Com'è, sei così triste,
quando tutto appare lieto?
Dagli occhi ti si vede,
hai pianto di sicuro.
E se anche ho pianto, e solo, il dolore è affar mio, e dolci scorrono
le lacrime, mi sollevano il cuore.
Gli amici lieti t'invitano:
Vieni, rifugiati tra noi!
E qual sia ciò che hai perduto,
confidaci cos'è.
Ilari e chiassosi, voi ignorate il tormento del mio povero cuore.
Oh no, non ho perduto nulla, eppure tanto mi manca.
E allora fatti animo, presto,
sei appena un giovinetto!
Alla tua età uno ha forza,
e coraggio per conquistare.
Oh no, non posso concquistare ciò che m'è troppo lontano. Sta in alto
e brilla, così bello, come quella stella lassù.
Le stelle, non le vogliamo,
godiamo del loro splendore,
e incantati guardiamo su,
nella limpida notte.
Anch'io guardo su, incantato, per tutto il santo giorno; ma lasciate
che le notti pianga finchè avrò lacrime.
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