Lospite dinverno
Scheda Origine: Gran Bretagna - Anno: 1997 - Regia: Alan
Rickman - Soggetto: dal dramma di Sharman MacDonald - Sceneggiatura: Alan Rickman e
Sharman MacDonald - Interpreti: Phyllida Law (Elspeth), Emma Thompson (Frances), Gary
Hollywood (Alex), Arlene Cockburn (Nina), Sheila Reid (Lily), Sandra Voe (Chloe), Douglas
Murphy (Sam), Sean Biggerstaff (Tom) - Durata: 110 min. - Presentato nel
1997 alla Mostra Cinematografica di Venezia, dove ha ottenuto grandi consensi di critica. l racconto É la storia di quattro coppie in una cittadina, Fife, dellestuario
ghiacciato della Firth in Scozia. Una madre, Elspeth, (che parla parla per nascondere la
sua fragilità e il suo bisogno di tenerezza) e una figlia (Frances, di professione
fotografa) che vorrebbe tacere, incapace comè di superare il lutto per la morte del
marito. Due ragazzini (Tom e Sam) che hanno bigiato la scuola e parlano molto buffamente
di sesso e della loro voglia di sperimentare il mondo. Due vecchie (Chloe e Lily),
prossime al proprio funerale, che riempiono le loro giornate frequentando e recensendo i
funerali degli altri. La coppia formata da un adolescente (Alex, il figlio di Frances) e
da una sua coetanea (Nina), conosciuta casualmente ad una fermata di autobus, tra i quali
esplode una ribollente quanto inconcludente storia damore.
Tutto si svolge nellarco di una gelida giornata dinverno, su uno sfondo bianco
di neve e livido di ghiaccio. Tutto è fermo e indurito. Perfino la superficie del mare si
è solidificata. Il tema Le quattro storie si alternano, si allacciano, divergono nuovamente, ma tutte
hanno un comune sentire: sono in attesa dello stesso "ospite dinverno",
una speranza che dia senso alla loro esistenza, capace di portare un po di calore in
cuori bisognosi di affetto, qualcosa che possa riempire il vuoto che sentono dentro. Si
tratta di personaggi intimamente fragili e vulnerabili, anche se alcuni (la madre della
vedova, una delle due vecchie, Nina, uno dei due ragazzini) allapparenza mostrano
spavalderia e sicurezza.
Al centro sta la coppia formata dallanziana Elspeth e dalla figlia Frances. Il
contrasto tra le due donne (duello di parole, sguardi, provocazioni) si svolge sullo
sfondo di un paesaggio aspro e immobile, sul filo di una sensibilità tutta femminile.
Frances, dopo la morte dellamato marito, è entrata in un gelo affettivo dal quale
nemmeno il figlio Alex riesce a toglierla. Lo fa la madre con linadeguatezza
psicologica e la violenta insensibilità propria degli anziani che "non
ammettono" i problemi dei figli: non la smette mai di parlare e così facendo irrita
sua figlia, ma lo fa per amore, nella disperata voglia di scuoterla dal gelo che la sta
intorpidendo. Ma nemmeno Elspeth è tanto forte: sotto quel rullo compressore sta
unanziana signora che cerca di rimuovere le offese del tempo e la sua solitudine
affettiva camminando ostinatamente su e giù per le colline, ghiacciate come il mare, per
mantenersi in forma e sfidare la vecchiaia. Quando ormai sembra avere "salvato"
la figlia, la sua maschera di sicurezza e praticità si gretola e mostra a sua volta un
lancinante bisogno di affetto.
Anche le due anziane signore esorcizzano la morte ormai prossima attendendo, in una
atmosfera piena di ironia e apparente serenità, un autobus che non arriva mai per recarsi
ogni giorno ad un funerale diverso. Ma al ritorno dal funerale, quel giorno, una delle due
si sente mancare e nel cadere mette a nudo la sua intima paura della fine.
