LA TEORIA

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Le tre larghezze
Premessa.
Le tre larghezze (larghezza degli occhielli, larghezza tra una lettera e l’altra e larghezza tra una parola e l’altra) danno delle informazioni soprattutto – ma non solo - sull’intelligenza o, per essere più precisi, su alcuni aspetti dell’intelligenza. Quantunque l’intelligenza non possa essere scissa dagli altri aspetti della personalità (affettività e volontà), qui per comodità espositiva prenderemo in esame solo gli aspetti che riguardano l’intelligenza. Per valutare correttamente l’intelligenza di una persona occorre tuttavia rapportare ciascuna larghezza con le altre. Vedremo poi perchè.
Poichè inoltre l’intelligenza è un aspetto della personalità molto complesso – tanto che è perfino difficile definirla - e con infinite sfaccettature, vale anche qui il principio secondo il quale i segni (e anche le tre larghezze) debbano essere visti nel contesto generale della scrittura. Si sa, ad esempio, che concorrono a definire l’intelligenza l’originalità e la creatività, la rapidità di ideazione, la capacità di associazione, ecc. Tutte caratteristiche che non vengono espresse dalla tre larghezze.
Larghezza delle lettere
Consistenza
Le lettere "a" "g", "o", "q", "d" presentano degli occhielli, cioè dei cerchi, che possono essere misurati nella loro estensione orizzontale e verticale Se gli occhielli sono estesi soprattutto in altezza si verifica una supremazia del sentimento e della volontà sull’intelligenza (che ha a disposizione un tracciato più corto); se sono estesi soprattutto in larghezza è l’intelligenza ad avere la meglio sul sentimento e sulla volontà (che hanno a disposizione tracciati più ridotti)
Significato
In generale la larghezza degli occhielli indica la misura della profondità intellettiva e della comprensione.
Gli occhielli larghi indicano l’apertura mentale, la capacità di approfondire i propri sentimenti e le proprie idee, la capacità di comprende le idee complesse, di guardare i problemi da tutti i punti di vista con razionalità Chi ha questo segno (soprattutto se unito ad un calibro piccolo della scrittura) è anche capace di introspezione.
Gli occhielli dilatati stanno ad indicare le stesse caratteristiche intellettuali degli occhielli larghi. Chi ha questo segno sa accumulare molte informazione, ma bisognerà vedere se sa gestirle. Occorre osservare che statisticamente – ed anche da un punto di vista funzionale – questo segno è spesso accompagnato da una misura scarsa delle altre due larghezze.
Gli occhielli stretti indicano una scarsa apertura mentale, una intelligenza che intuisce, ma che non approfondisce, propria di una persona più emotiva che razionale. Quindi sono il segno della superficialità, di una mente che fatica a comprendere idee complesse, che procede in modo empirico e con scarsa razionalità, che ha anche scarsa propensione all’introspezione e quindi alla comprensione degli stati d’animo altrui. Poichè questo segno generalmente si identifica con l’angolosità della scrittura (gli occhielli stretti sono spesso anche agolosi), si ricordi quanto osservato a tale proposito nella precedente puntata.
Larghezza tra le lettere
Consistenza
Si tratta della distanza media tra le lettere, rapportata alla larghezza degli occhielli. Si misura calcolando quanti occhielli possono stare tra una lettera e l’altra. Statisticamente si riscontra una media uguale alla misura di un occhiello.
Significato
Lo spazio occupato dalla lettera è quello occupato dall’IO, quello tra lettera e lettera è quello che l’io lascia agli altri.. Quindi in generale questo segno indica la capacità comprendere l’altro, la realtà fuori di sè e, di conseguenza, la capacità di giudizio, l’oggettività, l’equità della valutazione.
Interlettera stretta. È il segno dell’egocentrismo (presente soprattutto nelle scritture dei ragazzi, specie dei preadolescenti), della tendenza a dare troppo spazio a se stesso, della scarsa propensione a comprendere gli altri, il loro pensiero, a comprendere il mondo esterno; è il segno della scarsa propensione a dare e a concedere. Quindi chi ha questo segno tende ad essere poco oggettivo nel giudicare e valutare, perchè dà eccessiva importanza alle proprie ragioni e sottovaluta quelle degli altri, perchè non è capace di confronto, interscambio e verifica con gli altri.
