Patronato Buonaparte 

 

Dagli atti beneficiali della Curia Vescovile si vede, che la Nobile Famiglia Buonaparte di San Miniato, era patrona di questa chiesa, come pure rilevasi dall’ Arme (stemma), posta sopra l’architrave di pietra della porta d’ingresso e da altri arredi di chiesa. La cosa certa è, che era così fin dal 1622 in cui fu eretto il Vescovado di San Miniato, per l'innanzi bisognerebbe riscontrare l’archivio Arcivescovile di Lucca, della qual Diocesi faceva parte questa nuova nostra Diocesi.

In antico, pare, la collazione e Gius-patronato di questa cura apparteneva al Popolo, come autenticamente e chiaramente rilevasi da quel chirografo antichissimo, esistente nella filza di queste memorie cronologiche, il quale non è altro che un estratto dei registri del "grande" Notaio Pubblico Silvestro Stefani, di un atto rogato "Turri", da cui appare un'adunanza del popolo per divenire a nuova elezione del Parroco fatta nel dì … giorno di Domenica d’Ottobre dell’anno 1522.

 

Devoluzione del Gius-patronato al Vescovo

 

Per disposizione testamentaria dell’Alt.mo e Rev.mo Sig. Can.co Filippo del fu Alt.Mo Sig. Attilio Buonaparte, patrizio fiorentino, e Nobile Samminiatese, "fatto" dì 20 Giugno 1786 rogato Carlo Emanuele Parigi, furono lasciati a titolo di legato, la collazione e gius-patronato della Chiesa di Santa Lucia a Calenzano, al Vescovo pro-tempore di San Miniato, "previo" il concorso di più soggetti, "coll’eleggere il soggetto più abile".