Bevo la vita, la vita, a sorsi lunghi
come un divino vino di Falerno,
posando in te il mio guardare eterno
come le foglie fanno sopra i laghi.
I miei sogni ora son pių vaghi,
il tuo guardare in me oggi č pių dolce
E la vita adesso non č il rosso inferno
tutto di parvenze tristi e di presagi.
La vita, Amore mio, voglio viverla!
Nella stessa coppa, alzata nelle tue mani,
avremo bocche unite a berla.
Che importano il mondo e le illusioni defunte?
Che importano il mondo e i suoi orgogli vani?
Il mondo, amore? Le nostre bocche giunte!
|