Niccolò Tommaseo


Gorgheggiate, rusignuoli, i canti miei...

Gorgheggiate, rusignuoli, i canti miei, e lodate la donna mia, voi ch'avete dolce la voce: dite chiaro, che la sappia lo spasimo del mio cuore, e i tanti affanni che soffro per Lei; e non vi le partite d'innanzi, che la non muti pensiero. E non prometta compassione, e non dica che mi compiange, rimanete, dolci miei rusignuoli, finchè la vediate piangere, e dolorosamente parlarvi, dirvi che m'ama, allora volerete per venire a dirmi ogni cosa, d'ogni cosa con gioire, che finita la mia servitù.


 
HomePage   Poesia Italiana