La Chiesa Nel Rinascimento

Basilica di San Pietro

Basilica di San Pietro, Città del Vaticano Basilica vaticana, centro della cristianità, eretta a Roma sulla riva destra del Tevere; fa parte dello stato della Città del Vaticano. Tra le chiese cristiane, è la più grande per dimensioni e tra le più mirabili per realizzazione architettonica.

Su un vasto sepolcreto pagano sorse dapprima la basilica di Costantino, che la tradizione, non senza fondamento, vuole edificata sulla sepoltura dell'apostolo Pietro. Terminata sotto l'imperatore Costante, la basilica originaria venne arricchita e abbellita nei due secoli successivi; sotto papa Damaso venne aggiunto il battistero. Intorno erano edifici minori e il mausoleo imperiale di Valentiniano II. Per tutto il Medioevo l'edificio sacro venne abbellito con mosaici e cicli pittorici in parte conservati, e venne ampliato soprattutto sotto Eugenio III e Niccolò III.

Al termine della cattività avignonese, Niccolò V (1447-1455) concepì l'idea di una prestigiosa sede papale, affidandone il progetto a Leon Battista Alberti, che propose, tra i molti interventi volti a edificare un unico grande complesso, la demolizione della vecchia basilica. Il disegno del nuovo edificio si deve a Bernardo Rossellino, che ampliò abside e transetto: di questi interventi, che la morte del pontefice interruppe, resta oggi in particolare la Cappella Niccolina, affrescata dal Beato Angelico.

Invece di demolire, i papi successivi arricchirono: sotto Pio II si diede inizio alla Loggia della Benedizione, terminata sotto Alessandro VI. Fu Giulio II che chiese a Bramante il progetto per una nuova San Pietro, la cui prima pietra fu posta nel 1506. Il progetto bramantesco prevedeva un edificio a cupola centrale e a croce greca, secondo i moduli architettonici del tempo, ma già alla morte del grande architetto, nel 1514, Raffaello vi apportò modifiche, proponendo un impianto a croce latina.

Nella realizzazione della nuova basilica intervennero poi Antonio da Sangallo il Giovane e Michelangelo Buonarroti, che propose un nuovo progetto, anch'esso a pianta centrale, anch'esso interrotto dalla morte dell'artista, nel 1564, quando già tuttavia s'era edificato il transetto della cupola. Durante il mezzo secolo di lavori, l'antico edificio sacro era aperto al culto e consentiva comunque lo svolgersi delle cerimonie religiose. Nei primi anni del XVII secolo la fabbrica di San Pietro, affidata al Vignola prima, a Pirro Ligorio poi, e infine a Giacomo Della Porta e Domenico Fontana (che realizzarono nel 1588-89 la cupola progettata da Michelangelo), subì un mutamento fondamentale: si abbandonò l'idea di un edificio a pianta centrale riprendendo la classica pianta basilicale con l'aggiunta di una navata realizzata da Carlo Maderno, cui si deve anche la facciata della chiesa.

Sotto il pontificato di Alessandro VII (1655-1667), Gian Lorenzo Bernini compose il geniale, grande abbraccio della piazza ellittica con il colonnato a portico, che ha al centro l'obelisco fatto spostare da Sisto V nel 1586 dall’originaria collocazione a lato della basilica. Sempre al Bernini si devono il baldacchino a colonne tortili dell'altare maggiore e la scala regia, che dalla porta bronzea sale ai Palazzi Vaticani. Fra le opere d'arte che la basilica contiene, vi sono capolavori come la Pietà di Michelangelo, la cattedra di Pietro, i monumenti funebri dei papi Innocenzo III, Urbano VIII e Clemente XIII, rispettivamente di Antonio Pollaiolo, di Bernini e di Antonio Canova. Nel 1980 la Basilica di San Pietro è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.

 

 

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