Stefano


Sarno 1998

Lo so, ora che piangi, che senti l'ingiusta colpa: "Ha ucciso i suoi figli, dovrà rispondere del suo crimine." Tu non hai scampo. Tu sei la montagna assassina. Alta di un'altezza interiore, viva...e di una vita divina. Come avresti potuto avvertire l'innocente tua prole? Generata dalle tue stesse radici! Una mamma non uccide i suoi piccoli, se prima non ha offerto se stessa con l'anima e il corpo sventrati. Snaturata, sventurata, i figli che non ti hanno mai lasciata sono andati via con il tuo disperato, travolgente pianto. Ti conoscono innocente e sentono ora una coraggiosa vita divina. Qualcuno è al mondo morto vivente: perirà della sua velenosa coscienza assassina. Lo so, ora che piangi, che io piango con te. Ma non siamo soli.


 
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