Freccia-sx4.jpg (2157 byte)    L'isola in via degli uccelli
Titolo originale: The Island on Bird Street - Origine: Gran Bretagna - Anno: 1997 - Regia: Soren Kragh –Jacobsen - Soggetto: dal romanzo di Uri Orlev (Edizioni Salani) - Interpreti: J ordan Kiziuk, Patrick Bergin, Jack Warden
La storia
Il racconto è tratto dall’omonimo romanzo di Uri Orlev, nato a Varsavia nel 1931 e protagonista di molti dei tragici eventi descritti. In un certo senso si tratta di un’opera autobiografica in quanto l’autore condensa nel libro ricordi ed esperienze vissute nel ghetto di Varsavia.
La vicenda è ambientata in Polonia al tempo dell’occupazione nazista. Alex, undici anni, si trova improvvisamente solo nel suo precario rifugio, un edifico diroccato colpito da un bomba all’inizio della guerra. Il padre è stato prelevato dalle SS, la madre è scomparsa nel nulla. Il ragazzo ha ora un solo obiettivo: nascondersi agli occhi dei tedeschi. Per questo trasforma il suo occasionale rifugio in un nido inaccessibile fra i tetti del ghetto. In questa lotta per la vita gli è di grande aiuto la storia di Robinson Crusoe, che diventa un maestro che gli dispensa gli insegnamenti da seguire. Ma oltre alle avventure del naufrago, Alex ha altre risorse cui attingere: la propria energia e il proprio ingegno che gli permetto di affrontare le lunghe notti invernali, la fame, il freddo, la paura. Sempre in attesa che il padre ritorni. E il padre alla fine ritornerà.
Alcune note di commento
L’infanzia nella tragedia dell’Olocausto è il tema del film . Vi sono molti precedenti cinematografici: Diario di Anna Frank di George Stevens, Giona che visse nella balena di Roberto Faenza e, come vedremo, La vita è bella di Roberto Benigni.
Il film disegna una appassionante avventura umana raccontandola con una intensa carica di poesia, a volte venata di una tonalità fiabesca, che restituisce la tensione e l’atmosfera del romanzo da cui è tratto, usando immagini di sicuro effetto e di forte presa spettacolare, specialmente nella descrizione dell’ambiente. Le cose più belle di questo film sono il vuoto degli ambienti e il silenzio che rafforzano e sottolineano il sentimento della paura. Il film è notevole, oltre che per gli aspetti di autentica commozione di cui si è detto, anche per il solido impegno civile di cui si fa veicolo.

Freccia-su.jpg (2534 byte)