José Martí


Riversa , cuore, la tua pena...

Riversa , cuore, la tua pena dove non si possa vederla, per superbia, e per non essere motivo di pena altrui. Io ti amo, verso amico, perché quando sento il petto ormai troppo oppresso e disfatto, divido il peso con te. Tu mi sopporti, tu reggi nel tuo grembo amoroso tutto il mio amore doloroso, tutte le mie ansie e pene. Tu, affinchè io possa nella calma amare e agire bene, acconsenti a intorbidire le tue correnti con quanto mi opprime l'alma. Tu, affinché io passi fiero per la terra, e senz'odio, e puro, ti trascini, pallido e duro, mio amoroso compagno. La mia vita così si incammina al cielo limpida e serena, e tu porti la mia pena con la tua pazienza divina.

Testo Originale

 
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