LA FORZA EVOCATIVA DEL SIMBOLO

"L'opera è un simbolo, forse il primo simbolo assoluto che l'architettura moderna è riuscita a creare.

Vi si riconosco gli abitanti, i visitatori, la città, il continente. È un'opera da questo punto di vista monumentale, ma che niente ha a che spartire con gli aspetti propagandistici, retori e bolsi del potere. È un monumento di una collettività che guarda al resto del mondo e che al domani si proietta con slancio".

da "La via dei simboli", Antonino Saggio

Un oggetto diviene simbolo quando ha il potere di evocare, di richiamare alla memoria un'esperienza, un momento forte personale e spesso collettivo.

Il simbolo permette di convogliare su di sé il senso dell'esperienza vissuta, di “mettere insieme”, come l'etimologia del termina ci spiega, messaggi e contenuti sperimentati nella pratica quotidiana.

Così un'architettura diviene simbolo e non solo segno; permette di richiamare su se stessa significati e valori comunemente sentiti, che evocano un momento storico di importanza fondamentale. Tali architetture hanno il potere di creare una forte identità, un riconoscimento che lega l'uomo al costruito: hanno il potere di comunicare, di narrare una vicenda, di prendere parte in maniera attiva all'avvicendarsi dei tempi. Dunque le architetture simbolo che conosciamo, e che sono state ampliamente illustrate nell'articolo, non solo ci informano che esistono, ma ci raccontano anche qualcos'altro: la loro storia, quella storia che le lega all'ambiente e che le fa divenire parte integrante e viva.

Se dunque l'architettura parla e narra è vero anche che non lo fa in maniera così ovvia e scontata. Bisogna saper ascoltare e decifrare, bisogna essere tanto sensibili e pronti da poter cogliere l'essenza del messaggio. Non sono sicura che questa sensibilità sia effettivamente diffusa a grande scala, e se così fosse potrebbe divenire inutile costruire simboli che nessuno sa interpretare e comprendere.

Bisogna dunque poter educare le nuove generazioni, e forse non solo quelle, a leggere con più consapevolezza i segni del tempo che spesso anche dalle architetture vengono racchiusi. Bisogna fare dell'informazione una seria vicenda, fatta di cultura e non solo di rapide occhiate tramite il web, ma di capacità critica attiva e fantasiosa, strada questa che fa dell'ascoltatore un soggetto capace di evocare i contenuti simbolici dell'architettura e non solo.