La presenza/assenza del padre morto comporta per Alex limpossibilità di andare
verso la maturità e lemancipazione, sia perché deve badare alla giovane madre, sia
perché lesempio forte del padre sembra paralizzarlo, anche solo attraverso lo
sguardo penetrante che lo raggiunge dalle fotografie di cui la casa è costellata. La sua
coetanea, determinata e disinibita, inconsapevolmente lo aiuta a rimuovere la memoria
paralizzante del padre. A simboleggiare lavvenuto superamento del blocco sta la
scena della rottura del quadro che porta il ritratto del genitore. Ciò avviene proprio
mentre lattrazione amorosa dei due adolescenti sta per giungere al compimento.
Sennonché è proprio quella rottura a infrangere lincanto della prima esperienza
amorosa che rimane così incompiuta e si perde in una nebulosa promessa di un nuovo
incontro, che lascia i due adolescenti come sospesi nel vuoto.
Anche i due ragazzi che hanno marinato la scuola si perdono nella indeterminatezza della
nebbia che attanaglia il mare gelato. Il più fragile dei due, tormentato dalle angosce
che comporta la dolorosa ricerca della propria identità (anche sessuale), si avventura
sul ghiaccio quasi alla ricerca di quella "prova del fuoco" che gli dia
sicurezza. Ma il compagno, apparentemente più spavaldo, vedendolo scomparire, senza di
lui si sente perso e sembra perdersi anche lui nella nebbia. Che avverrà di loro?
Troveranno la città dei balocchi ovvero riusciranno a superare il disagio proprio della
loro età?
É incerta anche la sorte di due gattini ritrovati dai ragazzi allinterno di una
fogna, abbandonati da chissà chi.
Giungerà lospite dinverno? La speranza che dà senso allesistenza
sembra giungere solo per Frances, che, dopo aver svogliatamente fotografato gli aridi
scenari dellinverno nellestuario ghiacciato, fissa con rinnovato entusiasmo
lobiettivo della sua macchina sul commovente quadretto formato dalla madre e dal
più tormentato dei ragazzini e li fotografa mentre essi si coccolano teneramente, tenendo
tra le mani i due micetti. Il regista Lattore Alan Rickman è al debutto nella regia. Lo ricordiamo nelle vesti
del presidente De Valera nel film Michael Collins, nel ruolo del bel tenebroso di Ragione
e sentimento e in quello del cattivo in Die Hard Alcune note di commento Provenendo da un lavoro teatrale, il film presenta un certa rigidità nelle
giunture e nelle sequenze parallele. Ma proprio lo scollamento dei quattro duetti permette
allo spettatore di ritagliarsi nella memoria quello che più lo colpisce. Noi
personalmente ricordiamo quello estremamente toccante che vende duellare fianco a fianco
madre e figlia e quello divertente e inquietante dei due ragazzini indisciplinati e
avventurosi che spariscono nella nebbia dellestuario. Ma la mancanza di fluidità è
compensata dalla direzione elegante di Ricman, dalla bellissima e significativa fotografia
e dalla espressiva scenografia. Gli interpreti Impeccabile la recitazione delle due protagoniste, Phyllida Law (Elspeth), Emma
Thompson (Frances). La loro è qualcosa di più che una semplice, seppur magistrale, prova
di recitazione, perché quelle che sullo schermo interpretano madre e figlia, lo sono
anche nella vita di tutti i giorni. Phyllida Law, scozzese, sessantenne, vedova dal
regista Eric Thompson è la madre, la cui bravura di attrice di teatro è esaltata dal
fascino che le proviene dai capelli argentei che inquadrano un viso bellissimo illuminato
dagli occhi azzurri. La figlia è Emma Tompson, trentanovenne star incontrastata del nuovo
cinema inglese, vincitrice di due Oscar (uno come attrice in Casa Howard, il
secondo come sceneggiatrice di Ragione e sentimento), protagonista indimenticabile
di Enrico V, Molto rumore per nulla, Quel che resta del giorno, Nel
nome del padre, ecc.