Asciano
Il territorio del comune di Asciano si trova al centro di quel
sistema di colline argillose,
a sud-est di Siena, nellalta valle del fiume Ombrone, chiamato
Crete Senesi.
Le crete senesi sono delle caratteristiche ondulazioni del terreno
di natura calcarea,
incise da profonde erosioni e marcate dalla quasi totale assenza
di zone alberate.
Cambiano colore (dal viola, all'oro, al bianco) secondo le stagioni
e sono quanto
rimane dei fondali di un mare poco profondo, assente ormai da
un milione di anni.
Sulle crete prosperano specie vegetali quali lodorosissima
l'Artemisia marittima,
il Polio, la Santoreggia, il Timo; alimentando le pecore al pascolo,
tali essenze
influenzano il gusto del loro latte, dal quale viene infatti
ricavato il tanto particolare
formaggio aromatico delle crete, tipico di questi luoghi. Di
origini chiaramente
medievali, il territorio di Asciano fu abitato sin dai tempi
più antichi, come testimonia
il ritrovamento di una necropoli etrusca. Della vita in epoca
romana resta invece
nell'abitato un grande frammento di pavimento a mosaico. Le prime
notizie di
Asciano in epoca medievale risalgono all'inizio dell'VIII secolo
e si riferiscono
alla contesa tra i vescovi di Siena e di Arezzo per il possesso
di alcune chiese, tra
cui appunto la Pieve di Asciano; nel IX secolo il castello era
feudo dei conti
Cacciaconti, che proprio da Assìanum, il centro più
importante dei loro possedimenti,
presero il nome di Scialenghi. Alla fine del XII secolo passò
sotto il dominio di Siena,
che ne fece sede di vicariato. Limportanza economica e
strategica del paese favorì
linteresse dei fiorentini che, nel 1234, lo devastarono.
Assoggettato alla signoria dei
Tolomei nel corso del XIII secolo, Asciano tornò, a metà
del Trecento, sotto il diretto
controllo senese fino al 1554 quando, insieme a Siena, entrò
a far parte dello stato
mediceo. Nel territorio venne costruita l'abbazia benedettina
di Monte Oliveto
Maggiore, fondata nel 1313 da Bernardo Tolomei. Labbazia
fu un importante centro
religioso, ma anche culturale ed economico, diventando un particolarmente
nota
e vitale nel periodo Rinascimentale.
Particolarmente interessante da vedere è la Badia di Rofeno
e il Romitorio, una casa
colonica in mezzo al bosco che conserva tratti di mura ed il
porticato di un vecchio
convento. Nel territorio si trovano anche i bei castelli di Gallico
e Leolina e la Torre di
Sant'Alberto. Da non perdere il circuito delle ville e dei palazzi
del Cinque e Seicento,
che comprende Palazzo Venturi, Medane e la Buoninsegna. Ad Asciano
riveste un ruolo
di particolare interesse turistico il Museo Etrusco, in cui vengono
conservati i reperti
rinvenuti nella necropoli etrusca di Poggio Pinci. Il Museo,
inaugurato nel 1959, è stato
riaperto nel 1983. Altra zona archeologica presente nel territorio,
oltre a quella di Poggio
Pinci, è il tumulo di Molinello che prende il nome dal
podere in cui è situato. Il comune
di Asciano è situato proprio al centro di questo suggestivo
itinerario di arte etrusca.
In passato Asciano affiancava all'allevamento del bestiame (ovini
e suini) e alle attività
agricole (che producevano cereali e foraggi, viti, olivi, gelsi,
alberi da frutto, zafferano
e patate) qualche manifattura tessile: la lavorazione della seta,
le tintorie e le fornaci
di terraglie e maioliche, esportate poi a Firenze e ad Arezzo,
erano alcune delle maggiori
attività legate al terziario. L'agricoltura rappresenta
ancora oggi una componente
importante della vita economica del comune, mentre ha un discreto
rilievo anche
l'allevamento ovino e suino. Ma al parziale decrescere delle
attività agricole non
ha fatto riscontro un adeguato sviluppo industriale, il che spiega
l'emigrazione
di manodopera avvenuta negli ultimi anni. Le industrie presenti
riguardano la
lavorazione dei metalli, del travertino e del marmo provenienti
dalle cave della zona.
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