Interlettera giusta. È il segno della capacità di giudizio equilibrato, è il segno di chi giudica con oggettività, di chi ha senso di giustizia. Queste persone sanno prendere in considerazione l’opinione e il parere degli altri, valutandolo con serenità, pur senza accettarlo in modo acritico e passivo. Questo atteggiamento equilibrato predispone all’apertura verso gli altri, all’adattamento all’ambiente, alla capacità di collaborazione.
Interlettera larga. Chi ha questo segno in misura rilevante accetta con troppa facilità le opinioni degli altri, dà troppo valore e importanza alle ragioni altrui. Si tratta di persone con scarsa capacità di giudizio autonomo, troppo ottimiste e credulone, allegre, generose, facili alla donazione, espansive, ma un po’ succube.
Larghezza tra parole
Consistenza
È lo spazio lasciato tra una parola e l’altra. Si misura calcolando quanti occhielli possono essere collocati tra una parola e l’altra. Statisticamente la media è di 3/4 occhielli.
Significato
La parola rappresenta l’azione, la ideazione e la progettazione delle idee e del pensiero; lo spazio tra una parola e l’altra indica un momento di riflessione, di perlustrazione, elaborazione, di pausa e di attesa tra una azione e l’altra, tra un’idea e l’altra, tra un progetto e l’altro, cioè indica il controllo razionale che si ha delle circostanze, delle idee, dei progetti.
Larga. Indica la capacità di valutazione critica, la capacità di riflessione, la capacità di visione panoramica delle circostanze, dei problemi. Chi ha questo segno ha capacità di sintesi, che non è la capacità di riassumente (come comunemente si crede), ma quella di "ri-produrre" in modo nuovo i dati acquisti dall’esperienza, la capacità di applicare le conoscenze in situazioni nuove. Chi ha questo segno (spiace dirlo, ma statisticamente lo hanno soprattutto gli uomini ... ) è adatto allo studio delle scienze, alla ricerca speculativa, alle attività intellettuali (specie se questo segno si accompagna ad un calibro piccolo, il che è abbastanza frequente). Tuttavia, se lo spazio lasciato tra una parola e l’altra è eccessivo, la capacità di riflessione è tale da bloccare l’azione, da differire la scelta per troppa prudenza, per insicurezza, per un eccesso di ipercritica. Questo atteggiamento in definitiva finisce per diventare un difetto, perchè la vita richiede non solo delle speculazioni, ma anche delle produzioni.
Stretta. Indica imprudenza, impulsività, scarsa capacità di riflettere e quindi debole senso critico, visione ristretta delle circostanze e delle conseguenze, incapacità di percepisce il quadro di insieme dei problemi.
Conclusione
Come si vede, pur nei limiti sopra accennati, le tre larghezza concorrono assieme a definire la nostra capacità di intendere. Non basta infatti avere la capacità di apprendere, assorbire dall’esperienza tante conoscenza, occorre anche che l’apprendimento non si chiuda in se stesso e sappia rapportarsi con gli altri e con la realtà, altrimenti si corre il rischio di un pensiero che procede solitario e quindi con altissime probabilità di errore, per inadeguatezza di valutazione. Ma ciò non è ancora sufficiente. Non basta conoscere, non basta essere capaci di interscambio con gli altri e con l’ambiente. Occorre anche sapere riflettere e rielaborare le conoscenze, l’esperienza (compresa quella che si acquisisce nell’interscambio) in modo da giungere a delle produzioni ("ri-produzioni") personali del conoscere. In psicologia si distingue l’intelligenza convergente da quella divergente. Per la prima è sufficiente avere una buona larghezza degli occhielli ed una equilibrata distanza tra una lettera e l’altra. Per la seconda occorre che nella scrittura sia presente anche una buona larghezza tra le parole. 

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