Federico García Lorca


Sonetto

Lungo spettro d'argento commosso il vento della notte che sospira aprì con mano grigia la mia ferita antica e fuggi via: io desideravo. Piaga d'amore che mi darà la vita con sangue perpetuo e pura luce. Crepa dove Filomena ammutolita metterà bosco, dolore e tenero nido. Ah, che dolce rumore nella mia testa! Mi coricherò vicino al fiore semplice dove ondeggia senz'anima la tua bellezza. E l'acqua errante diventerà gialla mentre scorre il mio sangue nella macchia odorosa e bagnata della riva.


 
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