Nuovo Araldo
Dicembre 2001 n° 6
CONSIGLIO PASTORALE: LA MISSIONE
Domenica 4 novembre il nostro vescovo di fronte a circa 400 rappresentanti dei consigli pastorali riuniti in duomo, ha affrontato due importanti argomenti.
Il funzionamento dei consigli pastorali parrocchiali dovrebbero avere al loro interno i rappresentanti dei vari settori in cui si articola la pastorale della comunità per agganciare la fase di progettazione a quella di attuazione e scongiurare il pericolo che il consiglio pastorale possa divenire un mero organismo burocratico che non dà pratica attuazione a quanto al suo interno deciso.
A parere del nostro vescovo le migliori garanzie per un suo efficace funzionamento sono la condivisione di momenti di vita comune nella preghiera, nell’incontro eucaristico domenicale, e in qualsiasi altra occasione utile a rafforzare i vincoli di fratellanza.
Queste indicazioni del nostro vescovo che vanno nella direzione di un sempre più forte impegno comunitario ci rassicurano sulla bontà del cammino che abbiamo intrapreso per tentare di dar vita ad una vera comunità, riunita nel nome del Signore e aperta alle istanze di tutti i fratelli.
Di seguito il vescovo è passato alla presentazione della" Missione diocesana" che sarà ufficialmente inaugurato il prossimo 20 Gennaio.
Nella lettera pastorale inviata a tutte le comunità della diocesi viene presa in esame la situazione della Fede nel mondo contemporaneo dove le domande ultime dell’uomo ( Ch perché vivo, da dove provengo, dove vado?) sono, soffocate da una sorta di globalizzazione delle emozioni, dei sentimenti, delle mode.
All’interno della Chiesa emergono due mentalità una più propensa ad un impegno all’interno della comunità, l’altra più interessata ad aprirsi agli altri.
La scelta, secondo il nostro vescovo, no è alternativa ma complementare." Se colui che è apostolo non si forma, come potrà divenire missionario di Fede ?"
"Noi dobbiamo incontrare Gesù per dirgli, con le parole di Pietro, mio Signore mio Dio, allora questo incontro trasforma la nostra vita, ci fa discepoli e non siamo più noi a vivere ma è Cristo che vive in noi, come afferma 1’ apostolo Paolo.
Il racconto evangelico della pesca miracolosa serve a dimostrarci 1’ attenzione di Gesù per tutto ciò che tocca l’uomo. Se tutto ciò che tocca l’uomo sta a cuore a Gesù cosi’ deve essere anche per noi.
E’ dunque necessario prendere il largo entro la cultura del nostro tempo imparando a conoscerla non per accettarla passivamente ma per farsene carico.
La prima tappa della missione sarà dunque l’ascolto che dovrà essere rivolto a tutti poiché la Chiesa esiste per la salvezza di tutti.
Alla fase dell’ascolto dovrà seguire l’Annuncio sulla via indicata dai Vangeli che, il Vescovo ci ricorda, sono molto sobri nel riferire le cose che i discepoli devono dire, mentre sono più attenti nel raccontare come i discepoli devono comportarsi. Cosi’ come ci ricorda il S .Padre "Gli uomini del nostro tempo chiedono al cristiano non solo di parlare ma di mostrare Cristo"
In sostanza dunque il contenuto della missione è SEGUIRE GESU’ e annunciare che questo è il modo più bello di spendere la propria vita.
Ogni occasione è buona per annunciare la LIETA NOVELLA anzi al cristiano capita di farlo senza rendersene conto perché in ogni suo gesto, in ogni sua intenzione, nel sorriso che illumina i suoi occhi deve trasparire la grazia che rifulge in lui in sovrabbondanza.
Gli strumenti e gli obiettivi di questo rinnovato impegno sono, secondo il nostro vescovo, innanzitutto la Domenica e la Parrocchia riconosciuta come istituzione fondante.
Secondo obiettivo la famiglia, chiesa domestica e scuola di preghiera. Terzo obiettivo i giovani primi soggetti di tutte le nostre iniziative
Ultimo obiettivo gli accompagnatori nella Fede ovverosia gli educatori, i catechisti, i diaconi, i sacerdoti.
PERCHE’ FAR CELEBRARE LE MESSE?
