Olio freni

 

 

Quando sostituire il liquido dell' impianto frenante?

La sostituzione dell’olio freni è una operazione spesso tralasciata
o trascurata , ma che nella manutenzione di una motocicletta è
di notevole importanza, infatti garantisce il perfetto funzionamento
dell’impianto frenante. In primis diamo qualche delucidazione su
cos'è l’olio da freni, quali sono le sue proprietà e quali sono le differenze
delle sigle che lo contraddistinguono. L’olio da freni è un liquido che in
teoria come tutti i liquidi ha una scarsa comprimibilità, infatti esso
all’interno dell’impianto frenante ha il compito di trasmettere, tramite
il tiraggio della leva freno o per compressione del pedale, pressioni di
varie decine di bar alle pinze dei freni. La particolarità di questo tipo
di olio è che non subisce grosse variazioni di volume nonostante il
variare delle temperature di esercizio, che possono variare da – 40°
per arrivare a temperature superiori a 200°. Questo liquido ha due
principali caratteristiche che possiamo definire indesiderate, e sono:

la prima

è un corrosivo, infatti se per un motivo qualsiasi si dovesse sporcare
una qualsiasi superficie è consigliabile pulirla immediatamente, riesce a
intaccare senza difficoltà anche la vernice della carrozzeria ed i metalli;

la seconda

è di essere igroscopico, termine che indica la tendenza ad assorbire
umidità, quest’ultima viene assorbita attraverso microporosità presenti
su tubazioni, o attraverso le guarnizioni di tenuta. Infatti è proprio
l’umidità che va a compromettere l’efficienza del liquido freni,
modificandone le sue caratteristiche tecniche. Basti pensare che già
dopo un anno viene calcolato che per effetto dell’assorbimento di
umidità è possibile che la temperatura di ebollizione del fluido si abbassi
anche di 80°, ad esempio se il nostro fluido inizialmente andasse
in ebollizione a 240°C , scenderebbe a 160°C, inoltre frenando e
innalzando la temperatura le particelle di acqua si trasformano
in vapore, che è comprimibile dando luogo a una la frenata spugnosa
e inefficace.
Allora, quando cambiare il liquido dei freni? Partiamo
dal presupposto che più elevato è il punto di ebollizione di un liquido
freni tanto maggiore sarà la sua proprietà igroscopica. Per essere chiari
più il dot è alto maggiore sarà la temperatura di ebollizione, e maggiore
sarà la sua proprietà igroscopica, spesso ci lasciamo abbagliare dal
mondo delle competizioni sperando in prestazioni che hanno del
miracoloso, ma dobbiamo poi fare come il mondo delle corse ?
Le diciture dot servono a identificare e a garantire i requisiti minimi dei
diversi liquidi freno, classificandoli come la scala Api per gli olii motore.

Le specifiche DOT si riassumono con questi valori:

dbp (dry boiling point)

Punto di ebollizione minimo

DOT 3 : 205°C
DOT 4 : 230°C
DOT 5 : 250°C
DOT5.1: 260°C
DOT6.1: 315°C

wbp (wet boiling point)

Punto di ebollizione minimo in umido

DOT 3 : 140°C
DOT 4 : 155°C
DOT5.1: 175°C

Forse a una persona non esperta questi dati non daranno molto
all’occhio, ma se andiamo a notare, vedremo come un DOT 5.1
inquinato da umidità, abbassi il suo punto di ebollizione, diventando
inferiore a un DOT 3, infatti, come avevo riportato sopra, maggiore è
il DOT maggiore è la capacità igroscopica. Perciò è inutile e
controproducente usare un liquido DOT 5.1 se non lo cambiamo
almeno ogni 6 mesi, tanto vale usare un DOT 4 che avrebbe una
maggior efficienza. Per non parlare di un liquido DOT 6.1 rancing
che nel mondo delle corse deve essere cambiato ogni gara.

Questi sono gli intervallo di cambio liquido consigliati:

DOT 3 : cambio ogni 24 mesi
DOT 4 : cambio ogni 12 mesi
DOT5.1: cambio ogni 6 mesi
DOT6.1: ogni gara o 500Km.

Altra cosa da tener presente è che se rabocchiamo un serbatoio che
contiene del liquido DOT 4 con del DOT 3 andremo ad abbassarne
le proprietà generando un DOT 3, fanno fede le caratteristiche più
basse in caso di miscelazione.

Inoltre faccio presente che la scala corretta è :

DOT 3--> DOT 4-->DOT 5.1-->DOT 6.1

Il liquido DOT 5 fa categoria a se, la sua formulazione è completamente
differente, esso non è a base glicolica ma siliconica, questo creà una
incompatibilità con la maggioranza degli impianti frenanti.
Se volgiamo usare un DOT5 dobbiamo avere l’impianto frenante
compatibile e in ogni caso non deve esserci traccia di altro liquido,
tipo DOT3 /DOT4/DOT5.1/DOT6.1, pena seri danneggiamenti
delle guarnizioni di tenuta della pompa e della pinza freno.
Chi per caso usasse dell’olio DOT5 al posto del DOT4 deve sapere che
avrà l’impianto contaminato, e si consiglia di svuotare l’impianto e di
pulirlo e per non causare danni alle guarnizioni si raccomanda di lavare
i componenti pompa, pinza e disco, solo con alcool o acqua.

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ATTENZIONE : è fondamentale che le parti in gomma non vengano
mai messe a contatto con prodotti derivati dal petrolio (benzina, nafta,
ecc.) in quanto ciò causerebbe un pericoloso deterioramento di esse.

ATTENZIONE : dopo aver lavato con acqua e detergente l’impianto
dovremo prenderci cura che nessuna goccia d’acqua rimanga all’interno
dello stesso, magari aiutandoci con un getto di aria compressa soffiamo
il tutto accuratamente.

ATTENZIONE : il liquido dell'impianto frenante, oltre a danneggiare
le parti verniciate, è dannosissimo se portato a contatto degli occhi o
della pelle. Lavare abbondantemente con acqua corrente la parte
interessata in caso di accidentale contatto e consultare immediatamente
un medico. Comunque operare sempre in sicurezza con le mani protette
da guanti. Non ingerire e tenere lontano dalla portata dei bambini.

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Spero di aver dato qualche delucidazione in più su questo argomento
tanto discusso ma così poco conosciuto. Per informazioni e o discussioni relative a questo argomento, consultate l'apposito Topic, presente nel

FORUM DI TENERSIDE.

Articolo di Massimo Vazzoler .

 

 


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