Come, per fare gli appetiti aguzzi,
s'urge il palato con salse che rodono
o, pria che un male si svegli, con purghe
ci ammaliamo ad allontanare i morbi,
colmo di tue dolcezze insaziabili
mi condii il cibo con agre miscele;
il benessere infiacca, e quasi amai
patire prima d'esserne costretto.
Cosė d'amor l'astuzia anticipando
mali non nati, crebbe a errore certo,
un'eccedente salure stremando
col dar malanno in cura al troppo bene.
Ma di lė appresi la lezione e seppi:
chi č malato di te, cerca veleni.
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