Casole d'Elsa





Situata in una zona di confine, lungo la dorsale di un colle, a 15 Km. da Colle
Val d’Elsa e a soli 25 Km. da San Gimignano e Volterra, sorge Casole d’Elsa. Originario insediamento etrusco, Casole passò, nel 1200, sotto il dominio del
Vescovo di Volterra. Il territorio per lungo tempo fu conteso tra fiorentini e
volterrani, fin quando non cadde definitivamente sotto l’orbita senese.
Gli stessi abitanti di Siena si occuparono della fortificazione delle mura.
La città di Casole raggiunse così una larghezza di 130 m. ed una lunghezza
complessiva di 420 m. : la cinta muraria è ancora oggi conservata. All’interno
del paese si snodava un’ampia via principale che metteva in comunicazione
le due porte della città, Porta Rivellino (distrutta dai nazisti) a Sud, e Porta
Frati a Nord. Delle antiche strutture sono ancora visibili la Rocca, la Chiesa
di Santo Spirito, il Palazzo Pretorio, il Palazzo Casolani-Berlinghieri-Scheggi,
la Collegiata di Santa Maria Assunta e la Chiese di San Pietro e San Niccolò.
La Rocca è attualmente la sede del comune ed è anche l’edificio civile più
antico tuttora esistente. Pur conservando le proprie dimensioni, il fabbricato
nel corso degli anni ha subito alcune variazioni. Procedendo per Via Casolani,
si giunge alla Chiesa di Santo Spirito che conserva ancora il bel portale gotico. All’interno della chiesa si possono ammirare pregevoli dipinti sacri tra cui uno Sposalizio Mistico di Santa Caterina d’Alessandria, datato 1496.
Poco distante dalla chiesa si trova Palazzo Pretorio, la cui facciata è arricchita
da stemmi dei podestà, per lo più appartenuti a famiglie senesi, che vi hanno
risieduto; ogni stemma conserva particolari dettagli secondo il periodo in cui
è stato realizzato. Procedendo verso Nord si arriva al rinascimentale Palazzo Casolani-Berlinghieri-Scheggi. Eretto nel XV-XVI secolo, il palazzo conserva
gli stemmi della famiglia che lo ha edificato e delle altre che lo hanno abitato
in seguito (le famiglie dei Berlinghieri, dei Casolani ed in seguito degli Scheggi, appunto). All’interno è collocato un grazioso cortile del ‘500 con accanto un
pozzo con fontana dello stesso periodo. In Piazza della Libertà c’è il più
famoso edificio religioso del paese: la Collegiata di Santa Maria Assunta.
Della costruzione originale, datata 1161, restano solo alcuni resti del basamento; l’eccedenza dell’edificio è stata ricostruita interamente nel corso del XIV secolo.
Nel suo interno la Collegiata conserva una piccola cappella con fonte battesimale
in marmo. Dalle iscrizioni presenti nel basamento è possibile farne risalire la costruzione al 1585. Le pareti della cappella sono decorate con numerosi dipinti
di pittori, perlopiù senesi, che hanno operato nella seconda metà del ‘500.
Tra le opere originarie, nell’attuale Collegiata è presente il monumento funebre
del Vescovo Tommaso d’Andrea, morto nel 1303. Esso è il primo esempio in
Italia di monumento pensile sostenuto da mensole; questa tecnica di scultura
funeraria avrà molto successo nel corso dello stesso secolo. La parete centrale
è ornata dai frammenti di un affresco rappresentante il Giudizio Universale,
forse realizzato da un allievo di Simone Martini. La cappella situata alla sinistra dell’abside racchiude alcuni affreschi di mediocre conservazione. Le restanti
parti della chiesa sono elegantemente abbellite da affreschi, tele e sculture rappresentanti temi religiosi. Sopra l’altare maggiore sono poste due tele di
Rutilio Manetti; accanto alla chiesa è collocata un’antica Canonica che delinea
il lato di fondo di Piazza della Libertà. Essa contiene un chiostro, recentemente restaurato, al quale si può accedere dalla chiesa stessa. Lungo Via Aringhieri
sorge la Chiesa di San Pietro, adiacente al vecchio convento. Di quest’ultimo
sono ancora visibili due loggiati, posti uno sopra l’altro, sorretti da pilastri
ottagonali. Da Via Aringhieri si snodano numerose arterie contornate da
vecchie case e ville medievali. Poco distante da Casole, posta sopra una piccola
collina, si trova la Chiesa di S. Niccolò. Costruzione tipicamente romanica,
la chiesa sembra essere nata sui resti di un antico tempio etrusco, anche se
l’ipotesi più probabile resta che S. Niccolò fosse in principio la cripta di una
chiesa non più costruita. Il piazzale che si trova di fronte a San Nicolò ha le
sembianze di una collinetta spianata, posta davanti ad una parte di territorio
rialzato nel quale, secondo il progetto iniziale, doveva sorgere l’altra chiesa.
La facciata dell’edificio è attualmente decorata con dei capitelli datati XII
secolo, mentre le parti interne sono rivestite di affreschi realizzati nei primi
del ‘600 dal Casolani. Gli altri affreschi presenti sono stati realizzati in epoca
più tarda, ad eccezione della Madonna col Bambino collocata sopra l’altare,
che è stata attribuita ad un pittore senese della metà del 1300. Conclusa la
visita a Casole d’Elsa, si può poi proseguire l’escursione verso i vicini paesi
che racchiudono, nei monumenti e negli edifici, secoli di storia. Poco fuori
Casole s’incontra il Castello di Mensano, vecchio feudo del Vescovo di Volterra.
Dal castello, locato in cima ad una collina, si può ammirare lo splendido scorcio
che si apre sui Monti Metalliferi. La romanica Pieve, eretta nel 1300, costituisce
invece il monumento più interessante del paese. Scendendo da Mensano, si
arriva a Monteguidi, castello appartenuto agli Aldobrandeschi fino alla sua
definitiva sottomissione a Siena nel XIII secolo. Seguendo la strada provinciale,
in direzione Radicondoli, si giunge a Pievescola, antica pieve fondata nel 1200.
Questi piccoli centri, situati poco lontano da Casole, assieme allo stesso centro maggiore, racchiudono nelle loro vie edifici, castelli, monumenti e opere d’arte
che costituiscono un’importante fetta di storia e di arte italiana.

