta che scrivemmo di questo complesso, forse il più popolare del
momento tra i giovani, coniammo questa definizione. Sembrava
incredibile, infatti, ascoltando "Dies irae", il primo long
playing della "Formula", che con una batteria, un organo
hammond ed una chitarra si potesse raggiungere una tale esplosione di
suoni. Oggi,
a distanza di poco più di un anno, è uscito anche il
secondo LP della "Formula 3" e al miracolo della
moltiplicazione dei suoni si è aggiunto anche il miracolo della
moltiplicazione delle voci. Merito di Alberto, la chitarra del
complesso, che dopo il lusinghiero successo ottenuto con una sua
interpretazione vocale in "Dies irae", in questo nuovo LP
canta addirittura tre motivi su sette, rivelandosi un cantante
aggressivo e personalissimo. A Tony, dalla voce adolescente e sofferta,
dicevamo ecco aggiungersi adesso anche il "ruggito" di
Alberto. E non a caso. Con le canzoni affidate alla voce di Alberto
Radius, infatti, la "Formula 3" si è arricchita di una nuova
veste musicale, passando dall'underground, la sua divisa abituale, ad
una nuova dimensione musicale, oseremmo dire al Pop & Folk: ad una
musica popolare, cioè, ricca di espressioni "folk". Di quel
"folk" tutto italiano ("Mi chiamo Antonio dal dei tali e
lavoro ai mercati generali" è la storia d'amore e di lavoro di un
giovane facchino dei nostri mercati ortofrutticoli. "Vendo
casa" è un piccolo quadro di una povertà tutta italiana, mentre
"Un papavero" è una gioiosa e pazzerellona canzone d'amore,
quasi un "divertissement") che sarebbe piaciuto certamente al
povero Luigi Tenco, che, come è noto, poco prima di morire
sull'argomento aveva scritto un saggio di estremo interesse. L'aspetto
giornalistico più interessante di questo nuovo LP della
"Formula", tuttavia, è stato per noi la possibilità di
verificare come lavorano in sala d'incisione Tony, Alberto e Gabriele in
perfetta sintonia, di idee, di movimenti, con il produttore discografico
del complesso, il "grande" Lucio Battisti. Un lavoro da
autentici professionisti, come ne esistono pochi in Italia. Tali sono, infatti, Tony Cicco (figlio d'arte - il padre è direttore d'orchestra, il fratello è stato il batterista del famoso complesso di "Van Wood" in auge negli anni '50 - e cinque anni di conservatorio alle spalle). Gabriele Lorenzi (anch'egli reduce da lunghi studi in conservatorio) e Alberto Radius (fondatore e animatore del complesso).
Tony
con la sua batteria a due casse, Alberto con la sua chitarra (ma proprio
in questi giorni Radius ha acquistato una nuova chitarra-sitar che
sperimenterà nel prossimo 45 giri) e Gabriele con il suo organo hammond,
dunque, prima di arrivare in sala d'incisione provano a lungo i pezzi.
Ma è in sala d'incisione, presente il "capo" Lucio Battisti,
che avviene il miracolo della moltiplicazione dei suoni e delle voci. La
"Formula 3", infatti, è il solo complesso italiano a
registrare direttamente dal vivo musica e canto, senza basi musicali cioè,
come se invece di una registrazione discografica si trattasse di uno
spettacolo pop. E come in uno spettacolo tutto è affidato alla
creatività musicale. Da qui quella sorprendente esplosione di note che,
sullo slancio del loro estro creativo, Tony, Gabriele ed Albero riescono
a raggiungere in ogni loro incisione.
"Per
noi - ci ha confidato Alberto Radius, che fra l'altro è figlio di un
generale dell'aeronautica - la sala d'incisione è uno stadio. In sala
d'incisione, cioè, riusciamo a raggiungere quella concentrazione che
gli atleti riescono a trovare soltanto nelle grandi gare. Per
questo, quando dobbiamo incidere un nuovo disco, passiamo con Lucio ore
ed ore in sala. Di media tre ore al mattino e quattro al pomeriggio.
L'intervallo è sempre di pochi minuti. Un toast, una "Coca-cola",
qualche carezza agli strumenti e poi via, ricominciamo ancora a suonare,
senza respiro, sino alla fine...". Oltre
alle tre canzoni interpretate da Alberto Radius, il nuovo LP della
"Formula" presenta "Eppur mi son scordato di te" e
"Nessuno nessuno" (il 45 giri, che comprende queste due ottime
canzoni, sta facendo ritornare la "Formula 3" in "Hit
parade"), "Il vento" (una esecuzione underground della
canzone di Battisti già resa famosa dai Dik Dik) e un motivo pieno di
atmosfera, "Tu sei bianca, sei rosa, mi perderò".
Proprio
"Tu sei bianca, sei rosa, mi perderò" i ragazzi della
"Formula 3" hanno interpretato per la gioia di alcuni bambini
al parco Lambro di Milano, in occasione di un concerto all'aperto, da
loro organizzato per questo divertente servizio fotografico. Una scena
felliniana, con Tony, Gabriele ed Alberto che si erano improvvisati a
far da banda underground per un nugolo di ragazzini che li seguivano
divertiti. Poi l'esibizione sul prato, tra gli alberi, in piena libertà.
come in sala d'incisione. Il ritmo di lavoro della "Formula
3", d'altronde è sempre lo stesso: una "Coca-cola", una
carezza agli strumenti e via, senza respiro, in un crescendo di suoni, fino
a suscitare una pioggia di applausi. Silvano Silvani
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