BENEDIZIONI PASQUALI
Entrerò nelle vostre case per la prima volta per portare la benedizione del Signore; anzi per prendere coscienza voi ed io del nostro battesimo. L’acqua santa e il segno di croce ci ricordano il giorno in cui siamo stati consacrati a Dio per mezzo di Gesù. Possono pure essere lontani ricordi che noi credenti rendiamo attuali ogni giorno quando incominciamo le nostre azioni nel nome della Santissima Trinità. Il battesimo è stato un grande dono anche se ricevuto quando noi non capivamo. Può darsi che in alcuni momenti felici abbiamo preso coscienza del nostro vero essere e abbiamo promesso a Dio fedeltà e di amarlo sopra ogni cosa. In quel momento il nostro battesimo è diventato vero: abbiamo scelto consapevolmente di vivere da figli di Dio. La nostra mente si è allargata, il cuore ha intravisto una nuova possibilità della vita. Non c’è solo la vita corporea ma anche quella interiore e spirituale. Spesso ci accontentiamo solo di rispondere alle esigenze della nostra corporeità ma noi siamo più complessi. Per essere felici dobbiamo rispondere alle esigenze, esigenze della nostra anima,
del nostro spirito.
La nostra anima si esprime nell’uso retto dell’intelligenza, della volontà, del sentimento. Il nostro spirito dà unità alla vita, con i significati, coi valori. Dobbiamo rispondere al bisogno di senso, di significato per dare serenità alla vita. Nel momento della benedizione riprendiamo coscienza di essere amati da Dio, di non essere figli del caso ma di Uno che ci ama, che vuole che noi siamo felici.
La benedizione è il richiamo che ogni vero dono viene da lui, il datore dei doni. Solo Dio ci può benedire sia nei nostri beni materiali che in quelli spirituali. La benedizione ci ricorda che il male si può vincere solo con il bene ma il bene viene da Dio per mezzo di Gesù nostro Salvatore. Per questo la benedizione, è annuncio della Pasqua(in Gesù il male è stato vinto, il bene è più forte del male).
Vengo a conoscervi perché intendo fare un tratto di strada insieme con voi fino a quando la Provvidenza vorrà. Spero solo di poter essere di una qualche utilità per chi vorrà servirsi della mia opera. Sono solo a disposizione per quello che posso dare(il tempo l’avrò sempre per chi mi richiede il servizio per cui sono prete)
Sono qui solo per servire il Regno di Dio, per aiutare tutti quelli che sono attualmente di Sala(quelli "storici" e quelli che vi sono venuti ad abitare senza alcuna distinzione).
Quando verrò fatemi, eventualmente, trovare sul tavolo un vangelo, una immagine sacra, una candela. Il primo ci ricorda la fedeltà che dobbiamo alla Parola di Dio; la seconda il nostro appartenere alla Comunione dei Santi; la terza, la fede che deve illuminare la vita. Le eventuali offerte andranno sul bilancio della chiesa parrocchiale(da ricordare che la comunità parrocchiale può contare solo sulle offerte dei fedeli, non esistono altri cespiti).
Anziani e ammalati potranno ricevere la comunione e l’unzione dei malati.
Le benedizioni verranno eseguite al mattino e al pomeriggio dalle ore 9 alle 12 e dalle 14,30 alle ore 17,30. Chi per vari motivi non ha potuto essere in casa telefoni in parrocchia a Don Ettore che provvederà a venire in altri orari anche serali(tel. 0521 336281 /03478492300)
Calendario benedizioni:
Febbraio:
Lun 19:
Fedolfi, Lanfranco, Gazzola, Cavalli, Moro
Mar 20:
Aguzzoli, Villa Ortensia,Canali, Galeotti, Scaramuzza, Muzzi, Maria Luigia, Bettoli.
Mer 21:
Provinciale
Giovedì 22:
Maestri (pari)
Ven 23:
Maestri (dispari)
Lun 26:
Carrettieri, Capitini, Degli Antoni, Rosa Augusto, Malerba, S. Lorenzo, Piccoli
Merc 28
Marconi, Guareschi, Campi, Carpi, Zappettini, D’Acquisto
Marzo
Giov 1:
Martiri della libertà, Iulia
Ven 2:
Di Vittorio
Lun 5:
Grandi, Are, King, Dalla Chiesa
Mar 6:
Cortesi(pari)
Merc 7:
Cortesi(dispari)
Giov 8:
Barricate, Corridoni, Canale.
