Ducati multistrada

 

 

Partenza da Milano martedì 5 aprile, con l’obiettivo di essere a Jerez mercoledì sera. Fino a Savona viaggio in autostrada (A7+A21+A26+A10), poi mi alterno tra la SS1 Aurelia e l’A10. La SS1 (**) è in realtà una statale bellissima, sul mare e a tratti con belle curve, ma è trafficatissima a qualsiasi ora e questo ti spinge verso l’autostrada. In ogni caso passo il confine attraverso la statale e prendo la N7 (****) seguendo le indicazioni per Nizza. Questo tratto è assolutamente perfetto da percorrere in moto, perché si gode di un panorama semplicemente splendido e si piega come in pista. Un tipo di strada che si adatta perfettamente alla Multistrada S, che sfoggia una ciclistica da applausi e un motore senza incertezze. Insomma, ci si diverte un sacco e visto che da quelle parti c’è quasi sempre il sole e una temperatura mite, il percorso si adatta perfettamente a una bella gita a due ruote. Attraverso la Francia alternando l’autostrada alle statali N7 (***), N113 (***), e N9 (**/***, a seconda del traffico), e tra una piega e l’altra e una sparata in autostrada per alzare la media, si raggiunge il confine Francia/Spagna.

 

SULLA COSTA Per arrivare a Jerez volendo si può attraversare la penisola iberica nella zona centrale, ma dato che le previsioni atmosferiche sono tutt’altro che positive, preferisco rimanere sulla costa, per non patire troppo il freddo. Si percorrono quindi le statali NII e N340 (dopo Barcellona), entrambe da ** perché troppo trafficate, e faccio quindi parecchi chilometri in autostrada. Superata Valencia, si seguono le indicazioni per Albacete e dopo un tratto di "Autovia", di fatto un’autostrada, ma senza pedaggio, ci si immette nella N322 (***, a tratti ****), statale veramente piacevole e piuttosto veloce, tanto che il computer della Ducati indica una media di ben 116 km/h. A Ubeda faccio un po’ di confusione, mi perdo e imbocco quindi la Autovia verso Granada e successivamente l’autostrada ("Autopista") in direzione Sevilla/Cadiz. Per arrivare ad Arcos de la Frontera, (25 km da Jerez), dove ho l’albergo percorro la A382 (****, soprattutto per il paesaggio), che raggiungo dopo 2225 km dalla partenza e circa 24 ore effettive di viaggio.

JEREZ-ESTORIL

 

Lunedì 11 aprile, dopo aver assistito all’entusiasmante sfida tra Rossi e Gibernau con l’ormai famoso contatto all’ultima curva, mi dirigo verso Lisbona, distante circa 500 chilometri dal circuito di Jerez. Fino a Siviglia è praticamente obbligatorio percorrere l’autostrada A4, e poi seguendo le indicazioni "Portugal" ci si immette sulla N433 (***), nulla di particolare, ma molto veloce (123 km/h di media!). Si arriva fino al confine e si prende la N260 (**), che porta fino a Lisbona (Lisboa). Si attraversano tanti paesi,

 

con semafori che controllano la velocità: se si superano i 50 km/h scatta immediatamente il rosso. Per arrivare a Lisbona si attraversa lo spettacolare ponte "25 Avril", sospeso a centinaia di metri sul mare e che permette di dominare tutta la città: un vero spettacolo. Con un paio di giorni liberi a disposizione visito un po’ Lisbona, semplicemente splendida, e dintorni: se siete da quelle parti merita assolutamente una visita Sintra ed è molto piacevole tutta la costa che va dalla capitale all’Estoril.

ESTORIL MILANO

 

Riparto per Milano lunedì 18 con l’obiettivo di arrivare a casa il più velocemente possibile. Faccio quindi tutta autostrada fino a Lisbona, riprendo il ponte 25 aprile e poi l’autostrada (A6-E90) seguendo le indicazioni per la Spagna. Superato il confine, ci si immette sulla EX100(***), statale veloce e tutto sommato piacevole, anche se non particolarmente esaltante, e poi si devia sulla N521 (***), dalle caratteristiche del tutto simili alla strada precedente. A Trujillo, splendida cittadina che merita senz’altro una visita, ci si immette sulla NV (un’altra autovia), che porta a sparo fino a Madrid, dove si prende la NII (autovia) fino a Zaragozza, quindi la statale NII (*) in direzione

 

Lleida/Lerida: su questa strada circola un numero inimmaginabile di camion, in un senso e nell’altro. Un lunghissimo serpentone che rende la guida snervante, ed è difficile superare anche con la moto. A Lleida si prende la tangenziale in direzione Barcelona e si devia sulla C12 (**) in direzione Balaguer, dove si prende la C26 (***). Dopo tanta noia si torna a divertirsi e anche la successiva N260 (****) si adatta perfettamente alle caratteristiche della Multistrada e chi ha voglia di piegare ha tante curve per farlo. Si ritorna in Francia e si percorre la N116 (***) fino a Perpignan, dove, di fatto si ripercorre la strada dell’andata.

