Fuori dal mondo Regia: Giuseppe Piccioni. Sceneggiatura: Giuseppe Piccioni,
Gualtiero Rosella, Lucia Zei. Interpreti: Margherita Buy (Caterina), Silvio Orlando
(Ernesto), Carolina Freschi (Teresa), Alessandro di Natale (Gabriele). Origine: Italia.
Anno: 1999. Durata: 100. Un pregiudicato che sta facendo jogging in un marco di Milano trova un neonato e lo
mette tra le braccia di Caterina, novizia in attesa di prendere definitivamente i voti. La
religiosa lo porta allospedale dove viene curato e nutrito e, mentre si dà corso
alle pratiche per ladozione, comincia una sua personale ricerca per scoprire
lidentità della madre. Attraverso letichetta del maglione in cui il piccolo
era avvolto, Caterina arriva alla lavanderia di Ernesto, un single ipocondriaco e poco
socievole. Il capo dellabbigliamento è suo e alluomo viene davvero il dubbio
di essere lui il padre del bambino, forse frutto della relazione occasionale con Teresa,
per qualche tempo sua dipendente, da lui "consolata" una sera in cui
laveva accompagnata a casa. .... È una storia in positivo. I protagonisti allinizio della storia si trovano nel
disagio. Tale disagio è sottolineato anche dallambiente in cui si svolge la storia:
una Milano grigia e sciatta che mostra il suo verde solo nel parco in cui Caterina si
trova tra le braccia il neonato Lui è ipocondriaco, solo, triste, senza avere ancora dato
un senso alla sua vita. Lei, apparentemente più sicura, in realtà non sa bene chi è ed
è ancora inconsciamente alla ricerca di qualcosa. Intimamente non ce la fanno più a
sostenere il disagio e alla "annunciazione" della nascita, si mettono in
"movimento". Un movimento fisico (specie quello di Caterina) segno del movimento
interiore, simbolo del vero movimento dellanima. Caterina, nellavere preso
atto della sua potenziale capacità di essere madre, definisce, mette a fuoco la sua
identità e la sua vocazione prende chiarezza. Anche Ernesto, pur non essendo il padre del
bambino, scopre la sua potenziale paternità e di lì inizia la sua trasformazione in
positivo. Labbraccio dei due protagonisti nel parco (notevole il movimento di
macchina che gira attorno ai due che si abbracciano) è il momento del loro definivo e
sicuro cambiamento di rotta.
Tale cambiamento è sottolineato dal cambiamento dellabito dei due protagonisti, che
nel cinema spesso sta ad indicare il cambiamento dellidentità personale.