IL CORAGGIO DI OSARE

<<Soprattutto, in particolare per chi ha poco o nulla da mantenere, è necessario aprirsi con curiosità e interesse ai nuovi fermenti. Il mondo sta cambiando, si aprono nuove crisi e insieme nuove opportunità>>

da "Il coraggio di aprirsi", Antonino Saggio

Guardare oggi al panorama architettonico significa, a mio avviso, guardare prima di tutto ai luoghi della formazione: scuole e università. E nel farlo è doveroso chiedersi se quella che chiamiamo formazione sia in effetti "in-formazione" e dunque al passo con i tempi e permeata dei problemi e delle crisi del tempo che vive. Tornando a riflettere sulla parola "formazione", è necessario sottolineare lo stretto rapporto con il modello che è insito il tale parola. Ora sorge spontanea una domanda: qual'è il modello di architetto a cui si vuole conformare la nuova generazione? Credo che troppo spesso si sottovaluti la questione e che oggi si continui ad offrire un cammino di formazione per lo più ancorato al passato (si insegnano ancora le tensioni ammissibili...)e poco aperto al futuro, che offre pochi strumenti di crescita innovativa. Quali sono inoltre le possibilità di formazione sul campo che offre oggi il nostro paese? E non parlo di quei sei mesi di tirocinio postlaurea che oggi sono divenuti obbligatori (la Comunità europea aveva chiesto all'Italia di ridurre la regolamentazione a protezione della libera professione e non di creare nuove regole e ostacoli...), ma di un tirocinio serio nel corso degli studi, che sia un mezzo di apertura al mondo del lavoro, ma soprattutto uno strumento di preparazione professionale che ad oggi la sola laurea non conferisce.

In questo panorama confuso e poco entusiasmante, il coraggio di aprirsi diventa in Italia per le nuove generazioni il coraggio di osare, di contrapporsi allo status quo che regola e mantiene l'immobilismo del paese da tanti punti di vista. La lotta generazionale, il figlio che rinnega il padre, è da sempre il processo di maturazione e di emancipazione che genera la novità. Per farlo, bisogna essere preparati e capaci di affrontare le nuove sostanze e i nuovi dibattiti, bisogna essere sempre attenti ai nuovi stimoli e alle nuove tensioni. Bisogna cioè fare dell'informazione uno dei propri alleati.

E' ora di muoversi...