A che toccar la stella o persuaderti
che al sole sono giunto per cercarti?
A inventarti mi resta ancora lume
e materia mi manca per forgiarti.
Della luce più facile la morte,
mi trafigge il tuo amore parte a parte;
cerco il mio sangue, amore, per trovarti
e a vederti mi specchio nelle mani.
Se t'ho creato, amore, e mia non sei,
dimmi, questa saggezza del ritorno
a che cosa ci serve e ci lusinga.
Questa luttuosa carne che sopporto,
dimmi per quali notti senza luna,
senza il tuo alone, il suo sogno alimenta.
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