IL CONSIGLIO COMUNALE
Convocato in seduta straordinaria, sabato 23
agosto alle ore 20, nella sala consiliare:
- esaminata la situazione dei propri cittadini residenti in
Legnano e nel comprensorio;
- considerato che il lungo periodo di emigrazione al Nord non ha
causato in loro né emarginazione né alcun segno negativo nei
rapporti col territorio;
- preso atto che ai concittadini è stato riservato ampio spazio
per continuare a coltivare la propria cultura civile e religiosa
del Sud senza essere ostacolati anzi positivamente sostenuti in
modo mirabile per l'intuizione umana ed evangelica del Sac. Don
MARIO CACCIA;
- acquisiti gli elementi che caratterizzano la personalità del
sacerdote di Legnano che ha molto cooperato per la massima
integrazione dei nostri concittadini fino a determinare la
possibilità di un gemellaggio fra le due comunità;
ALL'UNANIMITA'
CONFERISCE LA CITTADINANZA ONORARIA
Al rev.mo don Mario Caccia parroco della
parrocchia "Beato Cardinal Ferrari" in Legnano le per
seguenti motivazioni:
- per aver instaurato un ponte di amicizia umana e cristiana tra
le due comunità di Palermiti e di Legnano;
- per aver contribuito in modo esemplare all'integrazione totale
dei nostri concittadini nella comunità del Nord - Italia,
- per aver offerto ai nostri concittadini palermitesi la piena
disponibilità a realizzare una vera comunità nella comunità
senza ostruzionismo né indifferenza, né avversione, ma vera
comunione dei popoli le cui diversità di cultura hanno reso la
vita comunitaria più arricchente e vivace;
- per aver sollecitato, attraverso la sensibilità pastorale, la
valorizzazione del culto alla Vergine SS.ma della Luce,
Compatrona di Palermiti.
A futura memoria
per i costruttori di pace
Fra uomini
Dei Nord con i Sud del mondo e della storia.
(Risposta di D. Mario)
Al Sig.
DOMENICO NOTARO
Sindaco
e a tutti i Consiglieri del Comune di
PALERMITI
Concittadini carissimi,
è con grande gioia e con grande orgoglio che ho accettato la
cittadinanza onoraria della quale mi avete voluto insignire.
Veramente, come ebbi occasione di dire in Chiesa durante la
cerimonia, non ho mai pensato -nel corso di questi anni- di aver
compiuto cose degne di particolare menzione: come Voi e come gli
amici emigrati in Lombardia, ho semplicemente assistito al
nascere e al crescere -gratuito come ogni nuova vita- di una
storia bella perché storia di amicizia, di reciproco
riconoscimento, di scoperta di un tesoro comune. Storia bella
soprattutto perché mi ha visto -insieme con Voi- protagonista.
Permettetemi, miei nuovi Concittadini, di allargare il
significato del Vostro gesto: cittadino onorario di
Palermiti e "degli uomini del Nord e Sud del mondo e della
storia", dal 28 Agosto scorso mi sento tuttavia
ancor più profondamente cittadino italiano. Dal crinale delle
Alpi all'azzurro dei mari, noi Italiani siamo un popolo solo: lo
siamo diventati tanti secoli fa, molto prima che una
provvidenziale stagione politica desse evidenza alla nostra
unità. A fare di noi un popolo unico con una identità precisa e
a conservarci così c'è sempre stata la nostra fede: il
Cattolicesimo vissuto e professato in un modo del tutto "nostro",
"italiano" appunto -al di là delle differenze
culturali e della varietà della lingua. È -questa- una
convinzione che mi viene dallo studio della storia del nostro
popolo, e che in me si è trasformata in certezza in questi anni,
davanti alla Madonna di un paese di Calabria, che a Legnano non
è mai stata sentita, neanche per un minuto, "forestiera".
Una certezza tanto più preziosa oggi, che l'unità del nostro
Paese va ripensata ma non certo ripudiata; mentre si propone il
problema di trovare radici vive e sane per l'unità della nuova
Europa e insieme diventa ultimativa l'esigenza che tutti i
costruttori di pace del pianeta abbiano qualcosa su cui costruire,
qualcosa che non si sfaldi sotto il peso della pace, qualcosa che
sia più solido di una semplice effimera ideologia o di una serie
di valori umani teoricamente condivisi.
A fare di noi un popolo è stato un Avvenimento, un Dio venuto
nella carne che una Donna della nostra specie Gli aveva dato, un
Dio incontrato e accolto nella carne di una Compagnia che con
ingenua baldanza non ha mai cessato di annunciarLo presente e di
proclamare l'adesione a Lui come unica vera risposta alle grandi
domande degli uomini: se non ci dimenticheremo di questa verità,
e se non ci stancheremo di dirla a tutti, ci sarà ancora
speranza per questo nostro mondo.