Ven 12:
Vittorio E. (dispari)
Lun 12:
Vittorio E. (pari), Frank, Giovanni XXIII
Mar 13:
Matteotti, Falcone
Merc 14:
Rosa Romeo
Giov 15:
Piazza 25 Aprile
Ven 16:
Collecchio, Rossa, Berlinguer
Lun 19:
Garibaldi
Mar 20:
Piazza Gramsci
Merc 21:
Figlie della Croce
Giov 22:
Cervi, 8 Marzo, 1° Maggio
Ven 23:
Coppi
Lun 26:
Gruzza
Mar 27:
Case Marconi, Anime, Maiatico
Merc 28:
Santi
Giov 29:
Turati, Maria Amalia, Galilei
Ven 30:
Remitaggio, Cascine, Fava
Aprile
Lun 2:
Rocca, Puttino, Boscaioli
Mar 3:
Zappati(dispari), Case Nuove
Merc 4:
Zappati (pari) Olma
Giov 5 :
Dante Alighieri
Ven 6:
Roma
La benedizione delle aziende sarà effettuata dopo Pasqua
Calendario delle feste pasquali
Domenica delle palme: orario domenicale(ore 9,30; 11; 18)
Mercoledì santo: celebrazione comunitaria della Penitenza(sono invitati in particolar modo i genitori che hanno i bambini per la prima comunione)
Giovedì santo: solenne Messa in Coena Domini alle ore 18,30. Prima comunione dei ragazzi che frequentano la quarta elementare. Sarà preceduta da due giorni di ritiro dei bambini
Venerdì santo: solenne azione liturgica con adorazione della croce alle ore tre del pomeriggio in memoria della morte del Signore.
Alla sera alle ore 20,30 Via crucis: si porta in processione il Cristo morto e la croce. Partenza dall'oratorio della piazza, via Garibaldi, via Matteotti, via Rosa Romeo, via Vittorio Emanuele, via Roma, chiesa. Si useranno i ceri. Sarebbe bello vedere alle finestre delle case un cero acceso che indichi la nostra fede.
Sabato santo: preghiera liturgica in chiesa al mattino. Confessioni individuali tutto il giorno in chiesa e Villa Benedetta.
Alle ore 23 solenne veglia pasquale con battesimi e messa di Risurrezione. Il cristiano formato lo si riconosce in modo particolare dalla sua partecipazione alla veglia pasquale, madre di tutte le celebrazioni e centro di tutto l’anno liturgico
La nostra corale
Continua al martedì sera alle ore 21, con cadenza bimensile, la corale sotto la direzione di Tania e con la collaborazione di Don Giovanni e Andrea. Cantare insieme a più voci ha un profondo significato: ecco due passi dei Padri:
"Ciascuno di voi si studi di far coro. Nell’armonia della concordia e all’unisono con il tono di Dio per mezzo di Gesù Cristo, ad una voce inneggiate al Padre, ed egli vi ascolterà e riconoscerà, dalle vostre buone opere, membra del Figlio suo. Rimanete in un’unità irreprensibile, per essere partecipi di Dio"
(Ignazio di Antiocchia).
"Ogni realtà, secondo la propria essenza, ha vita e consistenza in lui, e tutte le cose per mezzo del Verbo costituiscono una divina armonia.
Perché poi una cosa tanto sublime possa essere in qualche modo capita, prendiamo l’immagine di un immenso coro. In un coro composto di molti uomini, bambini, donne, vecchi e adolescenti, sotto la direzione di un solo maestro, ciascuno canta secondo la propria costituzione e capacità, l’uomo come uomo, il bambino come bambino, il vecchio come vecchio, l’adolescente come adolescente, tuttavia costituiscono insieme una sola armonia".
(Sant’Atanasio, ).
Per noi la corale ha un significato liturgico prioritario: si canta in coro per far elevare tutta l’assemblea alla lode di Dio. Il popolo non deve diventare spettatore ma sentirsi coinvolto a partecipare meglio.
Campi estivi della parrocchia
Campo ragazzi: dal 17 giugno al 23 al Seminario di Berceto. Iscriversi in parrocchia(L.35.000 al giorno). Riguarda in particolare i bambini dalla terza elementare alla seconda media.
Campo ragazzi medie a Mazzin di Fassa (contattare Don Ettore o la dott. Manotti Fernanda) dall’1 al 7 luglio. Spesa complessiva L.350.000
Gr.est
Anche quest’anno la parrocchia organizza il gruppo estivo per i ragazzi partendo dal 26 giugno al 21 luglio. Iscriversi presso la casa della gioventù o da Don Ettore. E’ un aiuto offerto alle famiglie e una occasione per i ragazzi di fare vita di comunità senza andare troppo lontano. Si intrecciano momenti formativi e ricreativi culturali.
