Pablo Neruda


Quando morrò, voglio le tue mani sui miei occhi...

Quando morrò voglio le tue mani sui miei occhi: voglio che la luce e il frumento delle tue mani amate passino una volta ancora su di me la loro freschezza: sentire la soavità che cambiò il mio destino. Voglio che tu viva mentr' io, addormentato, t'attendo, voglio che le tue orecchie continuino a udire il vento, che fiuti l'aroma del mare che amammo uniti e che continui a calpestare l'arena che calpestammo. Voglio che ciò che amo continui a esser vivo e te amai e cantai sopra tutte le cose, per questo continua a fiorire, fiorita, perchè raggiunga tutto ciò che il mio amore ti ordina, perchè la mia ombra passeggi per la tua chioma, perchè così conoscano la ragione del mio canto.

Testo Originale

 
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