Nell'attesa dunque che qualcuno ci conferisca -a Voi e a me- la
cittadinanza onoraria dell'umanità, Vi ringrazio ancora una
volta per avermi fatto fare il primo passo nella direzione giusta,
e mi firmo con fierezza
il vostro concittadino D. Mario Caccia
Palermiti, 31 Agosto 2003, Festa di Maria SS.ma della Luce
MESSAGIO FESTA
"MADONNA DELLA LUCE
PARROCCHIA "BEATO CARDINAL FERRARI" LEGNANO
Magnificate con me il Signore, voi Cari Fedeli
della Comunità Parrocchiale "BEATO CARDINAL FERRARI" e
Fedeli tutti di Palermiti, radunati per celebrare la festa della
Madonna della Luce.
Magnificate con me il Signore per il dono di Maria "Vergine
della Luce".
Magnificate con me il Signore per averci convocato, qui in terra
Lombarda, per celebrare le lodi di Maria, Madre di Gesù e Madre
Nostra.
Magnificate con me il Signore per averci introdotto nel terzo
millennio e ci chiama a divenire costruttori di "COMUNITA'"
Il Santo Padre Giovanni Paolo II° nella Lettera Apostolica
"NOVO MILLENNIO INEUNTE" c'indica la strada del cammino.
"DUC IN ALTUM!
58. Andiamo avanti con speranza! Un nuovo
millennio si apre davanti alla Chiesa come oceano vasto in cui
avventurarsi, contando sull'aiuto di Cristo. Il Figlio di Dio,
che si è incarnato duemila anni or sono per amore dell'uomo,
compie anche oggi la sua opera: dobbiamo avere occhi penetranti
per vederla, e soprattutto un cuore grande per diventarne noi
stessi strumenti. Non è stato forse per riprendere contatto con
questa fonte viva della nostra speranza, che abbiamo celebrato l'Anno
giubilare? Ora il Cristo contemplato e amato c'invita ancora una
volta a metterci in cammino: " Andate dunque e ammaestrate
tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e
dello Spirito Santo " (Mt 28,19). Il mandato missionario c'introduce
nel terzo millennio invitandoci allo stesso entusiasmo che fu
proprio dei cristiani della prima ora: possiamo contare sulla
forza dello stesso Spirito, che fu effuso a Pentecoste e ci
spinge oggi a ripartire sorretti dalla speranza " che non
delude " (Rm 5,5).
Il nostro passo, all'inizio di questo nuovo secolo, deve farsi
più spedito nel ripercorrere le strade del mondo. Le vie sulle
quali ciascuno di noi, e ciascuna delle nostre Chiese, cammina,
sono tante, ma non v'è distanza tra coloro che sono stretti
insieme dall'unica comunione, la comunione che ogni giorno si
alimenta alla mensa del Pane eucaristico e della Parola di vita.
Ogni domenica il Cristo risorto ci ridà come un appuntamento nel
Cenacolo, dove la sera del "primo giorno dopo il sabato"
(Gv 20,19) si presentò ai suoi per " alitare " su di
loro il dono vivificante dello Spirito e iniziarli alla grande
avventura dell'evangelizzazione.
Ci accompagna in questo cammino la Vergine Santissima, alla quale,
qualche mese fa, insieme con tanti Vescovi convenuti a Roma da
tutte le parti del mondo, ho affidato il terzo millennio. Tante
volte in questi anni l'ho presentata e invocata come "
Stella della nuova evangelizzazione ". La addito ancora,
come aurora luminosa e guida sicura del nostro cammino. "Donna,
ecco i tuoi figli", le ripeto, riecheggiando la voce stessa
di Gesù (cfr Gv 19,26), e facendomi voce, presso di lei, dell'affetto
filiale di tutta la Chiesa.
59. Carissimi Fratelli e Sorelle! Il simbolo della Porta Santa si
chiude alle nostre spalle, ma per lasciare più spalancata che
mai la porta viva che è Cristo. Non è a un grigio quotidiano
che noi torniamo, dopo l'entusiasmo giubilare. Al contrario, se
autentico è stato il nostro pellegrinaggio, esso ha come
sgranchito le nostre gambe per il cammino che ci attende.
Dobbiamo imitare lo slancio dell'apostolo Paolo: " Proteso
verso il futuro, corro verso la meta per arrivare al premio che
Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù " (Fil 3,13-14).
Dobbiamo imitare insieme la contemplazione di Maria, che, dopo il
pellegrinaggio alla città santa di Gerusalemme, ritornava nella
casa di Nazareth meditando nel suo cuore il mistero del Figlio (cfr
Lc 2,51).
Gesù risorto, che si accompagna a noi sulle nostre strade,
lasciandosi riconoscere, come dai discepoli di Emmaus "
nello spezzare il pane " (Lc 24,35), ci trovi vigili e
pronti per riconoscere il suo volto e correre dai nostri fratelli
a portare il grande annuncio: " Abbiamo visto il Signore!