Campo di comunità (adolescenti, giovani e gruppi familiari): dal 20 di agosto al 28 agosto. E’ aperto a tutti quelli che nella serenità della natura di montagna vogliono trovare una occasione per condividere con amici ideali comuni. Iscriversi da Don Ettore o Alessio.
Vacanze estive per i giovanissimi, campo estivo per i ragazzi, campo giovani, vacanza di comunità, sembra davvero che questo fiorire di iniziative costituisca uno dei cardini su cui poggia il progetto educativo della nostra parrocchia.
Essendo tradizione ormai consolidata non meraviglia più di tanto; ma sarebbe interessante riflettere sulle motivazioni che sono all’origine di questa scelta.
E’ opinione comune degli educatori che una esperienza di vita lontano da casa sia indispensabile per la crescita personale di un giovane e per il consolidamento dei vincoli di amicizia e di solidarietà che lo uniscono al gruppo.
Questa tesi, avvalorata dall’entusiasmo con il quale i ragazzi colgono l’opportunità che viene loro offerta, non intende naturalmente mettere in discussione il ruolo centrale della famiglia del progetto educativo dei ragazzi, ma rileva la necessità di una forte collaborazione atta a superare i limiti conseguenti alla profonda involuzione che l’istituzione familiare ha subito in questi ultimi decenni.
Oggi in realtà la famiglia è qualcosa di molto diverso da ciò che i nostri nonni ricordano: famiglie numerose, all’interno delle quali erano variamente rappresentate tutte le età della vita e che spesso, almeno nella nostra realtà di paese vivevano a stretto contatto le une con le altre nelle vecchie costruzioni coloniche o negli antichi appartamenti della Rocca dove erano più gli spazi comuni che non quelli riservati al singolo focolare domestico.
Possono le nostre povere iniziative sopperire a tali carenze? Certamente no, ma potranno forse suscitare la nostalgia di una famiglia che si apre agli altri, trovando in questa non un ostacolo ma la sua più profonda ragione esistenziale.
Quattro anni fa siamo partiti per il primo campo estivo di Braies con una decina di ragazzi; oggi ci ritroviamo con trenta giovani, ormai maggiorenni, che hanno esigenze e motivazioni diverse ma sembrano ancora interessati a condividere una esperienza che li coinvolge sempre più profondamente.
Lassù a Braies, dove finisce la strada, c’è un imponente antico albergo che si affaccia sul lago e… nient’altro perché non serve; Piove spesso anche d’estate e una nuvola nel pomeriggio si affacciava sulla Croda Rossa per invitarci a rientrare prima dell’acquazzone serale.
Quei ragazzi che allora provavano l’ebbrezza della loro prima vacanza insieme sono chiamati quest’anno ad un compito più impegnativo dovendo fare da guida ai giovanissimi che si uniranno a noi per la prima volta.
Eravamo pochi, praticamente una sola numerosa famiglia; tra ragazzi giovani, animatori, e adulti quest’anno saremo almeno sessanta a Brianson, in Alta Savoia dove occuperemo un intero albergo che diventerà per dieci giorni la nostra casa comune.
Abbiamo deciso di assumerci la responsabilità della sua completa gestione per ridurre le spese e moltiplicare il piacere di stare insieme.
Non sappiamo se pioverà come a Braies o sarà invece il tramonto a guidarci verso casa dopo un giorno trascorso a scoprire che "Comunità" non è una parola astratta ma una opportunità che la vita offre a ciascuno di noi e una volta a casa non sarà facile dimenticarsene.
Una gloria della Chiesa cattolica di Sala
Sandra Magnani nasce a Sala nella rocca nel 1911, da Leonardo(al Sior Nardino) e da Giuseppina Tanara(la Siora Pepina). Sorella di Remigio. Una salese del sasso perché a Sala ha passato la prima giovinezza fino al matrimonio con Carlo Peduzzi di Milano. Con tutta la famiglia, già allora numerosa, ha trascorso a Sala il periodo della guerra. Una sua bimba, Cecilia, morta tragicamente in tenera età, è sepolta nel cimitero di Sala.
Nel ’57 avviene il suo primo incontro con il movimento dei Focolari, fondato a Trento da Chiara Lubich nel 1943, uno di quei movimenti di cui Giovanni Paolo ha detto: "Sono la primavera della Chiesa".
Sandra e Carlo vi si impegnano generosamente e sono tra le prime famiglie del movimento di Milano.