La Messa è nata dalla celebrazione della Parola che avveniva nelle sinagoghe ebraiche; ha preso elementi dalla cena pasquale e dalla cena che ogni venerdì sera avviene in casa di ogni pio israelita e dal comando di Gesù. La comunità cristiana medita e prega la Parola che Dio nostro Padre ha voluto donarci e, per l’opera del sacerdote, la Chiesa ripresenta l’eterno e unico atto redentore di Gesù. Quell’atto è salvifico per noi viventi sulla terra e purifica l’esistenza di coloro che sono passati alla vita eterna. Ecco perché da sempre i cristiani hanno fatto celebrare messe per i vivi e per i defunti.
E’ importante far celebrare messe per i propri cari defunti perché potrebbero avere ancora bisogno delle nostre preghiere per la loro totale purificazione: se sono salvati pienamente la misericordia di Dio favorirà altre anime che hanno bisogno(Così leggiamo nelle sacre Scritture:… il nobile Giuda fatta una colletta, con un tanto a testa per circa 2000 dramme d’argento, le inviò a Gerusalemme perché fosse offerto un sacrificio espiatorio, agendo così in modo molto buono e nobile, suggerito dal pensiero della risurrezione. Perché se non avesse avuto ferma fiducia che i caduti sarebbero risuscitati sarebbe stato superfluo e vano pregare per i morti. Ma se egli considerava la magnifica ricompensa riservata a coloro che si addormentano nella morte con sentimenti di pietà, la sua considerazione era santa e devota. Perciò egli fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato 2Mc 12)
In parrocchia ci sono tre sacerdoti che possono prestarsi per celebrare secondo le intenzioni desiderate: don Giovanni(lo si contatta a Villa Benedetta), don Giuseppe(lo si contatta a Villa Speranza), don Ettore(in canonica o telefonando 0521336281). Don Ettore concelebra a Villa Benedetta alle ore 18 quando è richiesta al sua presenza per una intenzione particolare, gli altri giorni dalle suore alle ore 7, al sabato alle ore 16 in parrocchia e resta a disposizione per le confessioni. Per favorire la partecipazione è disponibile anche ad altri orari. Alla domenica don Giovanni celebra pro populo alle ore 9,30; don Ettore celebra alle ore 11 e alle ore 18, mettendo anche intenzioni di privati.
L’offerta per la messa va per sacerdote celebrante ed è libera o secondo quanto stabilito dalla diocesi. Se si vuole che una parte vada per altri motivi(parrocchia, Villa Benedetta, o altro deve essere specificato dall’offerente).
Coloro che per l’anno 2002 desiderano prenotare per tutto l’anno possono anche scrivere su un foglio la data della celebrazione, il nome e cognome del defunto e il numero di telefono per comunicazioni necessarie alla famiglia e portarlo al sacerdote che si impegna per la celebrazione. Pregare per i morti un’opera di misericordia spirituale molto gradita al Signore
SCUOLA MATERNA:
CI SI PREPARA AL "NATALE"
I Bambini della Scuola Materna conoscono, attraverso la
corrispondenza con le suore Figlie della Croce missionarie in Africa, i
Bambini di quei paesi, così poveri, che non hanno neppure le matite o i quaderni per andare a scuola. Desiderano fare qualcosa per loro e si impegneranno, per questo, in un cammino di solidarietà nelle tre settimane di Avvento. Lo slogan di questo percorso è: "I BAMBINI AIUTANO I BAMBINI"
* Nella prima settimana, come Maria si è resa disponibile ad Elisabetta, ogni bambino si renderà attento agli altri.
settimana, come i Pastori portarono doni a Gesù, i Bambini porteranno doni per i loro coetanei dell’Africa (matite, penne, quaderni, colori gomme
* Giungeranno così alla terza settimana con un cuore più buono, capace di dire parole "di pace", come gli Angeli sulla capanna di Betlemme.
Allora, a Natale i nostri Bambini potranno con gioia sentirsi dei "piccoli missionari" di Gesù Bambino
Avviso
Nelle serate di Natale e S. Stefano (25 e 26 Dicembre) alle ore 21, nel teatrino della Scuola Materna, la Compagnia Dialettale Salese, porterà in scena la commedia comica "47 Mort Resuscité.
Presso il salone della Scuola Materna, alcuni volontari allestiranno la Pesca di Beneficenza, che verrà aperta al pubblico nei pomeriggi di Natale 25 dicembre, 5. Stefano 26 dicembre, Domenica 30 dicembre e Martedì l° Gennaio 2002.
Incassi a favore della Scuola Materna "Balbi Carrega".