" (Gv 20,25)".
A tutti voi, particolarmente al Carissimo D. Mario e al suo
Vicario D. Claudio, ai componenti il Comitato, l'augurio di
"Buon Viaggio con Gesù e Maria".
Palermiti 25.06.2001
Il Parroco
Sac. Francescantonio De Gori
MESSAGGIO ALLA COMUNITA' DI LEGNANO IN OCCASIONE DELLA FESTA DELLA MADONNA DELLA LUCE 07
Alla Diletta e
Amica Comunità parrocchiale in Legnano del BEATO CARDINAL
FERRARI e ai
cari fratelli e sorelle emigrati, come ogni anno, sento il
bisogno di far pervenire, a nome mio personale e della Comunità
di Palermiti, il messaggio di pace e bene in occasione della
festa della Madonna della Luce.
Come primo pensiero esprimo la gioia e la gratitudine per
laccoglienza che ci avete riservato nellottobre dello
scorso anno. Si percepisce ancora, in chi non vi conosceva se no
per sentito dire, che la Madonna, grazie a voi, ha operato grandi
cose.
E allora con povertà di spirito posso affermare che:
LEGNANO
E PALERMITI
CELEBRANO E CANTANO
LA LORO FEDE
Due Comunità in
Cammino nella Storia per un'identica civiltà nella Fede con un'unica
Guida: MARIA
Questanno la chiesa di Palermiti, celebra il XXX°
anniversario della collocazione della statua della Madonna della
Luce sulla sommità della Colonna della fede.
Evento che ricorda la fede dei nostri padri e ci spinge a
guardare in avanti per costruire un domani all'insegna dei valori
fondanti della nostra comunità.
II Santuario e lannessa Colonna della fede costituiscono il
vanto e l'orgoglio di ogni Palermitese carico ormai di
significati e patrimonio della storia cittadina, uno dei
principali luoghi dello stare insieme, dellaggregazione e
della condivisione nel segno della fede.
Ai piedi della Colonna, i nostri Padri, promotori e realizzatori,
hanno scritto: «PALERMITI, NON DIMENTICARE! SII FORTE NELLA FEDE!».
E allora possiamo affermare che
Se
le montagne non si muovono
la Madonna si fa pellegrina damore in mezzo a noi.
Spesso nei nostri
cuori dimorano delle vere e proprie montagne che ci
allontanano da Dio. Sono montagne non solo di miseria,
ma dindifferenza, indelicatezza, e soprattutto
dorgoglio, durezza e ribellione insospettabili. Queste
montagne pesano sulla nostra vita: è il peso del
peccato in noi, che ci schiaccia e ci opprime.
Non le vediamo e
non le vogliamo vedere. Se, nella
migliore delle ipotesi ne abbiamo un certo presentimento, spesso
non abbiamo la voglia di toccarle nemmeno con un dito. Ma se le
montagne non si muovono
Dio ha una tattica: ci invia Maria.
Come una volta ha fatto per sua cugina Elisabetta, la Madonna si
mette ancora oggi in viaggio perché tutti possano
conoscere lintensità dellamore di Dio, e siano da
Lui convertiti.
Lo fa, sostanzialmente in due modi: di sua iniziativa, (da
Murorotto nel lontano 1700
ha scelto Palermiti come sua
stabile dimora);
e per opera di suoi apostoli, cioè uomini e donne
che ancora oggi si muovono per far rivivere innumerevoli
visitazioni, dove Maria porta Gesù e viene a
provocare nuove meraviglie di grazia.
Maria,Madre della Luce, arriva a Legnano grazie
allApostolo D. Mario Caccia vostro Parroco e agli emigrati
di Palermiti,uomini e donne che con coraggio e slancio
missionario non si sono chiusi in se stessi ma hanno aperto il
loro Tesoro più grande ad altri fratelli. E impossibile
fare la lista dei nomi, siete un popolo in cammino.
In questa lista di uomini coraggiosi vogliamo ricordare gli amici Servello Giuseppe e
Lino Aloisi
che
dallinizio si sono lanciati con grande forza in questa
avventura dincontro di popoli e culture diverse nel nome di
Maria,Madre della vera Luce.
Oggi continuano ad essere presenti in mezzo a noi dal Paradiso,ma
siamo sicuri che stanno già preparando una grandissima festa per
quando ci ritroveremo tutti, dove, con fede, ci diamo
appuntamento e dove tutti noi vi diciamo: arrivederci!
LEGNANO
E PALERMITI
Comunità Unite da ununica Madre e Gemellate
nellamore da Maria
NON
DIMENTICATE! SIATE FORTI NELLA FEDE!».
