Il ricco io sono, cui beata chiave
condurre può al suo dolce tesoro;
ma d'aprirlo sovente egli si guarda,
chè piacere sottil raro si sfiora.
Così sacre e solenni son le feste
che rare stellano il giro dell'anno,
quasi pietre discoste in un diadema
o le gemme che raggiano più alte.
Per me lo scrigno è il tempo che ti chiude,
guardaroba che ricca veste celi
a far più lieta un'ora non comune
disserrando i suoi fasti prigionieri.
Tanto vali, che sempre puoi donare:
se vieni, gioia; speranza, se manchi.
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