Ricostruzione fedele, storiografica, scientifica dei fatti. Appartengono a questo tipo di approccio di alcuni film di Rosi, come Il caso Mattei
Utilizzazione del fatto storico per fare un discorso sui grandi temi della vita. La storia diventa un pretesto per sviluppare e sostenere una tesi, per riflettere, per condannare o esaltare alcuni atteggiamenti di costume. Il caso del film Ridicule di Patrice Leconte
Costruzione di una agiografia su un personaggio che si vuole portare come esempio, come campione di un ideale. E questo è il caso del film Michael Collins di Neil Jordan, in cui il regista, pur cercando di essere obiettivo (ne sono testimonianza i diversi inserti di film documentari dellepoca) non nasconde da che parte sta e la sua ammirazione per leroe.
Il film
Siamo nellIrlanda del 1922, durante la guerriglia contro gli inglesi da parte
dellIRA, movimento che rivendica non solo lautonomia, ma anche
lindipendenza dellIrlanda dalla Gran Bretagna. Il protagonista del film è
Michael Collins, un personaggio che nel giro di brevissimo tempo passa dalla ammirazione
al disprezzo dei suoi connazionali, da eroe dellindipendenza a fellone. A Michael
Collins il movimento indipendentista irlandese rimprovera di avere accettato le condizioni
imposte dal trattato anglo - irlandese del 1921 in base al quale lIrlanda del Nord
non si stacca dal Regno Unito e il resto del paese, pur riconosciuto stato libero, rimane
vincolato al giuramento di fedeltà alla Corona. Da qui laccusa di tradimento e la
condanna a morte, da parte dei dissidenti, di Michael Collins.
Nel 1964, dopo che lIrlanda aveva lasciato il Commonwealth, il presidente della
Repubblica Eamon De Valera, vecchio compagno di Michael Collins, al quale aveva però
rimproverato ferocemente la firma del trattato del 21, riconobbe i meriti
dellamico - rivale di un tempo attribuendogli in pieno il ruolo di eroe nazionale.
Anche il film riabilita la memoria di Michael Collins, ricostruendo fedelmente la sofferta
vicenda umana e politica - rimasta troppo a lungo censurata e dimenticata - di questo
personaggio affascinante e complesso.
Il regista
Neil Jordan è irlandese ed è lautore di altri film sul tema
dellindipendenza dellIrlanda (Mona Lisa, La moglie del soldato, Intervista
col vampiro). Ma è anche autore di bellissime commedie (Un amore, forse due)
nelle quali dà libero sfogo al sua estro geniale, uno dei più originali tra i registi di
oggi. In questo film la sua genialità rimane un po sottotono, non perché il
regista sia scaduto ad un livello più basso, ma perché egli intenzionalmente si mette
con umiltà al servizio della Storia e della oggettività del personaggio di cui vuole
raccontare le vicende. Ciò premesso, non si può non ricordare che Joardan , nel
raccontare di Collins, ignora completamente la presenza della Chiesa Cattolica nella lotta
per lindipendenza dellaIralanda. E questo non è un particolare da poco.
Gli aspetti formali
Si tratta di un film nobile, di alto respiro epico, solenne, eppure snello e
avvincente, di taglio popolare e di piglio spettacolare. Specie nella prima parte il
montaggio è serrato e travolgente, come travolgente è la vitalità rivoluzionaria di
Michael. Vi sono almeno tre sequenze da grande film: la cosiddetta "notte dei
dodici apostoli", in cui per ordine di Collins furono giustiziati allalba
una dozzina di informatori Irlandesi al servizio degli Inglesi; lepisodio,
altrettanto storico, della strage nello stadio compiuta per rappresaglia dalle "tanks"
britanniche su una folla pacifica ed inerme; luccisione dei militari inglesi inviati
a sostituire gli informatori irlandesi.
In questultimo episodio il regista usa un montaggio alternato di grande efficacia
espressiva: le scene di rappresaglia si alternano a quella in cui Michael, in un interno,
dialoga con Kitty sul significato della rivoluzione e dellodio: i due, ormai amanti,
sono vicini nella semi oscurità illuminata da una fredda luce grigio/azzurra che proviene
dalla finestra: è la stessa tonalità che caratterizza la gran parte delle sequenze
dellintero film, dove predomina una atmosfera cupa; il sole non si vede quasi mai;
tutto è avvolto nei freddi toni dellinverno o dellautunno piovoso.
Di grande efficacia è anche linterno successivo alla uccisione dellamico che
è passato coi dissidenti: da un tendaggio sullo sfondo penetra nella stanza una fosca
luce rossastra che illumina la disperazione di Michael.
Sono poche le sequenze luminose o con tonalità calde. Una di queste è la sequenza
dellinternonella sequenza in cui Michael conosce Kitty, dove predomina una tonalità
giallo/bruno tenera e avvolgente. Unaltra è linizio della sequenza del
ritorno di Mahcael, poco prima della sua uccisione, nella terra della sua giovinezza, che
ci viene mostrata nel suo luminoso e tenero verde.
Lopera non è però immune da qualche cedimento alla confezione lussuosa e da
qualche sfumatura romantica. Ad esempio il montaggio alternato della sequenza finale:
leroe si avvicina alla morte, mentre lamata Kitty, con il sottofondo di un
commento musicale costituita da una straziante canzone, un va per negozi a comparsi il
vestito da sposa. La sequenza qui cede un po al melodrammatico e alle
esigenze della produzione che ha investito nel film 26 milioni di dollari.
Il film è diviso in due parti. Nella prima parte sono contrapposti i rivoluzionari
irlandesi agli oppressori inglesi. E il film vive di quelle sequenze drammatiche di cui
abbiamo parlato più sopra.
Nella seconda parte il contrasto è tra Michael e De Valera, cioè tra il rivoluzionario
feroce e appassionato che ha sposato la tesi del compromesso ragionevole e il freddo
politico che è prigioniero dei suoi schemi ideologici che non tengono conto della
realtà. Frequenti sono le inquadrature in cui De Valera, quasi sempre inquadrato da solo,
come a volere sottolineare il freddo isolamento dei suoi schemi astratti, viene ripreso
dal basso e Michael è schiacciato da inquadrature dallalto.
La prima parte inizia con un sequenza di sconfitta: i rivoluzionari irlandesi catturati
dagli Inglesi sfilano, mesti e umiliasti, ripresi dallalto. La seconda parte si
conclude con unaltra ripresa dallalto: qui lo sconfitto è Michael col suo
seguito, che va incontro allagguato.
Michael Collins sembra un film che parla di perdenti. In realtà la questione
irlandese non è ancora risolta e Michael ha ricevuto solo più tardi, dalla storia e
dalla stresso De Valera (come testimonia una sua dichiarazione del 1996 che compare nei
titoli di coda), la riabilitazione ed è ora considerato un eroe nazionale.
Il film per quanto possa essere considerato lagiografia di un eroe epico, non manca
di indicare una riflessione. È lo stesso Michael a suggerircela, quando dice che odia gli
Inglesi non perché sono di unaltra razza o perché sono degli oppressori, ma
perché con la loro politica obbligano alla violenza, la stessa violenza a cui Michael
è costretto suo malgrado.
Gli interpreti
Gli interpreti, tranne Julia Roberts, sono tutti Irlandesi e danno un apporto così
caloroso che va oltre una prestazione professionale di alto livello. Il protagonista è
Liam Neeson nella parte di Michael Collins: è lo stesso autore che interpreta Schindler
nel film Schindlers list.