Palermiti 01.07.07 - Auguri e Buona festa. Il Parroco D. Antonio De Gori
Lettera invito inaugurazione casa
"MARIA
SANTISSIMA DELLA LUCE"
www.cardinalferrari.org
Carissimo confratello,
Domenica 3 febbraio 2002
festa Patronale e decimo anniversario dell'inizio della
Parrocchia, la nostra Comunità inaugura la Casa "MARIA
SANTISSIMA DELLA LUCE" destinata a ospitare le Opere
Parrocchiali.
Ti vorremmo con noi, qui a LEGNANO in Via dei Pioppi, al n° 6, a
condividere la nostra gioia.
Alle ore 11.30 sarà celebrata la S. Messa in onore del Beato
Card. Ferrari, patrono della Parroc-chia, durante la quale
verranno consegnati i VANGELI ai più piccoli del Catechismo.
Dopo la Messa, andremo all'edificio delle OO. PP. per l'inaugurazione
ufficiale.
Trova uno spazio adeguato tra i tuoi impegni pastorali: ti devi
assolutamente fermare a pranzo con tutti i Preti nella casa del
Parroco!!!
Ti aspetto,
D. Mario
Legnano CPM, 23/01/02
Ti sarei grato di un cenno di conferma:
mi puoi telefonare allo 0331540057
oppure Cell 368235766
oppure E-mail: pretemario@virgilio.it
LE PAROLE DELLA PERGAMENA CHE RESTERA' CON LA PIETRA
Il giorno 8 Ottobre 2000 anno del grande
Giubileo,
giorno dell'affidamento della Chiesa Cattolica alla Madre di Dio,
essendo Papa Giovanni Paolo II
Arcivescovo di Milano S. Em. Il Cardinale Carlo Maria Martini
Presidente della Repubblica Italiana l'On. Carlo Azeglio Ciampi
Sindaco di Legnano il Dott. Maurizio Cozzi
Il Parroco D. Mario Caccia, il Vicario D. Claudio Stramazzo
insieme con tutti i Fedeli della Parrocchia "Beato Cardinal
Ferrari" danno con gioia l'inizio ufficiale ai lavori per la
Casa Parrocchiale.
Questa prima Pietra proviene dal "Muro Rotto" di
Petrizzi (CZ) dove Maria SS.ma della Luce apparve a illuminare e
a guidare i suoi figli su tutte le strade del mondo, perché
dovunque andassero, potessero seguire Cristo, vera Via e Luce
indefettibile.
E' deposta tra le fondamenta come segno gioioso dell'unità che
fin d'ora lega questa Parrocchia con la Comunità di Palermiti (CZ)
e con il suo Pastore D. Antonio De Gori, alla Vergine della Luce
particolarmente dedicata, e come seme di ospitalità per tutti
gli uomini, viandanti per le strade del mondo, chiamati da Cristo
alla Sua Compagnia e da Lui affidati all'amore della Sua Divina
Madre.
(Messaggio inviato dal Parroco di Palermiti per l'occasione)
PARROCCHIA SAN NICOLA VESCOVO
PALERMITI
Come Parroco della Comunità Ecclesiale di
Palermiti, al Carissimo D. Mario Caccia, Parroco della Parrocchia
Beato Cardinal Ferrari (Legnano), sento il bisogno e la
necessità di gridare con tutta la forza del mio Spirito: GRAZIE!
GRAZIE! GRAZIE!
Un grazie davvero cordiale per la vostra amabile persona, per la
vostra sensibilità pastorale verso tutti, per il vostro amore,
vero - genuino, alla Vergine della Luce.
Oggi celebrando la festa Patronale, e il decimo anniversario dell'inizio
della Parrocchia, inaugurando la Casa
"MARIA SANTISSIMA DELLA LUCE"
destinata ad ospitare le Opere Parrocchiali
realizzate un "Sogno" e fa esclamare
che "niente è impossibile per chi crede nel Signore e nella
Sua Madre Benedetta".
Vi auguro di continuare a sognare per il bene della Comunità
affidata alle vostre cure pastorali.
Una comunità che deve sentirsi fiera del suo Sacerdote - Parroco.
Un Grazie a tutta la Comunità che ha ascoltato la voce del suo
Pastore ed ha contribuito, in vario modo, alla realizzazione del
"Sogno".
Un Grazie a tutti voi fratelli emigrati e Figli di Palermiti.
La Madonna della Luce, pur essendo in terra lontana ma amica e
ospitale, vi rende soggetti di storia e di cammini impensati e
impensabili fino a qualche decennio fa.
Il Cardinale Martini, Arcivescovo di Milano e Inviato Speciale
del Santo Padre, a Serra San Bruno, in occasione nel IX
centenario della morte di San Bruno, affermava: "Saluto
e ringrazio ciascuno di voi, membri del popolo di Dio, che avete
una forte tradizione di spiritualità, di religiosità, di fede;
una tradizione della quale godiamo anche a Milano, dove risiedono
numerosi vostri conterranei e concittadini, e ci auguriamo che la
loro carica di spiritualità e di religiosità sappia opporsi al
gelo dell'indifferenza e della secolarizzazione. Dunque, come
arcivescovo di Milano, mi sento in comunione con voi e partecipo
intensamente alla celebrazione che ci ha riuniti".
