WWF Italia: Passa il Decreto Tremonti, in Italia beni pubblici a rischio

 

"Patrimonio dello Stato SpA": e' stato approvato al Senato il Decreto che potrebbe portare ad una "svendita" del patrimonio ambientale e artistico dello Stato. Il Presidente Ciampi firma il provvedimento ma scrive a Berlusconi, chiedendo garanzie.
Un’occasione persa per salvare il Patrimonio dello Stato dal rischio svendita. Commentano così le associazioni ambientaliste che hanno lanciato una campagna senza precedenti, per ampiezza e adesioni, per scongiurare i pericoli contenuti nel cosiddetto "decreto Tremonti". "Il Governo ha dato il via libera alla legge che mette a rischio i gioielli di Stato".
Ma l'appello lanciato al Presidente Ciampi non e' passato inascoltato: Il Presidente della Repubblica, pur controfirmando il Decreto (63/2002) ha scritto al Presidente del Consiglio Berlusconi chhiedendo che vengano espressamente indicati i beni che si intendono inserire nella "Patrimonio dello Stato SpA", e che venga dichiarata l'inalienabilita' dei beni culturali e ambientali piu' preziosi.

"Nella sua lettera al presidente del Consiglio, il Capo dello Stato
raccoglie le preoccupazioni delle associazioni ambientaliste - ha dichiarato Gaetano Benedetto, Responsabile Rapporti Istituzionali del WWF Italia
, preoccupazioni
che gli erano gia' state formalmente espresse, anche in un incontro
ufficiale con Italia Nostra e WWF Italia, e rispetto alle quali aveva
assicurato un intervento sul Governo. Oggi il Governo e' richiamato, molto
piu' che non dall'ordine del giorno approvato dal Senato, a trasferire i
beni dello Stato alla societa' 'Patrimonio dello Stato spa' secondo criteri
di assoluta attenzione e cautela. Ma anche i richiami del Capo dello Stato,
cosi' come l'ordine del giorno, non costituiscono legge e pertanto, stando
alle norme appena approvate, i beni demaniali potranno essere trasferiti
senza concertazione alcuna dei soggetti preposti alla tutela, come il
Ministero dei Beni Clulturali e il Minstero dell'Ambiente, e senza il
coinvolgiemento delle Regioni e degli Enti Locali competenti."

L'emendamento "salva-monumenti" proposto dal cartrello delle 10 associazioni associazioni e' stato trasformato in semplice ordine del giorno (non vincolante). Il WWF chiede dunque al Governo di inserire quanto contenuto nell’ordine del giorno in un testo di legge che sia inserito nel primo provvedimento utile.
L’emendamento "salva-monumenti", all’art.7 del decreto Tremonti (appoggiato anche dal Sottosegretario ai Beni Culturali, Vittorio Sgarbi e dal Ministro dell'Ambiente, Altero Matteoli), avrebbe dovuto sostituire al comma 10 le parole "il trasferimento di beni di particolare valore e storico è effettuato d’intesa con il Ministro per i Beni e le Attività Culturali", con un testo ben piu’ articolato, che evidenziava forme di tutela per i beni demaniali e artistici.

I beni demaniali (spiagge, boschi, ville, giardini) sono infatti non dello Stato ma di tutti, della collettivita' e dei cittadini: no possono essere impegnati per operazioni finanziarie, con il rischio di cessione a privati in caso del fallimento di dette operazioni.