LA FAUNA
Gli animali selvatici sono ancora presenti in quantità apprezzabile sulle montagne della Val Chiusella; costituiscono la più affascinante forma di vita spontanea e animano con la loro presenza aspri valloni e scoscese pendici, sino a giungere al culmine delle frastagliate creste rocciose. Ben ci comprende come a tutti (compresi agli stessi cacciatori) stia particolarmente a cuore la salvaguardia del patrimonio faunistico, e non si può che plaudire agli interventi per il ripopolamento, la protezione ed anche all'introduzione di nuove specie. II muflone (Ovis aries) è una pecora selvatica originaria della Corsica e Sardegna, dove è stata sul punto di estinguersi per via della caccia e del bracconaggio; gli ultimi esemplari sono stati salvati in extremis e successivamente introdotti con pieno successo in diverse località della Francia, dove si sono moltiplicati in notevole misura. Anche in Val Chiusella è presente una colonia di mufloni che ben si sono adattati alle pendici esposte e soleggiate sopra Tissone sin verso il Colle di Vallera. Caratterizzato dalle grandi corna ritorte, il muflone ben si adegua al clima della media montagna, dove la sua presenza è pienamente giustificata. A maggiori altitudini, e in un ambiente prettamente alpino, la sua presenza potrebbe invece turbare un equilibrio già difficile da mantenere ed è più vantaggiosamente sostituito dal camoscio (Rupicapra rupicapra) e dallo stambecco (Capra ibex), che meglio si adeguano ad
un clima particolarmente rigido. Stambecchi e camosci, assurti quasi a simbolo della stessa fauna alpina, sono presenti sulle montagne della Val Chiusella; si possono incontrare, non facilmente, limitatamente alle più elevate cime confinanti con la Valle d'Aosta e la Val Soana, dove anche la presenza del non lontano Parco nazionale del Gran Paradiso può favorire qualche interscambio .
Tra gli altri mammiferi sono presenti la volpe (Vulpes vulpes), la iepre comune (Lepus capensis europeanus) e la lepre variabile (Lepus timidus), che d'inverno presenta il pelo di un bianco candidissimo, lo scoiattolo (Sciurus vulgaris), il tasso (Meles meles), la marmotta (Marmota marmota), la donnola (Mustela nivalis) e, più rari, la faina (Martes foina), l'ermellino (Mustela erminea) e la martora (Martes martes) . Un incontro indesiderato, ma sempre possibile, è quello con la vipera. Ve ne sono di due specie, la vipera comune o aspide (Vipera aspis) e il marasso (Vipera berus). Questi rettili si sono particolarmente diffusi nei pascoli incolti e presso i ruderi delle baite abbandonate, tuttavia non sono cosi frequenti come molti vorrebbero far credere; non è facile vederle anche perché tendono a fuggire e nascondersi al minimo rumore sospetto. è bene in ogni caso conoscere le norme di prevenzione e di pronto soccorso per eventuali morsicature. A Succinto e a Tallorno si può rinvenire il siero antiofidico in una cassettina metallica posta all'aperto e disponibile a tutti. Tra i volatili non mancano alcuni rapaci come l'aquila (Aquila chrysaetos), il falco (Falco peregrinus) e la poiana (Buteo buteo); altra rappresentativa specie dell'avifauna alpina è il bellissimo gallo forcello (Lyrurus tetrix) Inoltre sono numerose le altre specie di uccelli, stanziali o di passo, che si possono osservare in Val Chiusella; è necessario tuttavia essere in possesso di qualche cognizione specifica di ornitologia per poterli distinguere ed è necessario anche conoscere le abitudini spesso singolari di tali volatili per poterli localizzare

<<<INDIETRO