Voi siete la dimostrazione che le parole dell'Arcivescovo sono
vere.
Il "Cantiere" adesso passa la mano a "Casa e
Chiesa": un altro sogno.
L'immagine più idonea che si possa avere è quella di "pietre
vive".
Al nastro di partenza: non strumenti, ma persone; non quadri
istituzionali, ma operatori della prima ora del giorno del nuovo
millennio; non animatori del crepuscolo, ma sentinelle del
mattino.
Persone, "pietre vive", accanto alla "pietra
angolare", il Cristo che con il fascino del suo Vangelo
ripropone la tensione di un laicato proteso ad un impegno senza
confini.
Voi, pietre vive, non costruirete la Babele della confusione o
dello smarrimento, ma con la vostra partecipazione, con la vostra
sincera condivisione e con la vostra attenta corresponsabilità
aprirete nella Chiesa del Cardinal Ferrari un luogo d'operosa
attività, e tutti si accorgeranno della novità e diranno:
"nella Parrocchia del Cardinal Ferrari è passato il Signore,
il Figlio di Maria, Madre della Luce".
Insieme con Maria camminerete su strade di pace.
Alla Parrocchia intera un abbraccio di pace e di amore.
Palermiti 03.02.02
Il Parroco e la Comunità Parrocchiale
Sac. Francescantonio De Gori
Carissimo D. Antonio:
eccoti qui lo scritto che chiedevi. È
venuto un po' prolisso, e d'altra parte non conosco i criteri
editoriali del periodico della tua Diocesi
ti prego: decidi
tu con tutta libertà eventualmente che cosa conservare e che
cosa tagliare: quello che farai tu lo considero finora ben fatto!!!
( sù Comunità Nuova,giornale della
diocesi, è ristretto,quì è integrale.)
"AI TUOI SERVI SONO CARE LE PIETRE
"(Sal
102)
è una frase che noi cristiani di Milano conosciamo bene:
la ripetiamo come ritornello al Salmo ogni terza Domenica di
Ottobre, quando facciamo la festa del Duomo.
E non ci limitiamo a dirla: da un po' di anni qui in Diocesi è
invalsa l'usanza -quando si costruisce una nuova Chiesa- di
utilizzare come prima pietra un pezzo di marmo tirato giù dal
Duomo: tanto, con i continui lavori di restauro, di pietre
siffatte ce ne sono sempre in abbondanza. E così, noi della
Cardinal Ferrari l'abbiamo lì, sotto l'altare alla vista di
tutti, vecchia e gloriosa, corrosa dal tempo e dallo smog, con la
sua brava data: 4-IX- 1987, il giorno nel quale -alla presenza
dell'urna contenente il corpo venerato dell'Arcivescovo Ferrari-
la ponemmo nella terra del futuro cantiere.
Dopo di che -come si dice- l'appetito vien mangiando. E quando si
è trattato, a dieci anni dalla costruzione della Chiesa, di
erigere l'edificio delle Opere Parrocchiali, ci siamo detti che
ci voleva un'altra prima pietra ugualmente carica di significato,
ugualmente "preziosa".
Nel frattempo erano successe delle cose importanti, ed era
iniziata una bella storia. Ed è qui che il cammino di una
giovane parrocchia della periferia di Legnano si incrocia con
quello di gente in cammino da secoli con la sua Madonna sulle
strade del Golfo di Squillace: state a sentire.
Il gemellaggio tra la Parrocchia del Beato Card. Ferrari e quella
di S. Nicola Vescovo in Palermiti inizia du-rante l'Avvento 1993,
quando D. Antonio, il Parroco di Palermiti in visita ai suoi
emigranti capita a Le-gnano. D. Mario, il parroco di qui, va a
Palermiti nell'estate 1994, e da allora ci andrà quasi tutti gli
anni, per partecipare ai festeggiamenti della Madonna della Luce
(ultima Domenica di Agosto). Nel 1995 si recherà anche a Ingham
(a nord di Boston U.S.A.) per l'identica festa che fanno i
Palermitesi residenti negli States e in Canada (prima Domenica di
Settembre).
Da cosa nasce cosa: la comunità dei Palermitesi, numerosa a
Legnano e nel circondario, dà vita al COMI-TATO PALERMITESI IN
LOMBARDIA, costruisce una cappelletta in un angolo dell'Oratorio
del Card. Ferrari, vi pone una copia della Statua della Madonna
che c'è al paese, e da qualche anno celebra -la prima Domenica
di Luglio- una affollatissima festa, che vede quasi sempre la
presenza di D. Antonio, oltre quella di D. Giusto Truglia
originario di Palermiti e appar-tenente alla Pia Soc. S. Paolo,
direttore ad Alba di VITA PASTORALE, l'arrivo di Palermitesi da
tutto il Nord Italia, dalla Svizzera e dalla Germania, oltre che
la presenza della gente del posto.