 

ALTERNATIVE E CONSIGLI Per chi è diretto dall’Italia in Portogallo o, comunque, nella parte occidentale della Spagna, e non ha fretta, fa sicuramente meglio a deviare a Perpignan verso Foix, Lourdes e Pau, percorrendo le statali D117 (****) e N117 (**). Una volta a Pau si punta verso la Spagna attraversando i Pirenei, percorrendo le statali N134 (***), D919/918 (****), D26 (****). Su queste strada passa il Tour de France, si arriva a oltre 1700 metri di altezza, con l’asfalto poco più largo di una macchina e immersi in paesaggi da favola. Un percorso davvero molto bello.

In Francia è praticamente obbligatorio percorrere la statale N7 tra Cannes e Frejus: in questo tratto la strada è da *****: non si può chiedere di più. Rimanendo in Francia, va segnalato che le strade sono spesso piacevoli da percorrere in moto, c’è massimo rispetto per i motociclisti (quando gli automobilisti ti vedono negli specchietti, si spostano sempre e immediatamente sulla destra per farti passare) e si trovano ovunque alberghi a poco prezzo per dormire. Inoltre, l’autostrada per le moto costa circa il 30% in meno che per le auto e chi ti incontra in senso opposto usa gli abbaglianti in senso appropriato…

In Spagna bisogna fare grandissima attenzione ai sorpassi con la riga continua: la polizia spagnola, generalmente abbastanza permissiva, diventa cattivissima se si commette questa infrazione. La multa scatta immediata, anche se si supera in un tratto di strado sgombro e con strada libera per chilometri. Per questo motivo ho preso tre multe, che vanno pagate immediatamente e in contanti, altrimenti viene ritirata la moto.

 

LA MOTO ln due settimane, per un totale di sei giorni di viaggio reali, ho percorso 5514 chilometri in autostrada, statali, città, strade lente e veloci, con la pioggia e con il sole. La Ducati Multistrada non ha accusato il minimo inconveniente, comportandosi più che dignitosamente in ogni frangente. In autostrada si viaggia nel massimo comfort fino a 150 km/h indicati, mentre andando più forte si sente la spinta dell’aria sulla testa e sul casco. La Multistrada dà naturalmente il meglio di sé nelle strade molto guidate, dove si apprezzano molto l’elasticità del motore e la ciclistica. Come la sorella "normale" anche la S ha un’avantreno che tende a restare piuttosto alto. Viaggiando con molto peso nelle borse, si alleggerisce notevolmente lo sterzo: si può risolvere l’inconveniente indurendo molto il precarico della molla dell’ammortizzatore posteriore.

BORSE UMIDE Alla fine, il più problema più fastidioso viene dalle borse laterali: penetra un po’ d’acqua e questo non è sicuramente bello (specie per il computer…) se si fanno tanti chilometri sotto l’acqua. Rispetto alla prima versione, la nuova Multistrada è molto più confortevole, perché sella e frizione sono più morbide e le vibrazioni maggiormente contenute, anche se aumentano con il passare dei chilometri. Da criticare anche l’indicatore del livello del carburante molto impreciso: quando nel serbatoio ci sono ancora circa 9 litri (poco meno della metà del totale) inizia ad accendersi la spia della riserva.

 

I NUMERI DEL VIAGGIO MILANO-JEREZ-ESTORIL-MILANO
TOTALE KM PERCORSI: 5514, in due settiman dei quali 2483 in autostrada e 3031 su strade statali.
MASSIMA DISTANZA GIORNALIERA PERCORSA: Estoril-Lleida km 1103
SPESE BENZINA: euro 325,50, per un totale di 330 litri
CONSUMO MEDIO: 16,70 km/litro
SPESE AUTOSTRADA: ITALIA euro 36,50, FRANCIA euro 6,20,

SPAGNA euro 27,35 PORTOGALLO euro 4,65,
TOTALE euro 74,70

 

**** LEGENDA ****


Per ogni mio viaggio, giudico con un punteggio da * a ***** le strade che percorro, escluse naturalmente le autostrade. Il giudizio tiene conto principalmente del divertimento che si prova a percorrere la strada in moto, ma anche della bellezza del panorama.

*: noiosa
**: niente di speciale
***: da fare
****: divertentissima
*****: indimenticabile.

 

Torna indietro