Raffaela


Violenza

Giocava la bambina la vita le splendeva e lei fiore acerbo lentamente l'accoglieva. Un giorno a malincuore da bimba che giocava fu donna con dolore. L'amore l'accerchiava fratelli e genitori l'amore della gente l'amore dei parenti. Giocava ancora, non poteva crescere, quel gioco la prendeva inesorabilmente. Come ogni giorno lui la chiamava dolce e sincero la mano le tendeva e lei con riso forte correva e giocava. Come ogni giorno ferma sulle scale leggeva ad alta voce le nuove sul giornale. Notizie di ogni dove fatti belli e brutti ma sempre lui leggeva le storie di vili stupri. Come ogni giorno con lui lei parlava e donava ingenua i sogni di bambina. I suoi undici anni erano importanti in sè sentiva nascere sensazioni nuove. Come ogni giorno quel giorno arrivò, sola e gioiosa lei lo attendeva. Come ogni giorno lui arrivò e con fare suadente scherzoso l'attirò a sè. Quel giorno non era uguale nei suoi occhi non c'era amore. Uno sguardo estraneo colpì lei ignava, vi lesse tante cose ma non sapeva il nome! Sulle sue ginocchia la prese dolcemente poche parole invito a toccare…. Fu l'istinto fu la paura, con disperazione fuggì lontano. Quel cuore di bambina dolce e delicato improvviso divenne amaro. Fu dolore e disperazione oggi che lei è donna perdona senza rancore.


 
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