Una tradizione simpatica è l'uso ormai invalso di adoperare qui
i rami degli olivi di Palermiti nella cele-bra-zione della
Domenica delle Palme: i più belli li mettiamo nelle mani dei
bambini che di lì a quattro giorni faranno la Prima Comunione.
Durante il Grande Giubileo, D. Mario partecipa al pellegrinaggio
dal Muro Rotto a Palermiti. E se ne torna al Nord con la
convinzione d'aver trovato finalmente la pietra preziosa: una
pietra del Muro Rotto diventerà la pietra di fondazione del
nuovo edificio delle Opere Parrocchiali, che -ovviamente- sarà
dedicato a Maria SS.ma della Luce. L'idea ha trovato gambe per
camminare: oggi chi entra nel nuovo edificio trova una bella
icone della Madonna, e appena sotto, in un'urna illuminata, la
pietra di Muro Rotto.
Ma ora -come si usa tra colleghi- passo la parola al mio
carissimo Confratello nel Sacerdozio:
"
Pietra che viene da lontano -scriveva D. Antonio al
momento della posa della prima pietra-, come tanti fratelli
emigrati, Pietre vive e operanti in questo territorio.
Viene dalla Calabria e precisamente da Murorotto, (Comune di
Petrizzi CZ), luogo dal quale è stato rinve-nuto nel Settecento
l'affresco della Madonna della Luce, oggi nella Chiesa Matrice di
Palermiti.
Murorotto: punto di riferimento ideale e storico per la comunità
di Palermiti. La festa della Madonna della Luce è il cardine
attorno a cui ruota la vita della comu-nità e la vita d'ogni
Palermitese che si porta nel cuore l'amore alla Ver-gine anche
quando emigra al Nord o in America.
Legnano, grazie ai nostri emigrati e al carissimo Par-roco, Don
Mario, hai fatto esperienza viva e palpitante di questa realtà:
la prima domenica di Luglio, festa della Madonna della Luce, oggi
è festa di tutti voi.
Grazie alla Madonna della Luce è nata una forte voca-zione di
Comunione, d'apertura, d'integrazione, espe-rienza di camminare
assieme.
Sento il bisogno di esprimere, a nome mio personale- come Parroco
e dell'intera comunità parrocchiale, la gratitu-dine per l'amore
che portate verso la "Nostra Ma-donna" e la gioia che
ci date. Il bene si diffonde da solo.
Ringrazio tutti i figli di Palermiti, fieri delle loro origini,
siate sempre segno di comunione e lavorate sempre per il bene
della Comunità Parrocchiale
. Comunità "Beato
Cardinal Ferrari" SII FORTE NELLA FEDE. NON DIMENTICARE!
Palermiti 08.10.2000
Con Affetto e Comunione in Cristo, Don Antonio
In un anno -poco più- l'edificio è stato terminato: avevamo
incominciato con il fissare la data dell'inaugurazione al 21
Ottobre scorso, poi l'avevamo spostata alla Notte di Natale:
niente da fare neanche lì. Doveva proprio arrivare il decennio
esatto della Parrocchia (1 febbraio 1992) come mo-mento propizio.
E se volete sapere con che intenzioni siamo entrati nella nuova
casa, dovete proprio avere la pazienza di leggere il resto - il
testo che segue è stato inflitto ai fedeli di qui per ben due
volte: alla posa della prima pietra e all'inaugurazione.
NON E' UNA SVOLTA, MA UNA CONFERMA Nella casa
che abbiamo costruito tutti sono invitati esattamente come tutti
sono stati invitati in questi dieci anni in Chiesa: a vivere una
vita che non si vive da nes-sun'altra parte. Perché la vita che
vi vogliamo vivere non sarebbe com-prensibile "senza"
una chiesa che sia non soltanto vicina, ma esattamente alla
radice.
Guai se non ci fosse la Chiesa-Tempio visibile a dire in mezzo
alle case degli uomini che "Il Verbo si è fatto carne, e
noi l'abbiamo incontrato, toccato con queste nostre mani,
ascoltato con queste no-stre orecchie, contemplato con questi
nostri occhi di carne ".
