Giocava la bambina
la vita le splendeva
e lei fiore acerbo
lentamente l'accoglieva.
Un giorno a malincuore
da bimba che giocava
fu donna con dolore.
L'amore l'accerchiava
fratelli e genitori
l'amore della gente
l'amore dei parenti.
Giocava ancora,
non poteva crescere,
quel gioco la prendeva
inesorabilmente.
Come ogni giorno
lui la chiamava
dolce e sincero
la mano le tendeva
e lei con riso forte
correva e giocava.
Come ogni giorno
ferma sulle scale
leggeva ad alta voce
le nuove sul giornale.
Notizie di ogni dove
fatti belli e brutti
ma sempre lui leggeva
le storie di vili stupri.
Come ogni giorno
con lui lei parlava
e donava ingenua
i sogni di bambina.
I suoi undici anni erano importanti
in sè sentiva nascere
sensazioni nuove.
Come ogni giorno
quel giorno arrivò,
sola e gioiosa
lei lo attendeva.
Come ogni giorno
lui arrivò
e con fare suadente
scherzoso l'attirò a sè.
Quel giorno
non era uguale
nei suoi occhi non c'era amore.
Uno sguardo estraneo
colpì lei ignava,
vi lesse tante cose
ma non sapeva il nome!
Sulle sue ginocchia
la prese dolcemente
poche parole
invito a toccare….
Fu l'istinto
fu la paura,
con disperazione
fuggì lontano.
Quel cuore di bambina
dolce e delicato
improvviso
divenne amaro.
Fu dolore e disperazione
oggi che lei è donna
perdona senza rancore.
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