E’ di quel periodo una lettera in cui Sandra, che ha scoperto il mistero di Gesù nel suo abbandono sulla croce, scrive: "Gesù abbandonato sarà il mio sposo segreto, lo sposo della mia anima e mi consacro a Lui cosciente e felice. Devo vivere perché i miei "sì" siano luce per tanti".
Sono gli anni della contestazione e la loro casa è aperta agli amici dei figli. Vicini sempre ai figli nelle loro scelte importanti. Essi dicono di lei: "Il suo amore disinteressato ci ha aiutato a scoprire il piano di Dio e a realizzarlo. L'abbiamo sentita sorella accanto a noi e possiamo dire che ci ha generati di nuovo uno ad uno". Due figlie, Pina e Maria consacrano la loro vita a Dio entrando in Focolare.
Da una delle sue lettere a Chiara Lubich: "Ci insegni a perdere il nostro particolare e a vivere per realizzare l’unità, e questo rende la vita bella, anche se si diventa vecchi e ci sono i dolori. Sono felice quando dimentico me stessa e sto nella volontà di Dio".
Un momento forte è stato l’ultimo Natale, quello del 1999 perché nonostante momenti molto dolorosi, dice ai figli parole che sono un testamento: "Ogni anno preparavo per ciascuno di voi un dono, ma quest’anno non è stato possibile. Ho chiesto per voi a Gesù la grazia che voi vi amiate come Lui vi ama. Questo solo vale". Dopo Natale, col peggiorare della salute, c’è stata una nuova impennata verso Dio. Ha passato momenti difficili, anche di buio e di aridità, ma in lei era sempre viva la certezza che tutto è amore.
Il giorno di Pentecoste, l’11 giugno 2000, Dio l’ha voluta con sé. Noi le abbiamo affidato il nostro piccolo gruppo(che si riunisce a Sala ogni mese per mettere in pratica le parole del vangelo e in particolare il comandamento di Gesù)perché ci aiuti in questo cammino, insieme a Carla Bocchi, Arduina e Maria Romani che ci hanno da poco lasciato per andare in cielo.
Foto
Villa Benedetta
Prima di Pasqua verrà posta prima pietra per l’inaugurazione dell’ampliamento di Villa Benedetta. Don Giovanni con costanza e sacrificio ha perseguito un grande progetto per fare un servizio importante e dignitoso per la comunità di Sala. Che il Signore benedica l’opera.
Pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo
dal Beato Pio da Pietrelcina. Nel ritorno fermata a Loreto con Santa Messa nel santuario mariano. Visita alle grotte di Frasassi. Dal 18 al 20 maggio(venerdì, sabato, domenica): iscriversi entro marzo in parrocchia (Lire 100.000 anticipo) da Don Ettore. Spesa complessiva comprensiva degli ingressi L.370.000Banca del Tempo a Sala
Il filosofo Spinoza a suo tempo diceva che "per l’uomo non c’è niente di meglio delle relazioni umane".
Proprio per questo spirito sono sorte le "banche del tempo" per sollecitare e facilitare le relazioni tra le persone e ripristinare i rapporti di buon vicinato di un tempo. Nessuno ha più tempo.
Il tempo è sempre troppo poco e nel tempo che abbiamo vorremmo fare le cose che ci piacciono: la Banca del tempo è il luogo in cui i desideri e disponibilità si incontrano per consentire a chi ha bisogno di tempo di prenderlo a prestito e a chi ha tempo libero di impiegarlo in attività gratificanti.
In questa banca al denaro si sostituisce il tempo e si gioca una scommessa importante: reinventare i rapporti con gli altri sulla base di scambi solidali. Chi desidera aderire al progetto potrà rivolgersi allo sportello della banca che si trova in piazza Gramsci e che riceve al martedì dalle ore 9,30 alle 12,30 e al venerdì dalle 15 alle 18.
Questa banca opera a Sala da tre anni e gli scambi effettuati sino ad ora sono più che soddisfacenti. Gli iscritti sono 41.
Lettura biblica
Al mercoledì in parrocchia, ore 21 con cadenza bimensile
Incontro con giovani adulti
Al mercoledì sera ore 21 con cadenza bimensile.
Consiglio pastorale parrocchiale.
I tempi sono ormai maturi per procedere alla costituzione in modo da poter portare avanti l’attività della parrocchia comunitariamente facendo le scelte più necessarie per ricominciare, come dice il nostro vescovo
Nuovo Araldo
della parrocchia di Sala Baganza,
via F. Maestri, 53 Tel 0521336281
suppl. a L’Eco della diocesi
Direttore responsabile:
Zardi Don Enzo
Stampa: Tipolitotecnica Sala Baganza