IN CONTINUITA' CON LA CHIESA. E tuttavia,
questo incontro con Lui -quando è vero- porta neces-sariamente
con sé il bisogno che continui, che co-lori di sé la
quotidianità della vita, perché se Lo hai incon-trato veramente,
da quel momento niente di quel che fai sarà più come prima: i
due discepoli che quel po-meriggio sono an-dati dietro all'
"Agnello che toglie i peccati del mondo ", quando
incontrano i colleghi di lavoro non po-tranno più limitarsi a
parlare di reti e di pesci: "Abbiamo tro-vato il Messia".I
convertiti della prima Pentecoste trovano che persino l'occupazione
di fare i conti dei soldi che sono in cassa e del man-giare che
è rimasto nella dispensa non può prescindere dal fatto che LUI
C'E'. L'avvenimento di Cri-sto permane nella storia attraverso la
compa-gnia dei credenti, una compagnia che vive e si ma-nifesta
nella sto-ria come un popolo nuovo, la cui vita è determinata in
primo luogo da un ideale comune, da un valore per cui vale la
pena esi-stere, faticare, sof-frire e -se necessario- anche mo-rire;
in secondo luogo dalla identi-fica-zione degli strumenti e dei
metodi adeguati a raggiungere l'ideale riconosciuto, affrontando
i bisogni e le sfide che emergono via via dalle circostanze stori-che;
in terzo luogo dalla fedeltà vicendevole in cui l'uno aiuta l'altro
nel cammino verso la realizza-zione di questo ideale. Un popolo
esiste là dove c'è la me-moria di una storia comune che viene
ac-cettata come compito storico da realizzare.
Ecco a che serve la Casa accanto alla Chiesa: è un ambiente di
vita per il popolo generato dall'incontro con il Ri-sorto,
perché vi cresca nell'amicizia, nell'affezione, nella
consapevolezza sem-pre più chiara di "appar-tenere a Cri-sto
nella compagnia della Chiesa".
PER PROCLAMARE LA VERITA' DELL'INCARNAZIONE.
Con amore e con tenacia -per tre anni abbiamo lavorato al
progetto!!!- abbiamo messo dentro nella nuova casa tutto sommato
quelle cose che ci si aspetta di tro-vare in que-sto tipo di
costru-zione. Cose "normali" per una vita "normale".
Si è Cristiani prima di tutto nel Culto, ma non solo. Così come
Gesù è il Salvatore dell'umanità non solo sulla Croce, ma già
quando bambino in brac-cio a sua Madre, viene allattato come il
più "nor-male" degli in-fanti. La Chiesa non salva il
mondo attivando un Bar, ma si può essere Chiesa -cioè compagnia
del Ri--sorto- anche in un Bar, che a questo punto diventa
qualcosa di speciale, di "re-dento";NON SONO LE COSE
CHE TROVERETE NELLA CASA A FARVI CRISTIANI: SARANNO LE PERSONE, o
meglio, SARA' LUI CHE SI FARA' INCON-TRARE QUI NELLA COMPAGNIA
DEI CRISTIANI.
Uomini "normali", come saranno "normali" le
cose che useranno. Il bello sta proprio qui.
La pretesa più specifica della Chiesa non è sem-plice-mente di
essere veicolo del divino, ma di es-serlo attra-verso l'umano.
Gesù che "mangia e beve in compagnia di pubblicani e pecca-tori"(Mc.2,16),
è lo stesso che dice: "Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Nessuno viene al Padre se non attraverso me"(Gv.14,6). Nella
vita stessa delle prime comunità cristiane ci viene ricordato
che l'incontro dell'uomo con Dio -l'aspetto su-premo del problema
della vita- e la partecipazione al suo es-sere si realizza som-mamente
in una circostanza che potremmo chiamare volgare: una norma-lis-sima
cena, un semplice pasto comune era l'ambito in cui si realiz-zava
il coinvolgimento più pro-fondo e mi-sterioso col Signore. Il
comu-nicarsi della vita di-vina con i suoi doni passava
attraverso l'assunzione del pane e del vino. Non è indif-ferente
la sensazione di banalità che l'uomo può pro-vare di fronte a
una simile prassi; l'uomo può rivelare una sottile resistenza di
fronte a quel metodo mi-sterioso, che è tutto di Dio, di voler
pas-sare attra-verso l'umano (mentre l'uomo tende a codi-fi-care
come divino il suo pensare e il suo fare!)
LA NUOVA CASA: ISTRUZIONI PER L'USO. Se dunque
la Chiesa è una vita, bisogna coinvol-gersi con la vita per
poterla giudicare. Si tratta innanzitutto di convivere con la
vita della Chiesa là dove essa è vis-suta autenticamente, là
dove è vissuta sul serio. Per questo la Chiesa proclama i Santi:
per dare delle indi-cazioni di come, tramite i più diversi
tempera-menti e le più varie-gate circostanze storiche e sociali,
con le più diffe-renti sensibilità cultu-rali, sia possibile
vivere sul serio la proposta cristiana. Ed è per questo che la
Chiesa usa anche sugge-rire con la sua approva-zione asso-ciazioni,
movimenti, luoghi come questo non solo di culto, ma anche di
incontro, per-ché la convinzione che do-vrebbe animare quei
luoghi di vita -se ven-gono vissuti per quello che sono- può far
percepire che cosa sia una esperienza cri-stiana vera. E' con
questa ambizione, meglio con questa fede, che oggi 3 Febbraio
2002 noi del Card. Ferrari entriamo nella casa nuova.
