The Truman show                         
Regia: Peter Weir - Origine: USA - Anno: 1998 - Interpreti principali: J. Carrey,L, LineyN. Emmerich - Genere: commedia  - Durata: 102’
Truman è un assicuratore che vive una vita normale in un paese dell’America altrettanto normale. È spostato con Meryl che conosce fin da ragazzo e che vorrebbe avere un figlio da lui; ha una madre amorevole, vicini affettuosi e ogni giorno compie gli stessi percorsi, gli stessi gesti, incontrando le stesse persone. Quello che non sa è che in realtà quella che vive è soltanto una colossale messa in scena nella quale solo lui è la persona vera(Truman significa "uomo vero"), interprete inconsapevole della propria vita, seguito costantemente da centinaia di telecamere che mostrano tutta la sua vita agli spettatori di tutto il mondo ...
Tutto il mondo che circonda Truman è finto: finta la mamma, finta la moglie, finta l’amico del cuore. Truman si accorge ad un certo punto di essere protagonista inconsapevole di una colossale telenovela, costruita intorno alla sua vita a partire dal primo vagito. È spiato da centinaia di telecamere e seguito da decine di attori e comparse, che egli crede personaggi della realtà quotidiana. Ad un certo punto però il candido Truman prende contatto con la realtà vera ...
Il film può essere letto su due livelli:
1. Critica alla televisione. La TV non è la realtà, è una copia della realtà, un’immagine della realtà.. La TV contraffà la realtà, giocando con le immagini, il suono e i montaggi. La TV è una schiavitù a cui tutti noi siamo sottoposti, ma occorre reagire affinando il nostro senso critico, la nostra capacità di riflessione.
2. Critica al conformismo. Il film ci invita ad essere originali; ci indica la necessità di essere se stessi, di non essere conformisti. Oggi l’uomo qualunque, come Truman, sta dentro ad una sorta di vita artificiale a cui si adegua passivamente. Ciascuno di noi è un po’ Truman. Noi accettiamo tutto, perchè non sappiamo più distinguere tra ciò che è e ciò che appare. Non dobbiamo accontentarci delle apparenze. Non dobbiamo farci ingannare