Giuseppe


Prove di Volo

(a Manuela Arcųri)

Abbacināto, un'āpe sfrigolāta dai bagliori del tuo ineffābile sguardo, in una pollėnea polvere io cāsco, tramortėto. Profumāto fiore, tu allora un po' contrėta, mi sollevi, le ali fra le dita, e dolcemente mi pōsi, rivestėto di feconditā, sulla tua filigranāta pčlle. Voluttuoso, impalpabile delėquio! Agonizzānte, il mio spėrito lentamente si ridčsta; rōnza il dilčtto, s'imbarda la gioconditā, insaziāto pųngolo di mielāti panorāmi, di volitėve pallādie nuditā. O da crepitānti meteore strināta nōtte! ...E quando giungerā il momento, quando capirō che scocciāta sarāi del mio librārmi in volo, imbronciāto Icaro, nelle tue limpide brāci, mari incandescčnti, mi tufferō, e sepolcrāli onde di lųna, e alghe di lacrimāle stėlla, rinfrescherānno l'ustionāto mio sudārio.


 
HomePage   Le vostre poesie