Coro “Francesco Bianciardi”


Il Coro “Francesco Bianciardi” è intitolato all’omonimo musicista nato a
Casole d’Elsa nel 1572 e morto a Siena nel 1607. Anche se tale denominazione
è relativamente recente il Coro esiste, pur con alcuni cambiamenti, dagli inizi
del ‘900 ed è una delle istituzioni musicali più antiche di tutta la provincia di
Siena esistenti ancora oggi. In passato è stato anche diretto dal celebre soprano casolese Patrizia Ciofi. Opera nel territorio di Casole e nella provincia di Siena
ed è composto da volontari ed appassionati di musica e canto. Il suo repertorio comprende per la maggior parte musica sacra, essendo il Coro nato con delle
funzioni prevalentemente liturgiche, ma negli ultimi anni si è arricchito anche
di musica profana (madrigali e cantate popolari). Oltre a prestare servizio liturgico nelle funzioni più importanti della Collegiata di Casole, organizza regolarmente concerti e rassegne, come il “Concerto di Primavera” e il “Concerto di Natale”,
ormai divenute tradizioni per Casole, in cui vengono invitati altri cori e gruppi
per dar luogo a interessanti confronti musicali. Partecipa inoltre regolarmente
a rassegne corali esterne. Attualmente mantiene una formazione a quattro voci (soprani, contralti, tenori e bassi) ed è diretto dal M° Maurizio Cabibbo.

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