(foto)
PELLEGRINAGGIO A FATIMA
Dopo l’esperienza del pellegrinaggio sulla tomba del Beato Padre Pio a San Giovanni Rotondo ritengo confortante per la nostra fede ritornare ai luoghi benedetti da Maria in Portogallo. Bastano tre ore di aereo poi là possiamo vivere giornate intense di ritiro spirituale con riconciliazione, Via Crucis tra gli ulivi e pellegrinare alle case dei tre pastorelli e pregare sulle loro tombe. E’ tutta una esperienza da vivere nell’intimità e nel raccoglimento.
Messaggio di Fatima: penitenza, conversione, credere al Vangelo, "alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà".
Come pellegrini andremo alla casa natale di Sant’Antonio di Padova a Lisbona . Andremo poi a visitare i più interessanti monumenti dell’arte del Portogallo e i luoghi meravigliosi sulla riva dell’Atlantico.
E’ opportuno che mi comunichiate se siete interessati a venire. Progetto dettagliato nel prossimo numero(almeno quattro giorni e spesa complessiva sul milione). Anticipi, nell’anno nuovo.(contattare Don Ettore)
Andremo in primavera .
Ci saranno tutti quelli che sono venuti a San Giovanni Rotondo?
CORALE
E’ incominciata un anno fa col desiderio di preparare bene i canti di Natale come da sempre Don Giovanni aveva fatto. Al primitivo nucleo si sono aggiunti tanti elementi. Attualmente sono più di trenta e, naturalmente è aperta a chi è interessato a partecipare. E’ un modo bello di stare insieme, di scaricare tutte le tensioni negative di una giornata piena di impegni e, soprattutto, diventa un valido servizio alla comunità che prega insieme durante le liturgie. Quando vengono a messa, i membri della corale si sentono maggiormente impegnati a partecipare in modo attivo. Fare corale non è dunque fine a se stesso ma per un servizio alla comunità. Questo non esclude che nel repertorio entrino anche canti non liturgici per dar modo alla corale di animare feste anche non religiose. Tutto è continuato per l’impegno di chi ha creduto in questa iniziativa e alla disponibilità e maestria della direttrice Tania Bussi coadiuvata spesso dal suo fidanzato che gestisce la corale di San Michele e da Andrea Aliani.
Nella liturgia il canto diventa mezzo indispensabile per favorire la preghiera collettiva. Se inizialmente sono stati usati canti più facilmente orecchiabili per far cantare tutti, specialmente il mondo giovanile, il gruppo liturgico nato dal consiglio pastorale, deve far in modo di far imparare quei canti che più rispondono alle norme liturgiche e alle direttive dei vescovi.
"Chi canta prega due volte" (Sant’Agostino)
Concerto delle corali il 17 dicembre alle ore 21 nel teatro delle suore di Sala. Partecipiamo tutti.
(Foto)
BANCO ALIMENTARE
All’indomani della giornata del 25 novembre la stampa così diceva della iniziativa: Un grande atto di carità che genera un cittadino nuovo: 4.350 tonnellate di cibo raccolte in giorno(in Emilia kg 474.000). "La carità genera un cittadino nuovo, che può sorgere solo da qualcosa di totalmente gratuito"
Questa iniziativa ha un risvolto molto importante nella nostra parrocchia perché i ragazzi delle medie si impegnano a collaborare col Banco di solidarietà a portare generi alimentari alle famiglie bisognose all’interno della nostra comunità
GIOIA E SOFFERENZE nella comunità
* Nell’anno 2000 hanno fatto ritorno alla casa del Padre:
Prati Valerio, Puglia Giulia, Bazzali Oreste, Gualerzi Anna, Pagani Ida, Galeotti Massimo, Tebaldi Anna, Longhi Marino, Biancardi Ivana, Faelli Carolina, Fornari Gina, Pavarani Sergio, Manghi Virginia, Donati Anna Maria, Testi Laura, Ablondi Vilma, Barbieri Lino, Villani Valter, Bettati Marino, Maestri Ferdiando, Bondani Anna, Zoppi Mario, Guareschi Lina, Longhi Dina, Piazza Renzo, Vecchi Iolanda, Giuffredi Maria, Vignali Maria, Zanichelli Rolando, Ricci eugenio, Carloni Carmen, Tavella Rodolfo Cesare, Vespini Maria, Ferrari Antonio, Banzola Ludovico, Sassi Maria, Venturini Arturo, Raschi Maria, Paini Iris.
