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(Nato a Firenze 1396, Morto a Firenze 1472) Architetto e scultore del Rinascimento italiano, la cui opera fuse lo stile gotico fiorentino con i motivi classici propri della nuova sensibilità quattrocentesca. A partire dal 1420, Michelozzo di Bartolomeo Michelozzi fu allievo di Lorenzo Ghiberti, che aiutò nella costruzione delle porte bronzee del Battistero di Firenze, e tra il 1420 e il 1430 collaborò con Donatello, in Orsanmichele a Firenze (suo è il tabernacolo della Mercanzia), nella chiesa di Sant'Angelo a Nilo a Napoli (monumento Brancacci, 1427 ca.), nel Duomo di Montepulciano (monumento Aragazzi, 1437 ca.), nella cattedrale di Siena (fonte battesimale) e nel Duomo di Prato (pulpito, 1433-1438). Affiancò inoltre Luca della Robbia nella progettazione della porta bronzea (1445-1469 ca.) della sagrestia del Duomo di Firenze. Architetto della famiglia Medici, disegnò per i signori di Firenze le ville di Trebbio (1427-1436), Careggi (1435-1440 ca.), Cafaggiolo (1450 ca.), Fiesole (1458 ca.), coniugando le reminiscenze architettoniche medievali con il nuovo gusto rinascimentale; in queste opere, così come nello splendido convento di San Marco (1437-1443) a Firenze, costruito su commissione di Cosimo de' Medici e definito da Giorgio Vasari "il più bello d'Italia", e nella biblioteca del convento, caratterizzata da estrema eleganza, ariosità e chiarezza, è evidente l'influenza di Filippo Brunelleschi. È inoltre da ricordare il suo intervento nella chiesa della Santissima Annunciata a Firenze, per la quale costruì un chiostro-mausoleo a pianta circolare, disegnato sul modello del tempio di Minerva Medica. Capolavoro di Michelozzo è considerato Palazzo Medici-Riccardi, a Firenze, cominciato nel 1444, sempre su commissione di Cosimo de' Medici, caratterizzato da un rivestimento a bugnato – secondo la tradizione fiorentina – nella parte inferiore e liscio nei piani superiori. Michelozzo lavorò inoltre a Milano, dove progettò la cappella Portinari nella chiesa di Sant'Eustorgio (1462 ca.) e scolpì (ma l'attribuzione dell'opera è controversa) il portale del Banco Mediceo (1460-1475); a Venezia e a Ragusa in Dalmazia. Se la sua scultura restò molto debitrice della lezione di Donatello, della quale tuttavia smorzò gli esiti più drammatici finendo per acquietarsi in un pacato classicismo, come architetto Michelozzo diede un'impronta agli anni centrali del Quattrocento in Toscana, sviluppando in modo originale le istanze elaborate da Brunelleschi.
"Di Bartolomeo, Michelozzo"Microsoft®
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