SETTE ANNI IN TIBET
Origine: USA - Anno: 1997 - Regia: Jean Jacques Annaud - Interpreti:
Brad Pitt, David Thewlis, B.D. Wong, Mako, - Genere: Avventuroso - Durata: 135 Il giovane Heinrich Herrer, scalatore austriaco adottato dal nazismo, , nel 1939
si aggrega ad una spedizione per scalare una montagna nel Tibet. Limpresa non
riesce. Di ritorno al campo Heinrich viene arrestato dagli inglesi che nel frattempo sono
entrati in guerra contro la Germania. Evade e, in compagnia dellamico Peter comincia
a vagare per il Tibet. Passano gli anni e i due giungono Lhasa, la città sacra dove vive
il Dalai Lama bambino. Fra il "dio incarnato" e Heinrich si forma
unamicizia che diventa affetto. Nei sette anni trascorsi nella città sacra
accadranno fatti importanti, primo fra tutti linvasione del Tibet da parte dei
cinesi che costringerà tutti a fuggire, Lama compreso. Tornato in patria Heinrich
riprenderà la sua attività, dopo aver recuperato laffetto di un figlio (vero) che
non aveva mai visto. È la storia del viaggio iniziatico di un uomo egoista e presuntuoso che, pur di
inseguire un sogno non ha esitato ad abbandonare la moglie e il figlio. A contatto con la
cultura del misticismo dei tibetani, Heinrich, tedesco nazista, uomo occidentale, riesce
finalmente a scoprire se stesso, a ritrovare il senso di una paternità disattesa e ad
imparare che le prove dello spirito sono più difficili di quelle da affrontare per
scalare picchi ghiacciati.
Pitt e il Tibet sono molto belli: Lo sono troppo. In realtà il film è soltanto una
fastosa e superficiale spettacolarizzazione della vicenda umana e spirituale di questo
occidentale e pertanto rientra nel genere dellavventuroso che è il genere che
esplora lo spazio esotico, lontano da noi, misterioso. Manca del tutto o è banalizzata o
ridotta nei termini di una bassa divulgazione lanalisi della spiritualità e della
filosofia dei tibetani..