Per loro la comunità prega quando si raccoglie in preghiera. I famigliari che desiderano possono far celebrare Sante messe.
Amici, amiche, famigliari di Ludovico offrono L.1.500.000 in memoria e a suffragio dell’anima di Ludovico.
* Sono stati accolti nella Chiesa come figli di Dio attraverso il sacramento della rinascita, il battesimo:
Pecorari Francesca, Raffaini Manuel, Ollari Giovanni,
Canali Alessio, Uccelli Alessandro, Lecoriere Nicola,Carcelli Luca,Mezzadri Iacopo, Apa Eugenio, Canali Federico, Papaleo Maria Grazia, Re Jessica, Zanettini Enrico, Dattaro Nicola, Coloretti Luca, Alberici Marta, Gavini Silvia, Candiani Alessio, Gunthner Alexandru, Galloni Martina, Kazmerova Julia, Fertonani Affini Mattia, Trombetti Giacomo, Beatrizzotti Christian, Galloni Stefano, Galloni Gessica, Zambelli Alice,Giuffredi Ludovica, Caselli Lorenzo, Soncini Riccardo, Colazzo Riccardo, Ferrari Anna,Berti Riccardo, Dattaro Veronica
Come comunità dei redenti da Cristo vogliamo impegnarci ad essere loro di esempio nel cammino della fede.
* Hanno celebrato il loro matrimonio - sacramento:
Mignone Cristian e Barillari Raffaella; Boschi Giulio e Ponzi Chiara; Malanca Andrea e Marsilli Maria Giovanna; Tognoni Patrich e Barillari Gianna – Rita; Baronio Sergio e Boschi Emanuela; Scauri Alberto e Aliani Annalisa.
Ai novelli sposi auguriamo di essere attivi nella comunità cristiana e di vivere fedelmente la loro promessa
CIRCOLO ANSPI: lavori
Faremo degli importanti lavori per rendere usabile tutta l’area circostante la casa della gioventù: sistemazione dei campi. Creazione di un campo polivalente da calcetto e altro per risanare contemporaneamente l’area attigua all’abside della chiesa. Campo da bocce per gli adulti. Nuova rete per evitare che il pallone vada in strada, piantumazione di alberi vicino ai confinanti per recare, se possibile, meno disturbo, compera dei giochi per i più piccoli allargamento della casa della gioventù per ricavarne una sala per attività che esigono maggior spazio. Andremo a spendere sui duecento milioni. Le idee sono chiare ma realizzeremo per gradi man mano che ci saranno soldi. tante persone fanno volontariato per la parrocchia: a loro il ringraziamento a nome della comunità
Chiediamo a tutte le famiglie che hanno a cuore il bene dei ragazzi di contribuire con generosità. Saremo più precisi nel presentare in modo dettagliato il progetto. Quando la stagione lo permetterà daremo inizio.
OFFERTE DEDUCIBILI
Le aziende possono fare offerte alla parrocchia. Il legale rappresentante rilascia una ricevuta che si allega alla dichiarazione dei redditi. Non ci sono limiti per l’importo. E’ un modo molto intelligente per sostenere le attività in cui crediamo a favore, in special modo, per i giovani. L’offerta può essere versata sul conto corrente della chiesa parrocchiale aperto al Banco di San Geminiamo e San Prospero di Sala(n° 020767)
VITA DELLA PARROCCHIA
Buon Natale
Don Giovanni, Da don Ettore, Don Giuseppe
Un dialogo tra un uomo convertito a Cristo di recente e un amico non credente.
"Così ti sei convertito a Cristo?".
"Sì"
"Allora devi sapere un sacco di cose su di lui. Dimmi in che paese è nato?".
"Non lo so".
"Quanti anni aveva quand’è morto?"
Non lo so".
Quante prediche ha pronunciato?"
N
"Non lo so".
"Sai decisamente ben poco per essere un uomo che afferma di essersi convertito a Cristo!"
"Hai ragione. Mi vergogno di quanto poco so di lui. Ma quello che so è questo: tre anni fa ero un ubriacone. Ero pieno di debiti. La mia famiglia cadeva a pezzi. Mia moglie e miei figli paventavano il mio ritorno a casa ogni sera. Ma ora ho smesso di bere; non abbiamo più debiti; la nostra è ora una casa felice; i miei figli attendono con ansia il mio ritorno a casa. Tutto questo ha fatto Cristo per me E questo è quello che so di Cristo!"
Conoscere davvero. Cioè essere trasformati da ciò che si sa