Stefano


La sete

Cheto, immobile attendo che si evolva lo spirito della calma dolce che la sera nel bosco sa offrirmi. Odo, osservo, avverto la paziente esistenza degli alberi per il verde colore, per quella voce che placa la mia sete...ed è pace. Ma il buio della nuova notte, complice di me, mi dice già del malinconico ritorno al dibattersi continuo della mia confusa ordinarietà. Salvo tornare in un dì all'imbrubire per riscoprire fiera pienamente accettata, in apparenza immutata dalle radici della terra, la verità: più alto di un poco il ramo più elevata l'essenza meno confuso il dibattersi meno arsa la sete.


 
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