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Giorno 09.03.2002 il Cardinale Carlo Maria Martini è in visita Pastorale alla Comunità parrocchiale"Cardinal Ferrari" di Legnano. Il Parroco di Palermiti invia la seguente Pergamena.( Il resoconto dell'incontro sarà raccontato dai nostri fratelli Emigrati. Posso dire che la Madonna ha compiuto un altro dei suoi miracoli).
A SUA EMINENZA IL CARDINALE
CARLO MARIA MARTINI
ARCIVESCOVO DI MILANO
IN VISITA PASTORALE A LEGNANO
PARROCCHIA CARDINAL FERRARI
RENDE
AUSPICE DON FRANCESCANTONIO DE GORI
DOVEROSO TRIBUTO D'ONORE
FERVORE DI VASTO CONSENSO
LA GEMELLATA COMUNITA'
DI PALERMITI
PUR LEGATA NEL TEMPO
ALLA GLORIOSA SEDE AMBROSIANA
DAL PADRE COMUNE
S. EM. IL CARDINALE EUGENIO
TOSI
GIA' PASTORE AMATISSIMO
DI QUESTA ANTICA DIOCESI DI SQUILLACE
SALUTA
LA COMUNITA' LOMBARDA
ED I PROPRI EMIGRATI IVI TRAPIANTATI
AUGURA
RINNOVATA FRATELLANZA
UMANA E CRISTIANA
ADDITA
SECONDO L'ESEMPIO MISSIONARIO
UN SEMPRE PIU' PROFICUO CAMMINO MARIANO
PERCHE' IL TERZO MILLENNIO
VEDA LA CHIESA DI CRISTO
MADRE DELLA CHIESA UNIVERSALE
SECONDO LA SUA VOCAZIONE
ALIMENTATA DAL MAGISTERO
DI GIOVANNI PAOLO II
E NELLA REALTA' PARTICOLARE
DAL PENSIERO
DELL'ARCIVESCOVO ANTONIO
CANTISANI
Lettera invito al Cardinale Martini
Eminenza,
Il 9 marzo u.s., nella Comunità di Legnano, e precisamente nella
Parrocchia di" BEATO CARDINAL FERRARI", la Visita
Pastorale dell'E.V. ha por-tato autentica gioia cristiana e
rinsaldato, con rinnovato slancio mariano, i sentimenti di
comunione con i gemellati fratelli del-la Comunità di Palermiti,
trapiantati in terra lombarda.
V.E., nell'incontro ravvicinato con i Suoi fedeli, ha voluto
abbracciare la Comunità di Palermiti, ricca di partecipazione,
di solidarietà, di valori comuni.
La piccola delegazione di Fedeli, partita da Palermiti per la
solennità dell'evento, ha voluto esprimere i suoi sentimenti di
gratitudine e di immensa devozione nella offerta pergamena (con
targa), gratificata dalle vibranti parole di V.E., ricche di
amore e di carisma pastorale.
Per cementare ancor di più l'unione tra le due Comunità ed
intensificare momenti non comuni di fede, questo umile parro-co
osa, a nome suo personale e della Comunità di Palermiti,
invitare V.E. a visitare questa terra ad alta voca-zione mariana,
in occasione dei solenni festeggiamenti in onore di Maria SS
della Luce che si concluderanno l'ultima do-menica d'agosto.
V.E. potrà scegliere qualunque data per essere presente in
questa Comunità
Faranno da sfondo all'incontro, sulla collina di Lando, la
Colonna e il Tempio della Fede, gioielli di arte, di cultura, di
tradizione religiosa e mariana.
Mi benedica.
Palermiti, 21.06.02
IL PARROCO
Don Francescantonio DE GORI
A S.E. il Card. MARTINI
ARCIVESCOVO DI MILANO
(Risposta dell'Arcivescovo)
ARCIVESCOVADO DI MILANO
PIAZZA FONTANA 2 - 20122 MILANO
Segreteria del Cardinale Arcivescovo
Milano 3-7-02
Rev.do don Francescantonio De Gori,
il Cardinale Arcivescovo la ringrazia della lettera e dell'invito
e desidera assicurarle un ricordo nella preghiera.
Non può tuttavia accogliere la proposta di venire a Palermiti,
anche perché sta per concludere il servizio episcopale a Milano.
Fiducioso nella sua comprensione, la saluto fraternamente nel
Signore augurandole ogni bene.
don Gregorio Valerio
______________________________
Rev.do Sacerdote
don FRANCESCANTONIO DE GORI
via Vittorio Emanuele III
88020 PALERMITI (Cz)